Operazione “Johnny”, 49 dipendenti di un’Asp calabrese denunciati per truffa e falso

I Carabinieri del Nas di Reggio Calabria, a conclusione di una indagine denominata “Johnny” coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Palmi, hanno notificato un avviso di conclusione indagini ed informazione di garanzia nei confronti di 49 dipendenti dell’Azienda ospedaliera provinciale di Reggio Calabria, ritenuti responsabili di truffa aggravata e falsità materiale.

Le indagini, supportate da analisi documentale, hanno accertato che da febbraio a maggio 2018 personale infermieristico delle strutture ospedaliere di Gioia Tauro, Palmi, Polistena, Oppido Mamertino e Taurianova, si assentava durante l’orario di servizio per effettuare prestazioni in Assistenza domiciliare integrata, svolgendo, in alcuni casi, la medesima attività anche durante i permessi per assentarsi dal servizio per motivi familiari, sindacali o per incarichi pubblici presso altri enti o, addirittura, durante periodi di malattia.

Inoltre, nel mese di maggio 2020 numerosi indagati, venuti a conoscenza che il Distretto sanitario eseguiva accertamenti sul pagamento delle indennità, grazie alla complicità degli addetti al Servizio Adi di Palmi, falsificavano orari e dati delle schede relative alle prestazioni illecitamente eseguite, in modo da celare la sovrapposizione con l’orario di servizio conseguente alla timbratura badge.

In poco più di 3 mesi sono state scoperte oltre 170 condotte illecite, ed una indebita percezione di indennità per Assistenza domiciliare integrata per circa 7 mila euro, ai danni dell’Azienda ospedaliera provinciale di Reggio Calabria.

Sequestrati 40 chili di droga nascosti in una baracca

Quaranta chili di droga nascosti in una baracca. E’ quanto hanno rinvenuto in un terreno, in contrada Garanta di Palmi, i Carabinieri della locale Stazione e dello Squadrone eliportato Cacciatori Calabria.

Lo stupefacente era stato occultato all’interno di alcuni contenitori sigillati che, una volta aperti, hanno permesso ai militari di sequestrare 35 chili di marijuana e 5 chili d’hashish.

L’ingente quantitativo di droga, che sul mercato dello spaccio avrebbe fruttato tra i 600 e gli 800 mila euro, è stato sequestrato in attesa degli ulteriori accertamenti del caso.

Violazione norme anti Covid: sanzionate sette persone

Nei giorni scorsi, i Carabinieri di Palmi hanno effettuato diversi servizi di controllo del territorio, finalizzati a garantire il rispetto della normativa anti - Covid 19 e il contrasto alla criminalità.

In tale contesto, i militari della Sezione Radiomobile hanno denunciato in stato di libertà un 43enne del  luogo trovato in possesso di un flacone di ansiolitico a base di Bromazepam, ovvero una sostanza che l’attuale normativa equipara  ad uno stupefacente poiché legata ad un alto rischio di dipendenza.

Complessivamente durante le attività, che hanno portato al controllo di 450 persone e 250 veicoli, sette soggetti sono stati sanzionati per violazioni delle norme volte al contenimento dell’epidemia da Covid.

Altre nove persone sono state, invece, multate per violazioni al Codice della strada.

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Sorpresi in un bar a festeggiare un 18esimo compleanno : scattano le sanzioni e la chiusura del locale

Palmi - I carabinieri hanno interrotto una festa di compleanno in corso di svolgimento in un bar del centro storico di Palmi.

In particolare, i militari, durante un servizio di controllo, hanno notato la presenza di alcune persone nel locale. Dalla successiva verifica, è emerso che, in violazione delle disposizione anti Covid, era in corso di svolgimento una festa per un diciottesimo compleanno.

Pertanto, i militari hanno sanzionato i presenti ed il titolare dell’esercizio che dovrà rimanere chiuso per  cinque giorni.

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Oltre 14 Kg di marijuana nascosti in un canneto, indagano i carabinieri

I carabinieri di Sinopoli, nell’ambito di una serie di servizi di controllo del territorio, hanno rinvenuto, in un terreno demaniale, un contenitore metallico con all’interno un fucile a pompa calibro 12 e circa 20 munizioni dello stesso calibro.

A San Procopio, invece, gli uomini dell'Arma hanno trovato, occultato in un canneto, un sacco con all’interno 14,5 chilogrammi di marijuana.

La droga, le armi e le munizioni recuperate, sono state sequestrate in attesa degli ulteriori accertamenti del caso.

