Dieta mediterranea, Grillo (Ncd): "Greco e Sergi pensano solo ad accampare meriti"

“Una legge a regolamentazione di una materia già normata non avrebbe motivo di esistere, al massimo si potevano prevedere integrazioni e miglioramenti ma solo sostanziali.

Invece sì è lavorato per tre anni al solo scopo di cancellare una legge esistente e creare un caos procedurale che ha impedito di fatto alla Calabria e alla cittadina di Nicotera, riconosciuta nella legge 45/2003, quale sede dell'ente in house della Regione Calabria, di riappropriarsi di un primato che la storia gli riconosce”.

E’ quanto scrive in una nota il coordinatore del Ncd per la provincia di Vibo Valentia Alfonsino Grillo.

 “Quando Greco e Sergi – continua Grillo - parlano di cattiva gestione della politica nostrana non fanno altro che parlare di se stessi e dei rappresentanti regionali del territorio vibonese.

Quest'ultimi troppo occupati a fare i contest  per cambiare nomi ai comuni piuttosto che a produrre leggi ed iniziative a difesa e tutela del patrimonio che rappresentano.

 La proposta di legge recentemente approvata in commissione Sanità, che ricordo è presieduta proprio da un Vibonese, palesa la totale ignoranza dei proponenti rispetto ad un tema che andrebbe affrontato con maggiore responsabilità e conoscenza.

 Degli studi di Ancel Keys – prosegue la nota - anche se citati in una premessa che sembra un trattato di medicina, i redigenti consiglieri, non mi pare abbiano colto l'essenza, considerato che pasticciano con identità  diverse tirando fuori un minestrone.

 Come si può pensare di trovare spazi sui mercati internazionali, e quindi valorizzare i prodotti tipici locali, presentando una proposta confusa che di fatto contrasta con i requisiti identitari.

È bene ricordare che il riconoscimento quale bene immateriale dell'umanità da parte dell'Unesco si regge su un requisito essenziale, ovvero che il patrimonio di cui si parla sia trasmesso di generazione in generazione in stretta collaborazione con l'ambiente circostanze.

 Gli insediamenti minori, tra l'altro giustamente tutelati da leggi regionali specifiche, che Greco e Sergi vogliono a tutti i costi eleggere a capisaldi della Dieta Mediterranea per caratteristiche climatiche, culturali e tradizioni gastronomiche, non c'entrano nulla con il regime alimentare imposto dallo studio del Seven Country Study.

 I temi di carattere scientifico – conclude Grillo -possono avere sì importanti risvolti economici, ma senza snaturarne i dettami di anni e anni di ricerca”.   

Dieta mediterranea, Alfonso Grillo bacchetta i consiglieri regionali: “Pensino alla tutela del territorio”

“La protesta che giunge dal consiglio comunale di Nicotera è legittima è giusta, e  non può rimanere inascoltata. Bene fanno sindaco e amministrazione ad essere preoccupati e ad alzare il tono della protesta a tutela di un tema, quello sulla Dieta mediterranea, che la storia ha accomunato alla cittadina tirrenica e che certa politica tenta di sottrarre”. Lo afferma il coordinatore provinciale di Ncd di Vibo Valentia Alfonso Grillo che approfondisce un argomento che lo ha visto protagonista nella passata legislatura. “Non si comprende – sostiene - la superficialità con la quale i rappresentanti regionali del nostro territorio hanno affrontato l'argomento. Inspiegabili e preoccupanti, infatti, sono le parole di soddisfazione, per la verità timide, quasi timorose, che hanno accompagnato il passaggio in III commissione della proposta di legge 54. Le polemiche che sta suscitando tale proposta – sottolinea il già consigliere regionale - che, a parte qualche riepilogo storiografico e scientifico, non presenta alcun elemento di novità, dovrebbe far riflettere quanti ostinatamente vogliono abrogare la legge 45/2013 che  era e resta quella accolta dal mondo scientifico, dalle forze politiche e dalle associazioni con entusiasmo. La storia ci insegna che quando una legge non è amata prima o poi viene superata. Dunque, se proprio non se ne può fare a meno si integri la 45/2013 e si dia attuazione senza perdere ulteriore tempo prezioso. La Calabria – aggiunge - pur detenendo il primato sul tema è indietro rispetto ad altre regioni come Puglia e Campania che da tempo sono dotati di strumenti legislativi efficienti che hanno consentito a queste regioni di primeggiare all'esposizione mondiale sull'alimentazione. In Calabria invece nulla si muove senza prima essere condito di campanilismo bruzio. Ciò che preoccupa è che tutto avviene sotto lo sguardo dei rappresentanti regionali del territorio, i quali, addirittura, hanno avuto parole di soddisfazione, per la verità timide, quasi timorose, nei confronti di una proposta che di fatto priva Nicotera e la provincia di Vibo Valentia della centralità sul tema Dieta mediterranea. Mi domando com'è possibile mettere da parte la tutela del territorio per questuare le simpatie politiche. Si sforzino di essere più originali – sentenzia infine Grillo - e si impegnino a valorizzare ciò che, con sacrificio e duro lavoro, si è ottenuto dopo 50 anni di assoluto silenzio, ancora si è in tempo”.

