Serra, Fabio Valente è il nuovo coordinatore di “Liberamente”
- Published in Politica
“E’ davvero curioso come il Commissario dell’Asp di Vibo Valentia, Giuseppe Giuliano, anziché pensare a come sollevare le sorti di un diritto come quello alla salute che, ovunque, sul territorio vibonese manca delle più elementari forme di garanzia, si adoperi invece per bandire concorsi amministrativi con tre dirigenti in più rispetto ai sei originariamente previsti dal piano del fabbisogno relativo al 2022. Tale operazione va nella direzione opposta rispetto al principio del buon andamento della Pubblica Amministrazione, soprattutto tenendo in considerazione un aggravio di spese per le casse pubbliche, che dovrebbero essere destinate al diritto sanitario propriamente detto. Le scelte inopportune del Commissario non si ripercuotono solo sul personale sanitario, ma stanno causando caos organizzativo anche sui servizi distrettuali; un esempio lampante è il conferimento di un incarico ad un dirigente medico presso l'Unità di Valutazione Multimediale a Vibo Valentia. Tale incarico, ha di fatto sottratto la figura medica dal servizio protesico del distretto di Serra San Bruno senza sostituirla, il risultato di detta operazione è che i cittadini del comprensorio delle Serre, per l'erogazione della prestazione in oggetto sono costretti a recarsi a Vibo. Carenze di personale medico, infermieristico, sanitario di ogni tipo, rendono gli ospedali di Serra e del Vibonese dei vuoti sarcofaghi che non soltanto non riescono a dare risposte ai bisogni sanitari della popolazione, ma proprio a causa della precarietà di personale e strumenti diagnostici possono, al contrario, diventare “pericolose perdite di tempo prezioso”. E si sa, in sanità, la tempestività molte volte segna il confine tra la vita e la morte. Ma tutto ciò non basta e si continua imperterriti su una strada che sta portando allo sfascio quello che è rimasto della sanità pubblica nella provincia di Vibo Valentia. Esempio emblematico è l’ospedale di Serra San Bruno con delle sale operatorie rimesse a nuovo per poi lasciarle cadere in disuso, dopo un breve periodo di tempo in cui hanno garantito interventi chirurgici, anche di una certa portata. Come il reparto di diagnostica per immagini, un tempo il fiore all’occhiello del nosocomio “San Bruno” ed ormai ridotto alla telemedicina. E ciliegina sulla torta, risulta l’istituzione della Casa di comunità nel grembo della struttura ospedaliera, con l'intento di svuotarlo dall’interno, creando artificialmente un doppione per avere poi il pretesto di chiudere l’ospedale reale. Tutte cose che la popolazione deve conoscere per agire con maggiore consapevolezza nei momenti della protesta, quando al diritto alla salute si contrappone una politica sanitaria praticamente inesistente, ed il diritto a stare bene si contrasta necessariamente con scelte amministrative scellerate come quelle appena descritte. Infine, per completezza ci teniamo altresì a ribadire, con estrema determinazione, il bisogno di riattivare tutti i servizi relativi alle prestazioni di esenzione ticket per chi ne ha diritto”.
E’ quanto scrivono, in una nota, i componenti del movimento “Serra al centro”: Giuseppe Zangari, Bruno Iovine, Gregorio De Caria e Salvatore Censore.
"Continua a rimanere depotenziato l’ospedale di Serra San Bruno oggetto secondo l’Asp di Vibo Valentia di una riorganizzazione di servizi che però, a dispetto di quanto sostenuto, nulla ha a che spartire con l’assetto ospedaliero previsto dagli atti aziendali precedenti. E ci si muove, quindi, a passo di gambero, con i tavoli di discussione in cui si va avanti ma nella realtà si torna indietro. Ne è esempio la trovata della lungodegenza week surgery in luogo di un vero e proprio reparto di lungodegenza previsto da piani sanitari e atti aziendali e mai messo in campo dal management dell’Azienda sanitaria vibonese. Un surrogato, dunque, che non è certo un atto che segna una inversione di rotta ma conferma come nei piani alti di via Dante, a Vibo Valentia, non ci sia la reale volontà di potenziare il nosocomio “San Bruno” il cui rafforzamento strategico, come la tela di Penelope, viene fatto e disfatto alla bisogna. Un’altro nodo è rappresentato dalla riabilitazione rimasta sulla carta e mai realizzata, mentre in altre aree del Paese le strutture sanitarie di montagna sono considerate (perché volute) centri di eccellenza nel recupero riabilitativo. La turnazione degli specialisti sul territorio provinciale così da garantire i servizi essenziali non è stata mai presa in considerazione. La realizzazione di queste cose farebbero la differenza è i cittadini di questo comprensorio la percepirebbero come un'attenzione reale di mantenere i servizi minimi previsti in ambito nazionale dai a livelli essenziali di assistenza. Per quanto concerne la Casa di comunità purtroppo le decisioni non sono cambiate e si continua a volerla inserire all'interno del presidio senza che venga prospettata una soluzione alternativa e strategica da chi ha il dovere istituzionale di trovarla. Continueremo a vigilare così come abbiamo sempre fatto affinché i diritti dei cittadini montani del territorio delle Serre non vengano calpestati ma resi effettivi e rispettati così come previsto dalla carta costituzionale”.
