Armi e droga, operazione dei carabinieri a Nardodipace

Alla fine di una prolungata attività di rastrellamento in agro di Nardodipace  – precisamente  nella frazione Cassari – finalizzato al contrasto della coltivazione e spaccio di sostanze stupefacenti, nonché al traffico illecito armi, personale competente della Stazione dell’Arma dei carabinieri, unitamente ai militari dello Squadrone eliportato cacciatori Goc di Vibo Valentia, ha deferito in stato di libertà, per reati coltivazione di sostanze stupefacenti, detenzione munizioni da guerra, detenzione abusiva di armi e munizioni e materiale esplodente (in concorso):

-     G.F., di 39 anni, pregiudicato, operaio;

-     S.F., di 36 anni, operaio, con precedenti polizia;

-     T.C.I., di 53 anni, casalinga, incensurata.

I militari operanti hanno rinvenuto e posto a sequestro, coltivate su terreno demaniale, sito in via Padre Pio 5 piante tipo “cannabis indica”, dell’altezza media di 100 cm circa. Nel medesimo sito, il personale operante ha trovato, ben occultate all’interno di un fusto sotterrato:   

-     1 fucile monocanna calibro 36, senza matricola e marca;

-     1 fucile sovrapposto calibro 9/36, senza matricola e marca;

-     1 fucile semiautomatico calibro 12, marca stoeger mod. 2000 deluxe matricola carcassa n. 5508618 e canna 508618;

-     1 pistola mod. 85 auto cal. 6, mmk senza marca con canna otturata;

-     320 munizioni vario calibro e marca per fucile;

-     2munizioni calibro 9 luger;

-     5 munizioni calibro 9 g.f.l. (da guerra);

-     3 artifizi pirotecnici “lupo 26” di cat. iv, del peso di 48 grammi cadauno.

G.F. è stato sorpreso sul posto mentre cercava di  estirpare le citate piante. Successivi accertamenti hanno consentito di identificare quale conduttore del menzionato terreno demaniale S.F. e quale usufruttuaria detta T.C.I. Nel corso del servizio, gli stessi militari operanti hanno trovato e sottoposto a sequestro, coltivate su un terreno di proprietà in corso accertamento, sito in via Marsala 40 piante tipo “cannabis indica”, dell’altezza media di 200 cm circa. L’Autorità giudiziaria, previa campionatura, ha disposto la distruzione vegetali in sequestro.

Scoperte due piantagioni di cannabis indica a Nardodipace

A Cassari di Nardodipace, in località “Berigliana”, nel corso di un servizio finalizzato al contrasto della coltivazione e dello spaccio di sostanze stupefacenti, i carabinieri, unitamente ai militari dello Squadrone eliportato cacciatori Goc di Vibo Valentia, hanno rinvenuto e sottoposto a sequestro 130 piante di cannabis indica dell’altezza media di 110 cm, coltivate su un terreno demaniale ed occultate da una folta vegetazione. Sempre a Nardodipace, in località “Tiglia”, sono invece state trovate e sequestrate 50 piante di cannabis indica dall’altezza compresa fra i 90 e i 200 cm, coltivate su un terreno. L’Autorità giudiziaria ha disposto la distruzione previa campionatura.

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Maltempo, torna la neve sulle Serre

La primavera che sembrava fosse arrivata nelle scorse settimane cede il passo ad un’ondata di maltempo che nelle ultime ore sta colpendo il comprensorio montano delle Serre dove - segnatamente a Fabrizia e Nardodipace - è tornata la neve. Da un'ora, infatti, i fiocchi candidi stanno scendendo giù sui monti seghettati dell’entroterra vibonese e già i cittadini si augurano che questa volta non torni il pericolo ghiaccio. Per tutto il fine della settimana correnti gelide di origine polare continueranno a scorrere sulla nostra Penisola, favorendo ovunque un ulteriore graduale aumento del freddo, con piogge e nevicate fino a quote relativamente basse che però rimarranno concentrate più che altro al Sud.

