Ritardi nei test di prevenzione oncologica, l'Asp di Vibo Valentia fa chiarezza sulle responsabilità

Come si ricorderà nei primi giorni di febbraio 2018 i carabinieri hanno rinvenuto sul ciglio della strada provinciale nel comune di Joppolo, numerose lettere elaborate dal 1 al 15 dicembre 2017 e inviate dal Servizio di screening oncologico alle pazienti dell' Azienda sanitaria provinciale di Vibo Valentia.

Le lettere contenevano l’invito ad effettuare nel mese di gennaio 2018, dei test di prevenzione oncologica.

Il fatto, su cui indaga la magistratura, ha determinato delle anomalie nelle convocazioni già programmate e non più modificabili, costringendo nello stesso tempo l'Asp vibonese a rivedere il calendario delle convocazioni già inviate .

Per tale ragione, L'Azienda invita "le signore interessate a contattare gli uffici del Servizio di screening oncologico ai numeri 0963 962655 – 962959 – 962660, riportati anche nelle lettere di convocazione, al fine di conoscere la nuova data in cui sarà effettuata tale prestazione".

"Il disagio - precisa l'Asp - riguarda coloro che sono stati precedentemente convocati nei giorni di gennaio 2018".

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Luigi Tassone, Presidente Conferenza sindaci ASP di Vibo Valentia: "basta attese e rinvii"

Riceviamo e pubblichiamo una nota stampa da parte di Luigi Tassone, sindaco di Serra San Bruno e Presidente della Conferenza Sindaci dell'Asp di Vibo Valentia, indirizzata ai vertici dell'Asp che vengono esortati ad un netto cambio di passo che possa garantire tempi più celeri di risposte ai cittadini e meno disservizi.

Pur apprezzando lo sforzo fatto in questi mesi dal Management e dal Direttore Generale dell’ASP di Vibo Valentia - reso difficile dai limiti e dalle contraddizioni di un Commissariamento che ha gestito il Piano di Rientro solo in termini di tagli e di risparmi, alimentando il distacco dei cittadini verso le istituzioni per la precarietà dei servizi sanitari dovuta essenzialmente al blocco totale delle assunzioni e alla spaventosa lievitazione della spesa per la mobilità passiva verso altre regioni – per far rimanere in piedi il sistema sanitario provinciale, si avverte la necessità estrema di un’accelerazione e di un cambio di passo da parte della Direzione Strategica per materializzare le azioni di governo da tempo programmate, in linea con l’Atto Aziendale, con le direttive regionali e con le aperture dei vari decreti del Commissario ad acta strappate dalla politica regionale di governo e dalle organizzazioni sindacali più rappresentative.

Il modo migliore per dare ossigeno alla Sanità vibonese è di definire da subito tutte le procedure concorsuali, oltre all’affidamento degli incarichi sia dirigenziali che di comparto, in itinere di medici, di infermieri, di operatori socio sanitari, delle figure tecniche, amministrative e dirigenziali, in grado di colmare gli spazi lasciati vuoti per anni e che hanno provocato non pochi disservizi.

Il Distretto Sanitario Unico dovrà essere considerato come volano dell’intero sistema sanitario perché è sicuro che in assenza di servizi territoriali è tutto il sistema a soffrirne. Esso va riempito di contenuti, di tutto ciò che prevede l’Atto aziendale, ma anche della passione e del senso di appartenenza di chi vi lavora, a cui vanno riconosciute le giuste gratificazioni.

In tal senso, una nuova organizzazione territoriale è propedeutica al suo stesso funzionamento: con trasparenza vanno assegnati i ruoli e le funzioni previsti ed essi vanno esercitati fino in fondo.

Il nuovo Direttore del Distretto Unico può dare nuova linfa e nuovo slancio a questo importante presidio, con scelte mirate e coraggiose e con la passione di un medico e di un professionista che vuole mettersi al servizio dei cittadini.

