Sanità, tempo scaduto per Massimo Scura e Andrea Urbani

Ufficialmente il ministro della Salute Beatrice Lorenzin li ha convocati per approfondire le questioni, avere dei chiarimenti, definire nei dettagli il quadro della situazione. Ma sembra ormai certo che per il tandem formato da Massimo Scura e Andrea Urbani abbia le settimane contate. Il commissario per il piano di rientro ed il suo vice potrebbero, infatti, essere sostituiti tra la fine di quest’anno e l’inizio del prossimo: il moltiplicarsi degli scontri a più livelli ha generato una crescente tensione, sempre più difficile da gestire. Al tribolato rapporto con il presidente della giunta regionale Mario Oliverio si sono aggiunte le denunce politiche e penali vergate dal Movimento 5 Stelle, senza dimenticare il  caso del Marrelli Hospital con tanto di proteste nella capitale. Anche il dialogo con il direttore generale del ministero Renato Alberto Mario Botti è divenuto complicato e questo è probabilmente il carico da novanta battuto sul tavolo che chiude la partita. In maniera indiretta, il governatore ha l’occasione di vincere la sua sfida: poi ne comincerà un’altra, che sarà decisiva, che è quella di sistemare la sanità calabrese.

 

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Sanità, Mangialavori chiede l'intervento urgente del ministro Lorenzin: "Inaccettabile l'indifferenza di Scura"

"E’ inaccettabile l’indifferenza del commissario Massimo Scura e la violazione delle ordinarie dinamiche fra le legittime rappresentanze istituzionali".  E’ quanto scrive il consigliere regionale della Cdl Giuseppe Mangialavori al ministro della Salute Beatrice Lorenzin. Premettendo che "nessuno dubita della necessità dei tagli agli sprechi, tuttavia - sottolinea - l’idea di fondo per cui la sanità è al servizio dei cittadini non può essere messa in discussione. Nella mia veste di consigliere regionale, ho segnalato la necessità di apportare correttivi essenziali ad un’azione di governo della sanità non sempre ispirata da esigenze oggettive. Ho più volte scritto al commissario per sollecitare un incontro sui seguenti argomenti: il mantenimento del reparto di Fibrosi cistica presso l’ospedale di Lamezia Terme; definire con l’associazione emocontagiati calabresi un percorso istituzionale teso al superamento delle loro problematiche; rete tempo dipendente, preservazione delle specifiche competenze e prestazioni del reparto di Neurologia del Presidio ospedaliero di Vibo Valentia; inquadramento nel ruolo sanitario dipendenti dei medici convenzionati operanti nell’emergenza sanitaria. Solo su quest’ultimo punto, si è avuta una generica risposta per iscritto (peraltro la vertenza è ancora irrisolta). Mentre nessun riscontro vi è stato sulle altre materie. A ciò si aggiunga – spiega Mangialavori - che il Commissario non ha avvertito neanche la sensibilità di accordare un incontro così per come chiesto. Una circostanza indicativa di un clima che viola le ordinarie dinamiche caratterizzanti le relazioni fra i soggetti istituzionali. Un atteggiamento che denota indifferenza ed un totale distacco dai rappresentati democraticamente eletti non proprio edificante. Nelle menzionate lettere ho rappresentato, con capillarità, non solo necessità sanitarie inderogabili, ma soprattutto esigenze mediche disciplinate da inderogabili disposizioni normative". Mangialavori, nella missiva inviata al ministro, aggiunge che "il perdurare di tali comportamenti del Commissario viola le più basilari regole di confronto fra differenti organismi istituzionali. Pertanto – chiede il consigliere regionale - urge un suo intervento, anche mediante un equilibrato esercizio di moral suasion, per assicurare il diritto-dovere di collaborazione fra differenti soggetti istituzionali".

 

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