Calabria, scoperta coltivazione con 8 mila piante di cannabis

I poliziotti del Commissariato di Siderno hanno rinvenuto una piantagione composta da oltre ottomila arbusti di cannabis, in un terreno demaniale ad Ardore Marina.

 La piantagione veniva irrigata regolarmente,  attraverso un impianto allacciato abusivamente alla rete idrica cittadina.

Al termine dell'operazione, in esecuzione di un'ordinanza emessa dal gip del Tribunale di Locri su richiesta della locale Procura, gli agenti hanno tratto in arresto due pregiudicati di San Luca, S.G. e  P.L., rispettivamente di 50 e 47 anni.

Una volta immesso sul mercato, lo stupefacente sequestrato, avrebbe assicurato ai malviventi introiti per circa circa 5 milioni di euro.

Rinvenute oltre 200 piante di cannabis, arrestato 24enne

Un ventiquattrenne, Giovanni Siviglia, di San Procopio (Rc), è stato arrestato dai carabinieri della locale Stazione e dello Squadrone eliportato Cacciatori “Calabria”, con l’accusa di produzione di sostanze stupefacenti.

Il giovane è stato sorpreso, in un area boschiva di località “Donna Giglia” del comune aspromontano, mentre era intento a curare una piantagione composta da circa 200 arbusti di cannabis indica.

Nel corso della successiva perquisizione cui è stata sottoposta l’abitazione dell’arrestato, i militari hanno rinvenuto un essiccatoio usato per la lavorazione dello stupefacente.

Le piante, che avrebbero assicurato un guadagno di circa 400 mila euro, previa campionatura, sono state distrutte sul posto.

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Nardodipace, scoperte 10 piantagioni di cannabis

Nel corso degli ultimi giorni, i carabinieri della Compagnia di Serra San Bruno hanno avviato l’operazione denominata “Green mountain”, che ha interessato il territorio del comune di Nardodipace.

Durante le attività sono state impegnate tutte le compagini della Compagnia, unitamente ai militari dell’8° Elinucleo di Vibo Valentia, del Gruppo carabinieri forestali di Vibo Valentia e dello Squadrone eliportato Cacciatori “Calabria”.

L’operazione ha interessato, in particolare, la contrada "Tiglia" della frazione Cassari, sulla quale i velivoli del Nucleo Elicotteri hanno rilevato la presenza di alcune piantagioni di canapa indiana, ben occultate tra la fitta vegetazione.

Una volta individuati i punti d'accesso alle coltivazioni, i carabinieri hanno avviato la verifica sul campo che ha portato alla scoperta di 10 piantagioni di canapa indiana, non comunicanti tra di loro, suddivise in più terrazzamenti e sparse su una sola montagna.

Il sistema d'irrigazione di tutte le piazzole era assicurato da un artigianale impianto a goccia. Inoltre, in quasi tutte le piantagioni è stata riscontrata la presenza di essiccatoi artigianali, nei quali venivano poste le infiorescenze.

Lo stupefacente ricavato delle 4 mila piante rinvenute, di altezza variabile tra 1.50 e 4 metri, avrebbe potuto fruttare un guadagno di circa 500 mila euro.

Tutte le piante ed i materiali utilizzati per la coltivazione, sono stati distrutti su disposizione della magistratura di Vibo Valentia.

Sono in corso indagini per identificare i responsabili.

Mongiana, trovata coltivazione con 500 piante di canapa indiana

Nel corso di un servizio mirato alla repressione della coltivazione di canapa indiana, militari appartenenti alle Stazioni carabinieri forestali di Fabrizia e Serra San Bruno, unitamente ai colleghi in forza al Nucleo carabinieri tutela biodiversità di Mongiana, supportati dal Nucleo investigativo di polizia ambientale agroalimentare e forestale di Vibo Valentia, hanno rinvenuto in località Censito del comune di Mongiana, una piantagione di canapa indiana.