Lo scivono in una nota, i componenti di Serra al centro: Cosimina Pisani, Nensy Rachiele, Assunta Bevilacqua, Bettina Rachiele, Elena Pisani e Maria Rosaria Franzè.
Serra San Bruno ospiterà il 1 aprile prossimo una giornata all’insegna del turismo accessibile. Un’occasione unica per vivere concretamente l’idea che le bellezze che il mondo ci offre possono essere vissute anche dalle persone con disabilità. Il patrimonio naturalistico appartiene a tutti e a tutti dobbiamo narrarlo e mostrarlo come un vero museo. L’evento è organizzato dal Parco regionale Serre e dall’Associazione Regionale Sordi, Ens della regione Calabria, sezioni provinciali di Catanzaro, Crotone e gruppo Rossano, in collaborazione con la Arcidiocesi di Catanzaro-Squillace.
Guidati e sollecitati dall’ufficio diocesano della Pastorale delle disabilità di Rossano-Cariati, con la collaborazione tecnica di Sognare insieme viaggi e Associazione guide del Parco delle Serre, è stato pensato un evento di trekking lungo il sentiero Frassati con la traduzione nella lingua dei segni. Se un luogo diventa accessibile a tutti e la sua visita è sempre più inclusiva, questo contribuisce a fornire un altro piccolo tassello nell'abbattimento delle barriere che le persone disabili ancora incontrano nel quotidiano. L’evento si colloca in un percorso di proposta turistica accessibile e inclusiva avviato dal Parco insieme alle Guide ambientali escursionistiche. A conclusione della giornata, alle ore 16 mons. Claudio Maniago arcivescovo metropolita della diocesi di Catanzaro Squillace, celebrerà la Santa Messa, con la benedizione delle Palme.
“Con questa manifestazione – dichiara il commissario straordinario Alfonso Grillo- l’Ente Parco avvia una serie di iniziative, anche di carattere infrastrutturale, utili ad assicurare la fruizione dell’ambiente alle persone portatrici di disabilità. Il Parco si sta infatti dotando di percorsi accessibili e fruibili che presto saranno messi a disposizione e che renderanno l’area protetta sempre più inclusiva”.
Il “Centro studi Theotokos”, in preparazione alla Pasqua e ai riti che la contraddistinguono, è stato protagonista nella giornata di ieri, di un incontro con la comunità di Serra San Bruno per la presentazione del volume: Actas: Historia, Espiritualidad, Devoción Y Arte – Jornada Histórica Internacional 24 y 25 de septembre de 2022 – Gilena- dove è incluso un saggio sulla cittadina della Certosa e le sue confraternite, con particolare riferimento all’Arciconfraternita di Maria Santissima De’ Sette Dolori. Organizzato dal priore della “Regia Arciconfraternita di Maria SS. Dei Sette Dolori”, Pino Gallé, l’incontro ha registrato una nutrita presenza di pubblico. Nel suo saluto, il priore ha ringraziato i fondatori del Centro studi, Anna Rotundo e Martino Michele Battaglia, per aver portato ancora una volta Serra e la sua storia religiosa in un consesso internazionale.
Il parroco mons. Leonardo Calabretta ha ribadito il suo entusiasmo nel collaborare con il Centro Theotokos per alimentare il giusto entusiasmo nel comprendere il senso dei riti paraliturgici in linea con le direttive della Chiesa. Anche il presidente della Proloco, Franco Giancotti, si è congratulato per quanto fatto fino ad oggi dal Centro e ha sottolineato l’impegno della Proloco a collaborare con le confraternite per il mantenimento delle tradizioni locali.
