Truffa all'Inps, denunciate più di 300 persone

Le Fiamme Gialle della Compagnia della Guardia di Finanza di Castrovillari, coordinati dalla locale Procura della Repubblica, hanno smascherato una truffa ai danni dell’Inps, perpetrata da un‘impresa mediante 315 false assunzioni di dipendenti, con un danno alle casse dello Stato per 1.140.000 euro.

La truffa si sarebbe concretizzata attraverso la presentazione all’ente previdenziale di falsi contratti, riconducibili a persone del tutto ignare, nonché di denunce aziendali e trimestrali attestanti l’impiego, mai avvenuto, di operai. Espedienti messi in pratica al fine di  consentire l’indebita riscossione di indennità di disoccupazione, malattia e maternità.

Nel corso delle indagini i finanzieri hanno acquisito informazioni anche dalle persone estranee al contesto e falsamente indicate dal responsabile dell’ impresa al centro delle indagini.

I militari hanno, quindi, riscontrando la mancata conoscenza dei contratti redatti e delle false dichiarazioni inoltrate all’Inps. L’analisi documentale ha, inoltre, evidenziato la falsa dichiarazione e comunicazione dal datore di lavoro agli uffici preposti di  42.981 giornate lavorative mai effettuate.

E’ stato accertato, infine, che l’impresa aveva emesso ed annotato nella propria contabilità fatture per operazioni inesistenti inerenti prestazioni di servizi resi a terzi per un importo complessivo per oltre mezzo milione di euro.

Al termine delle indagini, il titolare dell’ impresa è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Castrovillari per truffa ai danni dell’ente previdenziale, falso ed emissione di fatture per operazioni inesistenti, mentre, i 315 falsi operai per il  reato di truffa, in concorso con il fittizio datore di lavoro.

No alla ipotesi di chiusura dell'Inps a Rossano: interpellanza dei deputati calabresi del PD

Come deputati calabresi del PD ( Enza Bruno Bossio, Ernesto Magorno, Stefania Covello, Ferdinando Aiello, Bruno Censore, Sebastiano Barbanti, Nicodemo Oliverio, Nico Stumpo, Demetrio Battaglia), abbiamo presentato questa mattina una interpellanza, che mi vede prima firmataria, al Ministro del Lavoro e della Previdenza Sociale con la quale chiediamo di rivedere l'ipotesi di chiusura della sede Inps di Rossano”.

È quanto afferma la deputata Enza Bruno Bossio che spiega: “si tratta di una scelta assolutamente incomprensibile perché rischia di privare dei servizi Inps un territorio vasto e mal collegato, già depauperato in passato dalla logica dei tagli lineari e degli accorpamenti irrazionali (si pensi alla vicenda del Tribunale di Rossano).

Al Ministro – precisa - abbiamo voluto ribadire, infatti, come l'ufficio Inps di Rossano, proprio all'interno dei criteri del nuovo modello organizzativo proposto, non solo deve essere mantenuto ma addirittura potenziato.

Nei prossimi giorni, come deputazione calabrese del PD – conclude - saremo impegnati ad attivare tute le iniziative politiche ed istituzionali necessarie per scongiurare l'eventualità della chiusura della sede Inps di Rossano”.

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Scoperti 200 "falsi braccianti" nel Vibonese: truffa all’Inps per 700.000 euro

Nell’ambito delle attività di prevenzione e repressione del fenomeno delle frodi all’Erario realizzate attraverso il sistema dell’indebita percezione di indennità e sovvenzioni erogate dagli Enti Previdenziali e Assistenziali, i Finanzieri della Compagnia della Guardia di Finanza di Vibo Valentia hanno sottoposto a sequestro beni nella disponibilità del titolare di un’azienda al centro di una truffa. 

Il sequestro scaturisce a conclusione di un’operazione di Polizia Giudiziaria e Tributaria, che, nello scorso mese di Luglio, aveva permesso di portare alla luce un articolato sistema di frode basato sulla creazione di fittizi rapporti di lavoro subordinato e di posizioni assicurative e previdenziali, posto in essere con lo scopo precipuo di far percepire indebitamente a pseudolavoratori “fantasma” indennità di disoccupazione, malattia ed altri benefici previsti dalla normativa di settore. 

All’esito delle investigazioni svolte, le Fiamme Gialle vibonesi hanno rilevato che il titolare dell’azienda oggetto d’indagine aveva fittiziamente dichiarato di aver assunto e fatto lavorare circa 200 lavoratori, consentendo ai medesimi di percepire, a danno dell'Inps, a vario titolo, indennità per oltre 700.000 euro. Dopo la denuncia dell’ideatore della truffa, e dei soggetti che avevano documentato falsi rapporti di lavoro dipendente con la citata azienda, il Giudice per le Indagini Preliminari del locale Tribunale, accogliendo l’analoga proposta formulata dal Pm titolare delle indagini, ha disposto, con decreto, il sequestro dell’intero profitto del reato. 

