Regione, la I Commissione ha approvato due proposte di legge

La prima Commissione "Affari istituzionali, affari generali, riforme e decentramento", presieduta da Franco Sergio, ha approvato all’unanimità, nel corso della seduta odierna, due proposte di legge.  La prima, d’iniziativa della Giunta regionale, detta modifiche alla legge 16 maggio 2013, n. 24 sul riordino degli enti, aziende regionali, fondazioni, agenzie regionali, società e consorzi comunque denominati, con esclusione del settore sanità. La ratio della proposta è stata oggetto di un confronto tra i commissari ed individuata dall’assessore regionale alle Infrastrutture Roberto Musmanno, che ha partecipato ai lavori (presente anche il dottor Iiritano in rappresentanza del direttore generale Lavori Pubblici Pallaria), "nell’urgenza di accelerare e snellire i tempi e le procedure legati all’istituzione dell’Agenzia territoriale per l’edilizia residenziale pubblica regionale".   La proposta è passata  con l’accoglimento favorevole da parte dell’organismo consiliare dell’emendamento introdotto dal presidente Sergio, con la finalità anche di conferire maggiore chiarezza al testo normativo.  "In particolare- ha spiegato Sergio- ho voluto ripristinare il parere della Commissione competente in ordine all’approvazione dello Statuto dell’Aterp alla luce dell’accorpamento, dal momento che escludere il sindacato del Consiglio regionale anche dalla predisposizione di quest’atto fondamentale solo con riferimento all’istituzione dell’Aterp regionale, significava determinare una differenza di disciplina rispetto alla legge regionale precedente per gli altri Enti oggetto di riordino".  Disco verde anche per la proposta di iniziativa del consigliere Giuseppe Graziano, che concerne la disciplina sulla trasparenza dell’attività politica e amministrativa della Regione Calabria e dei suoi enti strumentali e sull’attività di rappresentanza di interessi particolari.

 

Personale della Regione: proposta di legge approvata in Commissione

La Prima Commissione consiliare “Affari istituzionali  e affari generali”, presieduta da Franco Sergio, ha approvato all’unanimità nella sua riunione odierna la proposta di legge che prevede disposizioni in materia di personale della Regione Calabria.  Il progetto di legge, d’iniziativa del consigliere Giovanni Nucera, ricalca, nei due articoli che lo compongono, lo spirito della legge n.34/2010 che aveva introdotto nell’ordinamento regionale l’istituto della risoluzione anticipata del rapporto di lavoro per quei dipendenti  a ridosso della maturazione dei requisiti per accedervi.  “Sono diversi gli obiettivi che si vogliono realizzare e che la Commissione ha condiviso, approvando il testo di legge – ha spiegato Nucera-: riorganizzare il personale secondo scelte funzionali e razionali; alleggerire l’inasprimento della legge Fornero; assicurare alle casse regionali un risparmio di circa otto milioni di euro e rinnovare e ringiovanire il parco dei dipendenti”.  Sulla proposta, si è sviluppata una proficua discussione (presente il dirigente del settore giuridico del Dipartimento del Personale della Giunta Sergio Tassone), nell’ambito della quale la Commissione ha approvato l’emendamento di Arruzzolo ed Esposito che estende gli effetti al personale trasferito alle Province in seguito alla legge regionale n.34 del 2002 ed individuato sulla base del protocollo d’intesa Regione-Province del 27 marzo 2006.  La seduta si è aperta con l’esame abbinato della  legge “promozione della parità di accesso tra uomini e donne alle cariche elettive regionali”, illustrata dal consigliere Flora Sculco, e quella d’iniziativa popolare  che introduce la doppia preferenza di genere. Alla fine, l’organismo consiliare ha assunto quale testo base quello della Sculco sul quale potranno essere prodotti eventuali emendamenti fino al giorno prima della prossima seduta e ciò in seguito anche alla proposta del presidente Sergio, condivisa dalla Commissione, di inserire, tra le possibili modifiche, l’indicazione della percentuale di genere nella predisposizione delle liste.  La Commissione ha inoltre incardinato la proposta di legge finalizzata ad istituire la figura del Garante regionale delle persone sottoposte a misure restrittive o limitative della libertà personale. E’ stato il proponente Nicola Irto ad illustrare i contenuti e lo spirito dell’iniziativa legislativa e la necessità di coprire il vuoto normativo che vede la Calabria unica regione priva di tale figura. “E’ stata una riunione produttiva, caratterizzata da un dialogo e da un confronto costruttivi che hanno portato anche all’approvazione di una legge sicuramente attesa quale quella del personale della Regione Calabria. In quest’ottica, anche la scelta di approfondire i progetti di legge dei colleghi Sculco ed Irto, che condividiamo nel merito, in vista di una approvazione che sia la più condivisa possibile per offrire risposte più adeguate ai tanti bisogni del territorio”, ha detto il presidente Franco Sergio, riprendendo le osservazioni della sezione regionale della Corte dei Conti per cui “qualsiasi proposta di legge non deve generare oneri finanziari aggiuntivi al Bilancio regionale”.  Hanno partecipato ai lavori i consiglieri: Bova, Esposito, Mirabello, Salerno e Sculco.     

