Inchiesta "Demetra" contro il caporalato: la Regione Calabria è pronta a costituirsi parte civile

«Chiederò che la Regione si costituisca parte civile». Lo annuncia l’assessore regionale all’Agricoltura, Gianluca Gallo, in riferimento all’inchiesta “Demetra”.

«La Regione, attraverso una serie di iniziative messe in campo anche di recente, nel lavoro di concertazione con le Prefettura – dice l’Assessore – è convintamente impegnata a sostenere azioni di contrasto al caporalato e, più in generale, allo sfruttamento dei lavoratori. Nell’esprimere apprezzamento per le indagini svolte dai finanzieri del Comando provinciale di Cosenza sotto il coordinamento della Procura di Castrovillari, al fine di ribadire con nettezza anche simbolica questa nostra posizione, inviterò la Giunta regionale a disporre, a tempo debito, la costituzione in giudizio della Regione quale parte civile nel processo che scaturirà dall’inchiesta, sin d’ora consapevole che tale richiesta sarà condivisa da tutti i miei colleghi ed in primis dal presidente Santelli, la cui attenzione alla tutela dei diritti dei lavoratori è massima».

Pizzo, la lettera di dimissioni del sindaco Gianluca Callipo

«Mi dimetto dall’incarico di sindaco. Prendo questa sofferta decisione nell’attesa che la mia posizione venga chiarita e nella consapevolezza di essere totalmente estraneo alle accuse che mi vengono mosse».

È forse la lettera più difficile della sua vita, quella che il primo cittadino di Pizzo, attualmente sottoposto alla misura cautelare di detenzione, ha scritto e inviato al segretario comunale Adriana Avventura, al vice sindaco Maria Pascale e al presidente del Consiglio comunale Giacinto Maglia.

La missiva, già allegata agli atti dell’interrogatorio di garanzia all’indomani dell’arresto ordinato nell’ambito dell’operazione "Rinascita-Scott", è stata protocollata in Comune il 31 dicembre scorso.

È dunque da questa data che comincia a decorrere il termine di 20 giorni dopo il quale il Consiglio viene dichiarato decaduto.

Una decisione, quella di dimettersi, che davanti al giudice il primo cittadino ha motivato come un estremo atto d’amore nei confronti della sua città, per non gravare con la sua vicenda personale sulle sorti e sull’immagine di Pizzo. Inoltre, chi ha avuto modo d"incontrarlo racconta che Callipo dimostra grande forza d’animo e ripone profonda fiducia nella magistratura.

«Ho sempre agito nell’interesse di Pizzo e dei pizzitani – sottolinea nel suo scritto -. Non ho compiuto alcun atto per interesse personale, anzi ci ho anche rimesso dal punto di vista economico. Ma soprattutto non ho agevolato in alcun modo la criminalità, che ho sempre contrastato».

Dopo aver rimarcato la sua innocenza, dicendosi certo di poter dimostrare l’assoluta legittimità e legalità degli atti posti in essere nel corso del suo mandato, il sindaco della città napitina rivendica con orgoglio i risultati raggiunti in sette anni di amministrazione: dalla massiccia riqualificazione del centro storico al rilancio turistico di Pizzo, dall’avviato risanamento finanziario dell’Ente alle grandi opere infrastrutturali, come la progettazione e il finanziamento del lungomare che unirà la Marina di Pizzo al borgo della Seggiola, mettendo contestualmente in sicurezza la rupe su cui sorge il nucleo urbano più antico.  

«Sono stato eletto con oltre il 63 % dei consensi – ribadisce per sottolineare la grande fiducia che Pizzo ha riposto in lui -, con quasi 1.500 voti di scarto rispetto al mio principale competitor. A scegliermi è stata la mia città, la stragrande maggioranza dei pizzitani, ovvero gente onesta, non certo qualche delinquente».

Dopo aver ringraziato i dipendenti comunali, i dirigenti, i consiglieri e gli assessori della sua giunta, Callipo si augura che chi verrà a guidare il Comune dopo di lui «prosegua nel lavoro svolto in questi anni», per non vanificare risultati che considera estremamente importanti per la «crescita economica, sociale e culturale» di Pizzo

Sanità, Callipo (Anci) scrive al ministro Speranza: «Calabria fuori dalla Costituzione, ci ascolti»

«La sanità calabrese, oggi, è fuori dalla Costituzione. Ministro, ci ascolti».