In sede di esecuzione del provvedimento emesso dal Gip, sono stati sottoposti a sequestro conti correnti, terreni, fabbricati ed autovetture, per un valore di quasi 700.000 euro, nella disponibilità dell’autore della truffa. 

 

Incontro tra sindaci delle Serre e vertici dell'Inps. Tassone: “I servizi saranno mantenuti”

“Si è svolta stasera presso la sala giunta del Comune di Serra San Bruno - alla presenza del direttore regionale e di quello provinciale dell'Inps e di diversi sindaci del comprensorio – la riunione voluta dal primo cittadino, Luigi Tassone, nel corso della quale è stata affrontata la questione relativa alla sede locale dell'istituto”. È quanto si legge in una nota proveniente dal palazzo municipale di piazza Carmelo Tucci.

“Una riunione positiva – viene sottolineato - che è servita a chiarire, qualora ce ne fosse bisogno, un concetto già espresso negli ultimi giorni dal sindaco di Serra San Bruno: in sostanza, cioè, non vi sarà alcun ridimensionamento dei servizi rispetto a quelli che vengono oggi erogati agli utenti. La sede Inps, quindi, verrà mantenuta e con essa gli addetti che lavorano all'interno. L'incontro di oggi è servito, inoltre, per palesare altre criticità che i dirigenti dell'Inps sono stati disposti ad affrontare. All'unanimità è stata espressa soddisfazione perchè, pur consapevoli della riorganizzazione che l'Inps sta attuando, per quel che riguarda la sede di Serra San Bruno non ci sarà alcuna perdita dei servizi offerti agli utenti”.  

“A nome mio e dei sindaci presenti all'incontro – ha affermato il primo cittadino di Serra, Luigi Tassone – ringrazio i vertici dell'istituto per la sensibilità e l'attenzione dimostrata nei confronti del nostro territorio. Tale gesto ha impedito un ulteriore scippo nei confronti dell'entroterra vibonese”.

 

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Inps Serra, Di Bella tuona contro Censore e Greco: “Pretendiamo un’Agenzia del territorio”

"Le tardive dichiarazioni di intenti del deputato del PD Bruno Censore e  del direttore regionale dell’Inps Giuseppe Greco rappresentano una intollerabile offesa alla dignità delle popolazioni serrese.

Ammesso che avessero in animo di contestare la determina dell’Inps del 15 settembre scorso settembre scorso avrebbero dovuto farlo nelle immediatezze del provvedimento adottato dal presidente dell’Istituto Tito Boeri.

Cosa che puntualmente non è avvenuta.

Oggi il loro intervento non è credibile e conferma l’antico sistema, sempre in auge soprattutto da queste parti, di intervenire quando non c’è più niente da fare. 

La mazzata tra capo e collo è, infatti, intervenuta già da qualche mese. Era allora che Censore e Greco, e non solo, avrebbero dovuto tirare fuori gli artigli per respingere l’assurdo contenuto di una determina che ha spento sul nascere ogni speranza in chi pensava che il diktat di Tito Boeri potesse essere fermato e revocato.

Oggi le chiacchiere di Censore e Greco danno ragione a quella stragrande maggioranza della popolazione che avvilita per l’accaduto non sa a quale santo votarsi per sperare che venga fuori l’inversione di rotta di chi aveva già da tempo disegnato il disagio più grave per la popolazione serrese alle prese con i servizi erogati dall’Inps e più esattamente dell’ex Agenzia di Serra San Bruno”.

Nino Di Bella, vicesindaco di Dinami, e responsabile del patronato Encal della Cisal non ci sta e respinge ulteriormente, sdegnato, l’intervento dei “pompieri” Censore e   Greco. 

“Ringrazio il sindaco di Serra Luigi Tassone per la sua disponibilità ed il tentativo espletato di promuovere un coinvolgimento dei sindaci di tutto l’hinterland, però resta fermo il fatto che in questo momento è allarme rosso su tutto il territorio.

Mi sarei atteso un coinvolgimento di massa. Soprattutto dell’on. Bruno Censore che dopo aver dormito prima e dopo il 15 Settembre, oggi tenta di ridimensionare l’accaduto ma in  realtà la popolazione ben comprende che il dato è abbastanza eloquente. 

Noi – aggiunge - siamo dell’avviso che occorre rispedire al mittente, ovvero al presidente Tito Boeri, l’effetto devastante contenuto nella famigerata determina.

Noi chiediamo, per contro, che l’Inps riveda il proprio atteggiamento e consenta il ripristino del più pieno servizio a Serra San Bruno attraverso la istituzione di una vera e propria Agenzia del Territorio capace di superare la precarietà di attività espressa sia come Agenzia che peggio ancora come punto Inps.

Il tutto perché le necessità di popolazioni così fortemente penalizzate come ad esempio Nardodipace per non parlare della frazione Cassari, già abbondantemente derelitte, possano contare su un servizio adeguato alle esigenze della stessa popolazione. 

