Redazione

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Social media, docenti di Soverato in Slovacchia per formarsi a livello internazionale

Continua il progetto Erasmus Plus “Social Media in formal education” che coinvolge gli studenti (14-17 anni d’età) dell'Istituto Maria Ausiliatrice ed è coordinato di JUMP, l’associazione soveratese (link alla pagina dedicata) nata nel 2012 per portare internazionalizzazione e metodologie europee nel contesto locale.

 

Domenico Messinò, Alessandro Pellegrino e Giuseppe Villella rispettivamente insegnanti di scienze, arte e lingua inglese sono in Slovacchia sin da Domenica 22 Gennaio. Questa volta il meeting non è di coordinamento come quello di Ottobre 2016 al quale parteciparono le tre docenti Antonella Arbitrio, Elisabetta Di Iorgi e Concetta Mosella; è una settimana di formazione intensiva! Un formatore tedesco esperto di metodologie innovative affronterà assieme ai docenti calabresi i temi legati al corretto uso dei social media nella didattica ed alla prevenzione di fenomeni che preoccupano sempre di più le scuole e le famiglie: cyberbullismo, ludopatia, violenza sul web, sociopatie ed isolamento sociale dei giovani (futuri adulti) ma anche diminuzione della qualità dell'apprendimento e “iper-informazione” che distoglie dal saper approfondire. Il finanziamento Erasmus Plus nell'ambito dell'azione “partenariati strategici” ottenuto grazie alla sinergia “scuola-associazione” sta finanziando la mobilità dei docenti per l'apprendimento di “innovazione didattica” e “potenziamento linguistico”. Stiamo cercando di far partire sempre più chi ha meno familiarità con la lingua inglese pur restando strategico il ruolo del docente conoscitore di altre lingue per includere nella dimensione internazionale i colleghi meno “internazionali”. In linea con gli obiettivi del Programma Erasmus Plus, il progetto “Social media in formal education” porta avanti un processo che sta coinvolgendo alunni e docenti dell'Istituto in una profonda riflessione interna ed esterna. I ragazzi hanno votato il logo migliore del progetto che è ufficialmente online da fine dicembre, hanno preso parte ad una ricerca con domande specifiche e hanno espresso le loro opinioni chiaramente. Sono contenti che al “Maria Ausiliatrice” i cellulari vengano messi tutti insieme in un banco all'entrata mattutina e che per 5 ore siano aboliti. Il personale scolastico è a disposizione e sempre pronto per qualsiasi emergenza. I ragazzi concordano che l'uso dei social media nella didattica possa essere un grande valore aggiunto ma solo se monitorati e orientati da docenti formati al loro uso ed in lavori di gruppo. Il mondo del web può essere pericoloso, ne sono consapevoli. Per questo motivo la scuola ha aderito al progetto e lo sta onorando con l’impegno di tutto lo staff. Un investimento per l'offerta formativa, che “torna a casa”, domenica prossima, più internazionale e pronta a portare avanti le prossime azioni in programma. Da Febbraio infatti si pensa in primis alla settimana di Maggio a Soverato ma anche a concretizzare attività specifiche in classe approcciando i social media ma in maniera coordinata, inclusiva e arricchente per tutti. 

La Polizia arresta due reggini rispettivamente per violenza privata ed evasione

Nei giorni scorsi, il personale dell’UPGSP della Questura di Reggio Calabria ha tratto in arresto per il reato di violenza privata un 32enne reggino. L’uomo, armato di coltello, aveva costretto la compagna a salire in auto con lui ponendo in essere atti autolesionistici. Gli Agenti di Polizia sono riusciti a contattare telefonicamente la vittima, la quale, fingendo di parlare con la madre, ha comunicato il luogo in cui si trovava. Rintracciata l’auto, gli operatori della Volante hanno messo in salvo la donna e disarmato l’uomo che, in evidente stato di agitazione, è stato trasportato presso la locale struttura ospedaliera per le cure del caso e poi è stato tratto in arresto. L’autorità Giudiziaria competente ha convalidato l’arresto disponendo contestualmente la scarcerazione dell’uomo  ritenendolo colpevole di violenza privata e disponendo la misura cautelare del divieto di avvicinamento alla persona offesa, con particolare riferimento ai luoghi in cui quest’ultima dimora abitualmente e presta la propria attività lavorativa.