Questo, in estrema sintesi, l’appello che i sindaci calabresi lanciano al ministro della Salute Roberto Speranza, chiedendo un incontro urgente. Ad assumere l’iniziativa è stato il presidente di Anci Calabria, Gianluca Callipo, che si è fatto interprete delle sempre più numerose istanze che giungono dai Comuni e delle preoccupazioni crescenti tra i cittadini, che chiedono risposte concrete e non più eludibili alla drammatica condizione del settore, che negli ultimi tempi ha raggiunto nuove vette di inefficienza e allarme sociale.  

«La situazione emergenziale della sanità in Calabria è nota - scrive Callipo nella lettera inviata al ministro Speranza -. Ma forse è meno noto quanto sia alto il livello di preoccupazione nella popolazione calabrese. Non si tratta di un timore vago, indotto da notizie falsamente allarmistiche, ma di un disagio reale e concreto, determinato dal venir meno, giorno dopo giorno, di quel principio inviolabile sancito dall’articolo 32 della nostra Costituzione, dove si afferma che “la Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività”. La Calabria, al momento, è di fatto fuori dalla Carta costituzionale, e solo l’abnegazione di medici bravissimi, di infermieri e operatori socio sanitari che quotidianamente affrontano e in parte risolvono problemi che altrove apparirebbero insormontabili, ha consentito fino ad ora al sistema sanitario regionale di non collassare definitivamente». 

Un richiamo doveroso all’impegno e alla competenza dei camici bianchi calabresi, prime vittime di una situazione che non solo li costringe a ritmi e condizioni di lavoro insostenibili, ma li espone anche dinnanzi all’opinione pubblica, sebbene non siano certo loro i responsabili delle inefficienze del sistema sanitario.

«I calabresi - continua la missiva - non possono più sopportare oltre uno stato di cose che li costringe, quando è in gioco la loro vita e quella dei loro cari, ad andare altrove, cercando in altre regioni d’Italia l’efficienza e la puntualità nella prevenzione e nelle cure che qui non trovano. Situazione che non solo mortifica i cittadini calabresi, ma grava enormemente sui conti della Regione, che questa emigrazione sanitaria deve sostenere con il proprio bilancio. Le conseguenze sono devastanti, con riferimento alla qualità della vita ma anche da un punto di vista squisitamente finanziario, con infiniti rivoli di malcostume e illegalità che si diramano da questa palude di inefficienze e diritti negati».

Infine, l’appello vero e proprio a incontrare una delegazione di primi cittadini calabresi. 

«Un considerevole numero di sindaci, che rappresento in qualità di presidente Anci Calabria - conclude Callipo nella sua lettera al ministro -, chiede un incontro urgente per poterle rappresentare di persona, attraverso una nostra delegazione, quanto accennato, avendo al contempo la possibilità di avanzare precise istanze di cambiamento espresse dai cittadini che ci onoriamo di rappresentare».

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Pizzo, intervento di riqualificazione nel quartiere Pietà: incontro tra amministratori e residenti

Comune di Pizzo e cittadini si confrontano sull’intervento di riqualificazione che interesserà il quartiere Pietà, a monte di via Nazionale.

Oggi, venerdì 8 novembre, alle 18, il sindaco Gianluca Callipo e l’assessore ai Lavori pubblici Maria Pascale, terranno un incontro pubblico in prossimità dell’area dove nei prossimi giorni inizierà un atteso intervento di riqualificazione urbanistica, finalizzato a migliorare la vivibilità della zona.

I lavori prevedono, infatti, la realizzazione di un parcheggio e di un’area verde, che comprenderà un parco giochi per bambini. L’aspetto più qualificante del progetto è forse nel fatto che la porzione di territorio interessata, originariamente era destinata a ospitare un nuovo palazzo, ma l’amministrazione comunale, circa un anno fa, ha deciso di salvaguardare la zona da nuovi insediamenti immobiliari. 

«Un altro palazzone in un’area già così densamente abitata – spiegano Callipo e Pascale – avrebbe rappresentato un passo indietro rispetto agli obiettivi di riqualificazione che ci siamo sempre posti. Al contrario, dotare il quartiere di una area verde attrezzata, evitando di ingolfare gli spazi vivibili con altro cemento, significa confermare una importante inversione di tendenza rispetto alle speculazioni immobiliari del passato, che purtroppo hanno radicalmente cambiato faccia alla nostra Città, causando il progressivo spopolamento del centro storico, che soltanto negli ultimi anni, grazie agli interventi promossi dal Comune, è tornato a vivere aumentando la sua attrattività anche nei confronti dei turisti».

Nel corso dell’incontro con i residenti, gli amministratori illustreranno nel dettaglio tempistica e modalità dell’intervento, accogliendo eventuali suggerimenti che verranno.