È giusto, inoltre, che il massimo rappresentante di Governo della Provincia, il prefetto Carmelo Casabona, si faccia carico della delicatezza del problema ed assuma tutti gli adempimenti necessari per sconfessare le valutazioni espresse da qualche dirigente regionale e provinciale Inps che, si dice, abbiano indotto il presidente a firmare la determina del 15 settembre scorso”. 

Caso Inps, Tassone: “Cittadini sanno distinguere chi critica da chi lavora per il territorio”

Il sindaco di Serra San Bruno, Luigi Tassone, dopo aver appreso la notizia riguardante il paventato ridimensionamento della sede locale dell'Inps ha interessato del caso il deputato del Partito democratico, l'onorevole Bruno Censore. 

“Attraverso un lavoro congiunto – afferma il principale inquilino di palazzo Carmelo Tucci -  e sollecitato da numerosi sindaci, abbiamo ricevuto ampie rassicurazioni da parte del direttore generale dell'Inps, Giuseppe Greco, sul fatto che non ci sarà alcun ridimensionamento che riguarderà la sede di Serra San Bruno, pur avendo l'istituto avviato una sorta di riorganizzazione dei vari uffici. La nostra sede, però, non verrà toccata e, anzi, si sta valutando la possibilità a rendere fruibili per appuntamento altrettanti servizi per i dipendenti pubblici. Allo stesso tempo mi attiverò, data anche la disponibilità del direttore generale dell'Inps, di organizzare un incontro al quale parteciperanno i 19 sindaci del distretto, in modo tale da avere tutti assieme le medesime rassicurazioni.

A nome mio e dell'amministrazione comunale – prosegue il primo cittadino – ringrazio sia l'onorevole Bruno Censore, per l'impegno profuso in tale direzione, che il direttore generale dell'Inps, per aver manifestato l'intenzione di partecipare a questo incontro con i sindaci. A coloro i quali, invece, non hanno perso occasione per attaccare l'amministrazione comunale, rispondiamo come sempre con i fatti e la serietà che ci ha sempre contraddistinto. Si rassegnino – ha concluso - perchè ormai i cittadini sanno distinguere chi non fa altro che criticare in malafede da chi, come noi, si adopera quotidianamente per il bene di questo territorio”.

 

Serra. Chiusura Inps, Jlenia Tucci propone un Consiglio comunale aperto

Ha scatenato un vespaio di reazioni la notizia della trasformazione dell’Agenzia Inps di Serra San Bruno in Punto Inps con decorrenza 1^ gennaio 2017. La decisione, elaborata nell’ambito del Piano di riassetto territoriale di alcune Direzioni provinciali e cristallizzata nella determina n. 122 del 15 settembre 2016, si traduce nella sostanziale privazione del servizio per i cittadini che, dal prossimo anno, saranno costretti a recarsi a Vibo per il disbrigo delle pratiche. Evidenti, dunque, i disagi soprattutto per gli anziani di tutto il comprensorio e per chi non è dotato di vettura.

Sulla questione è intervenuta Jlenia Tucci che ha manifestato “rabbia e costernazione” e proposto delle iniziative istituzionali.

“Nella ferma convinzione che i problemi che attanagliano i cittadini serresi e dei comuni limitrofi non abbiano colore politico – ha affermato il consigliere comunale di ‘In alto volare’ –  ho chiesto al collega Alfredo Barillari, che ha immediatamente accettato, ed al gruppo di ‘Liberamente’ di far fronte comune nel sottoporre al sindaco Luigi Tassone un’interrogazione scritta/richiesta di Consiglio comunale aperto finalizzata a comprendere lo stato delle cose ed a delineare, nell’interesse della popolazione tutta, le possibili soluzioni”.

Serra. Chiusura Inps, il sindaco Tassone: "Inorridito dall'ennesimo scippo verso questo territorio"

"Rimango inorridito dal fatto di aver appreso della volontà di trasformare la sede Inps di Serra San Bruno da agenzia a semplice punto Inps".

Lo afferma, in una nota, il sindaco Luigi Tassone, dal quale arriva la più ferma e decisa condanna di fronte ad un "becero tentativo di privare un territorio in gran parte marginale di un indispensabile presidio trasformando un'agenzia erogatrice di servizi in qualcosa che si attesterebbe come non più di un ufficetto informazioni". Per il principale inquilino di palazzo Tucci, si tratta di una "decisione inaccettabile anche alla luce del fatto che il Comune che amministro ha fornito all'ente previdenziale i locali della sede in comodato gratuito. Per tale ragione, sollecitato anche dal sindaco di Gerocarne, Vitaliano Papillo, e dal vicesindaco di Dinami, Nino Di Bella, non esiterò a convocare al più presto un incontro con i 19 sindaci del comprensorio, al fine di meglio approfondire la questione, che, comunque, già da domani mi avvierò a dipanare interpellando i dirigenti regionali dell'Istituto".

Da Tassone, in chiusura, arriva una promessa: "Faremo il possibile per evitare questo nuovo scippo, perché il territorio è stanco di venire privato di qualsivoglia istituzione utile ad agevolare la già difficile esistenza di chi ci vive".

 

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