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l'Isis colpisce in Bangladesh, sette italiani presi in ostaggio

Sarebbero 24 le persone morte e 40 quelle rimaste ferite nell'attacco terroristico compiuto da una cellula dell'Isis a Dacca, capitale del Bangladesh. Il bilancio provvisorio, potrebbe aggravarsi ulteriormente, anche perché i miliziani islamici tengono prigionieri gli avventori di un ristorante. Tra gli ostaggi ci sarebbero anche sette italiani,  imprenditori e commercianti del settore dell'abbigliamento. Lo notizia è stata confermata al Tg1 dall'ambasciatore italiano in Bangladesh, Mario Palma. Il diplomatico ha precisato che l'ambasciata è stata allertata da un connazionale che si trovava nel gruppo di italiani e che al momento dell'assalto era uscito nel giardino del locale per fare delle telefonate. 

Austria: elezioni presidenziali annullate per irregolarità

Tutto da rifare in Austria dove i cittadini dovranno votare nuovamente per eleggere il Presidente della Repubblica. La Corte costituzionale ha infatti invalidato l'esito del ballottaggio che lo scorso 22 maggio ha visto prevalere, per una manciata di voti, il verde Alexander Van der Bellen sul leader dell'estrema destra Norbert Hofer. I giudici hanno accolto il ricorso presentato dal Fpoe e quindi per la prima volta nella storia della Repubblica austriaca si dovrà ritornare al voto per il turno di ballottaggio delle elezioni presidenziali. La decisione del supremo tribunale austriaco è stata assunta dopo che i giudici hanno ascoltato oltre novanta persone. Nella gran parte dei casi i testimoni hanno ammesso irregolarità ed episodi di mancato rispetto della legge elettorale, soprattutto nel conteggio dei voti arrivati per posta, che alla fine si sono rivelati decisivi nell'assegnare la vittoria."Le elezioni sono il fondamento della nostra democrazia e il nostro compito è di garantirne la regolarità. La nostra sentenza deve rafforzare il nostro Stato di diritto e la nostra democrazia".

Titolari Postepay e conto corrente postale, occhio alla truffa

Pericoli in vista per i titolari di conti correnti Banco Posta e per i possessori di Postepay. A mettere a repentaglio i risparmi dei correntisti e dei possessori della carta prepagata, i truffatori che operano in rete. Come riportato sull'account Facebook della Polizia di Stato "Una vita da social": " A centinaia di correntisti delle Poste Italiane è giunta in questi giorni una mail che nasconde una truffa. Il testo recita: «Gentile cliente (e seguono nome e cognome esatto collegato all’indirizzo mail, anch’esso esatto, rilasciato al momento dell’apertura del conto) il tuo conto Banco Posta e la tua carta Postepay sono state bloccate per mancanza ricevimento dati richiesti da noi in precedenze». Segue un codice sbocco. Ad esempio 4A34WT675 XY707 «Per sbloccare la sua utenza segui il link.i truffatori cercano di carpire i dati bancari del potenziale incauto utente al di fuori del sito ufficiale delle Poste. Chi li fornisce rischia di trovarsi con il conto svuotato. Non cliccare sui link presenti nelle e-mail truffaldine, ma accedete al sito digitando www.poste.it. Anche se sulla barra degli indirizzi del browser viene visualizzato l'indirizzo corretto, non bisogna fidarsi: un esperto informatico può essere in grado di far visualizzare, nella barra degli indirizzi del browser, un indirizzo diverso da quello in cui realmente ci si trova»"

Cose di Calabria: anche Acquavona vuole la sua "Brexit"

Se la Gran Bretagna è uscita dall’Europa, a noi, gente di Calabria, la notizia ci fa solo un baffetto, e manco ne discutiamo per passare il tempo: ben altro è l’exit che c’interessa, ben altro; è l’Acquexit, il referendum in cui la popolazione della metropoli presilana di Acquavona ha preso la millenaria, l’epocale decisione di ribellarsi all’oppressione belcastrese, e cercare la libertà, la gloria, il progresso e la gioia sotto le bandiere e seguendo le magnifiche sorti e progressive di Petronà. Questo significa fare la storia del III millennio, altro che Londra! D’ora in poi, Acquavona sarà frazione di Petronà e non più di Belcastro.  “Nella frazione o località di Acquavona risiedono duecentosette abitanti, dei quali centouno sono maschi e i restanti centosei femmine”, così leggiamo. Questa foltissima popolazione ha deciso di accrescere la già immane popolazione di Petronà, che, con loro, raggiungerà persino le 2.869 anime invece delle attuali 2.662! Formalocchiu! Belcastro invece scenderà a 1.192. Per carità, gli Acquavonesi avranno certo ottimi e molti motivi per la secessione. Però, consentitemi di eccepire che diventa sempre più urgente una legge volta ad accorpare e conurbare i comuni, minimo diecimila abitanti. Aspettate, ora che ci penso: a quando un referendum per liberare Piscopio da Vibo e uno per Papanice da Crotone?

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