Protezione civile, Tansi annuncia: "Non sarà ridotto il personale di Vibo e Crotone"

La Commissione speciale di Vigilanza, presieduta dal consigliere Giuseppe Ennio Morrone, ha audito nel corso dei lavori della seduta odierna il presidente del Consorzio di Bonifica 'Tirreno Vibonese', dottor Domenico Piccione, accompagnato dal direttore dell’ente, ingegner Domenico Basile,  il Commissario liquidatore del Consorzio di Bonifica 'Piana di Sibari e media Valle del Crati', avvocato Rodolfo Elia e il responsabile della Protezione civile, dottor Carlo Tansi. "Il dibattito in Commissione – ha commentato a conclusione dei lavori l’onorevole Morrone – ha fatto emergere tutta una serie di criticità e di elementi di riflessione sul sistema amministrativo finora attuato nei tre enti di gestione della Regione. In particolare – ha proseguito Morrone – la Commissione ha preso atto di una comunicazione ufficiale dell’avvocato Elia secondo cui negli anni compresi fra il 2010 ed il 2015, all’ex commissario del Consorzio 'Piana di Sibari e media Valle del Crati', dottor Domenico Bilotta, sono state liquidate somme pari a 1.430.303,43 euro per compensi per la funzione di commissario liquidatore. La Commissione, su questo argomento, ha deciso all’unanimità di rimettere gli atti alla valutazione di tutti gli organi  competenti". Nel prosieguo dei lavori, il dottor Tansi ha illustrato la situazione organizzativa della Protezione civile calabrese ed annunciato che non vi sono in atto orientamenti di ridurre la presenza del personale negli uffici di Crotone e Vibo Valentia. "Il dottor Tansi – ha detto ancora Morrone – ha avuto modo altresì di comunicare alla Commissione gli orientamenti di riorganizzazione e di ridistribuzione delle risorse, soprattutto dei mezzi meccanici, su tutto il territorio regionale, atteso che né a Cosenza, né a Reggio Calabria, sono disponibili mezzi per il movimento terra e questo, obiettivamente, è un elemento di preoccupazione. Voglio, infine, ringraziare i colleghi consiglieri che hanno arricchito con il loro contributo la discussione con l’impegno che il lavoro della Commissione proseguirà con spirito costruttivo per verificare e rimuovere quelle incrostazioni burocratiche e gestionali che hanno ritardato  il raggiungimento di importanti obiettivi di primario interesse per la popolazione calabrese". Alla seduta della Commissione hanno partecipato i consiglieri: Cannizzaro, Battaglia, Giudiceandrea, Mirabello, Sculco e Pasqua.  "Ho preso atto con soddisfazione che il dottor Tansi oggi in Commissione Vigilanza e Controllo ha confermato di non voler procedere né alla  chiusura né al depotenziamento delle sedi operative dei centri della Protezione civile  di Vibo e Crotone. Premesso che la sottoscritta – afferma la consigliera regionale di Calabria in Rete Flora Sculco -  e l’intera Commissione sono dell’avviso che la Protezione civile debba diventare un organismo efficace ed efficiente e che si condivide pienamente ogni iniziativa di modernizzazione che concretamente, con atti e assunzione di provvedimenti, si voglia portare avanti, si è voluto ribadire che ogni iniziativa va condotta con compostezza, ordine e massimo  rispetto delle istituzioni regionali e dei loro rappresentanti eletti dal popolo. Il dottor Tansi - spiega Flora Sculco -  nelle scorse settimane ed anche di recente si è reso protagonista, in diverse occasioni pubbliche, di atteggiamenti e comportamenti, di parole, frasi e gesti lesivi ed offensivi della rappresentanza istituzionale, della stessa Istituzione che rappresenta e dell’organismo (compreso tutto il personale) che è stato chiamato a guidare. Atteggiamenti che violano precise disposizioni  di legge, ad iniziare dal Dpr 62/2013 e lo stesso codice di comportamento per i  dipendenti adottato dalla Giunta regionale nel giugno 2014. Per sgombrare il campo da possibili equivoci, è bene chiarire che non è in discussione la libertà di manifestazione del pensiero. Anzi, sono dell’avviso che se il dottor Tansi ha notizie di reati, circa il personale o la stessa organizzazione del settore, non deve fare altro che rivolgersi agli organismi ed alle autorità preposte, non certo alle telecamere o ai taccuini dei giornali. Agire, viceversa, con accuse generiche nell’esercizio di funzioni pubbliche, sollevando preoccupazioni ed allarmismi nell’opinione pubblica, o utilizzare un linguaggio che nulla ha di tecnico, non solo depotenzia la stessa credibilità professionale di chi pone in essere  siffatti atteggiamenti, ma soprattutto lede i diritti delle persone coinvolte e la reputazione e l’immagine dello stesso settore”. Conclude la consigliera regionale: "Visto, in ogni modo, che in Commissione il dottor Tansi ha riconosciuto di essere andato oltre e sopra le righe nelle sue esternazioni, facendo ammenda del comportamento tenuto ed assicurando, per il prosieguo,  un modo di porsi congruo con la funzione ricoperta, la stessa  Commissione ha preso atto delle sue affermazioni, ribadendo che sosterrà incondizionatamente ogni azione riformatrice ed innovativa della Protezione civile regionale". 

