Tomba abusiva sequestrata nel cimitero di Sinopoli

Una struttura abusiva è stata individuata dai Carabinieri nel cimitero di Sinopoli, nel Reggino.

La costruzione, realizzata in cemento e mattoni, era destinata a ospitare 2 salme.

Per i militari, l’opera sarebbe stata edificata in seguito alla mancata concessione di permessi a costruire da parte del Comune di Sinopoli.

Una volta sequestrato il manufatto, gli uomini dell’Arma hanno avviato gli accertamenti necessari a identificare gli  autori dell’abuso edilizio.   

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Abusi edilizi: fabbricato sequestrato dalla Forestale

Il Corpo forestale dello Stato ha posto sotto sequestro un manufatto realizzato abusivamente che era in via di edificazione a Casabona. Contestualmente è stato denunciato un individuo. La scoperta dell'opera è stata effettuata nell'ambito di controlli territoriali in località San Vito. Gli agenti hanno trovato una platea costruita in calcestruzzo armato e due muri che stavano per essere completati. Le verifiche compiute presso gli uffici del servizio tecnico del Comune hanno consentito di appurare l'inesistenza di concessioni. 

Denunciate 28 persone che alloggiavano abusivamente nelle case popolari

Sono in tutto ventotto i soggetti denunciati per aver alloggiato, senza averne titolo, in alcuni appartamenti di edilizia popolare nelle frazioni Amato e San Martino, a Taurianova, in provincia di Reggio Calabria. I Carabinieri hanno compiuto accertamenti in un arco temporale di otto mesi:è così che si sono resi conto che le abitazioni erano occupate da persone imparentate con gli assegnatari originari, poi defunti o trasferitisi altrove.  Qualcuno aveva anche ampliato le residenze appropriandosi di porzioni di quelle vicine. I reati addebitati sono abuso edilizio, falsità ideologica commessa da privato in atto pubblico, favoreggiamento reale, invasione di terreni o edifici, truffa aggravata. 

Abusi edilizi: sequestrato in Calabria Centro per richiedenti asilo

La Procura della Repubblica di Cosenza ha ordinato di sequestrare, in via preventiva, il Centro richiedenti asilo che si trova ad Aprigliano. Il provvedimento è stato eseguito dal personale della Squadra Mobile di Cosenza. L'inchiesta sulla struttura era stata avviata dopo che il primo agosto un folto drappello di migranti si erano ribellati alle condizioni fatiscenti dell'immobile. Due le persone iscritte nel registro degli indagati: l'ipotesi di reato a carico del 65enne M.S. e del 33enne R.C., rispettivamente titolare dell'edificio e responsabile della Cooperativa Sant'Anna, è abuso edilizio.

   

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