Opi Catanzaro, il Centro di simulazione è realtà

La “nuova frontiera sanitaria” è stata presentata alla sede Opi nel corso del convegno "Aspetti critici delle emergenze intra – ospedaliere".

Per studenti e infermieri un costruttivo spaccato di crescita umana e professionale che proietta Opi Catanzaro in una dimensione nuova, moderna e al passo con i tempi.

«Un momento storico -  sottolinea con soddisfazione la presidente Opi Catanzaro, Giovanna Cavaliere anche a nome del direttivo -. Il Centro di simulazione è un progetto con finalità di supporto alla didattica innovativa ed è essenzialmente indirizzato alla formazione pratica degli studenti e all’aggiornamento professionale del personale infermieristico».

Il presidente Cavaliere, inoltre, rileva come «l’elemento innovativo e di alto valore tecnologico sia rappresentato dall’utilizzo di un simulatore di ultima generazione e tecnologicamente avanzato che consente di riprodurre, attraverso software interattivi, le reazioni fisiche e fisiologiche di un potenziale paziente umano».

In scia anche la responsabile della formazione e comunicazione Opi Catanzaro, Emilia Cutullè a detta della quale «attraverso l’impiego di tale innovativa metodologia formativa il Centro di simulazione, ubicato in stanze dedicate alla sede di Opi Catanzaro, consente di tradurre nella pratica gli insegnamenti teorico -  infermieristici permettendo ai fruitori (studenti e infermieri) di sperimentare sul campo le conoscenze teoriche acquisite».

Una dimensione innovativa che coinvolge non solo gli infermieri.

Un input decisivo alla nascita del Centro di simulazione è giunto anche dal dottor Pietro Maglio, dirigente medico del reparto di Anestesia, terapia intensiva, rianimazione ed elisoccorso dell’azienda ospedaliera “Pugliese – Ciaccio” di Catanzaro che rimarca «la valenza di una sinergia che non potrà che fare bene alla sanità territoriale nel solo ed esclusivo interesse dell’utenza e della crescita complessiva degli operatori, nessuno escluso».

Come ricorda il consigliere di Opi Catanzaro e componente del Centro di simulazione Antonio Ciambrone, «grazie al manichino è possibile simulare numerosissimi scenari relativi sia a pazienti adulti che a pazienti pediatrici nell’ambito di una visione formativa ampia e comprensiva di tutti gli aspetti emergenziali a cui gli infermieri sono chiamati a far fronte».

Compiacimento è stato, infine, espresso dai partecipanti al simposio e dal mondo infermieristico catanzarese per un’iniziativa che contribuirà a innalzare ulteriormente la dimensione professionale ed a proiettarla in maniera definitiva verso quella professionalità richiesta da un mondo in continua evoluzione e cambiamenti.

Vaccino Covid anche a infermieri liberi professionisti, inoccupati, pensionati e ostetriche: la soddisfazione dell’Opi

«Una battaglia vinta che riporta la vicenda nell’alveo dell’equità sanitaria e umana».

Così il presidente Giovanna Cavaliere e il consiglio direttivo dell’Opi Catanzaro (Ordine delle professioni infermieristiche) in merito alla nota con cui il delegato del soggetto attuatore del dipartimento di Protezione civile della Regione Calabria, Fortunato Varone comunica che con riguardo alla categoria degli “Operatori sanitari che lavorano sia nel pubblico che nel privato”, si proceda alla vaccinazione anti – Covid 19  degli infermieri liberi professionisti, inoccupati, pensionati e ostetriche.

«Un risultato straordinario, voluto, cercato e ottenuto dalla nostra categoria dopo una fitta  e intensa rete di interlocuzioni, incontri e solleciti» aggiungono gli infermieri catanzaresi.

Che, nei giorni scorsi, con Opi Vibo, Opi Crotone e Ordine delle Ostetriche di Catanzaro, Vibo e Crotone avevano scritto alle autorità politiche e regionali chiedendo «di eliminare la pericolosa discriminazione venutasi a creare con l’esclusione degli infermieri e ostetriche liberi professionisti, disoccupati e inoccupati dalla Fase 1 della vaccinazione contro il Sars- Cov – 2».

Le preoccupazioni manifestate nella missiva erano state al centro di un incontro alla Cittadella regionale di Catanzaro nel corso del quale il Soggetto Attuatore aveva fornito «piene rassicurazioni sulla immediata eliminazione della stortura».

Tra le altre cose Varone aveva ribadito «la notevole stima ed ammirazione nei confronti di infermieri e ostetriche per l’enorme sacrificio compiuto nel drammatico periodo della pandemia» e «con i quali intendiamo avviare una fase di proficua collaborazione nella decisiva campagna vaccinale contro il virus».

Ora il venire meno della disparità di trattamento che fa sorridere i professionisti sanitari di Catanzaro, Vibo e Crotone oltre alle Ostetriche delle stesse province.

«Esprimiamo viva soddisfazione per la decisione assunta    - concludono gli Ordini  professionali – con la quale (anche) si ribadisce l’insostituibile ruolo della categoria.

Nel ringraziare le istituzioni sanitarie e politiche, continueremo a batterci per il riconoscimento dei diritti dei nostri iscritti rimanendo sempre pronti ad intraprendere sinergiche azioni volte a rafforzare il nostro ruolo in un ottica collaborativa con gli enti che hanno a cuore il desiderio di consolidare un reciproco percorso a favore dei territori e delle persone».

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