Elezioni politiche in provincia di Vibo, Tassone: “Contesto difficile, ora il Pd deve riorganizzarsi partendo da un vero Congresso nazionale”

“In un contesto nazionale complicato che ha registrato la netta affermazione di Fratelli d’Italia, e in un quadro regionale ancora più penalizzante, determinato dalla guida della Regione e di numerosissimi Comuni da parte del centrodestra, in provincia di Vibo Valentia siamo riusciti a raggiungere un risultato forse inaspettato visto il contesto, un risultato che almeno su scala provinciale non ci condanna all'irrilevanza, anzi ci incoraggia ad andare avanti e ci esorta a lavorare con maggiore determinazione”.

Il già consigliere regionale Luigi Tassone del Partito democratico commenta l’esito delle elezioni sottolineando le criticità incontrate e guardando, nello stesso tempo, ad un necessario piano di rilancio.

“Come dirigente di partito - afferma - mi sono speso senza alcun risparmio di energie. Nell’ambito del territorio nel quale opero, ho potuto registrare un risultato che ricalca sostanzialmente quello delle Regionali e in diversi Comuni della mia area, il Pd si è affermato tra i partiti più votati e ha toccato le più alte percentuali della Calabria. Al di la di questo, è chiaro che adesso serve un’analisi schietta e lucida per poter correggere gli errori e valorizzare ciò che, invece, ha funzionato”.

Secondo Tassone, “è indispensabile una discussione vera, sincera, pienamente collegata alla realtà, a 360 gradi, per interpretare al meglio le esigenze dei cittadini e dare risposte concrete e attuabili. Tutto ciò deve avere come momento saliente un congresso nazionale che metta al centro i bisogni della gente e una visione di futuro che incarni i nostri storici valori della solidarietà sociale e della cultura del lavoro”.

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Serra: il M5s è il primo partito, seguono FI e FdI

Il M5s è il primo partito con 559 voti, Forza Italia il secondo con 548, Fratelli d’Italia il terzo con 457. Quarta piazza per il Partito democratico che si ferma a 445 preferenze. La Lega, invece, non va oltre i 190 voti e si fa scavalcare da Azione-Italia viva che incassa il consenso di 235 elettori.

Questo il quadro che esce dalle urne di Serra San Bruno, al termine dello spoglio delle schede relative al rinnovo del Parlamento.

Per quanto riguarda il voto di coalizione nel collegio uninominale della Camera, a fare la voce grossa è il centrodestra che con Giovanni Arruzzolo incassa 1.284 preferenze. Seconda piazza per il M5s che con Riccardo Tucci porta a casa 568 voti, davanti al centrosinistra che con Dalila Nesci non va oltre i 499 voti. Azione-Italia viva conferma, invece, il dato ottenuto come lista e con Maria Soccorsa Galati incassa il consenso di 235 elettori.

Situazione analoga al Senato, dove Tilde Minasi (centrodestra), con 1.271 preferenze, s’impone su Giuseppe Auddino che con il M5s raccoglie 563 consensi. Male il centrosinistra che con Francesco Pitaro non va oltre i 517 voti. Chiude Agostino Siviglia (Azione-Iv) che raccoglie 240 preferenze.

Numeri irrilevanti per tutte le altre liste in campo. 

Nel borgo della Certosa hanno votato 2689 elettori.

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