Gal “Serre Calabresi”, pronti i disciplinari Pat per quattro prodotti agroalimentari di nicchia

La nocciola Tonda calabrese, il mostacciolo di Badolato, il miele di Amaroni e il carciofino selvatico di Santa Caterina sono solo i primi prodotti di un paniere di prodotti di nicchia caratterizzanti l’area del Gal “Serre calabresi”, per i quali sono stati redatti dei disciplinari Pat (Prodotti Agroalimentari Tradizionali). Per altri otto, ha informato il presidente del Gal, si procederà dopo l’estate. Iniziative, queste, intraprese nell’ambito del progetto di cooperazione “Terre di Calabria”, finalizzato alla promozione del territorio e delle risorse agroalimentari. Ma l’azione di promozione proseguirà, ha spiegato ancora, grazie all’intervenuta assegnazione di nuove risorse pari a circa 160 mila euro e finalizzate a un progetto per la promozione, lo sviluppo del territorio, dei prodotti tipici e delle micro-filiere.

Gli incontri che hanno portato, rispettivamente, a Cardinale, Badolato, Amaroni e Santa Caterina, hanno rappresentato un momento di confronto e di condivisione con le realtà locali, a partire da istituzioni, dai produttori e dagli operatori economici, ma anche con custodi della memoria della tradizione, dalle quali sono state accolte le istanze e le osservazioni. Negli incontri pubblici sono state presentate, infatti, proposte di disciplinari, “le migliori bozze”, frutto di ricerca e indagine sul territorio, elaborati dall’esperto Nicola Gallinaro, coadiuvato da Giulia Lazzarini, e per l’attività sul campo dai rilevatori Raffaele Campagna e Salvatore Vispetri.

I disciplinari rappresentano il primo livello di riconoscimento delle produzioni, legate ad aree geografiche limitate, ed offrono garanzie al consumatore in termini di qualità, di tipicità, di specifici metodi tradizionali di produzione e lavorazione. Sono anche un’opportunità di maggiore visibilità dei prodotti e quindi conferiscono con il riconoscimento Pat, un valore aggiunto che si traduce in maggiore attrattività d’investimento per gli operatori economici e d’acquisto per i consumatori. Conclusa questa prima fase, si lavorerà da parte del Gal all’elaborazione finale, affinché i disciplinari possano essere inclusi in un apposito elenco, istituito dal Ministero dell’Agricoltura, previo passaggio dalla Regione.

La nocciola “Tonda calabrese”

«Finalmente abbiamo un documento che descrive quello che facciamo da anni», questo il commento di Domenico Martelli, vicepresidente  del Consorzio Valorizzazione e Tutela Nocciola di Calabria  che ha accolto la presentazione del disciplinare, ringraziando il Gal “Serre Calabresi”, per il sostegno costante e valido. Un primo passo in termini di riconoscimento della nocciola prodotta nell’areale di Cardinale e Torre di Ruggiero, in attesa del completamento dell’iter per l’Igp, come evidenziato dall’esperto Nicola Gallinaro. Una nocciola introdotta nel territorio nel 1700 e che oggi con le sue piante connota il paesaggio.

Marziale Battaglia ha evidenziato: come la nocciola “Tonda calabrese”, assieme al miele di Amaroni rappresenti un prodotto di punta del territorio del Gal, i passi da giganti compiuti negli ultimi dieci anni dal Consorzio Valorizzazione e Tutela Nocciola di Calabria.

Ha ricordato l’esperienza positiva del connubio tra la nocciola Tonda calabrese ed il miele di Amaroni per dare vita ad un prodotto trasformato quale il “No&Mi”, che è stato testato per due anni con la collaborazione dell’Istituto alberghiero di Soverato ed il pastry chef Paolo Caridi. Una futura commercializzazione potrebbe rappresentare una nuova opportunità di sviluppo.

La nocciola dagli anni Cinquanta in poi, ha osservato Piero Martelli presidente onorario del Consorzio, ha rappresentato una fonte di economia per le famiglie. Ha evidenziato la necessità di una produzione corilicola al passo con i tempi per resistere alle leggi del mercato, e su questo i produttori hanno investito molto in termini di attrezzature, meccanizzazione e molti dei quali hanno puntato sulla coltivazione biologica.

