Amaroni, don Roberto canta ai giovani la bellezza di parlarsi e stare insieme

Una Chiesa che sappia parlare ai giovani, luogo sempre aperto e di aggregazione. Così la immagina, da sempre, don Roberto Corapi. Da parroco di Amaroni ha, quindi, aperto le porte a decine di ragazzi del paese, avvicinandosi a loro con le canzoni di Diodato e Roy Paci. “Dite che torneremo a guardare il cielo, alzeremo la testa dai cellulari. Dite che torneremo a parlare davvero, senza bisogno di una tastiera”. Con questi versi, don Roberto ha inaugurato l'estate proprio parlando ai giovani nelle strade, nei bar, in piazza e in tantissimi hanno accolto il suo invito. “Scambiare idee è grandioso, confrontarsi è una ricchezza” il commento del parroco di Amaroni che ha avuto la forza di rompere, con linguaggi nuovi, l'isolamento tecnologico di tanti adolescenti “per riscoprire la bellezza dello stare insieme con gioia”.

Perché “non bastano una tastiera e un cellulare per comunicare, serve la parola viva”. Don Roberto si rivolge ai giovani perché crede in loro, nei loro carismi “perché dono di Dio”. “Voglio una Chiesa che dialoga con tutti - le sue parole - costruendo ponti e non muri. I giovani devono innamorarsi di Gesù che li ama e che cammina con loro, perché vuole la loro felicità realizzando i loro sogni e le loro speranze, in una terra, la Calabria benedetta da Dio”.

Amaroni, don Corapi: “Campagna vaccinale vera grazia di Dio”

“Dare speranza a tutti e promuovere la campagna vaccinale vera grazia di Dio”. Così il parroco di Amaroni, don Roberto Corapi, che sta affrontando, da diversi giorni, la sua personale battaglia contro il Covid.

Positivo e in isolamento, non si è perso d'animo, scrivendo in versi parole di incoraggiamento ai propri fedeli, tra cui tanti contagiati che lottano contro il Coronavirus: “Covid 19 un nemico invisibile che non si commuove. È lì, sta in agguato, un virus potente e accentuato. È un nemico molto potente, invisibile e trasparente. Lui cammina dietro di te, con potenza, con fermezza e ti accarezza. Cerca di entrare dentro di te e non ti accorgi del perché. È un nemico assai invisibile e direi molto abile. Ha un nome, mi dà l'aria di un cannone. È certo non si commuove, si chiama Covid 19. Tu stai attento più che mai, se no ad ammalarti arriverai. Un buon vaccino, dolce e piccolino renderà immune il tuo corpicino. E se il nemico ti rende positivo, non ti scordar che hai fatto il vaccino. Un po' di giorni combatterai, stando isolato lo capirai è solo così lo distruggerai.

A contatto con gli altri ritornerai e la speranza annuncerai. Tu positivo certo gioirai e la campagna per il vaccino promuoverai”. Una testimonianza che riecheggia Papa Francesco che ha definito la campagna vaccinale un vero e proprio “atto d’amore”, amore per se stessi, per i familiari, gli amici, per tutti i popoli.

 

 

Amaroni, a don Roberto la presidenza onoraria dell'Asd di calcio

E' don Roberto Corapi il presidente onorario dell'Asd Amaroni, squadra di calcio che ha fatto il proprio esordio sul campo del Comunale di Stalettì. Proprio il parroco ha svolto il ruolo di trait d'union tra i due paesi del Catanzarese. La società amaronese, senza stadio per lavori in corso, potrà infatti disputare le proprie partite casalinghe sul rettangolo di gioco della cittadina jonica.

La “prima” dell'Asd  Amaroni è stata una vera e propria festa di gemellaggio, con il sindaco di Stalettì, Alfonso Mercurio, e tutta la sua amministrazione comunale in campo a festeggiare gli “ospiti” di Amaroni guidati dal neo presidente Corapi. 

Tra omaggi floreali e targhe ricordo, è stata una bella giornata di sport e amicizia tra i due comuni. Don Roberto, neo presidente onorario, ha ringraziato il direttivo e i giovani della squadra che hanno riposto la fiducia nella sua persona. Rivolgendosi ai presenti ha dichiarato: “Voi siete un dono di Dio e il calcio è come la vita. Ci sono partite che si vincono, che si perdono o anche che si pareggiano. Tutto fa parte della vita. Il pallone da portare in rete sono i vostri sogni, le vostre speranze, le gioie e le soddisfazioni, consapevoli anche delle delusioni da affrontare senza mai demoralizzarsi. Che il signore vi benedica e che vinca il migliore”.

La partita è stata dedicata alle persone scomparse prematuramente ad Amaroni (Vittorio, Natale, Gregorio) e al papà di don Roberto, Mario, scomparso due mesi fa. A loro un pensiero speciale con l'auspicio che si possa vivere il calcio nel sano divertimento, con la gioia del cuore.

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