L’Ospedale di Vibo deve diventare per davvero un ospedale spoke, pronto a riprendersi la fiducia dei cittadini. In tal senso, i segnali sono incoraggianti. Le scelte fatte della dirigenza medica vanno bene, le professionalità sono riconosciute ma va completata in tempi rapidi il resto dell’impianto organizzativo. Tuttavia, la sfida vera è rappresentata dalla costruzione del nuovo ospedale, per la quale sono state sprecate tante opportunità, con assoluta mancanza di riguardo verso le aspettative della gente. Al proposito, non c’è più tempo da perdere.

Non sono stati inutili, anzi assai producesti, le azioni incessanti della politica regionale, del consigliere regionale del territorio e soprattutto del parlamentare uscente per farli comunque rimanere ed evitare il completo smantellamento.

Sono importanti le opere di manutenzione e di efficientamento già fatte al P.O. di Serra e che saranno fatte a quello di Tropea. Tuttavia, da sole non sono sufficienti.

Si esce dallo stato di insicurezza se si investe in questi presidi, se si danno tutti gli strumenti previsti dall’Atto Aziendale e dai decreti Scura.

Le opere interne di ristrutturazione e di adeguamento all’Ospedale di Serra vanno eseguite. Dal progetto occorre da subito passare alle opere.

I nuovi posti letto programmati, da quelli della riabilitazione a quelli aggiuntivi della lungodegenza, possono essere infatti ospitati in una struttura all’uopo adeguata e sicura. Lo stesso vale per l’Ospedale di Tropea. Anche qui devono essere effettuati i lavori per l’efficientamento energetico.

Si guardi con attenzione alla dotazione dei nuovi posti letto previsti, ci si attivi per dotarlo dell’Hospice, individuando le modalità più appropriate per renderlo da subito funzionante e al servizio degli ammalati terminali, utilizzando intanto il finanziamento per tale scopo erogato dalla Regione Calabria.

 

L’ex Ospedale di Soriano non può restare senza anima né corpo. Esso va riempito di tutti i servizi territoriali previsti, come risposta di prima istanza e come filtro inteso in termini di deospedalizzazione.

 

Il 118 deve diventare il fiore all’occhiello di questa ASP, sebbene nel contesto dell’Area Centro, perché lo strumento più immediato per salvare vite umane, specie in un territorio assai critico sotto l’aspetto orografico e viario. Lo sforzo dei medici, del personale sanitario, degli autisti è sovraumano e per questo più apprezzabile. Il personale attuale è insufficiente e per questo deve essere adeguato e implementato.

 

Forse è superfluo sottolineare - perché i Soggetti citati e coinvolti nelle azioni di Governo ne sono pienamente consapevoli - che sopra tutto è indispensabile la premessa della trasparenza e della legalità.

 

Su questi punti, che non sono ovviamente esaustivi dell’intera materia, concentreremo la nostra massima attenzione.

Il tempo delle attese e dei rinvii è finito.

Buttavano per strada le lettere per i controlli oncologici, tre postini denunciati nel vibonese

I carabinieri della Stazione di Joppolo hanno denunciato un 41enne di Ionadi, un 33enne di San Gregorio d’Ippona ed un 32enne di Vibo Valentia.

I tre, dipendendi di una società di poste private, sono accusati di sottrazione di corrispondenza.

 In particolare, avrebbero abbandonato sul ciglio della Strada provinciale 23, oltre 150 plichi che l'Asp di Vibo Valentia aveva inviato ad altrettanti cittadini.

A fare la scoperta sono stati i militari che, durante un servizio di perlustrazione, hanno notato le lettere.

Una volta recuperate, gli uomini dell'Arma hanno constatato che nel violare l’integrità della corrispondenza postale, i presunti responsabili avrebbero compromesso il diritto alla salute ed alla prevenzione dei cittadini, visto che si trattava di convocazioni per donne del circondario per poter effettuare i controlli oncologici di prevenzione del tumore al seno.