 

 

 

 

 

 

Giu` le mani dalla Dieta mediterranea. "Io sto con Nicotera"

Riepilogo. Negli anni 1950 imperava il dogma americano delle calorie, misura della salute; e calorie da ricavare unicamente con il consumo di carne bovina, parametro ufficiale del benessere. Era la solita ristrettissima visione illuministica e protestante a modello umano unico, però la si trovava, ai miei tempi, sui testi scolastici: nel Nevada stanno benissimo perché mangiano migliaia di calorie, in Thailandia invece malissimo; e ciò in spregio che a Bangkok d’inverno fa 24 gradi all’ombra, e invece il Nevada si chiama Nevada per evidenti motivi. Ma tant’è, era l’America. Altro dogma non solo americano, che il Meridione d’Italia fosse abitato da morti di fame in quanto scarsi o nulli consumatori di bistecche di manzo. Aggiungete i pessimi giudizi sociologici, anche questi di origine protestante, sul Meridione cattolico: il “familismo amorale” di Blanfield e Putnam. Queste tesi, molto discutibili con la loro parte di vero, ebbero però il merito di attirare l’attenzione sulla storia e sulla società meridionali. Ci si cominciò a chiedere come mai i Meridionali, tacciati di tanta miseria e arretratezza, vivessero, mediamente, più a lungo e più in salute dei altri. Non bastando la secolare spiegazione del clima, si rivolse lo sguardo all’alimentazione. Gli studi scientifici furono opera di un gruppo di lavoro americano, guidato da Ancel Keys (1904 - 2004), che pose la sua base a Pioppi nel Cilento; quanto alla Calabria, aveva scelto Nicotera, in quanto cittadina posta tra il mare e il rigoglioso Poro. Così nacque l’idea di Dieta mediterranea, con varie manifestazioni, cui ebbi l’onore di partecipare anch’io con riflessioni sull’alimentazione secondo gli antichi storici calabresi. Ora sta spuntando una legge regionale, che però, a quanto leggo, mi sa tanto, tanto di calabromane. La calabromania è quel vizietto per cui tutti, ma proprio tutti, vogliono tutto: esempio, tutti sono Magna Grecia, e tutti hanno almeno un convento “basiliano”; e un santo più o meno nativo. Così oggi tutti vogliono… la Dieta mediterranea? Ma no, una dieta qualsiasi, da finanziare: albanese, occitana, grecanica, ebraica e sintu. Sintu: che sarà mai? Non entro qui nello spinoso problema cosa mangino di speciale i sinti e gli albanesi e quelli di Roghudi o della Guardia, o se gli israeliti si nutrano tutto l’anno di cedri. Mi pare evidente che ciò nulla abbia a che spartire con la Dieta mediterranea fatta di giuste dosi di legumi, olio, cereali, carne, pesce… e che non deriva dalla più o meno genuina sopravvivenza di remote parlate, ma da un tradizionale intelligente uso delle risorse locali. Perciò, niente interventi a gamba tesa, niente spintoni a farsi largo a caccia di spazi… per non dire altro. La Dieta mediterranea è un fatto scientifico, e va studiata e valorizzata con questi criteri e non con altri; e tanto meno con furbate e contributi a pioggia in vista delle prossime elezioni. Fa bene dunque Nicotera a opporsi, e a volere che l’intervento regionale si rivolto esclusivamente alla Dieta mediterranea e non al cibo in genere di chicchessia. Ma anche qui, attenzione: con forza, con stile, senza sterili campanilismi e primogeniture. La funzione di “roccaforte” non va proclamata a parole ma difesa con i fatti. 

