Beni per 1,3 milioni di euro sequestrati a narcotrafficante originario del Vibonese

I finanzieri dei Comandi provinciali di Catanzaro e Bologna, coordinati dalla Procura Distrettuale di Catanzaro, hanno dato esecuzione a un provvedimento di sequestro disposto dal Tribunale catanzarese nell’ambito del procedimento di prevenzione instaurato nei confronti di un noto narcotrafficante internazionale originario del Vibonese, ma da tempo residente in provincia di Bologna.

Il destinatario della misura, coinvolto in vari procedimenti penali per l’importazione in Italia di ingenti carichi di sostanze stupefacenti provenienti dal Sudamerica, ha già riportato condanne pesantissime ed attualmente si trova in carcere per espiare una condanna che si concluderà nel 2045.
Il decreto, emesso nell’ambito del procedimento di prevenzione, scaturisce, quindi, da una preventiva valutazione del profilo criminale dell’interessato, considerato  soggetto connotato da pericolosità sociale “qualificata”, come stabilito dal Codice antimafia.

Contestualmente, da approfondite indagini economico-patrimoniali - svolte dagli specialisti dei Nuclei di polizia economico-finanziaria di Catanzaro e Bologna, è stato possibile accertare un’evidente sproporzione tra il valore del patrimonio accumulato nel tempo e le fonti di reddito lecite riconducibili al destinatario del provvedimento. Pertanto, alla luce delle risultanze investigative sono  stati sottoposti a sequestro: un appezzamento di terreno in provincia di Vibo Valentia e due fabbricati di pregio a Bologna, per un valore stimato di 1 milione e 300 mila euro.

Nel 2014, un analogo provvedimento di confisca, emesso dall’autorità giudiziaria felsinea che aveva attinto beni colpiti dall’odierno provvedimento, era stato annullato dalla Corte di cassazione che, accogliendo le doglianze dell’interessato, aveva sancito la competenza della Procura della Repubblica di Catanzaro.

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