 

Regione, voto unanime in Commissione all'emendamento Mirabello sui dipendenti provinciali

Si è conclusa - annuncia Michele Mirabello, consigliere regionale PD e segretario della I commissione - la discussione del progetto di legge numero 26 licenziato dalla Giunta ed avente ad oggetto la materia del riordino delle funzioni delle Province alla luce delle modifiche apportate dalla Legge Delrio. Nell'ambito della discussione del testo di legge, a particolare garanzia dei dipendenti delle Amministrazioni provinciali più piccole, come quelle di Crotone e Vibo Valentia, che versano in condizioni economico-finanziare molto difficili, è stata approvata in Commissione una disposizione che garantisce il transito alla Regione di tutto il personale trasferito alle Province con la legge 34". "Esprimo grande soddisfazione per il consenso unanime, riportato in I Commissione, dell'emendamento da me proposto, utile a dare qualche certezza in più - rivendica Mirabello - a decine di lavoratori che versano nella quotidiana difficoltà ad essere regolarmente retribuiti per le attività lavorative prestate. La legge Delrio ha, in effetti, generato, nel drammatico combinato disposto con le condizioni economico finanziarie di alcuni enti come la provincia di Vibo, uno stato di incertezza e difficoltà drammatico ed inaccettabile, che ha messo per mesi in ginocchio i lavoratori e le loro famiglie. Il testo licenziato oggi in Commissione, per come emendato, apre una obiettiva possibilità di ampliare il numero di lavoratori precedentemente trasferiti alle province che rientrano negli organici della regione, senza comportare aumenti di spesa e soprattutto garantendo qualche certezza in più sulla puntuale erogazione degli stipendi".

Riordino funzioni enti locali: proposta approvata dalla I Commissione regionale

Disco verde alla proposta di legge 26/10, “Disposizioni urgenti per l’attuazione del processo di riordino delle funzioni a seguito della legge Delrio” (rapporto Regione-Province). Il parere favorevole all’unanimità è stato fornito dal competente organismo: la prima Commissione “Affari istituzionali, affari generali, riforme e decentramento”, presieduta dal consigliere Franco Sergio. Al placet si è giunti dopo l’esame dell’articolato e degli emendamenti depositati, alla presenza del direttore generale del Dipartimento Organizzazione, Risorse Umane-Controlli, Luigi Bulotta e del Capo di Gabinetto della Presidenza della Regione, Gaetano Pignanelli, ed a conclusione del processo di concertazione che si è arricchito oggi dei contributi del presidente della Provincia Giuseppe Raffa e del sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà. I massimi rappresentanti di Provincia e Comune hanno ribadito “l’importanza di avviare un percorso che possa essere il più possibile condiviso e partecipato anche rispetto al progetto di Area integrata dello Stretto ed in relazione allo status di Città Metropolitana che va adesso riempito di contenuti. Prospettive queste che rappresentano occasioni di sviluppo e di rilancio per tutto il territorio regionale soprattutto se si saprà intervenire sanando i punti deboli e valorizzando il sistema infrastrutturale e dei trasporti che vedono al centro il porto di Gioia Tauro e l’aeroporto dello Stretto”. “Soddisfatto” il presidente Franco Sergio ha commentato: “Oggi abbiamo posto un importante tassello nel segno delle riforme. Con l’approvazione di questa proposta normativa della Giunta, onoriamo le esigenze più urgenti - in particolare, con riguardo al personale - stabilite dalla legge Delrio che ha dettato le regole per il riordino delle funzioni degli Enti territoriali con l’intenzione di ridisegnare il sistema delle autonomie locali. Giungiamo a conclusione di un percorso - ha sottolineato il presidente Sergio - con la consapevolezza di aver seguito, in linea con quanto stabilito dalla legge 56, un’impostazione di concertazione tra i vari livelli di governo coinvolti e di aver consumato tutti processi partecipativi, con l’audizione di Upi, Anci, organizzazioni sindacali e rappresentanti degli Enti interessati. Dopo il relativo passaggio in Commissione ‘Bilancio’ - ha aggiunto - l’ultima parola spetta all’Assemblea, chiamata ad approvare definitivamente il provvedimento nel rispetto dei tempi stabiliti. E contestualmente - ha concluso il presidente dell’organismo - auspico l’apertura di una discussione mirata all’approvazione della legge-quadro regionale definitiva, al fine di renderla completamente operativa entro il 31 dicembre 2015”. La proposta di legge, in sintesi, prevede che la Regione riassuma nell’ambito delle proprie competenze amministrative quelle stesse funzioni che erano state in precedenza conferite alle Province per effetto della legge 34/2002, con la conseguenza che il relativo personale transita nei ruoli della Giunta secondo le modalità previste nella legge 56/2014. L’art. 2 stabilisce che le funzioni connesse alle materie “agricoltura, caccia e pesca” e “formazione professionale” vengano esercitate direttamente dalla Regione, mentre tutte le altre di cui alla legge n. 34 del 2002 - pur trasferite alla Regione ai sensi dell’art. 1 - continuino ad essere svolte ed allocate presso le Province anche sulla base di apposite convenzioni, unitamente alle risorse umane e strumentali. L’art. 3 della legge consente in via straordinaria, per ragioni finanziarie o gestionali - previa stipula di apposita convenzione tra l’Ente interessato e la Giunta regionale - il passaggio di funzioni di cui all’art. 2 direttamente nell’ambito organizzativo della Regione con conseguente allocazione del relativo personale presso la medesima Regione. Alla seduta hanno fornito il loro contributo i consiglieri regionali Nazzareno Salerno (Fi), Arturo Bova (Democratici Progressisti), Sinibaldo Esposito (Ncd) e Michelangelo Mirabello (Pd). Presenti anche il vice presidente ed il direttore generale della Provincia di Reggio Calabria, rispettivamente Giovanni Verduci e Antonino Minicuci.

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