Soddisfazione è stata espressa dal sindaco di Cardinale, Danilo Staglianò, per questa nuova iniziativa del Gal che valorizza un prodotto del territorio, al quale la sua amministrazione ha riconosciuto uno spazio rilevante nell’indirizzo politico. Significativo, in tal senso, il progetto “Borgo della nocciola”, finanziato dalla Regione Calabria, in corso di realizzazione che consentirà di realizzare interventi di riqualificazione urbanistica, di accoglienza turistica, iniziative culturali, attività di ricerca sulla proprietà nutraceutiche della nocciola e valorizzazione dei territori con specifici percorsi. Nell’ottica di valorizzazione del territorio, concorrono a quest’azione i finanziamenti del Gal per il recupero di antiche fontane e per la realizzazione di percorsi di trekking.

Il mostacciolo di Badolato

Il presidente del Gal, Marziale Battaglia, ha posto in evidenza: le potenzialità di un borgo capace di attrarre turisti stranieri, che si distingue per tradizioni, suggestive quelle del periodo pasquale; le potenzialità del turismo, dell’enogastronomia locale, quale opportunità di sviluppo e di lavoro, creando nuove professioni. Nell’ottica di nuovi sbocchi economici si inserisce la proposta di disciplinare, presentata nella sala consiliare.

Il vicesindaco Ernesto Menniti ha espresso il proprio apprezzamento per l’iniziativa del Gal con l’auspicio che possano esserne realizzate altre. Ha espresso poi la disponibilità dell’Amministrazione comunale a procedere con l’iter per il riconoscimento Deco.

Presente anche il consigliere Vincenzo Varano che ha espresso il suo plauso.

I dettagli tecnici del disciplinare sono state esposte dall’esperto Nicola Gallinaro. Ha sottolineato come la stesura dello stesso sia stata anche l’opportunità per riscoprire il territorio. Il disciplinare offrirà al mostacciolo di Badolato un sigillo di garanzia, rendendo il prodotto più attrattivo da un punto di vista commerciale e conferirà maggiore visibilità.

Da Guerino Nisticò, dell’Associazione “Riviera e Borghi degli Angeli” la soddisfazione perché si è destata l’attenzione su un prodotto antico ed autentico, perché il disciplinare segnerà un passaggio importante.

Da Gregorio Muzzì del Gal, in evidenza l’importanza dell’approccio e della partecipazione dal basso, del confronto, perché ogni prodotto racconta una storia, l’opportunità del disciplinare per riscoprire un prodotto che si stava perdendo.

Parole di apprezzamento anche dall’operatore turistico Eugenio Mosca e dal presidente della Proloco, Pietro Piroso.

Il miele di Amaroni

Se la produzione del miele affonda le sue origini nella preistoria, ad Amaroni fonti storiche attestano quest’attività  come presente già nel 1800.

Dal 2005, Amaroni, fa parte di “Città del Miele”, un’associazione che unisce, in tutta Italia, i diversi luoghi e le realtà che raccontano la storia, la natura, le tradizioni e i sapori legati ai mieli italiani.
Lo stesso Comune di Amaroni ha creato un marchio collettivo e un brand “Amaroni Mieli. I buoni di Calabria”, a disposizione di tutti gli apicultori. Nel 2013 il Comune ha istituito il marchio Deco.

Nel territorio opera dal 2007 l’Associazione Ama.M.I, che unisce dodici aziende di Amaroni, dotate di attrezzatura all’avanguardia.

Lieto di accogliere questa nuova iniziativa da parte del Gal si è dichiarato il sindaco Luigi Ruggiero, che ha evidenziato le potenzialità dell’agricoltura che può dare una buona fonte di reddito e come possa essere strumento per contrastare lo spopolamento.

Nell’intervento di Marziale Battaglia: il miele come la nocciola, prodotto di punta dell’area del Gal, che negli ultimi anni, con l’impegno costante dei produttori, ha conquistato sempre più la ribalta nazionale con premi e riconoscimenti.

Gallinaro, nel descriverne le caratteristiche tecniche, si è soffermato sull’ulteriore forza che potrà derivare dal marchio Pat, valorizzando qualità, storia ed identità, in attesa di avere, quando i tempi saranno maturi, anche forme di tutela più importanti, in termini di marchi.

