Disabilità post covid – la diversabilità come fattore di trasformazione comunitaria. Terzo incontro promosso dall'associazione "Sulle note del Tempo".

Riceviamo e pubblichiamo:

Continua il lavoro di ascolto delle donne dell’associazione “Sulle note del tempo” sui temi che interessano Chiaravalle Centrale e il comprensorio delle preserre e del basso ionio. Il terzo momento di confronto per analizzare e migliorare il futuro delle Preserre e del Basso Jonio, tenutosi in diretta facebook venerdì 10 luglio, ha avuto come tema la disabilità. Numerosi i prtecipanti che hanno voluto dare il loro contributo all’iniziativa, tra cui Fabio Tirinato, Giuseppe Sestito, Giovanni Sestito ( Presidente UILDM provincia Cz ), Daniela Sanzo ( ex volontaria servizio civile UILDM Chiaravalle C.le), Rita Barbuto ( presidente DPI ), Angela Robbe ( ex assessore regionale ) e Antonio Viscomi ( camera dei deputati ). Il presidente dell’Associazione Emanuela Neri a nome di tutte le ragazze che ne fanno parte ha espresso grande soddisfazione per la riuscita delle iniziative. “In tanti hanno partecipato alle dirette intervenendo anche con messaggi e contribuendo al dibattito. Si è discusso con chi vive la disabilità giorno dopo giorno e con forza e tenacia cerca di superare le difficoltà. Solo attraverso la rivoluzione culturale di cui abbiamo parlato nei precedenti webinar si può arrivare ad una trasformazione comunitaria che ci può permettere di crescere come singoli”. Il presidente della UILDM della provincia di Cz Giovanni Sestito ha evidenziato l’importanza di discutere di un tema di cui si parla poco: “Parlandone poco si fa l’interesse della politica che non sentendone parlare ignora l’argomento disinteressandosene. La particolarità è l’impegno di ognuno di noi a migliorare la vita dell’altro perché solo così si migliora la propria. Bisogna aiutare le famiglie dei disabili che trovano difficoltà quotidianamente”. La testimonianza di Giuseppe Sestito ha evidenziato il problema degli edifici scolastici e delle barriere architettoniche che ancora le contraddistinguono. “Il disabile deve avere lo stesso diritto di accedere all’istruzione. La scuola deve abbattere le diversità all’accesso mettendo tutti alla pari. Bisogna permettere al disabile di relazionarsi come gli altri”. Fabio Tirinato da Soverato ha voluto relazionare, invece, sull’integrazione sociale attraverso l’associazionismo e il volontariato. “L’integrazione sociale attraverso percorsi individuali con i quali il disabile può avere le stesse opportunità di ogni altro cittadino. Inoltre, è assurdo che nel 2020 ci troviamo a parlare ancora di abbattimento delle barriere architettoniche che impattano negativamente sulla vita quotidiana di chi ha difficoltà motorie”. Rita Barbuto ha evidenziato la difficoltà dell’accessibilità di un piccolo paese per un disabile. Un concetto fondamentale che bisogna tenere presente è che “non bisogna risolvere i problemi per pietismo o per favore ma è questione di diritti. Un disabile ha gli stessi diritti di tutti perché questi sono sanciti dalla costituzione. In quanto donna, capisco la difficoltà che le donne disabili affrontano, che è quella di subire la doppia discriminazione in quanto disabili e in quanto donne”. Antonio Viscomi ha voluto con il suo intervento riconoscere la disattenzione del mondo della politica verso un problema che non si vuole vedere ma che c’è. “La politica ha l’obbligo di farsi carico delle situazioni di fragilità perché se non fa questo ha fallito in partenza. Bisogna ammettere che nella regione Calabria il problema non sono i soldi che invece ci sono ma il problema serio è la poca attenzione della politica verso queste tematiche. Abbiamo necessità, di porre attenzione sui problemi e iniziare a costruire servizi investendo anche sul lavoro perché costruendo percorsi professionali si possono sostenere le parti più fragili. Una comunità si costruisce se non ci si gira dall’altra parte perché una nostra azione riflette sull’altro. Incontri come questi sono importanti per fare comunità”. Infine, Angela Robbe ha sottolineato il concetto fondamentale dei diritti. Solo tramite il rafforzamento delle pari opportunità si può concretizzare il concetto di diritti. Mettere tutti nelle stesse condizioni di partenza. Solo la politica può garantire che questo si realizzi perché la politica ha il potere di fare le scelte giuste e non può demandare ad altri settori. La politica non è un concetto astratto. La facciamo tutti ogni giorno e ognuno di noi può contribuire a migliorare la società in cui viviamo.