La coltivazione, allestita su un terreno privato abbandonato, era composta da 500 piante e da un impianto di irrigazione. Le piante, previo campionamento, sono state estirpate e distrutte.

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Coltiva cannabis in un terreno di sua proprietà, 47enne finisce in manette

Gli agenti della Polizia di Stato del Commissariato di Corigliano-Rossano hanno tratto in arresto in flagranza di reato R.E. di anni 47, perché sorpreso a coltivare piante di cannabis ai fini dello spaccio.

L’arresto è scaturito durante una perquisizione domiciliare, nel corso della quale, in un terreno di pertinenza dell’abitazione, i poliziotti hanno rinvenuto e sequestrato alcune piante di canapa indiana alte circa 2 metri.

Dopo aver cercato di eludere il controllo, il 47enne ha riconosciuto la propria responsabilità in merito alla coltivazione degli arbusti.

Pertanto, l’uomo è stato tratto in arresto in flagranza di reato.

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Cercano di disfarsi della droga gettandola nel water, arrestate 4 persone

I poliziotti del Commissariato di Rossano hanno tratto in arresto in flagranza di reato di detenzione e coltivazione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio, quattro persone.

In particolare, Z.M. di 32 anni, Z.G. di 34 anni, M.N. di 27 anni ed M.A. di 57 anni, sono stati arrestati in seguito ad una perquisizione nel corso della quale, nella loro abitazione e in un terreno di loro proprietà, i militari hanno rinvenuto: 14 piante di canapa indiana, 11 grammi di marijuana, materiale per il confezionamento delle dosi, un bilancino di precisione e  diverse banconote di piccolo taglio.

Residui di marijuana sono stati trovati, inoltre, nel lavello della cucina e nel water, a riprova del fatto che poco prima della perquisizione, alcuni degli arrestati avrebbero cercato di disfarsi dello stupefacente.

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Scoperte e distrutte oltre 5 mila piante di cannabis

Una vasta piantagione, composta da oltre 5.300 piante di canapa indiana della varietà “skunk”, è stata scoperta in località Maru Micu di Bagaladi, dai carabinieri della locale Stazione e dei Cacciatori di Calabria di Vibo Valentia.

La coltivazione, impiantata in un’impervia località preaspromontana, era organizzata in quattro piazzole recintate da rete metallica e irrigate da un impianto a tempo, collegato ad una piscina amovibile installata nelle vicinanze e ben protetta dalla vista di occhi indiscreti grazie alla folta vegetazione circostante.

Le piante, che immesse nelle piazze di spaccio avrebbero fruttato diversi milioni di euro, sono state campionate e distrutte sul posto.

Scoperta mega piantagione di marijuana, distrutte oltre 40 mila piante

Oltre 41 mila piante di marijuana sono state scoperte dai carabinieri della Compagnia di Girifalco, in località “Mucata", nel territorio del comune di Lamezia Terme, al confine con quello di Acconia di Curinga.

Lo stupefacente era stato coltivato in cinque serre, all'interno di un’azienda agricola, di proprietà di un 60enne incensurato (C.A.), originario di Maida (CZ).

L'uomo è stato sorpreso dai militari, mentre era intento ad azionare i sistemi d'irrigazione delle serre, all’interno delle quali sono stati rinvenuti 41660 arbusti di cannabis di varie dimensioni.

Nel corso della successiva perquisizione personale, il 60enne è stato trovato in possesso di un dispositivo elettronico utilizzato per captare l’eventuale presenza di sistemi audio-video (microspie e/o telecamere).

L'uomo, pertanto, è stato tratto in arresto per illecita coltivazione dell’ingente quantitativo di sostanza stupefacente e su disposizione del Pm di turno della Procura di Lamezia Terme è stato associato al carcere di Catanzaro.

Dopo aver sottoposto a sequestro l’intera area, su disposizione dell’Autorità giudiziaria i militari hanno estirpato e distrutto tutte le piante rinvenute.

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