La serata si è arricchita con gli interventi degli operatori del settore, in particolare Giuseppe Olivadoti, presidente di Ama.Mi (Amaroni Miele Italiano) e Carlo Bova, vicepresidente di Ama.Mi e responsabile provinciale di Aprocal. Tra gli interventi anche quello del vicesindaco Teresa Lagrotteria e di Gregorio Muzzì del Gal.

Il carciofino selvatico prodotto a Santa Caterina

I calanchi di Santa Caterina sullo Ionio sono l'areale del carciofino selvatico, che alcuni giovani intraprendenti hanno deciso di valorizzare con la loro idea d’impresa. Non solo, essendo l’operazione di mondatura particolarmente difficile ed usurante per le spine che lo ricoprono, hanno investito nella sperimentazione di attrezzature meccaniche per la lavorazione del prodotto. Un’operazione che potrebbe cambiare prospettiva ed indotto.

«La comunità di Santa Caterina è molto affezionata a questo prodotto che appartiene alla vita sociale» ha osservato l’imprenditore e consigliere comunale delegato all’agricoltura, Raffaele Dolce.

«La mondatura del carciofino selvatico è stato da sempre un rituale che coinvolgeva famiglie e vicinati, negli spiazzi e nei vicoli del paese» ha aggiunto, raccontando l’esperienza di un’impresa avviata cinque anni fa e la potenzialità strategica di un pianta che non necessita di essere irrigata ed è semipermanente. «Santa Caterina – ha dichiarato – potrebbe divenire un distretto del carciofino selvatico».

Il presidente Battaglia, ha evidenziato come il Gal non abbia solo un prodotto identitario e come l’eccellenza dei vari prodotti possa ottenere un prezzo più remunerativo se inseriti in una filiera, se un buon prodotto viene lavorato e trasformato.

Gallinario si è soffermato, oltre che sulle caratteristiche del disciplinare, sulla visione di futuro ampia che connota il Gal, grazie ad un lavoro di dialogo e di crescita comune con il territorio. Ha osservato come accanto al carciofino selvatico che è un prodotto incredibile, possa essere valorizzato anche l’olio nel quale si conserva.

Gregorio Muzzì ha posto l’accento sul valore di un lavoro di concertazione che parte dal basso, dell’ascoltare la gente, di raccoglierne i suggerimenti per capire le prospettive di un disciplinare. Ha lodato, in tal senso l’intuizione del Dipartimento dell’Assessorato all’Agricoltura, di coinvolgere tutti i Gal Calabresi nel progetto “Terre di Calabria”.

A questi interventi si sono aggiunte le riflessioni dello scultore e filologo Antonio Tropiano, di esperti del settore agricolo quale Francesco Quaranta e di ristoratori locali.

Le poesie di Nando Scarmozzino presentate a Badolato Marina

Con sullo sfondo il fascino, quasi onirico, di Badolato Borgo, uno tra i borghi più belli d’Italia, alla presenza di una folta rappresentanza femminile, nella sala consiliare della Delegazione Municipale di Badolato Marina, venerdì 23 giugno è andata in scena la presentazione n.53 della raccolta di poesie, intitolata “Incommensurabilmente”, del giornalista, scrittore e poeta Nando Scarmozzino.

L’artista, che ha “peregrinato” lungo la Penisola in lungo ed in largo con questa sua silloge giunta alla quarta ristampa, continua infatti a comunicare un messaggio d’amore, in particolare di amore e di rispetto verso la donna, non trascurando quello per la natura. L’evento, supportato con la concessione del patrocinio gratuito dall’Amministrazione Comunale del famoso borgo, si è svolto con la collaborazione del Circolo Culturale “Nicola Caporale” rappresentato da Myriam Rovito (presente anche la figlia del noto scrittore/poeta Luisetta), nonché alla presenza in sala di numerose Associazioni, tra cui la Pro Loco e l’Associazione Culturale “La Radice”. Proprio Myriam Rovito, introducendo l’importante appuntamento, si è soffermata sul messaggio d’amore che fluttua in ogni poesia del volume di Scarmozzino, del quale ha ricordato il curriculum letterario, dialogando tuttavia in diretta con l’Autore, che dal canto suo ha dato risposte sempre esaustive, non rinunciando a “regalare” qualche aneddoto della sua vita e della sua unione con la moglie, prematuramente scomparsa.

