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Serra, il comune mette in vendita il vivaio "Rosarella"

Insieme al mercato coperto di piazza Calipari, il cui tentativo di vendita non fa più notizia, il Comune di Serra San Bruno tenta di alienare anche il vivaio "Rosarella".

L'area, ubicata nell’omonima località, è stata messa in vendita con un prezzo a base d'asta di 430 mila euro.

Nell'avviso d'asta pubblica affisso oggi all'albo pretorio del Comune si legge, tra l'altro, che: "L'immobile dovrà essere utilizzato dall’acquirente esclusivamente con finalità sociale e/o di pubblico interesse, a  tal  fine  unitamente  all’offerta  dovrà  essere  presentata  una  progettazione  preliminare  con  allegata  scheda  tecnica delle attività proposte".

Gli interessati dovranno “far pervenire all’Ufficio Protocollo del Comune di Serra San Bruno entro le ore 12,00 del giorno 28/12/2020 le offerte in busta chiusa e sigillata”

  • Published in Politica

Serra. Parte il progetto di riproporre un orto botanico presso Villa Bonitas

È stato un patrimonio naturale di straordinaria bellezza, una “riserva” unica di specie floreali in grado di aggradare la vista e rasserenare l’animo.

L’orto botanico “Rosarella”, con i suoi 6 ettari di “paradiso verde”, ha rappresentato un tesoro posto nel cuore della Calabria, un autentico esempio di ricostruzione degli equilibri degli ecosistemi. Eppure, la sua esistenza è stata quasi sconosciuta al grande pubblico, come se del suo splendore l’uomo non ne avesse avvertito il bisogno. E ora, dopo diversi interventi, sembra aver perso quel suo scopo originario, ovvero quello di concentrare la biodiversità in un ambiente “perfetto”, diventando qualcosa di diverso.

La sua suddivisione in reparti (dalle conifere alle caduche, dalle querce alle piante officinali, ecc.) riproponeva i tipi di flora dall’Angitola all’area di Bivongi presentando colori e odori che spesso sfuggono poiché offuscati dalla frenesia dei tempi moderni e dal grigiore cittadino. Nella riproposizione di alcuni ambienti, come la palude, era racchiuso il segreto delle evoluzioni della natura che si trasforma portando sempre con sé i germogli della vita.

L’esperto Maurizio Siviglia è riuscito a catalogare nelle Serre oltre 1.200 specie erbacee (alle quali va aggiunto un altro centinaio alberi d’alto fusto) e circa 800 funghi. Questi dati dimostrano la complessità di un “piccolo mondo” (in cui è centrale il ruolo dell’acqua, dato che il suo ciclo è la chiave del bilanciamento di una serie di regole naturali che regolano il prosperare e la decadenza delle specie) che va tutelato e che è addirittura colpevolmente ignorato da quanti si fanno travolgere dagli stili del sistema globalizzato.

La voglia di mantenere questa “ricchezza” non è mai svanita. È infatti in corso di concretizzazione un ambizioso progetto che mira alla realizzazione di un nuovo orto botanico nella zona di Santa Maria del Bosco – precisamente nei pressi di Villa Bonitas – sempre ad opera del professor Siviglia. Si tratta di un’idea da sostenere che valorizza l’unicità di un ambiente di cui le comunità delle Serre vanno fiere.

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Serra. Rifiuti deturpano località Rosarella: la montagna violentata

Ci sono dei luoghi che andrebbero preservati perchè rappresentano un vero e proprio patrimonio per la comunità che dovrebbe avere il compito di custodirli e valorizzarli. Luoghi dove la natura si mostra in tutta la sua bellezza: dagli odori di un affascinante sottobosco al dolce suono dell’acqua che scorre nel ruscello le sensazioni sono quelle di un ritorno al passato. Se non fosse che la mano dell’uomo avvelena brutalmente queste inestimabili risorse ferendo la montagna e compromettendo il proprio futuro. In località Rosarella, a Serra San Bruno, sono molti i cittadini che si recano per raccogliere i frutti che lo straordinario posto offre: c’è chi cerca funghi o castagne, chi vuole rifornirsi di acqua e chi ama semplicemente percorrere il sentiero Archiforo. Per tutti, l’esperienza è rovinata da visioni spiacevoli: rifiuti di ogni tipo, abbandonati da incivili e sconsiderati, inquinano il verde e l’acqua. Gesti incomprensibili, autentici atti di violenza sulla natura, che deturpano, danneggiano, rompono fondamentali equilibri, incidono in maniera fortemente negativa a livello d’immagine. Controllare, punire, educare: se queste azioni non verranno inflessibilmente eseguite, anche con strumenti di reale condanna sociale, l’equivoco di una comunità dalla mentalità egoista ed arretrata non sarà risolto neppure dalle prossime generazioni.

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I luoghi più belli di Serra San Bruno sotto la neve: LE FOTO

La Certosa, Santa Maria del Bosco, Rosarella: la straordinaria bellezza di questi posti sembra quasi crescere quando il verde della vegetazione viene coperto dal bianco candido della neve. Nella gallery, potete trovare gli scatti più significativi della giornata.

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