Parco delle Serre, nominato il nuovo commissario

La Giunta regionale, riunitasi sotto la presidenza del Presidente Mario Oliverio, ha nominato il nuovo Comissario del "Parco delle Serre". Alla guida dell'ente di protezione ambientale di viale Certosa è stato designato il Dirigente generale Fortunato Varone. Nella stessa seduta, la Giunta ha individuato nel dirigente regionale Luigi Zinno il nuovo Commissario dell'azienda "Calabria Lavoro". Su proposta del Presidente Oliverio e dell'Assessore allo Sviluppo Economico Carmela Barbalace, è stata deliberata l'organizzazione del XVI sessione annuale programmatica del Consiglio nazionale dei consumatori e degli utenti (c.n.c.u.) delle regioni e delle associazioni dei consumatori, mentrre  su proposta dell'Assessore al Bilancio Antonio Viscomi, sono state approvate alcune variazioni di bilancio. Deliberati anche gli indirizzi regionali per la programmazione e la definizione del dimensionamento della rete scolastica e dell'offerta formativa della Regione per il quinquennio 2017/2018 - 2022/2023, proposti dall'Assessore al Lavoro Federeica Roccisano. Infine, su proposta dell'Assessore alle Infrastrutture Roberto Musmanno, sono state approvate le tariffe del trasporto pubblico locale su gomma ed è stato introdotto l'abbonamento scolastico facoltativo.

Centri per l'Impiego, Mirabello (PD): "Discutiamo sul ruolo di Calabria Lavoro"

"Il decreto legislativo di riorganizzazione dei servizi per l'impiego e delle politiche attive, che si interseca con le riforme istituzionali ed i provvedimenti di riordino delle Province, determina - secondo Michele Mirabello, consigliere regionale del Partito Democratico - la necessità da parte della Regione Calabria, così come avevo anticipato in una mozione depositata in Consiglio Regionale in data 13 Luglio 2015, di intervenire disciplinando la materia e soprattutto definendo compiti, status giuridico e funzioni dei dipendenti addetti al mercato del lavoro ed ai centri per l'impiego. I complessi quesiti che si pongono rispetto allo status giuridico dei dipendenti ed alla definizione del medesimo nelle more della costituzione dell'Agenzia Nazionale (ANPAL) costituiscono proprio in questa fase un punto di discussione e preoccupano notevolmente centinaia di addetti e di precari per i quali ad oggi non è stato messo in campo un percorso normativo chiaro e definito". "Anche la nostra regione come le altre - argomenta l'esponente del PD - è posta di fronte alla scelta fra l'opzione dell'istituto dell'avvalimento, con utilizzo dei lavoratori in convenzione con gli enti di area vasta e la gestione dei medesimi servizi presso le attuali sedi provinciali dei Centri per l'Impiego o la costituzione di un'apposita Agenzia regionale. A tal proposito non pochi dubbi suscita, come rilevato da alcune organizzazioni sindacali e da autorevoli correnti di pensiero, la paventata ipotesi di far transitare i dipendenti e le funzioni presso l'ente Pubblico Economico Calabria Lavoro. In effetti, la questione giuridica sottesa alla natura dell'Ente regionale stesso pone problemi in ordine alla conseguente qualificazione giuridica che andrebbero ad assumere lavoratori ad oggi aventi lo status di pubblici dipendenti e che domani, in ipotesi ed in quanto dipendenti di ente pubblico economico, andrebbero a diventare dipendenti con contratti di lavoro di tipo privatistico, tutto ciò nonostante un'interpretazione estensiva dell'art. 31 del Dlgs 165/2001. Per tali ragioni ritengo vada avviata una riflessione che passi necessariamente attraverso una scelta che non possa prescindere o da una modifica legislativa della natura giuridica di Calabria Lavoro o da un utilizzo del criterio dell'avvalimento che potrebbe rappresentare, sulla scorta di quanto ad esempio fatto dalla Regione Emilia Romagna, una soluzione contenete maggiori garanzie per i dipendenti". "Ritengo pertanto - è la conclusione di Mirabello - che la Giunta Regionale ed il Presidente Oliverio su questa vicenda pur nella ristrettezza dei tempi debbano necessariamente avviare un confronto a tutela e garanzia dei lavoratori e dei servizi che i medesimi debbono rendere al territorio in un'ottica di riorganizzazione che è già stata messa in campo dal Governo Renzi".