Scarmozzino non ha mancato, altresì, di ringraziare la fine dicitrice, l’insegnante Eleonora Marrocchella, che ha declamato alcune poesie con voce soave; nonché Giusy Cartolano, impiegata del Comune, per averlo accolto con grazia e amicizia.

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A Badolato "La notte romantica" dei borghi più belli d’Italia

La Notte romantica de “I Borghi più belli d’Italia” si è rivelata – negli ultimi sette anni - uno degli eventi più interessanti del panorama nazionale delle manifestazioni turistico-culturali e di intrattenimento, registrando grandi consensi e grande partecipazione di pubblico con una media di 1 milione di visitatori su tutta la rete di borghi italiani.

La Notte romantica nei Borghi più belli d’Italia, evento giunto quest’anno alla sua ottava edizione, si svolgerà anche a Badolato borgo in data Sabato 01 Luglio con una manifestazione ricca di appuntamenti culturali, musicali, eno-gastronomici, itinerari di visita, un contest fotografico e tante belle sorprese.

Dopo una serie di incontri pubblici, il Comune di Badolato ed un coordinamento operativo di associazioni del territorio, confraternite religiose e musicisti locali, sono al lavoro per proporre un evento dedicato all’amore ed al romanticismo con l’dea di contribuire sinergicamente al rilancio turistico-culturale di Badolato, con una mirata strategia promozionale volta ad attrarre qualificati flussi turistici regionali e di prossimità.

Tra fantasia, cultura, musica itinerante e creatività … la comunità locale – con le antiche chiese aperte e visitabili, con location e viuzze caratteristiche allestite a festa come la famosa “Pietra dell’Innamorato” - sarà pronta ad ospitare visitatori di ogni angolo d’Italia e Calabria per celebrare amore e romanticismo in una serata magica, dove riscoprirsi “romantici” nell’atmosfera dell’Italia dei Borghi.

Non mancheranno certamente i momenti ed i luoghi per gustare il meglio della cucina locale, grazie all’apertura di tanti ristoranti e bar che proporranno ai visitatori anche la degustazione di un delizioso dessert: il dolce “Torta Bella Italia”, ideato dal noto maestro dei pasticceri italiani Iginio Massari.

La “Notte romantica” di Badolato – uno dei Borghi più belli d’Italia, unico in provincia di Catanzaro tra i 16 calabresi – vedrà protagonisti musicisti ed artisti del territorio che prima del consueto bacio della mezzanotte allieteranno la serata con musica unplugged tra piazzette e viuzze dell’antico borgo. Suggellerà la chiusura dell'evento una sorta di flash-mob con la tradizionale “marcia de zziti” (marcia degli sposi) da piazza Castello a piazza Santa Barbara, luogo in cui si terrà una serenata d’amore di cui cantori e musicisti badolatesi sono maestri riconosciuti da sempre.

Per maggiori informazioni: www.borghipiubelliditalia.it; www.comune.badolato.cz.it

Auto a fuoco nella notte a Badolato

Una Fiat Grande Punto è andata a fuoco la notte scorsa in via Cardarello, a Badolato (Cz). 

L'auto era parcheggiata a bordo strada, non lontano dal condominio in cui vive la proprietaria, quando ha preso fuoco poco prima delle 2.

Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco che hanno domato le fiamme. 

L'accaduto è al vaglio dei carabinieri che, al momento, non escludono alcuna ipotesi. 

Il Parco delle Serre presenta il tracciato “Li Nivieri”

Domani alle ore 10.30 presso la sede del Parco delle Serre sarà presentato il tracciato “Li Nivieri” che unisce Serra San Bruno con Badolato.

Il tracciato, che riprende quello tradizionale, sarà valorizzato grazie alla sinergia instaurata tra il Parco delle Serre, l’associazione Incrociamenti e Azienda Calabria Verde.

Dopo l’accordo istituzionale tra il Parco delle Serre e Azienda Calabria Verde il vecchio sentiero è stato riscoperto, tracciato e mappato.

