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Vibo, il Convitto ‘Filangieri’ in prima linea contro la violenza sulle donne

Stamattina, 25 novembre, i passanti su corso Umberto I di Vibo Valentia sono stati sicuramente incuriositi dall’allestimento realizzato sui gradini che portano al Convitto nazionale ‘Gaetano Filangieri’. Un tappeto rosso, tulle laterale impreziosito con gerbere, scarpe rosse e la presenza simbolica di Cappuccetto Rosso che ha scelto di non ascoltare il lupo travestito da agnello. Che ha scelto di non essere salvata dal cacciatore e di salvarsi da sola. Cappuccetto che con il suo essere, fa capire al lupo che gentilezza e amore non sono segni di debolezza ma di coraggio.  Il lupo che sceglie di non essere debole ma sceglie il coraggio di amare.

Alle ore 10 nel chiostro del Convitto il rettore Filippo Capria, gli alunni, il corpo docente e tutto il personale scolastico hanno inaugurato una panchina rossa realizzata dagli alunni della scuola, simbolo di un percorso di sensibilizzazione contro il femminicidio e la violenza maschile sulle donne. La panchina rossa, colore del sangue, è il simbolo del posto occupato da una donna che non c’è più, portata via dalla violenza che lascia un vuoto che non può essere dimenticato. Collocata in una piazza, in un giardino pubblico, in una scuola, in un luogo pubblico mantiene viva una presenza. Il dirigente rivolgendosi agli alunni ha voluto sottolineare che “non è normale che sia normale”. E soprattutto alle ragazze ha lanciato un accorato appello: “Abbiate il coraggio di reagire, di non accettare che qualcuno anche scherzosamente faccia violenza su di voi, di qualunque genere: fisica, verbale, psicologica ma anche tramite i social”.

Il corpo docente ha voluto, con la manifestazione, sottolineare che nessuno può pensare di risolvere il problema in solitudine. Senza dubbio la violenza si combatte con la prevenzione, per affrontare una vera e propria cultura che la giustifica e la normalizza. Informare e sensibilizzare i ragazzi è fondamentale affinché in futuro i rapporti possano essere liberi da pregiudizi, e in questo la scuola ha un ruolo fondamentale.

Con la speranza che un giorno non servirà più celebrare il 25 novembre. 


Associazione Culturale "Tempi Moderni" - via Alfonso Scrivo, 30 - 89822 Serra San Bruno

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