 

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Riorganizzazione Protezione Civile, la Cisal chiede la testa di Tansi

“La buona volontà spesso non basta così come la voglia di mettersi in gioco non è facile perché l’incarico di coordinare la Protezione civile in Calabria, affidatogli qualche mese fa dal presidente della Giunta regionale Mario Oliverio, è di quelli pesanti considerato che l’impegno richiede estrema competenza, seria professionalità e straordinaria conoscenza del delicato settore che il geologo Carlo Tansi sta dimostrando, nei fatti, di non possedere”. Considerazioni pesanti quelle del segretario generale della Cisal Franco Cavallaro che attacca con forza la controparte. “Cosa sia capace di fare,  quest’ultimo, nel senso più penalizzante del termine – sostiene il sindacalista - è facile leggerlo nei  recenti lavori del Consiglio regionale chiamato a discutere sul decreto relativo alla riorganizzazione della Protezione Civile in Calabria, dove, tra l’altro, si è discusso della richiesta, avanzata da Carlo Tansi, sulla soppressione delle sedi della protezione civile di Vibo Valentia e Crotone, proponendo l’accorpamento a Catanzaro. Una proposta  assurda, sbagliata, quasi a voler dire, nel caso del disastrato territorio vibonese, che quanto accaduto nell’alluvione di Bivona nell’estate del   2006 e quanto avvenuto nei giorni scorsi nella via Carlo Parisi dello stesso capoluogo, o le centinai di denunce tutte intese a dimostrare la gravità della condizione del sistema ambientale e idrologico, con in registro anche morti, non è servito a niente. Ma il sopralluogo compiuto qualche giorno fa a Vibo Valentia lo ha convinto della grave emergenza di cui soffre il territorio oppure gli ha confuso le idee? Certo l’emendamento proposto, ed accolto all’unanimità dal Consiglio regionale, dai consiglieri regionali Flora Sculco, Vincenzo Pasqua e Michele Mirabello, ha salvato Carlo Tansi da una ulteriore bocciatura al suo mandato. È quanto basta – rileva Cavallaro - per capire che non può giocare a suo favore il tentativo di dimostrare naturale capacità e disinvoltura se non esiste un supporto di esperienza, un bagaglio di una certa portata e caratura tecnico professionale. È indubbio che chi pensava che Carlo Tansi potesse rappresentare una storia, un passato, una esperienza in un compito così arduo e serio è rimasto letteralmente deluso. Egli non ha trovato di meglio, valutando la condizione del sistema sulla ‘Protezione Civile che non va’, che  prendersela con la  Cisal, la Confederazione italiana sindacato autonomi lavoratori. Un grave errore di calcolo perché è andato a mettere in discussione  l’impegno  dei lavoratori di un sindacato che proprio per la sua  incessante e appassionante  abnegazione nella difesa dei diritti e nella ricerca di nuove energie per il lavoro che non c’è, continua a far salire l’astina dei suoi iscritti fino a diventare la quarta rappresentanza sindacale del Paese. E Carlo Tansi – prosegue Cavallaro - ha sbagliato anche quando ha pensato che,  per poter realizzare l’obiettivo, vincolato alla sua nomina legata alla piena attuazione di una politica dello spending review che prevede tagli agli sprechi, trasparenza nelle procedure e riorganizzazione della macchina e quindi del personale, diventava facile mettere in croce il personale, ovvero quello che anche nella più dura precarietà formativa e di ruolo e compiti ha sempre dato l’anima spendendosi su ogni fronte e a costo di grandi e talvolta insopportabili sacrifici. Certo sarà interessante vedere se Carlo Tansi, che dice di aver scoperto tutto questo fardello di irresponsabilità, sprechi e  consulenze a personaggi in conflitto d’interesse con la stessa Protezione Civile e quindi con la Regione Calabria,  sarà capace di presentare un adeguato faldone alla magistratura. Quel che conforta in questa circostanza è che il presidente Mario Oliverio, prendendo atto della grave condizione in cui versa il sistema idrogeologico e ambientale del territorio vibonese, abbia deciso di assumere immediate iniziative allo scopo di avviare un articolato e funzionale intervento pronto a limitare eventuali  danni a persone e cose per poi puntare ad una definitiva messa in sicurezza. La Cisal, in ogni caso,  chiede le sue dimissioni  ed è pronta a motivarne la richiesta. Così come conferma la fiducia all’impegno dei lavoratori associati e spera che al di sopra del fallimento dell’esordio di Carlo Tansi alla guida della Protezione Civile in Calabria – è la conclusione - prenda il sopravvento un progetto che aiuti la nostra popolazione a sperare in un futuro meno drammatico per eventuali calamità naturali”.

