Coronavirus, controlli all'aeroporto di Lamezia Terme

Sono stati attivati anche nell'aeroporto di Lamezia Terme i controlli della temperatura per i passeggeri di voli internazionali in arrivo.

Si tratta, ricorda la Protezione civile regionale, di una misura preventiva decisa dal Comitato operativo nazionale dopo lo stato di emergenza dichiarato dal governo.

Il coordinamento è affidato all'Ufficio sanitario marittimo aereo e di frontiera cui si affiancano i volontari di protezione civile della Croce rossa.

Il controllo, che ha già interessato poco meno di 500 passeggeri, è iniziato con il volo proveniente da Charleroi-Bruxelles.

La procedura prevede la misurazione della temperatura.

Se supera i 37,5 gradi il passeggero è sottoposto ad una visita e a un quesito su provenienza, sintomatologia, ecc.

Se il passeggero rientra nei casi sospetti previsti dalle linee guida sarà trasportato nell'ospedale di riferimento.

Al momento non è stato riscontrato nessun caso sospetto.

Collegamento multimodale "Aeroporto – Stazione di Lamezia Terme Centrale – Germaneto – Catanzaro Lido". Laura Ferrara (M5s) interroga la Commissione

"Il funzionale collegamento dell'aeroporto di Lamezia Terme è un progetto che i calabresi aspettano da anni. Sulla carta rimane uno dei “grandi progetti” che questa amministrazione regionale avrebbe dovuto avviare e concludere attraverso l'asse 7 del Por Calabria 2014-2020 il quale prevede, appunto, il collegamento multimodale “Aeroporto – Stazione di Lamezia Terme Centrale – Germaneto – Catanzaro Lido”".

L'eurodeputata calabrese, Laura Ferrara, interviene sul tema dei Grandi Progetti ed in particolare quello riguardante il collegamento da e per l'aeroporto di Lamezia Terme e fa sapere di aver interrogato nei giorni scorsi la Commissione europea.

"L'obiettivo di questo progetto è appunto migliorare la mobilità regionale, collegando i nodi secondari e terziari alla rete globale, nonché garantire la qualità, l’interconnessione e la funzionalità del sistema dei trasporti in Calabria – fa notare la Ferrara-. Ancora oggi però non si conoscono né la versione finale, né i tempi di realizzazione, né i costi dello stesso. Nell'ultima riunione del Comitato di Sorveglianza, risalente a febbraio di quest'anno, si richiedeva la trasmissione ufficiale della scheda del Grande Progetto alla Commissione europea entro il 15 marzo. Chiedo pertanto alla Commissione se la versione finale del Grande Progetto e la spesa prevista per lo stesso sia effettivamente arrivata. 

C'è da segnalare che nella sua fase embrionale il progetto prevede la riqualificazione complessiva della tratta esistente con l’ottimizzazione delle sezioni critiche tranne che per l'ultimo chilometro, quello che collega la stazione di Lamezia Terme centrale all'aeroporto per il quale si è scelto l’attivazione di un sistema bus su gomma e la realizzazione di una sede stradale dedicata al transito di tali mezzi. Alla Commissione chiedo se questa opzione sia conforme agli obiettivi del Por. È lampante il forte ritardo con cui si procede nell'avvio di importanti progetti che potrebbero effettivamente portare dei benefici allo sviluppo del nostro territorio. È intenzione del MoVimento 5 Stelle vigilare per questo motivo ho chiesto alla Commissione se è a conoscenza di un cronoprogramma dettagliato dei tempi necessari per il completamento dell'opera in questione. I Grandi Progetti, se conformi alle reali esigenze della Calabria - e un migliore collegamento dell'aeroporto di Lamezia lo è - non possono rimanere solo spot elettorali - conclude l'europarlamentare –. La loro realizzazione in tempi certi senza spreco di denaro pubblico è un dovere nei confronti dei cittadini" . 

FIT-CISL Calabria sul mancato decollo del Sistema Aeroportuale Calabrese

Riceviamo e pubblichiamo una nota stampa da parte del Segretario Regionale della FIT CISL Calabria, Annibale Fiorenza, in merito al mancato decollo del sistema aeroportuale calabrese.