Calabria: incendi in tutta la regione, oltre 110 interventi dei vigili del fuoco

Giornata d’intenso lavoro quella di ieri, per i vigili del fuoco calabresi costretti ad intervenire in tutta la regione per far fronte a oltre 110 incendi di vegetazione.

Tra i centri maggiormente interessati, il capoluogo di Regione. In particolare, in via Curtatone le fiamme, dopo essersi pericolosamente avvicinate ad alcune abitazioni, hanno mandato in fumo una stalla. Fortunatamente, il tempestivo intervento dei pompieri ha permesso di mettere in salvo gli animali e di estinguere il rogo. Altra situazione critica quella verificatasi sui costoni delle montagne adiacenti la Ss280 in prossimità della galleria Sansinato, con le fiamme e il fumo che hanno creando gravi disagi agli automobilisti sia in entrata che in uscita da Catanzaro. Per effettuare le operazioni di spegnimento, infatti, si è resa necessaria la chiusura della strada in entrambi i sensi di marcia.

Altri incendi hanno interessato i comuni di Simeri Crichi, Girifalco, Gagliato, Gizzeria, Falerna e Badolato.

Il numero e l’entità dei roghi sono stati tali da costringere i vigili del fuoco a trattenere in servizio anche il personale che aveva completato il turno di lavoro.

Auto finisce fuori strada e si ribalta, ferito un 21enne

Un ragazzo di 21 anni è rimasto ferito in un incidente stradale avvenuto intorno alle 3.10 della notte scorsa, sul tratto della Ss 106 compreso tra i comuni di Isca sullo Ionio e Badolato (Cz).

L’auto con a bordo il giovane, per cause in corso d’accertamento, è finita contro un guardrail prima di ribaltarsi nelle vicinanze di un casolare.

Per estrarre il ferito dall’abitacolo nel quale era rimasto incastrato si è reso necessario l’intervento dei vigili del fuoco. Il malcapitato è stato, infine, affidato alle cure dei sanitari del 118 che hanno proceduto al trasferimento in ospedale.

La dinamica del sinistro è al vaglio dei carabinieri che hanno proceduto con i rilievi del caso.

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Badolato aderisce alla piattaforma “Hq village” e si candida a divenire luogo ideale per il lavoro agile

Il comune di Badolato è ufficialmente entrato a far parte della rete dei borghi selezionati dalla start up innovativa “Head Quarter Village”, quale luogo che ha tutte le potenzialità per divenire un “Best Place To Smartwork” e cioè un luogo ideale in cui tele-lavorare da remoto grazie ad un dispositivo mobile ed una connessione internet veloce. “HQVillage” ha come obiettivo la valorizzazione dei borghi italiani ed è convinta che Badolato sia un ottimo territorio e che abbia tutte le chance per proporsi come sede aziendale diffusa, sostenibile e resiliente, che offra servizi utili alle persone e al loro vero benessere.

“Oltre ai Comuni già visibili online, - dichiarano i referenti di HQVillage - sono tanti i borghi italiani che hanno sposato il progetto ed hanno avviato il processo di selezione, al termine del quale compariranno nella nostra vetrina”. “Nelle prossime settimane – continuano dalla start up innovativa - cominceremo a parlare con i proprietari immobiliari, i quali potranno caricare i propri immobili nella nostra vetrina web e poi attiveremo le prenotazioni. Abbiamo già avuto diverse richieste da smart-workers e nomadi digitali: i borghi italiani li attraggono e dobbiamo cogliere questa grande opportunità dettata da una svolta epocale! Nei prossimi mesi già molti di loro, come già accade da oltre un anno, cominceranno a viaggiare e a vivere e far vivere questi territori portando valore, ricchezza. Abbiamo raggiunto un grande obiettivo: creare una rete di borghi!”.