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Intervento della Protezione Civile su frana di 170 metri a Platì: sgomberati 2 edifici

Nei giorni scorsi una frana di vaste dimensioni si è abbattuta su alcuni fabbricati in contrada Vignale del Comune di Platì. Poiché il fenomeno era in costante evoluzione, venerdì scorso il commissario prefettizio di Platì Luca Rotondi ed il responsabile dell’UTC Antonio Marvelli, hanno chiesto l’intervento della UOA “Protezione Civile Regione Calabria”, che è intervenuta tempestivamente nella notte della stessa giornata, con un sopralluogo ricognitivo eseguito dal dirigente Carlo Tansi e da Edoardo D’Andrea, funzionario responsabile del Settore Emergenze della stessa UOA. Il sopralluogo ha evidenziato la presenza di un vasto corpo franoso lungo oltre 170 metri e largo 30, del tipo “scorrimento-colata”, che si è abbattuto su un fabbricato destinato a deposito adiacente un edificio dove alloggiano due famiglie. Gli edifici sono stati fatti sgomberare. "Il corpo di frana - ha detto il dirigente dell'UOA regionale Carlo Tansi - ha anche ostruito il torrente ‘Vallone Mastro Paolo’: nel caso di ulteriori piogge le acque dello stesso torrente, non potendo defluire liberamente, ed essendo pericoloso eseguire operazioni di movimento-terra volte a liberare il torrente dal detrito, possono creare, a monte dell’ostruzione, un ‘effetto-diga’ che potrebbe determinare serie condizioni di rischio per le decine di edifici sottostanti l’area in questione per possibili rimobilizzazioni del corpo di frana a causa delle notevoli pressioni idriche che possono instaurarsi nel tratto di torrente ostruito. L’area interessata dal dissesto è in costante osservazione, essendo monitorata dalla Protezione Civile regionale che lavora h24 in costante sinergia con i tecnici dell’amministrazione comunale di Platì. Preoccupa – ha aggiunto - la possibile evoluzione del fenomeno che potrebbe estendersi fino al sottostante centro abitato di Platì (distante meno di duecento metri dall’area di criticità), anche in vista di possibili imminenti allerta-meteo. Quando le condizioni meteorologiche saranno migliorate sarà necessario provvedere in tempi rapidi a liberare il torrente dall’occlusione ed effettuare opere provvisorie di canalizzazione delle acque, in vista di interventi definitivi di sistemazione del versante". A tal proposito, la Protezione Civile regionale ha informato dell’accaduto il commissario per l’Emergenza Idrogeologica Carmelo Gallo al fine di poter inserire l’area in questione nell’elenco del piano degli interventi regionale di sistemazione idrogeologica. 

È Carlo Tansi il nuovo dirigente responsabile dell’U.O.A. della Protezione civile

La giunta regionale si è riunita sotto la presidenza del presidente Mario Oliverio con l’assistenza del segretario generale Ennio Apicella. Su proposta del presidente Mario Oliverio è stata approvata la riapertura dei termini dell’avviso pubblico per la formazione degli elenchi regionali degli idonei alla nomina a direttore amministrativo e direttore sanitario delle aziende del servizio sanitario regionale approvato con delibera n. 307 del 27 agosto scorso. Su proposta del presidente Oliverio e del vicepresidente Antonio Viscomi, è stata approvata la delibera per avviare il ciclo della performance 2016-2018. Su proposta del presidente Oliverio e dell’assessore alle Infrastrutture Roberto Musmanno è stato approvato il Piano degli interventi per la sistemazione idrogeologica ed idraulica degli alvei, che prevede i nuovi interventi e la riprogrammazione fsc 2007/2013. Su proposta del vicepresidente ed assessore al Bilancio e Personale Antonio Viscomi, è stato conferito l’incarico di dirigente responsabile dell’U.O.A. della “Protezione civile” al dottor Carlo Tansi, esperto nel comparto della Protezione civile, anche in ragione delle attività prestate al Cnr-Irrpi, Centro di Competenza del Dipartimento nazionale della Protezione civile. Ha svolto attività ausiliarie per l’Autorità giudiziaria in procedimenti penali relative a calamità naturali nella Regione ed alla valutazione delle condizioni di rischio ed ai sistemi di allertamento durante le calamità naturali nel territorio calabrese. Ha maturato competenze nel settore della difesa del suolo e del rischio sismico, nella predisposizione dei programmi di previsione rischi, nella definizione di sistemi di monitoraggio a fini di protezione civile e nella gestione di fasi emergenziali connesse a calamità naturali. Autore di diverse pubblicazioni, attinenti all’attività della protezione civile con riferimento al territorio calabrese, utili anche ai fini della formazione, informazione e preparazione delle popolazioni alle varie tipologie di emergenza. É stata approvata una variazione al bilancio di previsione 2015 che prevede la rimodulazione del fondo per lo sviluppo e coesione (fsc). Sono state approvate le linee per la definizione dell'atto d’indirizzo della contrattazione decentrata per il comparto 2016.

 

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