  • Published in Politica

Regione, interrogazione di Nicolò (FI) per stabilizzare i precari di Calabria Lavoro

Il capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Alessandro Nicolò ha rivolto un’interrogazione al presidente della Regione ed all’assessore al Lavoro, per conoscere "le determinazioni che intendono assumere in merito alla reinternalizzazione dei servizi affidati ad Azienda 'Calabria Lavoro' al fine di procedere all’assunzione diretta con la Regione Calabria dei lavoratori precari, alle medesime condizioni contrattuali. Nell’interrogazione, Nicolò ricostruisce l’iter legislativo dell’intere vicenda". "Nell’agosto del 2008 - spiega -  è stata approvata la legge regionale 28/2008 che al comma 1 prevedeva 'Il Dipartimento regionale del Lavoro approva progetti di sviluppo di politiche attive del lavoro suscettibili di offrire impiego a lavoratori già dipendenti di Enti o altri organismi pubblici o pubblico-privati al cui capitale sociale partecipa direttamente la Regione, collocati nelle diverse forme di trattamento degli ammortizzatori sociali di cui alla legge 23 luglio 1991, n. 223 e successive modifiche ed integrazioni, compresi i trattamenti in deroga, ovvero dipendenti, alla data del 31 dicembre 2007, di imprese fornitrici di servizi in regime di esternalizzazione, resi in favore della Regione Calabria' . Al  successivo comma 2 si chiariva che '…..L’individuazione delle professionalità necessarie, da assumere anche con modelli negoziali flessibili, avviene previo l’esperimento di idonee procedure selettive'. A tal fine, il Dipartimento Lavoro della Regione Calabria provvedeva ad indire una selezione del personale tramite manifestazione di interesse svoltasi il 28/29 dicembre 2008. Con decreto del Dirigente Generale del Dipartimento Lavoro n. 23292/2009 veniva approvato l’elenco definitivo degli ammessi, impiegando i suddetti lavoratori in progetti di politiche attive per il lavoro, tramite gli enti strumentali della Regione Calabria (Azienda Calabria Lavoro – Fondazione Calabria Etica)'". Ancora Nicolò: "Con delibera della Giunta regionale del 10 maggio 2013 n° 160, i lavoratori delle leggi regionali 28/2008 e 8/2010, venivano inclusi nel cosiddetto Bacino di precariato consolidato della Regione Calabria. Con legge regionale n. 1/2014, recante 'Indirizzi volti a favorire il superamento del precariato di cui al D.L. 31 agosto 2013, n. 101 convertito in legge 30 ottobre 2013, n. 125', veniva così  previsto all’art. 1, comma 5 'Al fine di ridurre il numero dei lavoratori impegnati in attività socialmente e di pubblica utilità, di cui alle leggi regionali 15/2008, 28/2008 e 8/2010, destinatari di misure di sostegno al reddito a valere sul bilancio dello Stato e delle Regioni, gli Enti locali possono prorogare i contratti e l’utilizzo di tali lavoratori fino al 31 dicembre 2016 per favorire l’assunzione a tempo indeterminato, anche con contratto di lavoro a tempo parziale'". Ricorda, inoltre, il capogruppo di Forza Italia che "Il 28 febbraio 2014 i lavoratori di cui alle leggi 28/2008 e 8/2010, sottoscrivevano un contratto a tempo determinato con Azienda Calabria Lavoro fino al 31/12/2016". "Attualmente – aggiunge Nicolò - gli indirizzi normativi nazionali intendono più in generale promuovere un significativo progetto di stabilizzazione del precariato nei vari settori della Pubblica amministrazione, tanto nell’ottica della razionalizzazione delle strutture burocratico-amministrative, quanto nella prospettiva di un tentativo di miglioramento delle condizioni contrattuali di lavoratori assunti con contratti privi di stabilità". "È interesse della Regione Calabria – conclude Nicolò - dare seguito alle procedure di stabilizzazione del personale precario presente in Regione e non solo, nonché utilizzare tutte le opportunità fornite dalle norme contrattuali e legislative al fine di promuovere e realizzare un processo di stabilizzazione di tutte le tipologie di lavoro precario, anche nella prospettiva di un miglioramento dei servizi e della razionalizzazione dei costi, e procedere a normalizzare i rapporti lavorativi all’interno dell’ente regione, procedendo all’assunzione a tempo indeterminato anche con contratti di tipo part-time". 

 

Subscribe to this RSS feed