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Scioglimento Comuni, Callipo (Anci): «In Parlamento le nostre ragioni»

«Quanto accaduto ieri in Commissione Affari costituzionali della Camera racconta implicitamente il senso stesso dei nostri suggerimenti: quando si decide sulla vita dei Comuni, i sindaci vanno ascoltati».

Il presidente di Anci Calabria, Gianluca Callipo, esprime soddisfazione per il proficuo confronto che si è instaurato tra Parlamento e Associazione nazionale dei Comuni italiani, con riguardo alle modifiche legislative in materia di scioglimento delle amministrazioni comunali per presunte infiltrazioni mafiose. All’audizione nella competente Commissione, a rappresentare Anci c’era il sindaco di Rosarno, Giuseppe Idà. 

«Le regole attualmente in vigore – spiega Callipo – hanno mostrato da tempo la propria inefficacia a perseguire gli scopi per i quali sono state introdotte nel nostro ordinamento, cioè proteggere gli Enti locali dalle infiltrazioni mafiose. Se funzionassero davvero, non ci sarebbero reiterati scioglimenti che spesso colpiscono più volte gli stessi Comuni. La disciplina attuale, inoltre, pregiudica fortemente l’autonomia dei territori ed i principi di democrazia, vanificando le scelte elettorali delle diverse comunità. Da tempo Anci Calabria, nel solco dell’attività di Anci Nazionale, fa la sua parte per sensibilizzare l’opinione pubblica e le Istituzioni sulla necessità di modificare la legge e introdurre aggiustamenti che possano da una parte migliorare la capacità della norma di evitare infiltrazioni, e dall’altra salvaguardare il voto dei cittadini».
In particolare, Anci Calabria ha prodotto diversi suggerimenti legislativi, grazie al lavoro coordinato dal sindaco di Rende, Marcello Manna, che sono stati poi fatti propri dall’Associazione nazionale dei Comuni e formalizzati in un’organica proposta di legge oggi all’esame degli organismi parlamentari che hanno il compito di giungere a un testo di sintesi da sottoporre poi al vaglio del Parlamento.

«Tra i punti che riteniamo cruciali – continua Callipo – c’è l’introduzione del contraddittorio tra sindaco e prefetto, a cui viene demandato il compito di decidere sullo scioglimento, che non può continuare a intervenire in maniera automatica sulla base di presupposti astratti e non riscontrati nella realtà dei fatti. Come dicevo all’inizio, i sindaci vanno informati, vanno ascoltati e va riconosciuto il loro diritto al contraddittorio. Lo scioglimento deve essere l’estrema ratio, non una sorta di adempimento burocratico com'è oggi. Inoltre, riteniamo che la normativa debba essere più chirurgica, consentendo l’assunzione di provvedimenti specifici nei confronti dei singoli, come impiegati o dirigenti infedeli. Se in un’Amministrazione locale ci sono soggetti in odore di mafia, sono quelli che vanno messi nell’impossibilità di nuocere, non va “chiuso” tutto il Comune inficiando il libero voto dei cittadini, perché è come buttare l’acqua sporca col bambino. Allo stesso tempo va data la possibilità ai sindaci di licenziare per giusta causa chi con la sua presenza negli organici compromette la vita stessa dell’Ente. Siamo inoltre favorevoli a prevedere la possibilità da parte del Prefetto di nominare un commissario ad acta che possa assumere le funzioni dirigenziali di chi viene individuato dalla Prefettura stessa come possibile tramite della criminalità organizzata, senza procedere dunque allo scioglimento tout court».

Concetti ribaditi nel corso dell’audizione dal sindaco Idà, che nel confronto con i parlamentari ha messo in evidenza come «la facoltà di sentire i sindaci vada trasformata in un obbligo effettivo». «Spesso - ha spiegato - anche le commissioni straordinarie insediate nei nostri enti locali verificano gli atti senza dover essere costrette a confrontarsi con gli amministratori locali». Il sindaco di Rosarno ha poi posto l’accento sulla necessità di garantire comunque la continuità della vita amministrativa condizionata dall’andamento degli iter giudiziari degli scioglimenti: «In Calabria abbiamo assistito a degli scioglimenti che poi venivano cassati dalle sentenze del Tar e confermati, invece, dai Consiglio di Stato».
Nel ringraziare Marcello Manna per il lavoro svolto e Giuseppe Idà per aver efficacemente esposto in Commissione le ragioni di Anci Calabria, Callipo conclude cristallizzando un concetto fondamentale, che ispira l’azione dell’Associazione su questo tema: «Non siamo affatto contrari agli scioglimenti quando sono necessari – ribadisce -, ma proprio per questo chiediamo una disciplina legislativa efficace, che elimini gli automatismi, esalti la collaborazione con i sindaci e tuteli le scelte dei cittadini».

