Balneazione: punto Malfarà a Pizzo torna conforme, ma le criticità permangono

“Le acque del fosso Malfarà, seppure le risultanze analitiche evidenziano un’importante diminuzione del valore di contaminazione fecale, rispetto ai dati precedenti, continuano a rappresentare una potenziale fonte di pressione per le acque marine adibite alla balneazione”.

È quanto ha scritto questa mattina il dipartimento provinciale Arpacal di Vibo Valentia, diretto da Clemente Migliorino, alla Commissione straordinaria che amministra il Comune di Pizzo Calabro, in provincia di Vibo Valentia, comunicando l’esito dei controlli suppletivi delle acque di balneazione sul punto denominato Malfarà, e controlli batteriologici sull’omonimo fosso che sfocia nelle vicinanze.

Le analisi suppletive del 21 luglio scorso, infatti, hanno dato esito di conformità con i valori degli enterococchi intestinali e l’escherichia coli rientrati sensibilmente nei limiti previsti dalla normativa.

“Inoltre – scrive il Dipartimento Arpacal alla Commissione Straordinaria di Pizzo - si comunica che nella stessa data è stato effettuato anche un campionamento per la verifica di tipo batteriologica delle acque superficiali del fosso in località Malfarà, di fronte lo specchio acqueo marino. Gli esiti di laboratorio hanno evidenziano quanto di seguito: Enterococchi intestinali 2100 (MPN/100 ml ) ed Escherichia coli 2300 (MPN/100 ml)".

I risultati dei controlli batteriologici sul fosso Malfarà, quindi, dimostrano che la criticità, seppure notevolmente diminuita (le precedenti risultanze analitiche davano valori superiori ai 24000) con le attività di controllo che il Comune ha svolto sul fosso, continua a permanere. “Si coglie l’occasione – conclude Arpacal -  dell’evidente necessità di pulizia del fosso”.

Balneazione: un punto non conforme a Pizzo Calabro

Il Servizio tematico Acque del dipartimento provinciale di Vibo Valentia ha informato il Comune di Pizzo Calabro (Vv), la Regione Calabria ed il Ministero della Salute, che “le analisi, relative al campione eseguito in data 14/07/2020, delle acque destinate alla balneazione avente codice con denominazione “Lido Malfarà”, hanno dato esito non conforme”.

I risultati, in particolare, sono: Enterococchi intestinali >2000 (valore limite 200) ed Escherichia coli >2000 (valore limite 500).

“Pertanto – scrive Arpacal al Comune di Pizzo - si invita ad attuare tutte le misure atte all’individuazione e all’eliminazione delle cause dell’inquinamento in atto e quant’altro previsto dalla normativa vigente per la gestione dell’evento a tutela della salute dei bagnanti”.

Balneazione: punto non conforme nel Vibonese

Il servizio tematico Acque del Dipartimento provinciale di Vibo Valentia dell’Arpacal ha trasmesso questa mattina al sindaco del Comune di Nicotera l'esito delle analisi delle acque di balneazione effettuate il 9 giugno scorso che ha dato esito di non conformità rispetto ai parametri previsti dal decreto legislativo 116 del 2008.

Il punto interessato dalla non conformità è denominato “200 metri a destra Fiume Mesima” ed è appunto ricadente nel comune di Nicotera. I valori riscontrati indicano uno sforamento del parametro Escherichia coli pari a 1550 UFC/100 ml. (valore limite 500) e degli Enterococchi intestinali a 580 UFC/100 ml. (valore limite 200).

“Sebbene l’area risulti essere sottoposta ad ordinanza di divieto n. 32 del 04.07.2013 – aggiunge il Dipartimento di Vibo dell’Arpacal nella lettera inviata al Comune di Nicotera, Regione Calabria ed al Ministero della Salute - si richiama alla gestione delle acque di balneazione ai sensi della normativa vigente in materia, adottando anche adeguate misure nel caso di rifiuti con riferimento a quanto previsto dalla parte IV del D.lgs. 152/2006 e s.m.i.”.

Balneazione: Arpacal comunica due esiti sfavorevoli in Calabria

Il Dipartimento provinciale Arpacal di Cosenza ha comunicato questa mattina al Sindaco di Cassano allo Jonio, nonché al Ministero della Salute ed alla Regione Calabria, che “in riferimento alle attività di campionamento effettuate ai sensi del D. Lgs. 116/08, le analisi effettuale sul campione di acqua di mare prelevato in data 19/06/2017 presso le stazioni di campionamento n.354 denominata "100m dx Vena Morta" e n.355 denominata "100m sx Vena Morta" ricadenti nel Comune di Cassano allo Jonio, hanno dato esito SFAVOREVOLE per superamento del valore del parametro “Escherichia coli” a quello imposto dalla normativa vigente (valore limite 500)”.
Come da protocollo, il Dipartimento di Cosenza dell’Arpacal ha informato il Sindaco del Comune di Cassano allo Jonio al fine di informare la popolazione, identificare e rimuovere la causa dell'inquinamento comunicando altresì che “i risultati dei controlli suppletivi, che saranno effettuati al fine di verificare l'entità e la durata dell’inquinamento, saranno comunicati nel più breve tempo possibile”.
 

