Hashish e cocaina nascoste in un canile, un arresto

Droga nascosta in un canile. Questa la scoperta dei carabinieri della Stazione di San Fili (Cs) che, a San Vincenzo La Costa, hanno tratto in arresto una persona del luogo, accusata di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

In particolare,  gli uomini dell’Arma sono intervenuti nel canile di proprietà di un 37enne, dove, durante una perquisizione, hanno rinvenuto più di 130 grammi di cocaina, poco meno di cento grammi d’hashish e l’occorrente per il confezionamento della droga.

Pertanto, dopo l’arresto, l’indagato è stato tradotto nella casa circondariale di Cosenza.

Droga coltivata tra gli ortaggi, arrestato un 50enne

All’alba di oggi, a San Vincenzo la Costa (Cs), i Carabinieri della Compagnia di Rende, dello Squadrone eliportato Cacciatori di “Calabria” e delle unità cinofile del Nucleo di Vibo Valentia hanno tratto in arresto, in flagranza di reato, per coltivazione e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, un 50enne del luogo.

In particolare, al termine di un servizio d’osservazione notturno svolto dai militari dello Squadrone Cacciatori “Calabria”, i militari dell’Arma sono riusciti ad individuare 50 piante di canapa indiana coltivate al centro di un terreno nel quale erano stati seminati ortaggi.

Inoltre, durante il blitz, in un casolare in uso all’indagato, grazie al fiuto del cane “Black”, sono stati trovati oltre 3 chili di marijuana già essiccata e pronta per essere venduta, due bilancini di precisione e 5 mila euro in banconote di diverso taglio.

Quanto rinvenuto è stato sequestrato, mentre l’uomo è stato posto ai domiciliari.

Cocaina e marijuana in casa, manette per un 33enne

I Carabinieri della Compagnia di Rende (Cs) hanno tratto in arresto un 33enne di San Vincenzo la Costa, accusato di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio.

In particolare, durante una perquisizione, condotta con l’ausilio di unità cinofile del Nucleo di Vibo Valentia, a casa dell’arrestato sono stati trovati 106 grammi di cocaina e 3 grammi di marijuana.

La droga, rinvenuta grazie al fiuto di “Collins”, il pastore tedesco in servizio presso il Nucleo cinofili dei Carabinieri di Vibo Valentia, è stata sequestrata insieme ad alcuni bilancini di precisione, diversi grammi di mannitolo usato per il taglio dello stupefacente e un macchinario per termosaldare le dosi.

L’arrestato, su disposizione del magistrato di turno presso la Procura della Repubblica di Cosenza, è stato sottoposto agli arresti domiciliari.

Centauro ferito nei boschi, interviene il Soccorso alpino speleologico

Disavventura per un motociclista che durante un'escursione nelle montagne del comune di San Vincenzo la Costa (Cs) ha riportato la frattura di una gamba.

Visto il luogo piuttosto impervio dove è avvenuto l'incidente, il malcapitato è stato raggiunto dagli uomini del Soccorso alpino speleologico Calabria che, dopo avergli fornito i primi soccorsi, l'hanno traspostato in un punto accessibile ai sanitari del 118, per il trasferimento in ospedale.

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"Furbetti del cartellino": 20 indagati e 2 misure cautelari a dipendenti pubblici

I militari del Comando Provinciale Guardia di Finanza di Cosenza, nell’ambito delle indagini condotte della Procura della Repubblica di Cosenza, hanno notificato 12 misure cautelari personali nei confronti di dipendenti del comune di San Vincenzo la Costa e di personale dell’Azienda Sanitaria Provinciale del Servizio Cure Domiciliari Integrate (ex A.D.I.). Venti i dipendenti pubblici indagati per truffa aggravata ai danni di Ente Pubblico per essersi indebitamente assentati dal luogo di lavoro senza far risultare i periodi di assenza.