Vogliamo capire il perché a distanza di oltre sei mesi dell’insediamento del nuovo C.d.A. della SACAL S.p.A., la nomina del Presidente e la successiva assegnazione da parte di ENAC della relativa gestione dei tre aeroporti calabresi, non sono ancora del tutto rimosse le questioni ostative che limitano l’azione di SA.CAL. S.p.A., quale società per la gestione unica dell’annunciato “Sistema Aeroportuale Calabrese”. Un sistema che ancora a oggi si presenta sconnesso e fortemente condizionato da una realtà che vede:

  • L’aeroporto di Crotone ancora non operativo con servizi di linea, a causa dell’inattesa rinuncia della compagnia aerea “Fly Servus”;
  • L’aeroporto di Reggio Calabria resta ancora privo di servizi volativi rispondenti alla domanda territoriale e quindi ai bisogni di mobilità dei cittadini;
  • L’aeroporto di Lamezia Terme che pur mantenendo importanti flussi di passeggeri non presenta un’offerta di servizi volativi adeguatamente assortita e non ha sviluppato un’organizzazione operativa idonea alla funzione internazionale dello scalo medesimo.

Queste erano e sono gli elementi cardine delle tre priorità che attendono soluzioni immediate e non più rinviabili. Certamente non sono stati di aiuto i tempi e i modi di una politica che pur dimostrandosi volenterosa, allo stesso tempo, si rivela inadeguata a dare risposte concrete e trasparenti ai bisogni di mobilità della comunità calabrese e ai lavoratori che operano e che potrebbero lavorare nei tre scali aeroportuali.

L’unicità di gestione del “Sistema Aeroportuale Calabrese” deve andare oltre i retorici annunci e gli interessi di campanile. Essa deve dare risposte tangibili per il rilancio dei servizi volativi idonei a collocare la Calabria nel sistema dei collegamenti nazionali e internazionali.

Per quanto ci riguarda i tre aeroporti, non sono concorrenti ma complementari nell’insieme della rete infrastrutturale e dei servizi utili a sviluppare integrazione infrastrutturale e territoriale.

Essi, per la FIT CISL, rappresentano una leva di servizi strutturali a sostegno delle attese sinergie di crescita sociale ed economica nei comparti strategici dell’intera Calabria. In questo scenario, come abbiamo sempre sostenuto, assume rilevanza un’adeguata programmazione dei servizi volativi sui tutti e tre aeroporti.

A tal fine abbiamo avanzato richiesta, al Presidente della SA.CAL. S.p.A. Dott. Arturo De Felice, per un tempestivo incontro sindacale di livello regionale, sollecitando la presentazione, da parte della “Società unica per la gestione del sistema aeroportuale calabrese” di un “Piano Industriale” finalizzato a sviluppare, per i tre aeroporti calabresi, un’organica programmazione d’investimenti infrastrutturali, di servizi volativi e di scalo che dovranno essere funzionalmente collegati e supportati da un’efficiente integrazione con i vettori del sistema di mobilità territoriale.

USB Attaca: Aeroporto Lamezia Terme, il mutismo del sindaco Mascaro e della classe politica lametina

Dopo l’operazione Eumenidi, che ha azzerato i vertici della SACAL, ci eravamo illusi che tutto potesse migliorare per porre fine allo scempio contabile, amministrativo, organizzativo e industriale che la dirigenza inquisita ha provocato. Invece sembra che finora le iniziative dalla nuova dirigenza SACAL siano orientate solo ed esclusivamente verso il completamento della gestione totale dei 3 aeroporti, che, tra l'altro, era un pallino della inquisita vecchia dirigenza e portata a compimento dalla nuova, come se si trattasse quindi di un progetto affaristico-politico regionale, senza tener conto delle reali esigenze della regione.

È evidente che il problema della mobilità in Calabria sia un problema che sta a cuore a tutti quanti e che noi come USB abbiamo più volte sollevato, purché la soluzione che hanno in mente non sia quella di rilanciare le strutture di Crotone e di Reggio, ma bensì semplicemente di ridimensionare l'aereoporto di Lamezia Terme.

Noi riteniamo che la Calabria non abbia bisogno di tre aeroporti mediocri, ma di 3 aeroporti che in modo indipendente funzionino favorendo le esigenze di mobilità della Regione. Quello che emerge da questa vicenda, invece, appare solo come un mero interesse economico che nulla a che fare con le esigenze di mobilità dei calabresi. Se a cio' si aggiungono le voci sussurrate da un dirigente SACAL in merito al fallimento prossimo di SACAL GH e che “...tanto a Gennaio non avremo più il problema degli stagionali e di SACAL GH”, abbiamo il quadro perfetto e la conferma di quanto da noi già anticipato 2 anni fa.

