Terremoto giudiziario sui lavori pubblici a Rende, 72 indagati

I finanzieri Gruppo di Cosenza, insieme ai carabinieri del Comando provinciale bruzio e della Compagnia di Rende hanno eseguito 3 misure cautelari di applicazione degli arresti domiciliari, 1 misura cautelare di divieto di dimora nel comune di Rende, 8 misure cautelari interdittive della sospensione dall’esercizio del pubblico ufficio e servizio e 12 misure cautelari interdittive di esercizio di attività professionale ed imprenditoriale.

I provvedimenti sono stati emessi dal gip del Tribunale di Cosenza, su richiesta della locale Procura della Repubblica, a carico di imprenditori, professionisti e persone che ricoprono cariche istituzionali, funzionari e dipendenti del Comune di Rende.
Con lo stesso provvedimento il gip ha disposto anche il sequestro di sei società, di manufatti e somme di denaro, depositate in conti correnti bancari.

Agli indagati vengono contestati, a vario titolo, i reati di corruzione per atto contrario ai doveri di ufficio, rivelazione di segreto di ufficio, falso in atto pubblico, turbativa d’asta, frode in pubbliche forniture, peculato e abuso in atto d’ufficio.

L’indagine, portata avanti dai carabinieri della Compagnia di Rende e dai finanzieri del Gruppo di Cosenza, ha interessato lavori e gare d’appalto del Comune di Rende. Inoltre, sotto la lente d’ingrandimento degli investigatori sono finiti i rapporti economici fra gli indagati e la gestione di società, finalizzata al trasferimento di valori ed utilità economiche.

Complessivamente il procedimento penale riguarda 72 indagati e otto società.

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