 

 

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Valorizzazione Dieta Mediterranea, Pasqua: "Io e Mirabello abbiamo mantenuto l'impegno"

"Con l’approvazione in terza Commissione consiliare della proposta di legge per la “Valorizzazione della Dieta Mediterranea Italiana di Riferimento” abbiamo dimostrato di tenere fede agli impegni assunti". E’ quanto afferma il consigliere regionale Vincenzo Pasqua il quale ricorda come “proprio in occasione di un incontro pubblico sul tema che si è svolto ad agosto scorso presso il Comune di Nicotera, avevo assicurato - insieme al collega Mirabello ed alla presenza di uno dei proponenti, il consigliere Greco - il massimo impegno atto a dare centralità alla città vibonese sulla base degli autorevoli studi ivi condotti negli anni ’70 che riconoscevano la Dieta Mediterranea Italiana di Riferimento della città di Nicotera, quale modello validato scientificamente di stile di vita e regime alimentare salutistico". "La proposta di legge licenziata e che ora attende solo il via libera del Consiglio, individua nella città di Nicotera la sede dell’Osservatorio per la Dieta Mediterranea Italiana di Riferimento (ODMIR). Grandissima soddisfazione dunque perché - conclude Vincenzo Pasqua - con l’approvazione degli emendamenti in Commissione, abbiamo onorato gli impegni assunti con la città di Nicotera e per questo ringrazio i componenti dell’organismo consiliare che hanno lavorato in tal senso, ed in particolare il consigliere Orlandino Greco che, negli emendamenti approvati, ha recepito integralmente le mie indicazioni".

 

Greco e Sergio: "Valorizzare la dieta mediterranea di Nicotera"