Le condotte criminose sono state accertate dai militari della Guardia di Finanza mediante una minuziosa attività di videoregistrazione effettuata attraverso microtelecamere poste a controllo visivo dei locali adibiti a timbratura o registrazione nonché attraverso pedinamenti ed osservazioni occulte, indirizzate a rilevare gli effettivi comportamenti dei dipendenti pubblici e conclusivi riscontri documentali. Quattro i dipendenti dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Cosenza impiegati presso il Servizio Cure Domiciliari Integrate, un medico e quattro infermieri, che eseguivano la timbratura del cartellino marcatempo attestando “falsamente” orari di ingresso e di uscita non corrispondenti a quelli reali. Il medico, con incarico di effettuare visite domiciliari, dopo aver timbrato la mattina presto, si recava frequentemente da parenti e rientrava in ufficio dopo alcune ore. Gli infermieri, con incarico di effettuare terapie domiciliari, si scambiavano costantemente e “vicendevolmente” i propri tesserini aziendali, i quali venivano timbrati, nelle varie occasioni, dall’uno o dall’altro dipendente.

In sostanza, un solo dipendente eseguiva la timbratura del cartellino marcatempo anche nell’interesse degli altri in modo di far risultare la “presenza” anche dei colleghi assenti. In diverse occasioni di entrata e uscita nel corso della giornata gli impiegati “fingevano” di timbrare il proprio tesserino, digitando solo alcuni numeri, al fine, evidentemente, di dare l’impressione ai colleghi di aver ottemperato all’obbligo di marcatura.

Diverse le attività di natura privata svolte dagli impiegati in orario di servizio, da visite ad amici a prolungate soste in bar e ristoranti. Per tutti i dipendenti dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Cosenza il Giudice delle Indagini preliminari, ha disposto la misura cautelare interdittiva della sospensione dall’esercizio del pubblico ufficio presso l’Azienda sanitaria per la durata di dodici mesi. Sedici i dipendenti pubblici indagati in servizio presso il Comune di San Vincenzo la Costa per aver attestato falsamente la presenza nel Comune pur essendosi ingiustificatamente allontanati. Gli impiegati, attraverso ingressi tardivi ed arbitrari allontanamenti a piedi od in auto, si assentavano durante l’orario di lavoro, senza autorizzazione, per dedicarsi ad attività di carattere privato. Il Comune, nel periodo oggetto di controlli, accertava la presenza del dipendente attraverso la trascrizione che ogni dipendente era tenuto ad effettuare a mano su un apposito “registro delle presenze” cartaceo dell’orario di ingresso e di uscita e delle eventuali variazioni, apponendo la propria firma autografa.

L’attività svolta dai finanzieri consentiva di evidenziare la diffusa tendenza dei dipendenti comunali a timbrare il cartellino di entrata ed uscita e annotare gli orari sul “registro delle presenze” anche per altri colleghi. In diverse occasioni i dipendenti del Comune si allontanavano dal posto di lavoro senza registrare la propria assenza sul registro ed in altri casi facevano annotare falsamente la loro presenza in ufficio da altri colleghi compiacenti. Attraverso indagini, pedinamenti, appostamenti e videoregistrazioni effettuate dai finanzieri, è emerso un quadro di diffusa inosservanza degli obblighi di diligente condotta previsti per i dipendenti della pubblica amministrazione in servizio presso il Comune, agevolata dall’assenza di un efficace sistema di controlli interni. Ripetuti e continui i tardivi ingressi non registrati e gli allontanamenti dal posto di lavoro per lo svolgimento di attività private; condotte consolidate sfociate in un sistema truffaldino attraverso il quale i pubblici dipendenti riuscivano a far “figurare” la propria presenza sul luogo di lavoro ricevendo l’intera retribuzione giornaliera. Condotte reiterate a danno del Comune e dei cittadini in termini di disservizi e rallentamento delle attività istituzionali.

Per otto dei dipendenti indagati il Giudice delle Indagini preliminari ha disposto l’obbligo di presentarsi tutti i giorni lavorativi, per due volte al giorno, presso le Forze di polizia.

Litiga col vicino di casa e lo ferisce con un coltello

E' accusato di lesioni personali un 69enne che si sarebbe reso responsabile di un'aggressione ai danni di un vicino di casa. Armato di coltello, lo ha leggermente ferito all'addome. I Carabinieri lo hanno denunciato per l'accaduto che, sulla scorta della ricostruzione degli stessi militari dell'Arma della Compagnia di Rende, è stato originato da banali ragioni.  Soccorso ed accompagnato presso l'ospedale "Annunziata" di Cosenza, l'uomo che ha subito la condotta violenta dell'assalitore, è stato sottoposto alle cure del caso. L'episodio si è verificato in località San Sisto dei Valdesi a San Vincenzo La Costa.

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