Insediata la nuova Commissione Pari opportunità della Provincia di Catanzaro

Insediata, questo pomeriggio nella Sala Giunta del Palazzo di Vetro, la nuova Commissione Pari opportunità della Provincia di Catanzaro.
L’organismo provinciale che ha come fine quello di promuovere azioni positive per “la rimozione degli ostacoli che di fatto costituiscono discriminazioni diretta e/o indiretta nei confronti delle donne e contribuire all’effettiva attuazione dei principi di uguaglianza e parità tra i cittadini”, è composto da venti componenti e dalle donne elette nel Consiglio Provinciale (membri di diritto). Si tratta di donne appartenenti ad associazioni e movimenti di riconosciuta rappresentatività sul territorio della Provincia di Catanzaro esperte/i di accertata competenza nel settore giuridico, socio-sanitario, della cultura e dell’istruzione, dell’economia e del lavoro e di quanto altro abbia attinenza con la promozione della parità di genere e delle pari opportunità.
Il presidente della Provincia Enzo Bruno - affiancato dal vice presidente Marziale Battaglia, dai consiglieri provinciali Aquila Villella e Rosario Lostumbo, dal dirigente del Settore competente, il dottor Antonio Frustaci e dalla funzionaria segretaria della commissione, Luciana Tallini – dopo aver salutato e ringraziato la presidente uscente della Commissione Pari Opportunità, Elena Morano Cinque, ha aperto i lavori della commissione insediando le componenti: Carmelina Luigina Audino; Paola Barbuto; Rosalba Chiefalo; Maria Consuelo Citriniti; Leonilda Cosentino; Daniela De Fazio; Rosa Elia; Caterina Ermio; Teresa Fontanella; Maria Rita Galati; Rosella Gallelli; Rosamaria Limardi; Sonia Munizzi; Emanuela Neri; Elisa Pappalardo; Lina Pingitore; Giulia Anna Pucci; Maria Remondo; Angela Robbe; Maria Antonietta Sacco.
Elena Morano Cinque è stata indicata nei mesi scorsi a ricoprire il ruolo di Consigliera di Parità e farà parte di diritto della commissione come le consigliere provinciali Aquila Villella ed Elisa Sacco. Le componenti della Commissione hanno, quindi, eletto per acclamazione Angela Robbe (presidente di Legacoop Calabria e componente della direzione nazionale di Legacoop) presidente, e Caterina Ermio (neurologa, presidente nazionale dell’associazione Donne Medico), vice presidente.
“Consideriamo la Commissione provinciale Pari opportunità come uno strumento concreto per promuovere azioni positive nel perseguimento delle pari opportunità, riferite non solo alle donne ma a tutte le fasce sociali che hanno bisogno di sostegno per superare e disparità – ha affermato il presidente Bruno -. Sebbene le Province oggi vivano una fase particolarmente confusa e difficile, con una riforma realizzata a metà che le spoglia delle competenze ma non degli oneri, in ogni caso, la riforma Del Rio nello specifico elenco delle competenze ha inserito proprio la diffusione delle pari opportunità – ha spiegato il presidente Bruno -. L’auspicio è che la Provincia di Catanzaro continui a restare un modello di lotta contro le discriminazioni come lo è stata fino ad ora, grazie all’attività condotta dall’avvocato Morano Cinque che sul campo ha conquistato la nomina a consigliera di Parità. Crediamo così tanto nella forza e nelle competenze di questa commissione che siamo riusciti a stanziare in bilancio 17 mila euro che potranno essere utilizzate per promuovere la cultura della pari opportunità,   abbiamo già partecipato ad un bando della Presidenza del Consiglio con un progetto di qualità che se finanziato ci porterebbe ad investire nel settore 250 mila euro. In questi anni la Provincia di Catanzaro è diventato un modello nelle azioni positive a sostegno delle pari opportunità a livello nazionale. A voi il compito di proseguire lungo la strada virtuosa nella promozione della parità di genere in ogni settore. Sono certo – ha concluso – che con la guida della presidente Robbe, la sua esperienza, passione e competenze, dell’esperienza e delle qualità della vice presente Ermio, e grazie alle capacità e all’entusiasmo di tutte voi che siete espressione del consiglio provinciale nella sua interezza, riusciremo a mettere in campo progetti importanti e fare della commissione uno strumento di grande utilità per la promozione delle pari opportunità”.
L’invito che arriva dalla presidente uscente, che ha ringraziato il presidente Bruno per la fiducia dimostrata in una riconferma che non era scontata, è quello a “lavorare con passione come solo le donne sanno fare, ma in rete, facendo gruppo. Le Pari opportunità – ha aggiunto Elena Morano Cinque – non interessano solo le donne ma tutte le forme di discriminazione, l’auspicio è che questo organismo continui ad essere un importante riferimento istituzionale”. Gli auguri alle neo insediate componenti della commissione Pari opportunità arriva dalla consigliera provinciale Aquila Villella che invita tutte ad “avere un progetto comune”. Un organismo importante, ha aggiunto il vice presidente Marziale Battaglia che ha voluto anche ricordare come “il consiglio provinciale di Catanzaro si è finalmente tinto di rosa esprimendo due consigliere che porteranno a servizio della commissione esperienza e sensibilità”.
La neo presidente eletta per acclamazione, Angela Robbe, invita le colleghe a puntare  alla “valorizzazione delle differenze. Sono certa sapremo lavorare bene assieme per promuovere un percorso che ci consenta di abbattere i pregiudizi della diversità”. La Robbe promuove la “qualità delle differenze come elemento di civiltà che serve allo sviluppo del territorio”. La vice presidente Ermio che ha alle spalle l’esperienza nella commissione uscente, infine, ha presentato la partecipazione all’organismo come “un percorso di crescita personale” che le ha permesso di “avere energia e stimolo da investire in questa importante attività che si rinnova nella nuova commissione”.

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