In questo quadro, colpisce davvero tanto la latitanza del Sindaco di Lamezia Terme e di quasi tutta la classe politica lametina e provinciale, sempre distratta da altro. Mentre invece il Comune di Reggio e quello di Crotone, così come i privati, vogliono acquistare quote di SACAL, e ciò avverrà a discapito delle quote che oggi rendono maggioranza il Comune di Lamezia Terme. Il Sindaco della città della piana, oltre ai fallimenti evidenti del suo operato, vuole forse pregiarsi anche di aver permesso il fallimento di Sacal GH, e la perdita di possesso dell’aeroporto di Lamezia Terme?

Se confermati i capi d’accusa della vecchia dirigenza di falso in bilancio, turbativa d’asta, ecc. ecc. crediamo doveroso che i risultati e le azioni successive a tali comportamenti fuorilegge vengano azzerati e le mosse della nuova dirigenza, vadano in senso diametralmente opposto. Riteniamo assurdo anche solo ipotizzare che i danni provocati dalla dirigenza possano essere pagati solo ed esclusivamente dai lavoratori e faremo di tutto perché ciò non accada, pertanto  chiediamo la reinternalizzazione dei servizi di handling all’interno di SACAL.

Per questo motivo, USB metterà in campo tutte le operazioni necessarie per tutelare i lavoratori tutti, personale a tempo indeterminato e soprattutto determinato, e le rispettive famiglie che vivono questo momento con ansia e senso di precarietà e instabilità.

Disagi all’aeroporto di Lamezia: utenti bloccati, scatta la protesta

Sono rimasti bloccati dentro il parcheggio a pagamento dell’aeroporto di Lamezia Terme, gestito dalla Sacal, per più di un’ora perchè le due case automatiche erano fuori uso e presso la cassa con operatore non c’era nessuno. 

I passeggeri di una ventina di macchine hanno lamentato il “disservizio” poichè sono stati costretti a riprogrammare la propria giornata a causa del disagio subito. Più volte hanno provato a chiamare i numeri preposti a questo tipo di situazioni, ma senza alcun risultato. 

Risolutiva è stata, invece, la chiamata alla Polizia: il successivo arrivo dei manutentori ha consentito la regolarizzazione delle attività. 

Sistema aeroportuale calabrese, Sculco: “Senza trasparenza non si concretizzano i piani industriali”

“Chiediamo, sul sistema aeroportuale calabrese, sulle sue  criticità e sulle sue enormi potenzialità, un impegno forte, diretto e trasparente del Governo e la piena concertazione, sulle scelte da farsi, con le istanze più rappresentative dei territori interessati, a partire dai comuni, dalle forze imprenditoriali e dai sindacati”. È quanto sostiene la consigliera regionale di Calabria in Rete Flora Sculco che aggiunge: “La trasparenza è ciò di cui si sente al momento la mancanza, e che, invece, riteniamo essere indispensabile, per addivenire alla concretizzazione di piani industriali concreti, formulati con cognizione di causa e atti a garantire sia la spesa fin qui erogata, con grandi sacrifici, dalle realtà in cui insistono gli scali che quella futura. La premessa indiscutibile, in ogni caso, è che  i calabresi hanno diritto ad avere un dignitoso sistema aeroportuale e che senza un organico, efficiente e ben strutturato  sistema aeroportuale, la Calabria non uscirà dalla preoccupante crisi economica e sociale di questi tempi difficili”. Sottolinea Flora Sculco: “Non è certo con gli slogan sulla gestione unica dei tre scali che si può fare affidamento, posto che nessuno è pregiudizialmente contrario ad una soluzione siffatta, qualora fosse frutto di piena condivisione e fornisse le necessarie  certezze che al momento neppure s’intravedono. Ciò che occorre è ascoltare le istanze dei singoli territori, valutare ‘sine ira et studio’, la progettualità proposta e rispettarne l’autonomia istituzionale e delle scelte. Le scorciatoie, specie su questo versante dei problemi, magari dettate dal desiderio di sovrapporsi ai soggetti direttamente coinvolti, sarebbero oltre modo inopportune e pericolose”.