Nell’ambito della due giorni dedicati dalla Calabria al tema della  Dieta Mediterranea, i consiglieri del gruppo “Oliverio Presidente” Orlandino Greco e Franco Sergio, firmatari dell’organico progetto di legge “Valorizzazione dieta mediterranea di riferimento di Nicotera”, hanno voluto ribadire la valenza sociale, culturale ed economica di un patrimonio calabrese riconosciuto dalla comunità scientifica internazionale. “Le iniziative svolte in questi giorni dalla Regione e dall’Unical sono importantissime per diffondere la cultura dell’alimentazione e del benessere legate alla dieta mediterranea – hanno affermato Greco e Sergio – e in questa ottica, riteniamo che una strategia regionale sulla dieta mediterranea debba avere come riferimento lo studio del Seven Countries Study (SCS) che Ancel Keys e Paul White insieme ad altri illustri scienziati svolsero a Nicotera, a partire dal 1957.  Lo studio pilota, realizzato a Nicotera, guarda con particolare attenzione, per le implicazioni di carattere scientifico e pratico, all’indice di adeguatezza della dieta mediterranea, che fu definito nella città calabrese e a Creta sulla base delle ricerche scientifiche svolte sull’argomento. E’ utile, inoltre, ricordare che a Pollica e nel Cilento, Ancel Keys, Paul White e gli altri scienziati del Scs non svolsero alcuna ricerca, come testimoniano alcuni tra gli scienziati più importanti sul tema in oggetto, solo per citarne alcuni, Alessandro Menotti, Mario Mancini e Alberta Adalberti Fidanza, moglie di Flaminio Fidanza, che fu il principal investigar in Italia del Seven Countries Study”. “Noi – hanno aggiunto - sosterremo tutte le iniziative volte a far crescere la consapevolezza, come sottolineato anche dall’Oms, che la dieta mediterranea, per come scientificamente codificata a Nicotera, rappresenta la via maestra da seguire per la valorizzazione di un patrimonio culturale ed economico strettamente connesso con il benessere delle popolazioni. La legge proposta ha l’obiettivo, appunto, di sottrarre da speculazioni  di sorta il modello della dieta mediterranea di Nicotera, garantendo un adeguato livello di governance e di trasparenza nel quadro normativo di riferimento per tutte le iniziative e i progetti che possono essere messi in campo sotto la regia della Regione Calabria. In questa direzione – hanno ribadito Greco e Sergio - c’è bisogno di un ampio programma di promozione dei contenuti della legge che coinvolga tutti i soggetti interessati, con particolare riferimento al mondo delle produzioni agricole e agroalimentari di qualità, anche al fine di contrastare le azioni di disinformazione che spesso sono messe in atto da soggetti interessati solo al perseguimento di obiettivi privatistici e poco trasparenti”. Per Greco e Sergio “la mancata valorizzazione della dieta mediterranea italiana di  riferimento di Nicotera incide negativamente sulla salute delle persone, genera problemi ai sistemi sociosanitari regionali e nazionali e comporta, come impatto, la distruzione delle produzioni di qualità dei territori della Calabria e del Mediterraneo.   In conclusione – hanno sottolineato - auspichiamo che il dibattito aperto in ambito  accademico e politico si collochi nell’alveo della valorizzazione di uno dei brand più importanti e caratterizzanti per la Calabria: la dieta mediterranea di riferimento di Nicotera”.

Università della Calabria, approfondimento scientifico con Vandana Shiva sulla Dieta Mediterranea

Una “due giorni” di alto profilo scientifico, interamente dedicata alla Dieta Mediterranea, a cinque anni dal riconoscimento da parte dell’Unesco come bene immateriale. Organizzata dal dipartimento di Farmacia e Scienze della Salute e della Nutrizione, guidato da professor Sebastiano Andò, l’iniziativa si svolgerà mercoledì 25 novembre, a partire dalle 9.45, nell’Aula Magna dell’Università della Calabria, dove, dopo i saluti di indirizzo del Magnifico Rettore, professor Gino Mirocle Crisci, del presidente della Regione Mario Oliverio, e l’introduzione del professor Sebastiano Andò, è prevista la lectio magistralis  di Vandana Shiva. Proprio la relazione della nota attivista politica e ambientalista indiana, recentemente inclusa da Forbes tra le “sette donne più influenti del pianeta”, sul tema “La Dieta Mediterranea come ponte necessario tra biodiversità, bioagricoltura e bisogni di conservazione della salute”, sarà il momento centrale di un appuntamento che si concluderà con le  relazioni dei Delegati rappresentanti i Paesi sottoscrittori del dossier Unesco per la Dieta Mediterranea. Il giorno successivo, giovedì 26 novembre, l’iniziativa si sposterà nella Cittadella della Regione Calabria a Germaneto di Catanzaro dove, nel pomeriggio, a partire dalle 16, dopo i saluti del presidente Mario Oliverio, l’introduzione di Antonino De Lorenzo, presidente dell’Istituto Nazionale per la Dieta Mediterranea, si terrà l’incontro tra Vandana Shiva e le associazioni ambientaliste e culturali della Calabria. L’evento terminerà  con la firma di un accordo di collaborazione Scientifico-Culturale tra Regione Calabria, UniCal e Paesi sottoscrittori del dossier Unesco per la Dieta Mediterranea.