 

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Svuotano il conto corrente di una congiunta, disposto il sequestro dei beni

Palmi - I Carabinieri hanno dato esecuzione ad un decreto di sequestro preventivo emesso dal Tribunale di Palmi, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di due donne S.R. e L.A., rispettivamente, madre e figlia, di 54 e 23 anni, ritenute responsabili in concorso di aver utilizzato indebitamente la carte di credito e di pagamento di proprietà della madre della 54enne.

In particolare, il provvedimento giunge al termine di un’indagine avviata dai militari della locale Stazione, durante la quale è emerso che le destinatarie del provvedimento, tra marzo 2018 e settembre 2019, avrebbero prelevato dal conto corrente della vittima oltre 63 mila euro.

La vicenda ha avuto inizio nel 2017, quando la malcapitata, in seguito alla scomparsa del marito, aveva delegato la nipote a gestire le operazioni di pagamento e prelievo dal suo conto corrente.

A  febbraio dell’anno scorso, dopo aver scoperto l’ammanco del denaro, la donna ha denunciato l’accaduto ai Carabinieri. 

Le risultanze investigative hanno, quindi, permesso di fare luce sull’intera vicenda ed a disporre, a carico delle presunte responsabili, il sequestro preventivo di beni immobili per un valore equivalente alla somma sottratta dal conto corrente della vittima

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Truffe, violenze sessuali e omicidio colposo: manette per il “Mago”

I Carabinieri della compagnia di Reggio Calabria hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione di misura cautelare in carcere emessa dal gip del Tribunale di Palmi, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di Davide De Simone, 40 anni, nonché della misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti della moglie, G.V., 37 anni. I coniugi sono ritenuti responsabili, in concorso, del reato di “ricettazione”, mentre De Simone anche per altri gravi delitti quali “omicidio colposo”, “morte come conseguenza di altro delitto”, “violenza sessuale”, “circonvenzione di persona incapace”, “detenzione abusiva di armi” e “truffa aggravata”.

Il provvedimento giunge in seguito ad un’indagine avviata nel gennaio 2019, quando gli uomini dell’Arma intervennero in un ufficio postale del capoluogo reggino, in seguito ad una segnalazione giunta al 112 da parte del direttore della filiale, al quale aveva destato preoccupazione un atteggiamento, alquanto “ambiguo”, da parte di un utente e di una donna rimasta fuori dall’ufficio.

I sospetti non si sono mostrati infondati, in quanto, durante la perquisizione personale e domiciliare dei due, rivelatisi marito e moglie, i militari hanno rinvenuto e contestualmente sequestrato vari monili in oro, due cartucce per armi da fuoco e una cospicua somma di denaro.

La verità sui due, era però ancora lontana dall’essere svelata e solo grazie ai successivi accertamenti investigativi, posti in essere dai Carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia reggina, sotto la direzione dell’autorità giudiziaria di Palmi, è stato possibile fare luce su un giro d’affari in cui era coinvolta la coppia di presunti truffatori in cerca di malcapitati, cui promettere la “miracolosa” risoluzione di problemi di carattere sentimentale o di salute in cambio di soldi. De Simone in particolare, anche mediante la diffusione di locandine, si sarebbe proclamato mago e guaritore.

Il modus operandi era sempre lo stesso: il "Mago", approfittando della fragilità e della vulnerabilità delle presunte vittime, convinte di essere colpite da negatività o sfortune, con amuleti e talismani portafortuna venduti a peso d’oro, avrebbe proceduto all’incantesimo con la promessa di sconfiggere il “Maligno”. In alcuni casi, vantando poteri soprannaturali, avrebbe affermato di riuscire a curare una malattia o riconquistare il partner perduto.

Durante la celebrazione di alcuni riti esoterici, il presunto millantatore sarebbe riuscito anche ad "abbindolare” e violentare tre donne che si erano rivolte a lui per riconquistare la propria anima gemella.

Ancora più grave un episodio in cui il fantomatico mago, sarebbe riuscito a conquistare una forte empatia da parte di una persona affetta da infermità mentale e deficienza psichica; raggirandola a tal punto da farsi consegnare mensilmente l’intero importo della pensione d’invalidità, ingenerando nel malcapitato un forte stato di sudditanza e influenza tali da indurlo a sospendere la cura farmacologica cui era sottoposto ed a rifiutare di sottoporsi ad un importante intervento chirurgico, a tal punto da perdere la vita.

False generalità e violazione della libertà vigilata, denunciate due persone

Due persone sono state denunciate in altrettante attività dai carabinieri della Compagnia di Palmi (Rc).

La prima denuncia ha interessato un 61enne di Seminara, accusato di aver violato gli obblighi imposti dalla misura della libertà vigilata cui era sottoposto.

La seconda persona ad essere stata denunciata è, invece, una 35enne di Palmi, accusata di aver fornito false generalità ai militari che l’avevano fermata ad un posto di controllo.

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