“La popolazione locale ed il reticolato di associazioni di categoria impegnati nel settore turistico-commerciale – dichiara e suggerisce l’Amministrazione comunale di Badolato - sono ora chiamate a partecipare attivamente al progetto, in collaborazione istituzionale con il Comune, identificando immobili adatti a questo tipo di soggiorni, segnalando attività, esperienze e servizi da proporre in loco, inviando ad HQVillage anche immagini e video rappresentativi del territorio e delle sue attrazioni, tra ricettività diffusa e bellezze naturalistiche e paesaggistiche, tra patrimonio storico-artistico e culturale-umano di Badolato e del nostro comprensorio”. “L’Amministrazione comunale - per il tramite del sindaco Giuseppe Nicola Parretta - sottolinea l’importanza di promuovere misure innovative come questa offerta dalla Start-Up toscana, perché con resilienza bisogna raccogliere anche le opportunità che questo tunnel pandemico continua a riservarci.  Il progetto di HQVillage sarà un ulteriore occasione per incentivare nuovi investimenti da parte degli operatori turistici ma anche per dare la possibilità ai piccoli proprietari immobiliari di valorizzare le loro case e di affittarle anche fuori la stagione estiva.  Gli smart-workers che vivranno per brevi o lunghi periodi potranno apportare nuove energie, idee e ricchezza generata dai consumi quotidiani.

Chi lavorerà in smart-working da Badolato vi soggiornerà per periodi medio-lunghi, parteciperà alla vita del luogo, entrerà in contatto con i residenti, porterà valore aggiunto e si trasformerà in cittadino temporaneo e – come già avvenuto quasi sempre e negli ultimi anni a Badolato – interagirà virtuosamente col resto della sua comunità locale, multiculturale e di respiro internazionale, vero Genius Loci del luogo, e se ne innamorerà. “E proprio in tal senso - dichiarano gli operatori locali dell’A.Op.T. “Riviera e Borghi degli Angeli” – si poneva e si pone la proposta di adesione ad HQVillage che avevamo avanzato al Comune di Badolato. Da anni nel nostro piccolo paese si sperimentano formule anche di turismo residenziale, nazionale ed internazionale, ed oggi, cosa ribadita più volte durante il primo anno di emergenza Covid-19, bisogna saper cogliere le grandi opportunità nate o meglio accelerate dalla crisi. Una di queste può e deve essere lo smart-working (per cui è nato anche una sorta di sindacato) e/o il south-working (lavorare da SUD, per cui è nato un movimento in Italia), o quello che a livello internazionale viene classificato anche come “nomadismo digitale”. Un mondo nuovo, esistente anche prima dell’emergenza Covid, un segmento che assieme alla prospettiva di rigenerazione urbana e rurale e turistico-culturale, lenta ed esperienziale, con formule di “turismo da vivere tutto l’anno”, può aiutare il Sud ad incentivare nuove forme di ri-abitazione del Mezzogiorno e che può spingere verso una rivitalizzazione possibile e concreta dei piccoli paesi. Noi ci crediamo e lo stiamo proponendo da circa un anno con formule di “Vacanze lavoro – Holiday Working” o con proposte di soggiorni lunghi “slow” & “smart”. Sì, proprio così: slow & smart. I nostri paesi, i nostri luoghi, possono oggi fare leva sulla loro marginalità ed isolamento, vecchi problemi del passato, facendoli diventare tipicità e valori aggiunti assieme alla vera ricchezza del contesto naturalistico che ci contraddistingue”.

“Nei nostri luoghi – chiosano - si possono combinare, in maniera vincente, appunto lo slow/lentezza e lo smart/intelligente-agile, la tradizione e l’innovazione, il lavorare da remoto attraverso un computer ed una connessione internet veloce correlato alla grande opportunità di vivere e godere della propria vita in un luogo tipicamente mediterraneo. Logicamente questa non è la panacea di tutti i mali (spopolamento, abbandono piccoli paesi ed aree interne ecc. si risolvono con tanto altro), ma serve lavorare in maniera interconnessa e ritornare a rendere vivibili i nostri paesi con servizi e con alti livelli di socialità. Può anche rappresentare uno spiraglio di luce possibile, da scorgere intelligentemente e strategicamente tra le macerie della crisi e dell’emergenza Covid. Può anche trasformarsi in uno stimolo, viste le notevoli potenzialità, per migliorare tanti aspetti e servizi pubblici per rendere quotidianamente alto il livello di vivibilità dei nostri paesi per cittadini, ospiti, emigrati, migranti, nuove presenze”.

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