Sempre il personale dell’UPGSP, nei giorni scorsi, ha tratto in arresto un 39enne reggino responsabile di evasione dalla comunità terapeutica presso la quale era stato affidato, in contravvenzione alle prescrizioni impostegli dal Magistrato di Sorveglianza. L’uomo si era allontanato al fine di raggiungere l’abitazione della madre con lo scopo di usarle violenza. Una prima pattuglia di Agenti di Polizia ha immediatamente raggiunto la dimora della signora al fine di garantire l’incolumità dei presenti, mentre altro personale si è adoperata nelle ricerche dell’evaso il quale, una volta individuato, è stato fermato e messo a disposizione dell’Autorità Giudiziaria che ne ha disposto l’immediato accompagnamento presso la locale Casa Circondariale.

Carabinieri di Locri, due arresti e due denunce

Continuano i servizi di controllo straordinario del territorio disposti dal Comando Gruppo Carabinieri di Locri finalizzati alla repressione dei reati in genere con particolare attenzione a quelli di natura predatoria.

A tal proposito, negli ultimi giorni, sono stati effettuati controlli e perquisizioni personali e domiciliari a tappeto nelle aree più “degradate” della giurisdizione in cui vi è una più alta percentuale di nomadi. Nello specifico, il consuntivo dell'attività svolta in punti nevralgici della locride in delicate fasce orarie oggetto dell’incremento degli episodi criminali anche secondo un attento monitoraggio georeferenziale, ha visto il controllo di 186 persone e di 114 veicoli, nonché l'effettuazione di diversi posti di blocco.

All’esito dei mirati servizi:

-        i Carabinieri della Stazione di Roccella Jonica hanno tratto in arresto C. V., 63enne del posto, già noto alle FF.OO., in quanto destinatario di un ordine di esecuzione per la carcerazione emesso dalla Procura Generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Reggio Calabria. Lo stesso è stato associato presso la Casa Circondariale di Locri dove dovrà scontare la pena di 1 anno e 2 mesi di reclusione poiché riconosciuto colpevole di resistenza a Pubblico Ufficiale con l’aggravante della Recidiva;

-        i Carabinieri della Stazione di Bovalino hanno tratto in arresto M. A., 48enne del luogo, già noto alle FF.OO., in ottemperanza ad un ordine di esecuzione per espiazione di pena detentiva in regime di detenzione domiciliare. L’uomo, riconosciuto colpevole di ricettazione e riciclaggio, è stato condotto presso la propria abitazione dove dovrà scontare la pena di 1 anno e 1 mese di reclusione;

-        i Carabinieri del N.O.RM – Aliquota Radiomobile della Compagnia di Locri hanno denunciato:

·         un 24enne di Bianco, per porto abusivo di armi od oggetti atti ad offendere. Lo stesso, durante una perquisizione personale e veicolare, è stato trovato in possesso di un coltello a serramanico della lunghezza complessiva di 28 centimetri e di una fionda professionale con le relative biglie da lancio. Il materiale rinvenuto, abilmente occultato all’interno dell’autovettura a lui in uso, è stato sottoposto a sequestro;

·         un 34enne di Antonimia, per guida in stato ebbrezza. L’uomo è stato sorpreso alla guida della propria autovettura con tasso alcolemico superiore ai limiti consentiti.

 

 

Vibo, Cavallaro propone un consiglio comunale aperto per realizzare un sistema di protezione civile adeguato