Dopo aver comunicato all’Asp quanto verificato, i carabinieri hanno sequestrato le lettere, dando comunicazione all’Autorità giudiziaria

 

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Asp Catanzaro: Soverato, le precisazioni del dg Perri sulle liste di attesa

Non si fa attendere la replica del direttore generale dell'Asp di Catanzaro, Giuseppe Perri alle notizie, apparse su alcuni organi d'informazione, inerenti il problema delle liste d'attesa nel distretto sanitario di Soverato.

“Al fine di garantire ai nostri cittadini una informazione chiara e veritiera dei fatti - scrive Perri in una nota - nella qualità di direttore generale dell'Azienda aanitaria provinciale di Catanzaro posso affermare che quanto apparso su alcuni organi di informazione, non corrisponde in alcun modo alla realtà.
In particolare, riguardo alla affermazione, contenuta nell'articolo, dell'ipotetica esistenza di liste chiuse per l'accesso alle prestazioni sanitarie, si può affermare con forza che tutte le liste di prenotazione dell'Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro sono 'aperte', cioè accessibili ai cittadini che esprimono un bisogno di prestazioni sanitarie.
Per quanto attiene alle prestazioni indicate nella cosiddetta 'lista nera', ovvero le visite neurologiche, le Tac e gli esami di ecocolordoppler, si rappresenta che le stesse hanno una attesa tra un massimo 3 giorni, per le prestazioni urgenti, e 180 giorni per le prestazioni in classe di priorità programmabile, coerentemente con quanto stabilito dalla normativa nazionale e regionale vigente (Piano nazionale gestione liste di attesa -Decreto presidente giunta regionale 126/2011) e qui di seguito riportate:
• Classe U: urgente - la prestazione viene effettuata entro le 72 ore successive;
• Classe B: breve - la prestazione viene effettuata entro 10 giorni;
• Classe D: differibile - la prestazione viene effettuata entro 30 giorni per le visite e 60 giorni per gli esami strumentali;
• Classe P: programmabile - la prestazione viene effettuata entro 180 giorni;
L'attestazione della classe di priorità - aggiunge il dg - è demandata al medico prescrittore (medico curante o specialista), sulla base del criterio clinico.
Tutti gli sforzi sostenuti fino ad oggi da questa Azienda sanitaria hanno portato a garantire tali tempistiche per la totalità delle prestazioni richieste su scala aziendale; tempi maggiori per l'erogazione delle prestazioni sono legate a scelte dei cittadini che, a volte, preferiscono una sede specifica, indipendentemente dal tempo di attesa.
Al fine di dare risposte a tutte le richieste sono state, inoltre, rese prenotabili alcune prestazioni di particolare complessità, come ad esempio la Tac con e senza mezzo di contrasto, difficilmente prenotabile attraverso i Cup nella maggior parte delle Aziende sanitarie.
Cogliamo l'occasione - conclude Perri - per ribadire con orgoglio come il processo di riorganizzazione del sistema di prenotazione, iniziato fin dal 2014, ha portato alla pubblicazione, per l'intero ambito territoriale della Provincia di Catanzaro, di tutte le agende, con la conseguente possibilità di effettuare prenotazioni da ogni postazione Cup, sia essa interna (strutture aziendali), che esterna all'Azienda (Comuni e Farmacie convenzionate). Tutto ciò rende ragione del lavoro svolto, finalizzato a garantire il diritto all'accesso facilitato alle prestazioni sanitarie”.

Farmaci per la cura del cancro, rubati dal deposito di un'Asp calabrese

Oltre 200 mila euro di farmaci utilizzati per la chemioterapia, l'epatite e le malattie croniche, sono stati rubati nella notte tra sabato e domenica dal deposito dell’Asp di via Sebenico a Catanzaro Lido.