Sacal, l’Usb proclama lo stato di agitazione del personale

“Dopo la denuncia di Usb Lavoro Privato Calabria, che ha portato a conoscenza dell’opinione pubblica e della classe dirigente regionale, lo smembramento in atto della società aeroportuale, la dirigenza Sacal continua imperterrita nel suo percorso distruttivo di smembramento dell’azienda e di annullamento dei diritti e di riduzione dei salari dei dipendenti, malgrado molti esponenti del Cda e politici abbiano chiesto di volerci vedere chiaro, dal momento che il mandato dato al presidente non è in linea con quanto da lui effettivamente realizzato”. È quanto si legge in una nota del sindacato autorganizzato che dà la sua versione dei fatti: “nell'accordo sottoscritto, con la complicità di alcune OO.SS., Cisl e Uil, che ha visto il netto rifiuto delle altre,

A) non vi è traccia, qualora la nuova società dovesse fallire o essere in crisi, di alcuna tutela nei confronti dei lavoratori, con gli stessi lasciati al loro destino;

B) si precisa che ‘... nei confronti dei lavoratori stagionali la società handling si impegna a riconoscere entro 24 mesi dal trasferimento, il diritto di precedenza normato dalla legge anche nel caso di assunzioni a tempo indeterminato’, il che vuol dire che per due anni, se si dovessero fare assunzioni, la precedenza è di chi ha già lavorato in Sacal. E poi? L’accordo consente di assumere chi vogliono loro, seguendo criteri non specificati e chi ha lavorato con Sacal come stagionale per anni, si arrangi.

C) si specifica che ‘...la società di handling, manterrà gli accordi di secondo livello precedentemente sottoscritti da Sacal Spa, con l'impegno a ridiscuterli, non appena verrà costituita la nuova società attraverso la contrattazione di secondo livello’, il che  vuol dire che questi accordi di secondo livello potranno essere annullati successivamente, con la chiara intenzione di  produrre un peggioramento delle condizioni salariali dei dipendenti, aggirando quanto previsto dall’art.47 della legge 428/90, che stabilisce che : ‘... è tenuto ad applicare i trattamenti economici e normativi, previsti dai contratti collettivi anche aziendali vigenti alla data del trasferimento...’;

D) si stabilisce che verrà mantenuta ‘L’Afa regolata dall’ordine di servizio prot. n 1323 del 20.12.2013’ o ‘L’Indennità percepita al personale ex Alitalia rimarrà nella medesima voce di corpo del cedolino è congelata nella misura percepita all'atto del trasferimento’ col risultato di mantenere un trattamento economico di favore per alcuni dipendenti, mentre per altri con molta probabilità non verranno confermati i vecchi premi di produzione?

E) si afferma che: ‘... i lavoratori si sono dichiarati soddisfatti delle informazioni avute…’, significando che i lavoratori hanno approvato quanto proposto dalla dirigenza. Ma così non è, perché  alla riunione con Sacal, non erano presenti tutti i 126 dipendenti interessati, come spesso dichiarato, ma solo una minima parte”

“Ora – aggiunge l’Usb - a fronte di un attacco violento ai diritti dei lavoratori Sacal, assistiamo al solito balletto dei sindacati, in un continuo di accuse reciproche, che dopo essere stati latitanti in tutti questi anni e aver fatto fallire per ultimo le elezioni per le RLS, finiscono con il dimenticare la cosa più importante: i lavoratori ed i loro diritti. A questo punto, dopo le molteplici dichiarazioni stampa di politici e sindacalisti, non vorremmo che, avuto il proprio personale momento di notorietà, tutto ricada nel silenzio assordante del dimenticatoio, trascinando tutti i lavoratori, le loro famiglie e i loro diritti e da qui a breve, a perdere posti di lavoro e vedere diminuire le aspettative di vita delle nostre famiglie. Per questo motivo – è la conclusione - nell’attendere ancora il richiesto confronto con il sindaco della città di Lamezia Terme, nella sua qualità di azionista di maggioranza, la scrivente O.S. Usb Lavoro Privato Calabria, si vede costretta ad attivare le procedure di raffreddamento dei conflitti sindacali – legge 146/90 e ss.mm. 83/2000 e di ufficializzare lo stato di agitazione del personale”.

Traffico di droga: catturato in Calabria ricercato internazionale

E' stato catturato in Calabria un giovane di 27 anni nei cui confronti era stato spiccato un mandato d'arresto europeo. A fermare B.O., cittadino romeno, che viveva in Italia, sono stati gli agenti della Polizia di frontiera aerea in servizio presso l'aeroporto di Lamezia Terme. Munito di documenti regolarmente rilasciati in Romania, è stato incastrato poco prima di imbarcarsi su un aereo diretto allo scalo di Londra Stansted.  Controllando la Banda dati di Schengen, i poliziotti hanno verificato che era latitante a causa di un verdetto, emesso dai giudici di Meredithi, che nel giugno di due anni addietro lo ha riconosciuto colpevole di produzione e traffico droga. 

 

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