E' morto all'ospedale di Catanzaro il falegname 66enne caduto da un tetto nel vibonese

Ancora una morte bianca nel vibonese. All'ospedale "Pugliese" di Catanzaro, dove era ricoverato da oltre quindici giorni, si è spento, infatti, Agostino Cilurzo, il falegname 66enne di Caria di Drapia, nel Vibonese, rimasto vittima di un incidente sul lavoro lo scorso 29 ottobre.

Il decesso è sopraggiunto in seguito alle complicazioni derivanti dalle gravi ferite riportate dopo la caduta dal tetto di un capannone sul quale stava eseguendo alcuni lavori.

L'incidente sul lavoro si era verificato lo scorso 29 ottobre quando, dopo un volo di oltre quattro metri, l'artigiano era stato trovato riverso a terra dalla moglie.

Sul posto erano intervenuti i sanitari del 118 che avevano chiesto il supporto dell'elisoccorso. Trasportato in prognosi riservata all'ospedale "Pugliese" di Catanzaro, Cilurzo si è spento dopo due settimane di agonia.

Negli ultimi giorni di ottobre, un altro operaio di 52 anni originario di Dasà, nel vibonese, era morto nell'ospedale del capoluogo di regione dopo essere caduto da un ponteggio mentre lavorava in un cantiere edile a Maierato.

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Ancora un incidente sul lavoro nel vibonese, grave un falegname di 66 anni

Un falegname di 66 anni è rimasto vittima di un incidente sul lavoro. L' uomo, ricoverato in gravissime condizioni all'ospedale Pugliese di Catanzaro, è caduto da un'altezza di quattro metri, mentre stava eseguendo alcuni lavori sul tetto di un capannone ubicato nel comune di Drapia, nel vibonese.

Chiamati dalla moglie, che ha sentito il rumore prodotto dall'impatto al suolo del corpo, sul posto sono intervenuti i sanitari del 118 che hanno chiesto l'intervento dell'eliambulanza. Dal canto loro, i carabinieri hanno avviato le indagini per cercare di fare luce su quanto accaduto. Quello di oggi è il secondo incidente sul lavoro verificatosi nel vibonese nelle ultime 48 ore. A Maierato, infatti, un episodio analogo è costato la vita ad un muratore di 52 anni, Domenico Fatiga, deceduto ieri a Catanzaro dopo una notte di agonia.

 

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Anziano investe bambina: è in prognosi riservata

Una bimba di 6 anni è stata investita da una vettura guidata da un uomo di 83 anni. L’anziano signore – dopo l’incidente verificatosi a Lamezia Terme - si è fermato per soccorrerla, ma le condizioni della bambina sono gravi: attualmente è in prognosi riservata all’ospedale “Pugliese” di Catanzaro. Secondo le prime ricostruzioni, operate dai vigili urbani accorsi sul posto, la macchina dell’uomo (risultato negativo all’alcol test) ha prima tamponato un altro veicolo e poi è andata a finire contro la bambina. L’auto è stata sequestrata ed un’informativa è stata inviata al pm di turno della Procura della Repubblica di Lamezia.

Dramma in Calabria. Neonata muore dopo due giorni: indaga la magistratura

Sono state avviate le indagini sul decesso di una neonata avvenuto il 29 agosto. La bimba, venuta alla luce due giorni prima, sarebbe morta a causa di un'infezione polmonare nel reparto neonatale dell'ospedale catanzarese "Pugliese". Secondo quanto appurato fino al momento dagli inquirenti della locale Procura della Repubblica, la mamma, terminati i nove mesi di gestazione trascorsi in tranquillità, aveva dato alla luce la piccola dopo essersi sottoposta ad un parto cesareo. Poco più tardi, tuttavia, il personale medico del nosocomio ha disposto di somministrare antibiotici alla bambina. L'inchiesta è partita in seguito all'esposto denuncia che l'avvocato dei genitori, su loro mandato, ha presentato ai magistrati. La coppia risiede in un centro del Catanzarese. Già nell'immediatezza dei fatti è stata posta sotto sequestro la documentazione clinica relativa alla mamma ed alla bimba. Nella giornata di venerdì, la magistratura provvederà a nominare il gruppo di esperti che eseguirà l'esame autoptico. 