Il furto è stato compiuto da ignoti, che si sono introdotti nella struttura attraverso un locale adiacente.

Sul posto sono intervenuti i carabinieri che hanno avviato le indagini del caso.

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Presentato all'Asp di Catanzaro lo spettacolo "Fiori nel deserto" dedicato alla salute mentale

Un grande momento di incontro, in forma di spettacolo, per sensibilizzare i professionisti sanitari, le famiglie, le istituzioni e la società civile sull’importanza di costruire una rete più forte a tutela della salute mentale.

Si rinnoverà domenica 17 dicembre, alle ore 18, presso il teatro comunale di Soverato, l’appuntamento con “Fiori nel deserto”, giunto alla seconda edizione, promosso dal Coordinamento delle Associazioni di Salute Mentale con il patrocinio dell'ASP di Catanzaro, del Comune di Soverato, del Comune di Catanzaro e la collaborazione di Life Communication. A presentarne i dettagli, presso la sede della direzione generale dell’Asp di Catanzaro, è stata Anna Cristallo, presidente del CASM, l'organismo nato dall'unione delle associazioni del territorio operanti in questo settore, dal dg dell’Asp, Giuseppe Perri, e dal conduttore Domenico Gareri. La manifestazione intende porre la persona al centro della riflessione delle famiglie, del volontariato e delle istituzioni pubbliche cercando di sottolineare e recuperare i valori che favoriscono il superamento delle barriere che ancora oggi stigmatizzano la malattia mentale. Attraverso gli strumenti del dialogo, del confronto e dall'arte, saranno evidenziati i risultati della ricerca scientifica, l'organizzazione e l'efficacia dei servizi di accoglienza e degli interventi di cura e di riabilitazione, nonché le politiche attivate dalle istituzioni deputate a tutelare e promuovere la dignità umana in ogni fase della vita.

Le associazioni facenti parte del CASM e protagoniste attive della manifestazione sono: AVE-AMA di Catanzaro, Progetto Itaca di Catanzaro, AMA Calabria di Soverato, New Day Onlus di Soveria Mannelli, Volare senza Ali di Catanzaro, Sincronia S. Eufemia di Lamezia Terme, Fiori del Deserto di Catanzaro, Intese di Lamezia Terme, Don Pellicanò di Isca sullo Ionio, Comunità di San Pietro e Paolo di Lamezia Terme, Le Vele di Ulisse di Catanzaro. Il Dg Perri, ringraziando tutti i soggetti coinvolti nella manifestazione, ha sottolineato “che solo attraverso un approccio integrato e multidisciplinare è possibile dare risposte migliori favorendo l’accesso ai servizi sul territorio a chi ha più bisogno. A breve apriremo il nuovo Centro di salute mentale di Lamezia, con annesso centro diurno, e l’auspicio per il nuovo anno è che ci si possa dotare di nuove professionalità per affrontare i disagi sempre più crescenti nelle famiglie”.

Alla serata di Soverato è prevista la partecipazione di: Federica Roccisano, Assessore alla Scuola, lavoro, welfare e politiche giovanili Regione Calabria; Sergio Abramo, Sindaco Città di Catanzaro; Ernesto Francesco Alecci, Sindaco Città di Soverato; Rosaria Fazzari, Assessore alle Politiche Sociali e Politiche della Casa - Comune di Soverato; Giuseppe Perri, Direttore Generale ASP di Catanzaro; Gregorio Corasaniti, Direttore Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura; Pasquale De Fazio, Università Magna Graecia - Direttore U.O. Psichiatria; Maria Caterina ANOJA, Dirigente Resp. Struttura di NPIA di Soverato; I responsabili delle strutture territoriali di Catanzaro, Crotone,Girifalco-Soverato e Lamezia Terme. La serata sarà arricchita dagli interventi artistici a cura del Coro "Santa Maria della Roccella", diretto da Leonardo Procopio, e di "Maison de la danse", Valentina Abramo (attrice), Francesca Cilurzo (Soprano), Caterina Menichini (attrice), Rossella Covelli (autrice), Fabio Mazza (autore), Mario Palmieri (autore), Gregorio Puccio e Dorico Brunelli (clarinetto e chitarra).  Durante la serata sarà consegnato il Premio Renato Denardis, poeta catanzarese tragicamente scomparso il 18 dicembre 2014, a Ida Gigliotti, presidente della Fondazione Progetto Itaca che si occupa di promuovere programmi di informazione, prevenzione, supporto e riabilitazione rivolti a persone affette da disturbi della Salute Mentale e alle loro famiglie.

