Scappa all'alt imposto dai Carabinieri: inseguito e arrestato

I Carabinieri la notte scorsa hanno inseguito ed arrestato un uomo sottoposto al regime della sorveglianza speciale. L'episodio si è verificato a Belvedere Marittimo, in provincia di Cosenza. I militari dell'Arma, dopo aver intimato di fermarsi al posto di controllo al conducente di una Fiat 600, Sergio Carrozzino, lo hanno dovuto braccare a causa della sua repentina fuga. In più di una circostanza, inoltre, avrebbe tentato di investire l'automobile dei Carabinieri. Nemmeno l'urto con un muro ha fatto desistere il fuggitivo che, lasciata la vettura, è scappato a gambe levate venendo, tuttavia, prontamente fermato dagli uomini in divisa. E' accusato di resistenza a pubblico ufficiale e violazione delle prescrizioni previste dalla sorveglianza speciale. Sottoposto alla detenzione domiciliare, attende ora di essere giudicato per direttissima. 

 

  • Published in Cronaca

La donna trovata carbonizzata sarebbe stata prima strangolata

Prende sempre più corpo la pista del delitto nel caso della donna trovata carbonizzata all'interno di una Fiat Punto devastata dalla fiamme. Sulla base di quanto ipotizzato dagli specialisti in servizio presso l'ospedale di Cetraro che hanno effettuato l'esame autoptico sul cadavere della trentaduenne, Silvana Rodriguez, di origini brasiliane e da tempo residente a Belvedere Marittimo, sarebbe morta per soffocamento o strangolamento. A fornire questa indicazione è la presenza di tracce di un edema polmonare. Nulla farebbe presupporre che siano stati utilizzati fucili, pistole, coltelli o, ancora, oggetti contundenti. Gli accertamenti radiografici eseguiti, infatti, non hanno riscontrato alcuna lesione. Il Procuratore della Repubblica di Paola, Bruno Giordano, è certo che si tratti di un assassinio. Nel frattempo, i Carabinieri della Compagnia di Scalea sono impegnati a scavare nella vita privata della vittima. Per provare a diradare la nebbia che avvolge il mistero di questa vicenda i militari dell'Arma hanno raccolto le testimonianze sia del marito che delle sorelle. Si è proceduto, inoltre, ad un prelievo biologico al fine di appurare con sicurezza che il cadavere rinvenuto a ridosso del cimitero di Belvedere Marittimo appartenga alla giovane mamma sudamericana di cui si erano perse le tracce da qualche giorno. 

Cadavere carbonizzato scoperto dentro un'auto incendiata

E' avvolto nel mistero il ritrovamento, nella notte fra sabato e domenica, di un cadavere incenerito all'interno dell'abitacolo di un'autovettura distrutta dalle fiamme. La macabra scoperta è stata fatta a breve distanza dal cimitero di Belvedere Marittimo, in provincia di Cosenza. Sono i Carabinieri della Compagnia di Scalea ad aver avviato l'attività investigativa che proverà a fare luce sulla vicenda, tentando, prima di tutto, di dare un nome a quel che resta del corpo senza vita trovato poche ore fa. Una delle ipotesi al vaglio degli inquirenti è che si sia in presenza di un delitto. A rafforzare questa pista è il rinvenimento, nei pressi della Fiat Punto, di liquido infiammabile. Sulla base delle prime verifiche effettuate sul posto, tra gli altri, dal medico legale e dal pubblico ministero di turno della Procura della Repubblica di Paola, la corporatura lascerebbe pensare che si tratti di una donna. In particolare, i resti potrebbero appartenere, con ogni probabilità, ad una giovane di 30 anni, Silvana Rodriguez, nata in Brasile e residente nella cittadina che si affaccia sul Tirreno. Da qualche giorno si erano perse le sue tracce. In questi minuti, il marito ed altre persone, le cui testimonianze risultano essere utili per gli investigatori, stanno rispondendo alle domande degli inquirenti.  Il coniuge ha raccontato che la moglie era scomparsa dopo aver lasciato la casa in cui la coppia abitava insieme ai loro due figli per andare a comprare qualcosa. Non si esclude nemmeno l'eventualità che la vittima si sia suicidata.

