Prete aggredito in parrocchia, è grave

Don Giorgio Costantino, parroco della Madonna del Divino Soccorso è stato aggredito e malmenato da persone non identificate.

L'aggressione è scattata la notte scorsa a Reggio Calabria. Secondo la ricostruzione, pare che il prelato abbia ripreso un gruppo di giovani che si era introdotto in un locale della parrocchia, dopo aver forzato il cancello d’ingresso.

Il sacerdote, allo stato ricoverato in prognosi riservata, ha riportato un ematoma alla testa per il quale è stato sottoposto ad un delicato intervento neurochirurgico.

Sul posto sono intervenuti i carabinieri che hanno avviato le indagini per cercare d'individuare gli autori del pestaggio.

Allo stato pare, tuttavia, che all'origine dell'aggressione non vi sia un tentativo di furto andato male.

Prostituzione minorile: ai domiciliari il prete arrestato nel vibonese

Detenzione domiciliare per Felice La Rosa, l'ex parroco di Zungri, in provincia di Vibo Valentia, accusato, insieme ad altre due persone, di prostituzione minorile e corruzione aggravata di minorenne.

È quanto ha disposto il Tribunale del riesame di Catanzaro che ha accolto la richiesta avanzata dal legale dell'imputato. Coinvolto in un' indagine condotta dalla Squadra Mobile di Vibo Valentia,  in seguito all'arresto, avvenuto il 16 novembre scorso,  il religioso è stato sospeso dalla sua funzione dal vescovo di Mileto, Luigi Renzo.

Rimarranno, invece, in carcere Francesco Pugliese, di 64 anni ed il cittadino bulgaro Iliev Miroslav, di 28 anni,  indagati insieme a La Rosa nell'ambito dello stesso procedimento. Nei loro confronti il Tribunale del Riesame ha, infatti, respinto la richiesta di scarcerazione.

Secondo l'accusa, in cambio di denaro, il cittadino bulgaro avrebbe procurato a Pugliese e a La Rosa, le prestazioni sessuali di un ragazzo quindicenne che si sarebbe prostituito dividendo poi i soldi con il suo connazionale. Le indagini della squadra mobile di Vibo Valentia stanno proseguendo. L'intento degli investigatori è raccogliere ulteriori elementi per cercare di chiarire definitivamente l'intera vicenda.

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Sgomento e ribrezzo nel Vibonese: un prete fra gli arrestati per prostituzione minorile

Nelle prime ore della mattinata odierna la Squadra Mobile di Vibo Valentia, coordinata da Tito Cicero, ha dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Gip del Tribunale di Catanzaro, su richiesta della Procura della Repubblica di Catanzaro, a carico di M. I., di nazionalità bulgara, pregiudicato; P. F. A., pensionato; don Felice La Rosa, (41 anni, parroco di Zungri per 11 anni sino al mese di ottobre 2015 quando fu annunciata una pausa provvisoria dall’esercizio del mandato pastorale), ritenuti responsabili, a diverso titolo, della commissione dei reati di prostituzione minorile e corruzione di minorenne aggravati.

Le indagini svolte dalla Squadra Mobile vibonese hanno tratto spunto dalle investigazioni avviate in ordine all’omicidio di Francesco Fiorillo, avvenuto a Vibo Valentia lo scorso 16 dicembre coordinate dalla Procura della Repubblica di Vibo Valentia.

Nel corso di attività tecnica d’intercettazione, avviata nei confronti di persone ritenute vicine alla vittima, al fine di individuare gli autori ed il movente del delitto, sono infatti emersi chiari ed incontrovertibili elementi di responsabilità a carico dei tre arrestati, con riguardo ai reati di prostituzione minorile e corruzione di minorenne.

In particolare, il bulgaro M.I. avrebbe proposto agli altri le prestazioni sessuali di un quindicenne straniero, chiedendo in cambio un corrispettivo in denaro per entrambi.

Dalle intercettazioni telefoniche, gli inquirenti avrebbero avuto modo di apprendere, in modo esplicito, che sia P.F.A. che il sacerdote avrebbe accettato la proposta pagando, a fronte delle prestazioni sessuali del ragazzo, la cifra di 50 euro che M.I. e la vittima avrebbero diviso, rispettivamente, nella misura di 20 e 30 euro a testa.

Le ulteriori indagini, eseguite con il coordinamento della Procura distrettuale della Repubblica di Catanzaro, competente per il reato di prostituzione minorile, e nello specifico del procuratore capo Nicola Gratteri, del procuratore aggiunto Vincenzo Luberto e del sostituto procuratore Debora Rizza, hanno permesso di accertare che M.I., non avrebbe esitato a coinvolgere nei turpi incontri anche altri minori, allorquando gli si sarebbe presentata l’occasione.

L’operazione è stata convenzionalmente denominata “Settimo Cerchio”.

Sacerdote indagato per violenza sessuale su minorenne: la Procura ha richiesto l'incidente probatorio

La Procura della Repubblica ha richiesto l'incidente probatorio in merito alla vicenda della presunta violenza sessuale di cui si sarebbe reso responsabile, secondo la tesi accusatoria, un sacerdote di Cosenza. I magistrati del capoluogo bruzio, in sostanza, sono intenzionati a sentire, con tutte le cautele del caso, la versione dell'undicenne che sarebbe stato oggetto delle "attenzioni" del prete. Un racconto che sarebbe esternato davanti al religioso sotto inchiesta. Erano stati il padre e la madre del ragazzino a denunciare che il figlio era stato vittima di molestie da parte del presule, insegnante in una scuola media. Al termine della perquisizione compiuta da personale della Squadra Mobile nell'abitazione dell'indagato è stato sotto sequestro un personal computer.   

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