Processo "Insula": i giudici hanno assolto l'ex sindaco Carolina Girasole

Il Collegio giudicante del Tribunale di Crotone ha assolto Carolina Girasole, già sindaco di Isola Capo Rizzuto, per non aver commesso il fatto e perché il fatto non sussiste. Il verdetto è arrivato al termine del processo nato dall'operazione denominata "Insula". L'ex Primo Cittadino rispondeva dei reati di abuso d'ufficio, corruzione elettorale e turbativa d'asta, aggravati dalle modalità mafiose. Analoghe contestazioni erano state mosse dai magistrati della Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro a Francesco Pugliese, marito di Carolina Girasole, nei cui confronti è stata pure disposta l'assoluzione.  Il pubblico ministero aveva richiesto per i due coniugi una pena di sei anni di carcere. Ai tempi in cui amministrava la città in provincia di Crotone era considerata una paladina della lotta alla criminalità organizzata. 

Processo "Insula": due condanne per estorsione ed usura

Domenico Commodaro, giudice dell'udienza preliminare del Tribunale di Catanzaro, ha inflitto una condanna a sei anni di reclusione a due imputati, Salvatore Arena e Luigi Tarasi, riconosciuti responsabili dei reati di estorsione ed usura. Il processo, celebrato con rito abbreviato, rappresenta l'appendice dell'inchiesta "Insula", coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia del capoluogo regionale e sfociata nel 2013 in tredici arresti. Le indagini si erano concentrate sui presunti legami stretti fra la la cosca Arena e diversi amministratori pubblici di Isola Capo Rizzuto, compresa Carolina Girasole, già sindaco della città in provincia di Crotone e nell'occasione finita in manette.  Sulla base di quanto emerso nel corso delle indagini, i due imputati prestarono una somma di 10 mila euro  applicando un tasso d'interesse del 120%. 

'Ndrangheta, richiesta condanna a 6 anni per ex "sindaco antimafia"

Condannate Carolina Girasole a sei anni di reclusione: è questa la richiesta che Domenico Guarascio, pubblico ministero nel processo che si sta celebrando davanti al Tribunale di Crotone, ha formulato a carico dell'ex sindaco di Isola Capo Rizzuto. La parabola di colei che per anni è stata salutata come paladina dell'antimafia ha disegnato una traiettoria deviata nel frattempo verso le accuse di abuso d'ufficio, corruzione elettorale e turbativa d'asta, reati aggravati dalle modalità mafiose.  Il sostituto procuratore della Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro, inoltre, ha sollecitato il Collegio dei giudici ad infliggere analoga pena nei confronti di Francesco Pugliese, marito dell'ex Primo Cittadino 

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