Molto interessante l’intervento di don Vincenzo Schiavello, delegato dei vescovi della Calabria per le confraternite che, dopo aver portato i saluti dell’ arcivescovo Claudio Maniago e del presidente Cec arcivescovo Fortunato Morrone, ha sottolineato l’importanza della vita confraternale e il ruolo che essa è chiamata a svolgere nella Chiesa non tanto come “oggetto”, ma soprattutto come “soggetto”. Non di meno sono stati Marco Primerano, autore de “Il Braciere nella Sacrestia” ed Enzo Vavalà, ex priore dell’arciconfraternita dell’Addolorata, che hanno ribadito l’importanza di fare in modo che il rito serrese della “Schiovazziuòni” diventi patrimonio dell’Unesco.
Anna Rotundo, coordinatrice del centro Studi Theotokos, che ha moderato i lavori del convegno, ha sottolineato che Papa Francesco, nella Evangelii Gaudium, vede nella religiosità popolare un vero e proprio “luogo teologico”. Rotundo ha poi ricordato che il “Centro studi Theotokos” ha avuto l’onore di aprire i lavori del Convegno Internazionale di Gilena Mater Dolorosa organizzato dalla confraternita “De Nuestro Padre Jesús Nazareno”, dalla “Parroquia de la Purísima Conceptión con il patrocinio dell’accademia Andalusa e del “Centro Studi Theotokos ”, sotto la direzione scientifica di Ramón De La Campa Carmona, esperto del mondo confraternale, della religiosità popolare in Andalusia e nella cultura spagnola. Martino Michele Battaglia si è soffermato sull’importanza del volume esprimendo le sue congratulazione nei confronti di Pedro Gallardo e dell’«Accademia di Storia Andalusa» per l’eco che il congresso internazionale ha riscontrato in tutta la Spagna.
Domani (7 marzo) inizieranno a Serra San Bruno (Vv) le riprese del cortometraggio “Fuliggine”. Scritto e diretto da Domenico Pisani, il progetto della “Reboto Production” è risultato tra quelli ammessi al contributo della Calabria Film Commission che ne finanzierà la realizzazione nell’ambito dell’Avviso pubblico per il sostegno alle produzioni audiovisive in Calabria – 2022 (Legge Regionale n. 21/2019 “Interventi regionali per il sistema del Cinema e dell’audiovisivo in Calabria”).
Interamente ambientato nel centro storico di Serra San Bruno e in una delle caratteristiche carbonaie presenti nei boschi delle Serre vibonesi, il cortometraggio è incentrato sulla storia di un uomo che lavora nella produzione di carbone naturale adoperando ancora oggi l’antico metodo dello “scarazzo”. La trama si intreccia sul tormentato rapporto con l’anziano padre che, come lui, ha sempre lavorato in montagna, e sulla dicotomia tra tradizione e modernità, tra uomo e macchina, tra passato e futuro.
Per la realizzazione delle riprese è stato sottoscritto un percorso formativo con l’Istituto di Istruzione Superiore “Einaudi” nell’ambito dei Ptco (Percorsi per le competenze trasversali e l'orientamento). Gli studenti prenderanno così parte alle riprese in qualità di tirocinanti ed affiancheranno i professionisti presenti sul set. Seguirà anche un corso di formazione incentrato sulle varie fasi di produzione di un’opera cinematografica che porterà gli stessi studenti a realizzare, a loro volta, un cortometraggio.
La conferenza stampa di presentazione di “Fuliggine” si è tenuta stamattina nella sala giunta del municipio di Serra San Bruno. Hanno partecipato il sindaco Alfredo Barillari, la docente dell’Istituto “Einaudi” Angela Iennarella e il regista Domenico Pisani, che ha ringraziato la Calabria film commission « senza la quale non sarebbe stato possibile realizzare il progetto».
"Il tempo delle chiacchiere e della mistificazione della verità – conclude l'esponente dem - è finito e lo scollamento con i cittadini lo certifica. Serve una nuova stagione incentrata sui diritti e su una vera attenzione ai temi come quelli dell’ ambiente e della sanità. Da parte nostra siamo ormai da tempo al lavoro per mandare a casa questa compagine politica che in termini di fatti concreti ha portato risultati pari allo zero assoluto”.