 

Asp di Catanzaro, nominati direttore sanitario e direttore amministrativo

Il direttore generale dell’Asp di Catanzaro, Giuseppe Perri ha nominato i suoi più diretti collaboratori nella guida dell’Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro.

A svolgere le funzioni di direttore amministrativo è stato chiamato Giuseppe Giuliano, 51 anni, laureato in giurisprudenza, proveniente dai ruoli dirigenziali amministrativi dell’Agenzia  regionale per l’ambiente della Regione Calabria.

Il nuovo direttore sanitario è, invece, Amalia Maria Carmela De Luca, 60 anni, laureata in medicina e chirurgia, specialista in igiene e medicina preventiva, proveniente dal servizio di epidemiologia dell’Azienda sanitaria provinciale di Cosenza.

Entrambi sono stati individuati negli appositi elenchi dei candidati idonei alle rispettive nomine, approvati dalla Regione Calabria con decreto dirigenziale n. 3453 del 1 aprile 2016.

 

Corruzione e falso ideologico, sospesi un dirigente e due funzionari dell'Asp di Catanzaro

I finanzieri del nucleo di polizia tributaria di Catanzaro hanno eseguito, nel territorio delle province di Catanzaro e Crotone, misure cautelari personali interdittive nei confronti di tre dipendenti pubblici (un dirigente e due funzionari) in servizio presso l'Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro.

Il provvedimento è stato emesso dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Catanzaro Barbara Saccà, su richiesta del sostituto procuratore Fabiana Rapino.

In particolare, le attività investigative delegate condotte dalla guardia di finanza, con l'ausilio di Procura della Repubblica presso il tribunale di Catanzaro, hanno consentito di accertare la corruzione in atti giudiziari nonché il falso ideologico commesso dal pubblico ufficiale in atto pubblico.

Nello specifico, nell'ambito di una distinta indagine di competenza di un'altra Procura della Repubblica, Francesco Santoro (di anni 59), funzionario del Nisa (nucleo investigazioni sanità ambiente), organo della polizia giudiziaria presso la Procura della Repubblica di Catanzaro, si sarebbe adoperato per evitare l'iscrizione - nel registro degli indagati - di Giuseppe Pugliese (di anni 49), direttore amministrativo dell'Azienda sanitaria da cui organicamente dipendeva, riuscendo nell'intento.

Ciò sarebbe stato possibile, grazie alla redazione di un atto ideologicamente falso, indirizzato alla Procura competente, ad opera di Santoro, in concorso con un altro collega della stessa struttura, Francesco Lucia (di anni 48). il direttore amministrativo dell' Asl si sarebbe attivato, nel contempo, per fare assumere la figlia di Francesco Santoro, con contratto prima a tempo determinato poi a tempo indeterminato, presso un'azienda di Catanzaro con il cui titolare era in rapporti di stretta amicizia.

I provvedimenti cautelari eseguiti dal Nucleo di polizia tributaria - Gruppo tutela spesa pubblica di Catanzaro, sono costituiti da tre misure interdittive di sospensione immediata dall'esercizio di un pubblico ufficio o servizio per la durata di un anno nei confronti di Giuseppe Pugliese e Francesco Santoro e di sei mesi nei confronti di Francesco Lucia.

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