Modificato il piano vaccinale Covid per gli over 80 residenti nel Vibonese (Calendario e date)

L'Asp di Vibo Valentia ha comunicato che "a seguito di alcune criticità, inerenti la compilazione non esaustiva della modulistica da parte dei medici di medicina generale, emerse nella prima giornata (9 marzo 2021) di attuazione del piano di vaccinazione degli anziani over 80 (in cui sono stati inoculati circa 850 dosi di vaccino presso le diverse aggregazioni territoriali), si rende necessario modificare leggermente il programma di vaccinazione. Tali modifiche consentiranno di perfezionare alcuni meccanismi operativi tra i soggetti istituzionali (sindaci), i medici di medicina generale e gli operatori sanitari e amministrativi (medici, farmacisti, infermieri, operatori Cup) dell’Azienda sanitaria. Pertanto è stato inviato ai sindaci, da parte dell’Asp di Vibo Valentia, l’elenco degli over 80 che devono essere vaccinati secondo il seguente calendario:

  • Sabato 13/03/2021 ore 9/19 - vaccinazione di 252 Anziani over 80 - presso sede di Nicotera (Nicotera, Ioppolo, Limbadi);
  • Sabato 13/03/2021 ore 9/14 - vaccinazione di 93 Anziani over 80 - presso Mongiana Fabrizia, Nardodipace;
  • Sabato 13/03/2021 ore 15/20 - vaccinazione di 128 Anziani over 80 - presso sede di Monterosso Calabro (Monterosso Calabro, Vallelonga, Capistrano, San Nicola da Crissa);
  • Sabato 13/03/2021 ore 15/20 - vaccinazione di n. 165 Anziani over 80 - presso la sede di Pizzo

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  •  Martedì 16/03/2021 ore 9/14 - vaccinazione di 142 Anziani over 80 - presso Ricadi e Spilinga;
  • Martedì 16/03/2021 ore 9/16 - vaccinazione di 190 Anziani over 80 - presso sede di Rombiolo (Filandari, San Calogero, Rombiolo);
  • Martedì 16/03/2021 ore 15/20 - vaccinazione di 154 Anziani over 80 - presso sede di S. Onofrio (Filogaso, Maierato, Stefanaconi, S. Onofrio,);
  • Martedì 16/03/2021 ore 15/20 - vaccinazione di 153 Anziani over 80 - presso la sede di Serra San Bruno (Brognaturo, Spadola, Simbario, Serra San Bruno);

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Vaccino Covid, Opi Catanzaro: “Investendo sugli infermieri il cambio di passo è garantito”

«Investendo sugli infermieri il cambio di passo sulla campagna vaccinale è garantito».

E' quanto affermano in una nota, il presidente Giovanna Cavaliere e il Direttivo dell’Opi Catanzaro (Ordine delle professioni infermieristiche) in merito all’idea della Federazione nazionale degli infermieri (Fnopi) sull’impatto positivo che potrebbe avere sulle vaccinazioni anti – Covid 19 il ricorso ai professionisti sanitari.

Opi Catanzaro rimarca i vantaggi che ne potrebbe derivare.

Innanzitutto ci sarebbe un abbattimento dei tempi. «Da un mese e mezzo a tre mesi per vaccinare il 75% della popolazione» sottolineano dall’Opi Catanzaro.

Che evidenzia pure le ripercussioni sulla spesa. «In base ai tempi scelti tra 150 e 400 milioni in tutto» è stato calcolato.

Certo, serviranno delle “azioni necessarie”. «Come suggerisce Fnopi, che  rappresenta  i 454 mila infermieri presenti in Italia - continua Opi Catanzaro – occorre allentare il vincolo dell’esclusività attuale per gli infermieri dipendenti e immettere quindi, secondo modelli già disegnati, anche sul territorio e - o a domicilio quasi 90mila (se non di più) vaccinatori che oggi possono operare solo negli ospedali.

Il vincolo dell’esclusività oggi costringe gli infermieri dipendenti (quelli visti ai letti dei malati nelle terapie intensive e primi vaccinatori e vaccinati negli ospedali per rendere questi Covid-free) a operare solo nella struttura da cui dipendono, mentre un allentamento della norma gli consentirebbe di operare anche sul territorio e a domicilio e, un domani, di assistere sul territorio chi ne ha bisogno.

E basterebbero per ottenere il risultato due ore di lavoro in più per ogni infermiere, compensato o in base a scelte regionali o con 500 euro al mese in più (per tre mesi) o ancora con una cifra di circa 10 euro a vaccinazione, pari a quella indicata come riferimento per altre categorie professionali».

Il risultato? «Entro l’estate - prevedono gli infermieri - si potrebbe raggiungere l’immunità di gruppo (o di gregge) necessaria per allentare vincoli e restrizioni».

La Fnopi ha articolato e sviluppato la proposta dal punto di vista tecnico e l’ha inviata alle istituzioni competenti che ora dovranno decidere (anche politicamente) il da farsi.

«É possibile – ricorda Opi Catanzaro  -  anche l’utilizzo degli infermieri libero-professionisti (oltre 30 mila disponibili), ma non con una premialità al ribasso come quella indicata nei bandi che hanno cercato finora, senza successo, vaccinatori».

Il modello eventualmente da tenere presente, secondo la Fnopi «è quello già usato dalla Protezione civile nella prima fase della pandemia per creare le task force di medici e infermieri inviati nelle regioni più colpite: una retribuzione uguale per tutti (medici e infermieri, appunto, che svolgerebbero la stessa funzione) e obiettivi chiari e veloci da raggiungere per uscire al più presto dalla pandemia».

La parola alla politica, quindi.

«La Federazione nazionale, ma anche noi – conclude Opi Catanzaro -  è come sempre disponibile, ma in tempi brevi vista l’emergenza, a disegnare il nuovo modello assieme alle istituzioni e anche in raccordo con le altre professioni».

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