Balneazione: sfavorevoli le analisi suppletive a Bova Marina

Il Dipartimento di Reggio Calabria dell’Arpacal ha comunicato questa mattina al Commissario Straordinario del Comune di Bova Marina che “le analisi effettuate sul secondo campione suppletivo di acqua di mare prelevato in data 05/05/2017, ai sensi dell'art.6 comma 5 del D.lgs. n.116/08, presso la stazione di campionamento denominata "Centro 200m est Rada Azzurra", ha dato esito SFAVOREVOLE per i parametri Escherichia coli e Enterococco intestinalis con valore superiore a quello imposto dalla normativa vigente”. I valori di Escherichia coli, infatti, sono 3600 UFC/I00 ml, quando il valore limite è 500; i valori di Enterococco intestinalis sono 1400 UFC/I00 ml, quando il valore limite è 200.

Il Dipartimento reggino dell’Arpacal, nella nota trasmessa anche alla Regione ed al Ministero della Salute, ha avvisato il Comune di Bova Marina che “non saranno  eseguiti ulteriori campionamenti al di fuori di quelli previsti dal calendario di monitoraggio, salvo diversa comunicazione da parte di codesto Comune, in merito alle azioni intraprese per la rimozione delle cause di inquinamento”.

“Si precisa che – conclude la nota - come già comunicato alla Regione Calabria con nota prot. 18333 del 03.05.17, le coordinate del punto di prelievo effettivamente campionato (37"55'42.47"N - 15"54'43-13"E) non corrispondono al punto riportato sul portale acqua di balneazione per il tratto oggetto della presente comunicazione”.

Arpacal conferma balneabilità mare di Soverato, Davoli, Satriano e San Sostene

Gli esiti delle seconde analisi suppletive nel tratto di costa jonica soveratese, che i tecnici del Servizio tematico Acque del Dipartimento provinciale di Catanzaro dell’Arpacal hanno campionato lunedì scorso, confermano che la settimana scorsa, nei comuni di Soverato, Davoli, Satriano e San Sostene, vi è stato quello che tecnicamente viene definito un “inquinamento di breve durata”. I valori emersi dalle analisi dei campioni di lunedì scorso, infatti, sono tutti tornati nei limiti imposti dalla normativa sulla balneazione e risultano conformi ai sensi del D.Lgs 116/08. In particolare, fanno sapere dal Servizio Acque del Dipartimento Arpacal di Catanzaro, nei punti di Soverato denominati “Lido Ottagono” e “Direzione Don Pedro” la carica batterica ancora alterata, ma comunque tornata nei limiti, sta proprio ad indicare l'inquinamento già avvenuto. Il campionamento di lunedì scorso, e quindi l’esito delle seconde analisi suppletive, permetterà di attivare la procedura, prevista dalla normativa, definita di “scarto del dato sfavorevole”, ossia di eliminare ai fini statistici, per il giudizio sulla qualità del mare nell’annualità successiva, l’esito sfavorevole della scorsa settimana.

Balneazione: non conformità a Piedigrotta di Pizzo

Il Dipartimento di Vibo Valentia dell’Arpacal ha comunicato nella giornata di oggi al Sindaco del Comune di Pizzo che, a seguito dell’intervento di Lunedì 12 Settembre previsto nell’ambito della Campagna di Balneazione 2016, presso il punto identificato come: IT018102027007 - punto denominato Direz. Chiesa Piedigrotta, le analisi delle acque di balneazione hanno dato esito sfavorevole per superamento dei valori di Enterococchi intestinali (412 su 200 valore limite). L’Escherichia Coli è, invece, nei limiti, sebbene alto, a 404 con valore limite 500. "Pertanto – conclude il Dipartimento di Vibo Valentia - si invita ad attuare tutte le misure atte all'individuazione e all'eliminazione delle cause dell'inquinamento in atto e quant'altro previsto dalla normativa vigente per la gestione dell'evento a tutela della salute dei bagnanti".

Balneazione: nel Soveratese rientrano nei limiti "quasi tutti" i valori

L’esito delle analisi suppletive sui punti prelievo della costa jonica soveratese, che nei giorni scorsi avevano dato delle "non conformità" per la campagna di balneazione, fa rientrare la criticità. Lo comunica il Dipartimento provinciale Arpacal di Catanzaro che, con posta certificata, ha notificato oggi ai sindaci di Soverato, Satriano, San Sostene e Davoli, il rientro dei valori, tranne che gli Enterococchi intestinali nel punto "Don Pedro" a Soverato, rispetto a quelli limite (500 Escherichia Coli, 200 Enterococchi intestinali). Ciò, spiegano i tecnici Arpacal, dimostra come il fenomeno che si è verificato nei giorni scorsi in quel tratto di costa possa essere qualificato come un "inquinamento di breve durata". Oggi, inoltre, i tecnici del servizio tematico Acque del Dipartimento di Catanzaro hanno eseguito un ulteriore campionamento su quei punti del Soveratese, al fine di poter attivare la procedura, prevista dalla normativa, di "scarto del dato sfavorevole" ossia di eliminare ai fini statistici, per qualità del mare nell’annualità successiva, quell’esito sfavorevole. Mercoledì prossimo, quindi, l’esito definitivo ulteriori suppletive.

 

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