Ricercato da due anni in Italia, cittadino polacco catturato in Olanda

K. P. S., 37enne polacco, è stato arrestato nella provincia del Limburgo, nei Paesi Bassi, dalla polizia olandese. Ricercato in Italia per vari reati, decisive si sono mostrate le indagini della Stazione Carabinieri di Gioia Tauro (Rc), che hanno portato all’emissione di un Mandato d’arresto europeo nei confronti dell’uomo, resosi irreperibile dal mese di ottobre 2019.

Il catturando, rintracciato dai militari della Compagnia di Gioia Tauro a seguito di approfonditi accertamenti info-investigativi, conviveva con la nuova compagna nel piccolo centro olandese, e solo a seguito delle indicazioni dei militari dell’Arma e grazie al supporto del Servizio per la Cooperazione internazionale di Polizia della Direzione Centrale della Polizia Criminale - CriminalPol -, si è arrivati infine alla cattura del 37enne da parte della polizia olandese.

L'uomo si era reso irreperibile dal mese di ottobre 2019 a seguito dell’ordine di esecuzione per la carcerazione emesso dalla Procura generale della Repubblica di Reggio Calabria, unificando una serie di pene concorrenti per un totale di un 2 anni 3 mesi e 25 giorni di reclusione da espiare in carcere.

Diversi i reati di cui si era reso responsabile: resistenza a pubblico ufficiale, evasione, false dichiarazioni o attestazioni.

L’individuazione e la cattura sono giunte, ad esito di un’intensa attività informativa, condotta dai militari della Compagnia di Gioia Tauro, nel corso della quale è stato accertato che l’indagato, benché ricercato, avesse trovato rifugio nel piccolo centro olandese con la nuova compagna. Sulla base delle evidenze raccolte nel corso dell’attività di ricerca, è stata richiesta pertanto l’emissione di un Mandato d’arresto europeo in ottemperanza al quale la Polizia olandese, avvalendosi prioritariamente degli elementi forniti dai militari dell’Arma, è riuscita a catturarlo mentre si trovava nella cittadina della provincia del Limburgo.

K.P.S. è stato messo a disposizione dell’autorità giudiziaria olandese ed è in attesa di formale estradizione in Italia con richiesta già inoltrata al Ministero della Giustizia italiano.

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Butta migliaia di euro dal balcone dopo un incendio, si scatena il caos

Scoppia un incendio al secondo piano di un appartamento, e lui inizia a lanciare soldi dal balcone. È quanto accaduto la notte tra sabato e domenica a Den Bosch, nei Paesi Bassi.

Protagonista dell’inconsueto gesto un uomo di 43 anni che, a seguito di una discussione con una donna di 65 anni che è rimasta ferita, ha lanciato dal balcone centinaio di migliaia di euro.

È bastato per scatenare il caos, con decine di persone accalcate sotto al balcone per afferrare quella manna dal cielo.

I soldi erano dappertutto, sull'erba sotto le macchine parcheggiate, tra i cespugli e sul tetto dell'ingresso dell'appartamento.

Alle due e un quarto sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco, dopo un'ambulanza giunta dieci minuti prima. La polizia era presente in gran numero.

Gli agenti hanno provveduto a riportare la calma, evitando che la situazione potesse degenerare ulteriormente, recuperando, a dire dei testimoni, borsoni pieni di euro.

Restano ancora da accertare le cause del gesto che dovranno essere chiarite dagli inquirenti che stanno indagando sull'origine del denaro e sull'eventuale coinvolgimento del riciclaggio di denaro.

Secondo la polizia, evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, si tratta di soldi veri, non di denaro contraffatto. Alcuni dei passanti si sono resi conto della situazione ed hanno restituito i soldi agli agenti intanto giunti sul posto per sbrogliare la matassa.

Tuttavia la Polizia ha lanciato un appello sui social "Hai trovato denaro nell'area di Klokkenlaan a Den Bosch? Ti chiediamo di segnalarlo alla stazione di polizia Bossche a Vogelstraat 41." Ecco il video: https://www.youtube.com/watch?v=lkzF9PdwGCE

'Ndrangheta: latitante calabrese arrestato in Olanda

La polizia olandese ed i carabinieri del Comando provinciale di Reggio Calabria hanno catturato il latitante Gioacchino Bonarrigo, di 33 anni.

L'uomo, originario di Cinquefrondi (RC), è stato intercettato e fermato nel paese dei tulipani.

Ritenuto elemento di rilievo dell’articolazione territoriale della cosca “Bellocco”, operante prevalentemente nell’area tirrenica reggina e con ramificazioni in ambito nazionale ed internazionale, Bonarrigo era destinatario di un mandato d' arresto europeo emesso nell’aprile del 2016.

Il 34enne si era reso irreperibile nel luglio 2011,  quando era evaso dagli arresti domiciliari cui era sottoposto, per i reati di associazione per delinquere finalizzata al traffico internazionale di sostanze stupefacenti.

L’uomo, inoltre, è destinatario di un ordine di esecuzione per la carcerazione emesso dalla Procura di Palmi, dovendo scontare una condanna ad oltre 2 anni per reati in materia di armi e ricettazione.

Fondamentale ai fini dell’individuazione si è rivelata l’attività di ricerca che la polizia olandese ha avviato su input investigativo del Comando provinciale di Reggio Calabria, sotto la costante attività di direzione della Procura Distrettuale.

In particolare, da acquisizioni informative che i militari dell'Arma hanno ottenuto grazie alla stretta collaborazione instaurata sin dal mese di giugno con le forze di polizia olandesi ed alla fondamentale opera di raccordo ininterrottamente assicurata dal Servizio per la cooperazione internazionale di polizia (Scip), è emerso che il latitante, sotto false generalità, era solito muoversi in vari paesi dell'Unione europea, tra cui l’Olanda.

Bonarrigo è stato, quindi, individuato in un centralissimo quartiere della capitale olandese. Al termine di prolungati servizi di osservazione, il latitante è stato bloccato mentre si trovava per strada.

Di nevralgica importanza per il buon esito dell’attività, si è rivelato il supporto dei militari del Comando provinciale carabinieri di Reggio Calabria (Reparto operativo e neo costituito Gruppo di Gioia Tauro), presenti in ogni fase dell’operazione.

Expo: pane e carne avariati nel padiglione di un paese europeo

Nella vetrina dell'Expo l'Olanda presenta il peggio di sé. Il padiglione del paese dei tulipani è stato sanzionato con una multa di tremila euro in seguito ad un controllo eseguito dall'Asl e dai carabinieri del Nas. Nel corso dell'ispezione sono state riscontrate numerose irregolarità e condizioni igieniche piuttosto discutibili. Tra le altre cose, all'interno dello stand alimentare sono stati trovati: dieci chilogrammi di pane conservato nei sacchi dell'immondizia, centodieci chili di hamburger in pessime condizioni e altri sessanta chilogrammi di carne andata a male. Il blitz è scattato in seguito a quanto accaduto nei giorni scorsi, quando un'intero nucleo familiare era stato male dopo aver mangiato nel padiglione olandese. Il Codacons ha chiesto la chiusura dello spazio dedicato alla somministrazione di alimenti. Per l'associazione dei consumatori, infatti, “Non basta una multa. Il non rispetto delle condizioni minime di igiene deve essere punito molto più severamente”.

 

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