Vibo, Consiglio comunale su Dieta mediterranea: Grillo (Ncd) replica al PD

"Fatemi capire: il tema della Dieta mediterranea non può essere affrontato in un civico consesso perché non rappresenterebbe una necessità impellente avvertita dal cittadino? Ok. Poniamo il caso che sia vero. Il Pd potrebbe spiegarmi perché, allora, il tema merita di essere affrontato a prioritariamente a livello regionale, con la proposta di una nuova legge, nuova si fa per dire, a regolamentazione della questione? No, perché se non è una necessità per i vibonesi, non lo è nemmeno per i calabresi. O sbaglio?". Alfonso Grillo, coordinatore provinciale del Nuovo centrodestra, si rivolge direttamente a Michele Mirabello, Stefano Soriano, Antonio Lo Schiavo e al Partito democratico nel suo insieme, intervenuto per "stigmatizzare" la convocazione di un civico consesso sul tema della Dieta mediterranea. "Sono io – replica Grillo – a dirmi perplesso per questa uscita che sa tanto di ordine di scuderia. E pongo una umile e semplice domanda: come mai il Pd, partito che governa la Calabria, anziché dare risposta ai grandi problemi, quali disoccupazione giovanile, fondi comunitari, infrastrutture e sanità, si occupa di Dieta mediterranea? Forse perché la questione, contrariamente a quanto sostengono Mirabello, Lo Schiavo e gli altri, è importante. Beh, allora – prosegue Grillo – prima di intervenire bisognerebbe ragionare un po’ in coerenza. Perché, altrimenti, si corre il rischio di mostrare le proprie debolezze. E, a dire il vero, il Pd non ci fa una bella figura. Per seguire, infatti, gli ordini di scuderia deve votare una proposta di legge che sottrae a Vibo Valentia una risorsa attribuitagli da tutto il mondo scientifico. Che si pensasse, invece, un po’ di più al territorio e meno all’opposizione spinta e francamente molto poco ragionata. Io, al contrario, la maggioranza comunale la ringrazio, per aver dimostrato di possedere una visione territoriale globale, maturità politica e vero interesse per il territorio, mantenendo l’idea della città radiale, di cui il sindaco Costa è promotore".

Vibo, PD contro la convocazione del Consiglio comunale straordinario sulla dieta mediterranea

"Esprimiamo tutta la nostra perplessità e la nostra contrarietà alla convocazione per il prossimo 6 ottobre alle ore 15.30, di una seduta straordinaria e aperta del Consiglio comunale di Vibo Valentia per discutere dell’istituzione della Fondazione della dieta mediterranea italiana". È quanto affermano, in una dichiarazione congiunta, il segretario di federazione del Partito democratico, Michele Mirabello, il segretario del circolo di Vibo Valentia, Stefano Soriano, il capogruppo del Pd, Antonio Lo Schiavo, e tutti i componenti del gruppo consiliare "Pd e indipendenti" eletti nell’assemblea cittadina. "Riteniamo che - aggiungono i firmatari del documento -, in un momento in cui la città soffre particolari disagi e gravissimi problemi, convocare addirittura un consiglio comunale aperto per discutere di dieta mediterranea non faccia altro che confermare, ancora una volta, l’evidente scollamento dell’attuale maggioranza che guida il Comune dalla vita reale dei cittadini e dai veri problemi di Vibo Valentia. Sarebbe più utile e opportuno che la maggioranza dimostrasse analoga attenzione e sollecitudine nell’affrontare le tante urgenze che ancora attendono soluzione e non si utilizzasse invece il Consiglio comunale, la cui convocazione comporta tra l'altro costi per l'ente, come sede di discussione di problemi che non interessano la vita dei cittadini vibonesi. Più che di dieta mediterranea ci saremmo aspettati che il Consiglio comunale aperto fosse convocato per discutere le priorità amministrative della città, come, ad esempio, il mancato avvio delle mense scolastiche, i ritardi nell'erogazione dei servizi legati alle politiche sociali, la cronica carenza di acqua potabile, la mancata raccolta dei rifiuti solidi urbani. Disagi rispetto ai quali, a quattro mesi dall’insediamento della nuova Amministrazione, non s’intravede per il momento alcuna via d’uscita, confermando peraltro come nessun vero segnale di cambiamento amministrativo sia stato avviato dalla giunta Costa".  

 

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