Redazione

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Arrestato il giovane che aveva rapinato un bar a Cosenza

Non tardano ad arrivare i risultati del piano di prevenzione e repressione dei reati fortemente voluto dal Questore di Cosenza Giancarlo Conticchio.  Nella tarda serata di ieri personale della Polizia di Stato ha tratto in arresto G. B. di anni 25, perché ritenuto autore della rapina commessa poco prima ai danni di un bar di Cosenza.

In particolare, una persona, con il viso travisato, armato di pistola, ha fatto irruzione all’interno del bar e, sotto la minaccia dell’arma, ha costretto il titolare a consegnargli l’incasso della giornata, pari a circa 3000 euro per poi dileguarsi velocemente a piedi nelle stradine circostanti l’esercizio commerciale. Pronta la risposta degli uomini delle Volanti, del Reparto Prevenzione Crimine e della Squadra Mobile che, in pochissimi minuti, hanno fermato l’autore del reato recuperando la refurtiva e l’arma utilizzata per perpetrare la rapina.

L’attività di Polizia Giudiziaria è stata posta in essere sotto il coordinamento costante della Procura della Repubblica di Cosenza diretta dal Procuratore Capo dr. Spagnuolo, particolarmente sensibile al contrasto dei fenomeni predatori. Su espressa indicazione della Procura di Cosenza, dopo le formalità di rito, l’arrestato è stato associato presso la locale Casa Circondariale a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.  

Vibo Marina, giovane arrestato per detenzione e spaccio di Marijuana

Nell’odierna mattinata, personale della sezione antidroga della Squadra Mobile, ha tratto in arresto G.C. di anni 27 di Vibo Marina per il reato di detenzione ai fini di spaccio di Marijuana.

Il giovane, fermato e sottoposto a perquisizione nell’ambito di mirati servizi volti al contrasto dello spaccio nella provincia, ha cercato di disfarsi dello stupefacente gettandolo nei sanitari della propria abitazione. Il gesto è stato notato dagli agenti che ne hanno  impedito la prosecuzione. Una volta sequestrato il materiale è stato possibile appurare che si trattava di due distinte confezioni in cellophane, contenenti gr. 13 circa di marijuana.

All’interno dell’immobile del ragazzo, nel proseguo della perquisizione, è stato rinvenuto materiale e strumenti utili per la frammentazione ed il confezionamento delle dosi.

Fabrizia, il gruppo "Liberi e Giovani" esprime solidarietà alla famiglia Mamone

Riceviamo e pubblichiamo una nota stampa da parte del gruppo di maggioranza, Liberi e Giovani, alla guida del comune di Fabrizia, relativa ai recenti fatti di cronaca avvenuti nel piccolo centro delle serre. Ricordiamo che nella notte a cavallo tra il 30 ed il 31 luglio, sono state date alle fiamme due autovetture di proprietà di Salvatore Mamone, titolare di una ditta di idraulica operante sempre a Fabrizia, e figlio di Pietro Mamone, attuale amministratore del comune fabriziese. L'episodio, purtroppo, non è isolato ma fa seguito ad uno speculare successo all'inizio del mese di luglio quando altri due mezzi, un furgone ed una autovettura, sempre di proprietà dell'imprenditore, erano stati incendiati.

http://www.ilredattore.it/index.php?option=com_k2&view=item&id=16008:fabrizia-notte-d-inferno-date-alle-fiamme-un-auto-ed-un-furgone&Itemid=952

http://www.ilredattore.it/index.php?option=com_k2&view=item&id=16299:fabrizia-due-auto-date-alle-fiamme-nella-notte-e-il-secondo-episodio-a-carico-della-stessa-persona&Itemid=952 

"Il gruppo di maggioranza Liberi e Giovani, profondamente preoccupato per gli spiacevoli fatti di origine dolosa che si sono verificati nelle ultime settimane e che hanno colpito anche l'immagine e la percezione di sicurezza di tutta la cittadinanza, esprime piena ed incondizionata solidarietà nei confronti dei soggetti colpiti da tali abusi - si legge nella nota -  e intende condannare apertamente, pubblicamente e con fermezza qualsiasi gesto di sopraffazione o risoluzione violenta all'interno di una società che è, e deve rimanere, civile.

Il nostro impegno - continua - sarà sempre proiettato a mettere in campo tutte quelle misure, provvedimenti e sinergie - anche di concerto con gli apparati locali e nazionali di Pubblica Sicurezza - atti a prevenire e combattere il verificarsi di questi tristi episodi che ledono, assieme ai soggetti materialmente offesi dal punto di vista patrimoniale e del proprio diritto alla sicurezza, anche l'immagine istituzionale, morale e sociale di tutta la collettività.

Costruire una sana coscienza civica, come base di un ottimale vivere insieme, sia negli ambiti della pubblica sicurezza, sia negli ambiti dei legittimi interessi economici, sia ancora nelle reciproche aspettative riguardanti i servizi pubblici (essenziali e non), non è certamente un processo istantaneo ma è frutto di crescita, evoluzione, educazione e mediazione sociale cui il pubblico potere decisionale deve sempre orientare il suo fine, con lucidità e con piena coscienza del tessuto sociale di partenza e dei mezzi materiali e immateriali che si hanno a disposizione. È un processo a lungo termine insomma che deve orientare, come sta orientando, l'azione amministrativa della maggioranza politica che governa il territorio fabriziese.

Con questo obiettivo - chiosano quelli della maggioranza - sempre ben saldo nella mente, il gruppo Liberi e Giovani adotterà tutte le determinazioni e i provvedimenti necessari per garantire i basilari diritti dell'individuo e delle collettività, tra gli altri: la sicurezza, il benessere economico, l'equità sociale e la libertà, non solo ideologica ma anche intesa come libertà di auto-determinare la propria esistenza in tutti gli ambiti sociali e professionali in cui di realizza l'individuo."

GdF Reggio Calabria, operazione "Game Over": eseguite 5 custodie di misure cautelari

Nell’odierna mattinata i finanzieri del Comando Provinciale di Reggio Calabria, all’esito di attente indagini coordinate dal Procuratore della Repubblica di Reggio Calabria, Federico Cafiero De Raho, e dal Procuratore Aggiunto, Gerardo Dominijanni, hanno eseguito quattro misure cautelari degli arresti domiciliari ed una della custodia in carcere nei confronti di 5 persone gravemente indiziate per i reati di usura, esercizio abusivo dell’attività finanziaria e circonvenzione di incapaci.

I destinatari del provvedimento sono i due amministratori di fatto della sala giochi/centro scommesse “Billionaire” sito nella zona sud del capoluogo reggino, le due titolari cartolari dell’attività, nonché un dipendente del medesimo esercizio che, approfittando della ludopatia di alcuni frequentatori e allo scopo di “fidelizzare” gli utenti, concedevano prestiti con la richiesta di restituzione delle somme con l’applicazione di tassi usurai, da saldare mediante assegni, premi di eventuali vincite ovvero mediante disposizioni dirette dai propri conti correnti.

L’indagine ha inoltre consentito di evidenziare significative violazioni in materia di lavoro nero e di antiriciclaggio.

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