Fabrizia: "In arrivo 500 mila euro per la manutenzione straordinaria delle strade"

"Abbiamo l’onore e l’immenso piacere di comunicare alla cittadinanza il primo vero risultato ottenuto in merito all’intervento di manutenzione delle strade". E' quanto si legge in una nota stampa vergata dal "Coordinamento civico e politico per la mobilità stradale" di cui fanno parte il "Movimento politico Crescere insieme Fabrizia" ed il Partito democratico di " Fabrizia - Mongiana- Nardodipace/Cassari". "Grazie ai nostri insistenti e numerosi interventi, - si legge nel comunicato - il progetto dei lavori di manutenzione straordinaria delle strade, dell’importo di circa 500.000 euro a base di gara sta per essere reso operativo". La notizia sarebbe stata confermata dagli " Uffici della Provincia di Vibo Valentia" dove, una delegazione del "Coordinamento" si sarebbe recata insieme al "Consigliere Regionale Onorevole Michele Mirabello". Gli uffici di contrada Bitonto avrebbero, quindi, assicurato che " la gara è stata aggiudicata e al più presto dovrebbero iniziare i lavori". "Nel ringraziare l’On.le Mirabello per l’aiuto e la collaborazione fornita, il Coordinamento Civico e Politico suddetto vigilerà sull’iter del procedimento, informando tempestivamente i cittadini dei Comuni interessati, garantendo altresì l’impegno per la risoluzione delle altre problematiche stradali e varie, esistenti sul nostro territorio". "Seguiranno - conclude la nota - le iniziative pubbliche informative e il Coordinamento s’impegna a vigilare affinché tutto avvenga alla luce del sole e senza strumentalizzazioni".

 

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Uccisione di animali e violazione delle leggi sulla pesca: tre denunciati a Nardodipace

Intorno alle 15:45 di domenica, a Nardodipace, frazione Santo Todaro – personale del locale Comando Stazione Carabinieri ha denunciato in stato di libertà: M. L., di Maropati, in provincia di Reggio Calabria, commerciante di 66 anni; S. C., anch’egli residente a Maropati, operaio 64enne; F.R., operaio 36enne che vive a Nardodipace. I militari dell’Arma ritengono che siano responsabili del reato di uccisione di animali e di aver violato le leggi sulla pesca.  A seguito di specifici controlli, i Carabinieri li hanno sorpresi a pescare nel torrente "Precariti" mediante l’utilizzo di corrente elettrica originata da gruppo elettrogeno. Il personale operante ha posto sotto sequestro il gruppo elettrogeno; un cavo elettrico di 30 metri, un secchio in plastica; due retini da pesca; 4 chili di trote di cui è stata disposta la distruzione. 

 

 

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Nardodipace, arriva da Messina il nuovo medico di Medicina generale

È il dottor Ilario Piscioneri il nuovo medico di Medicina generale del paese montano del Vibonese noto per la presenza dei megaliti. Il dottor Piscioneri aveva in precedenza sottoscritto l’accettazione per trasferimento della zona carente nell’ambito n. 2 – Distretto sanitario di Serra San Bruno con ambulatorio nel Comune di Nardodipace, rinunciando all’incarico di medico di Assistenza primaria presso l’Asp di Messina. Ora è arrivata anche l’apposita delibera dell’Asp.

Tutti i motivi dello scioglimento del Comune di Nardodipace: ecco il contenuto del decreto

È stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale – Serie generale n. 3 – del 5 gennaio il decreto di scioglimento del Comune di Nardodipace. Alcuni passaggi dello stesso appaiono particolarmente pesanti nei confronti degli organi elettivi che sono  stati  rinnovati con le consultazioni amministrative del 17 novembre 2013. Nello specifico, nella premessa si legge testualmente che: “all'esito  di  approfonditi  accertamenti,  sono emerse forme di ingerenza della criminalità organizzata  che  hanno esposto l'amministrazione a pressanti condizionamenti, compromettendo il buon andamento e l'imparzialità dell’attività comunale” e che “la  permeabilità dell'ente ai condizionamenti esterni della criminalità organizzata  ha  arrecato grave pregiudizio agli interessi della collettività e ha determinato la perdita di credibilità dell'istituzione locale”. Sottolineata inoltre la “situazione  di  grave inquinamento e deterioramento dell'amministrazione comunale”. “La gestione del Comune di Nardodipace – viene precisato – è affidata, per la  durata  di  diciotto  mesi,  alla  commissione  straordinaria composta da:
- dottoressa Francesca Giovanna Buccino - viceprefetto;
- dottor Giuseppe De Marco - viceprefetto aggiunto;
- dottor Stefano Tenuta - funzionario economico-finanziario”.
Cliccando qui potete leggere (nell’allegato al decreto) tutti gli eventi, gli intrecci, i retroscena e i dettagli che hanno portato allo scioglimento del Comune che era guidato da Romano Loielo.

Condizionamenti della 'ndrangheta: il Governo ha sciolto il Consiglio Comunale di Nardodipace

Il Consiglio comunale di Nardodipace è stato sciolto. Non c’è pace per l’ex primo cittadino Romano Loielo, che nel febbraio scorso, era finito agli arresti domiciliari nell’ambito dell’operazione “Uniti nella truffa”, portata a termine dalla Procura di Vibo Valentia, dai carabinieri della Compagnia di Serra San Bruno e dai militari del comando provinciale della Guardia di finanza. Al centro delle indagini della procura vibonese vi è una presunta truffa da 100mila euro ai danni della Regione, dello Stato e dell’Unione Europea. Secondo l’accusa gli indagati si sarebbero appropriati di fondi pubblici finalizzati all’organizzazione di corsi di formazione per la creazione di posti di lavoro, attività che però non sarebbero mai state svolte. A seguito di tutto ciò il prefetto di Vibo Valentia, Giovanni Bruno, inoltre, aveva inviato la commissione di accesso agli atti al Comune di Nardodipace per accertare la presenza o meno di infiltrazioni mafiose. E' stata la terza volta che la commissione di accesso si è insediata nel piccolo centro montano delle Serre Vibonesi. La prima volta fu nel 2008, e in quell’occasione non furono ravvisati gli estremi per uno scioglimento, diversamente da quando avvenne, invece, nel 2011 quando ad inviare nuovamente l’organismo fu il prefetto Michele Di Bari. Il Consiglio comunale venne sciolto agli inizi del 2012 e la fase commissariale durò oltre i 18 mesi canonici. Le attività della commissione, sono state condotte dal viceprefetto Anna Aurora Colosimo, dal capitano Stefano Esposito Vangone comandante della Compagnia dei carabinieri di Serra San Bruno, dal tenente della Guardia di Finanza Giovanni Torini e dall’esperto dell’Università della Calabria Domenico Fuoco. Il loro compito è stato quello di fare luce su quanto accaduto nel paese dei megaliti che, oltre le indagini volte a verificare eventuali infiltrazioni mafiose, stavolta ha subito anche quelle mirate ad accertare irregolarità di carattere contabile e finanziario. Romano Loielo, di 43 anni, è appuntato della Guardia di Finanza in aspettativa. Nardodipace, invece, è un piccolo centro adagiato tra le Serre vibonesi di 1.200 abitanti e, come detto, è noto per essere considerato “il Comune più povero d’Italia”. I suoi abitanti hanno il reddito pro capite più basso del Paese. Loielo era stato candidato ed eletto dopo essere stato precedentemente dichiarato in candidabile. La dichiarazione di incandidabilità era arrivata dopo che l’amministrazione comunale guidata da Loielo era stata sciolta nel 2012 per presunte infiltrazioni mafiose. Loielo, non aveva mollato e aveva presentato ricorso alla Corte d’Appello di Catanzaro, che lo aveva accolto, consentendogli così di ricandidarsi e di essere rieletto sindaco nel novembre del 2013 ottenendo il 57% dei consensi.

 

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