«I tragici eventi di questi giorni che hanno colpito le popolazioni del Centro Italia richiamano ancora una volta all’attenzione massima ed al più alto senso della responsabilità e del dovere la politica, le istituzioni, le forze emergenti di Vibo Valentia in tutte le sue più variegate articolazioni». Lo affera il leader della Cisal, Franco Cavallaro che invita istituzioni e forze emergenti a darsi una svegliata. «Riteniamo – prosegue Cavallaro - interpretando il pensiero della popolazione, che sulla scorta di quanto accaduto e va accadendo, non solo nel centro della penisola ma anche in Calabria e nel Vibonese urge intervenire per un inderogabile momento di forte e accurata riflessione per meglio approfondire gli scenari che ci presentano i sempre più devastanti effetti delle calamità naturali ed individuare le più immediate iniziative atte a promuovere una concreta azione per tentare di meglio garantire la sicurezza pubblica in tutti i suoi prioritari aspetti». E’ soprattutto la politica che a Vibo Valentia «deve darsi la sveglia su questi sempre scottanti e angosciosi problemi. La popolazione è seriamente preoccupata per questa assenza di un adeguato sistema  di Protezione civile. Crediamo che i cittadini abbiano tutte le ragione di questo mondo quando avvertono che nessuno deve scappare di fronte ad ogni tipo di responsabilità». La proposta di Cavallaro è «un Consiglio Comunale ad hoc per discutere sul non rispondente stato dei servizi di prevenzione in un territorio ad alto rischio terremoto e idrogeologico meriti la preminenza su ogni altro tipo di attenzione oggi presente nella complessa problematica dei servizi al cittadino. Il sindaco Elio Costa ed il presidente del consiglio comunale Stefano Luciano, si rendano promotori, prima che sia troppo tardi, di indire un libero ed aperto consiglio comunale, aperto al contributo di ogni cittadino, per cercare di mettere in piedi un progetto che metta al sicuro un sistema di prevenzione capace di ridurre le preoccupazioni di una popolazione sempre più insicura di fronte all’imperversare delle calamità naturali».

 

«Una prevenzione che va fatta oggi e non al cospetto di una improvvisa emergenza. I fatti di questi giorni ci spingono ad attivarci in direzione della crescita della cultura dell’emergenza. Prima ancora di puntare alla soluzione dei tanti problemi che pur sempre angosciano questa popolazione cerchiamo di dare priorità assoluta alla realizzazione di un sistema di Protezione civile che rappresenti un momento di garanzia alla messa in opera di eventuali interventi volti a fronteggiare ogni tipo di calamità naturale. Non ce lo facciamo ripetere da nessuno. E’ il momento di agire». Il Comune, per il leader della Cisal «alla luce di quanto si sta verificando su più fronti del nostro Paese,  deve dotarsi di un esclusivo Assessorato alla Protezione civile che diventi il numero uno delle attenzioni dell’attività amministrativa. Un Assessorato di serie A impostato su un sistema di adeguata capacità nei suoi compiti più emergenti, diventando quotidiano momento di attenzione per ogni amministratore, chiamato ad essere vigile e determinato nello studio di un migliore servizio di protezione civile.  In questa direzione il bilancio comunale dovrà riservare la più adeguata spesa al delicato settore, chiamando alla guida un tecnico di collaudata esperienza con funzioni di coordinatore di una struttura operativa professionalmente formata e pronta ad intervenire con estrema competenza sia in fase di prevenzione che di emergenza.   Quello di Vibo Valentia, e forse non c’è bisogno di stare qui a ripeterlo, è un territorio ad alto rischio sismico».

Una buona Protezione civile «significa affrontare le eventuali emergenze con più speranza di ridurre i danni.  Diventa possibile mettere da parte, ad esempio, le preoccupazioni che vive  il mondo della scuola ? Non bastano i disagi e le difficoltà che abbiamo già vissuto ogni qualvolta ci siamo trovati a fronteggiare una emergenza provocata da scosse di terremoto o alluvioni ?   La città e tutto il territorio circostante continuano a pagare un prezzo troppo pesante sui  danni e sulle difficoltà spesso causati da alluvioni ed eventi che in qualche modo continuano a minare il già debole sistema idrogeologico. La chiamata alle responsabilità e alla attivazione di un moderno e rispondente sistema di protezione civile impone l’impegno di tutti. Non può esserci nessuno tipo di inerzia o indifferenza su quanto accaduto in questi giorni. Il ripristino delle migliori condizioni atmosferiche non può far cadere ancora una volta nel dimenticatoio le avversità che potrebbero nascondersi, per come accaduto in passato, dietro l’angolo».

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