  • Published in Cronaca

Arrestato un commerciante: ha picchiato e stuprato l'ex moglie

La Polizia ha messo fine alle angherie ed ai soprusi violenti subiti da una donna che nella serata di giovedì ha deciso di rivolgersi agli agenti del Commissariato di Paola per uscire da un incubo in cui l'aveva ricacciata l'ex marito, un commerciante 51enne di Belvedere Marittimo. L'uomo è stato tratto in arresto e deve ora rispondere di una sfilza di reati: lesioni e porto abusivo di armi, maltrattamenti in famiglia, violenza sessuale. Sulla scorta della ricostruzione effettuata dagli inquirenti, si è reso ripetutamente responsabile di minacce, percosse e stupri ai danni della vittima che in tre circostanze è stata violentata sotto gli occhi della figlia. In un'occasione gli abusi sessuali sono stati commessi sotto la pesante intimidazione di un coltello, rinvenuto dai poliziotti perquisendo la sua vettura. Il presunto aguzzino è stato catturato all'interno di un bar e rinchiuso dietro le sbarre a Paola. 

Tentato omicidio in un locale: ferito gravemente un giovane, fermati i presunti responsabili

Un uomo di 33 anni è stato centrato alla gola la notte scorsa da un colpo di pistola davanti all'ingresso dei bagni di uno dei locali più frequentati dai giovani a Diamante, in provincia di Cosenza. I due soggetti sospettati di essere responsabili del grave fatto di sangue sono stati già individuati e fermati dai Carabinieri della Compagnia di Scalea. Si tratta di un 23enne di Paola e di un 21enne di Belvedere Marittimo. L'episodio sarebbe stato originato, secondo quanto ricostruito dagli investigatori, da ragioni banali sfociate in un alterco che più tardi sarebbe degenerato. Lo sparo non è stato avvertito a causa del rimbombo proveniente dalle casse che diffondevano i pezzi musicali. I due giovani sono poi corsi in macchina dandosi alla fuga, ma alcune persone presenti hanno fornito ai militari dell'Arma indicazioni preziose. I presunti autori del tentato omicidio, dopo qualche ora, si sono presentati spontaneamente alla Stazione Carabinieri di Cosenza. La vittima dell'agguato ha perso molto sangue ed i medici del reparto di Rianimazione dell'ospedale cosentino "Annunziata" non hanno sciolto la prognosi.  

Pistola e munizioni nella casa di campagna: arrestato un pensionato

Grazia alla segnalazione telefonica fatta da una donna al 112 per invitare i Carabinieri ad intervenire a causa del violento alterco scoppiato con l'ex marito, i militari dell'Arma hanno scoperto una pistola calibro 7.65 munita di bossoli e serbatoio. L'episodio è avvenuto a Belvedere Marittimo, in provincia di Cosenza.  Gli uomini in divisa, insospettiti dal comportamento del pensionato, hanno deciso di perquisire sia la casa che un casolare in campagna di cui risulta proprietario e dove hanno rinvenuto l'arma avvolta in una pezza. Continuando i controlli nel resto dell'edificio rurale,  hanno poi trovato quasi sessanta munizioni. Tratto in arresto, l'anziano sarà processato per direttissima. I reati che gli sono contestati sono detenzione illegale di armi e munizioni, e ricettazione. Gli investigatori ora proseguiranno la loro attività d'indagine al fine di verificare da dove provenisse la pistola e se sia collegata ai vari episodi delittuosi registratisi recentemente nella zona.  

Sorpresi a rubare in hotel in disuso: arrestati dai Carabinieri

Quattro persone, fra cui una donna, sono state arrestate dopo che i Carabinieri li hanno scoperti mentre tentavano di sottrarre oggetti presenti all'interno di un hotel inattivo, il "Perla Majestic", che si trova in località "Quattromani". I quattro, manomesso un ingresso della struttura, erano intenti a caricare il bottino su un furgone Fiat Daily appartenente ad uno dei soggetti finiti in manette. Attenderanno il processo per direttissima ai domiciliari che sconteranno in un appartamento di Santa Maria del Cedro che utilizzano per le vacanze estive.  

Stavano rubando in un hotel: arrestati due proprietari d'albergo

I Carabinieri hanno arrestato due persone, fra loro padre e figlio, che gestiscono un hotel. Sono stati sorpresi dai militari dell'Arma nell'atto di rubare materiale d'arredo ed apparecchi televisivi da un albergo di Belvedere Marittimo attualmente inattivo e che presto dovrebbe cambiare proprietà. Gli uomini in divisa li hanno scoperti mentre caricavano dei materassi su un veicolo dopo aver sottratto in precedenza mobilio e televisori, oggetti che sono stati prontamente restituiti ai legittimi titolari. I gestori dell'albergo in una località tirrenica in provincia di Cosenza finiti in manette grazie all'intervento dei Carabinieri avevano fatto ingresso all'interno della struttura danneggiando diverse porte finestre. 

Subscribe to this RSS feed