Una donna è morta dopo la terapia del dolore: medico indagato

Sono state avviate indagini, da parte della Procura della Repubblica, in merito al decesso di una paziente di 55 anni spirata mentre era ricoverata nel reparto di Rianimazione dell'ospedale "Pugliese" di Catanzaro. Si trovava lì a causa di un malore accusato mentre le veniva somministrata morfina al fine di mitigare il forte dolore che tormentava la sua schiena. L'inchiesta è stata avviata a seguito di una regolare denuncia presentata dai parenti. I magistrati hanno iscritto nel registro degli indagati il medico in capo al quale è affidata la terapia del dolore. Nella giornata odierna sarà eseguito l'esame autoptico necessario per iniziare a capire quali sino state le cause che hanno portato alla morte della donna. Contestualmente, ad uno specialista in servizio presso l'Università Magna Grecia è stato assegnato, da parte della Procura della Repubblica del capoluogo, il compito di valutare se si sia registrato un guasto della pompa sotto cutanea. 

 

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Donna partorisce, da due anni è in coma: anestesista non tollerava suoni dei macchinari

È finito sui principali media nazionali un caso che sembra costituire la riprova di una sanità – e ancor prima – di una società malata. Da quasi due anni, si cerca di fare chiarezza su una vicenda di una oncologa calabrese che dopo essere entrata all’ospedale “Pugliese” di Catanzaro non ha più fatto ritorno alla normalità della propria casa. Il 6 maggio 2014 la giovane partorisce, ma entra in coma: i medici e l’anestesista non si sarebbero accorti dell’impossibilità della paziente di ricevere ossigeno. I macchinari che indicano tramite specifici suoni la caduta dei valori, secondo le ricostruzioni riportate dal Corriere della sera e dal Tgcom, sarebbero stati “silenziati” su richiesta dell’anestesista che non tollerava quel segnale acustico. Eppure quel suono di cui è stato ridotto il volume avrebbe potuto evitare il coma alla donna. A 23 mesi di distanza il marito ha ancora sete di giustizia e chiede di conoscere la verità: intanto, nell’attesa che la giustizia faccia il suo corso, l’anestesista è deceduta per cause naturali. Ma le indagini proseguono e puntano ad accertare se ci sono delle responsabilità anche in capo ai medici. Secondo alcuni colleghi, l’anestesista avrebbe mostrato un “misticismo esasperato”. Ció che è certo è che una donna, entrata in ospedale per dare alla luce un bambino, si trova ancora in stato vegetativo.

 

 

Uomo cade in una botola a Fabrizia, trasportato con elisoccorso a Catanzaro

Un agente di polizia penitenziaria di 48 anni residente a Fabrizia, questa mattina poco prima delle 13,  è rimasto ferito in un incidente domestico le cui conseguenze sono tutte da valutare. L’uomo, secondo una prima ricostruzione dei fatti, sarebbe stato intento a fare dei piccoli lavori di riparazione sul soffitto della propria abitazione quando, per cause in via di accertamento, sarebbe caduto in una botola ricavata all’interno del soffitto medesimo. Il poveretto è stato trasportato d’urgenza in elisoccorso presso l’ospedale Pugliese di Catanzaro.

Incidenti sul lavoro: morto l'operaio caduto da un'impalcatura nel Vibonese

La gravità delle lesioni riportate in seguito ad un incidente sul lavoro ha portato al decesso di un operaio quarantanovenne. Giovedì 3 dicembre, Antonio Gaglioti, nato a Pizzo, era precipitato da un ponteggio all'interno di un impianto della "Giacinto Callipo conserve alimentari", a Maierato, in cui si lavora il tonno. Ricoverato all'ospedale "Pugliese" di Catanzaro dove era era stato trasferito a bordo di un'eliambulanza dallo "Jazzolino" di Vibo Valentia, fin dall'immediatezza del drammatico episodio era entrato in coma. Un quadro clinico che è poi ulteriormente peggiorato fino a condurre alla morte. 

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