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Pizzo, Callipo: "Un percorso pedonale e ciclabile fino al porto di Vibo Marina"

"Accogliamo con entusiasmo l’invito del presidente di Confindustria Vibo, nella convinzione che quella che ha indicato sia la strada giusta per ottimizzare le risorse a disposizione e ottenere risultati concreti per lo sviluppo del territorio".

Il sindaco di Pizzo Gianluca Callipo rilancia l’appello del rappresentante degli industriali vibonesi, Rocco Colacchio, che nel tirare le somme della recente riunione con i primi cittadini della provincia e l’amministratore delegato di Invitalia (l’agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa controllata dal ministero dell’Economia), ha sollecitato i Comuni a sfruttare al meglio i Contratti istituzionali di sviluppo (Cis) che possono contare su nuovi e ingenti investimenti statali.

Concetti rimarcati - nella stessa riunione - anche dal segretario regionale della Cisl, Sergio Pititto.

"Sono assolutamente d’accordo sul fatto che questa è un’occasione da non perdere - continua Callipo –, massimizzando gli sforzi di progettazione e avanzando proposte concrete per interventi organici a un’idea di sviluppo condivisa, che abbia il suo fulcro nel porto di Vibo Marina. L’ammodernamento e l’adeguamento infrastrutturale dello scalo marittimo della città capoluogo è cruciale. Troppi finanziamenti destinati a questo scopo sono andati perduti sino ad oggi anche perché non si è fatto squadra. È arrivato il momento che i Comuni vibonesi cambino radicalmente approccio alla questione, mettendo da parte campanilismi e divisioni politiche per concentrarsi sull’obiettivo: rilanciare il porto aprendo al settore crocieristico".

In questa prospettiva, Callipo ricorda che il Comune di Pizzo sta lavorando per avanzare proposte concrete, che ribadirà ora nell’iter per la realizzazione degli interventi del Cis.

"In particolare – ricorda Callipo – mi riferisco alla realizzazione di un percorso pedonale e ciclabile che da Vibo Maria conduca a Pizzo. L’obiettivo è mettere in comunicazione i due centri marinari, attraverso un’infrastruttura che esalti le risorse paesaggistiche e incrementi l’attrattività turistica, anche nei confronti degli appassionati di ciclismo e trekking. Tra i crocieristi che nel corso degli ultimi anni hanno fatto tappa a Vibo Marina, ovviamente solo grazie alle navi con un cabotaggio ridotto che consente l’attracco nello scalo attuale, molti erano cicloturisti. Offrire loro un percorso panoramico e sicuro tra Vibo Marina e Pizzo significherebbe aumentare notevolmente l’offerta turistica locale, con ricadute positive per entrambi i territori comunali, con conseguenze a cascata nell’indotto, dal bike sharing al settore alberghiero, dalla ristorazione all’artigianato".

Callipo, dunque, auspica che l’appello arrivato dalla riunione con Invitalia venga colto appieno anche da altri Comuni, almeno quelli più prossimi o comunque collegati al porto di Vibo Marina.

"Basta teoria, occorre passare immediatamente alle proposte pratiche – conclude il sindaco di Pizzo -. I finanziamenti ci sono e vanno sfruttati. L’idea del percorso tra Pizzo e Vibo Marina è stata già oggetto di diversi confronti con l’allora assessore comunale Lorenzo Lombardo".

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Pizzo, stasera l’inaugurazione della rassegna di pittura, scultura e grafica

Questa sera, sabato, alle ore 21, al Museo della Tonnara di Pizzo Marina il sindaco Gianluca

Callipo, presenti autorità provinciali, esponenti del mondo dell’associazionismo, della cultura ed dell’arte, inaugurerà, con il patrocinio ufficiale del Comune di Pizzo, la 26^ edizione del Premio Pittura, Scultura e Grafica, rassegna d’arte promossa ed organizzata dall’associazione culturale  Estatearte, presieduta da Angelo Silvestri .

Sono oltre cinquanta gli artisti che hanno aderito a questo tradizionale appuntamento con il mondo della cultura e dell’arte che richiama a Pizzo non soltanto gli appassionati ma anche i tantissimi vacanzieri presenti sulla Costa degli Dei e che annualmente raggiungono la suggestiva località napitina per apprezzare le interessanti opere d’arti che molti autori calabresi e non espongono nell’accogliente salone del Museo della Tonnara, vera e propria casa della cultura e dell’arte.

“I successi conseguiti negli anni scorsi – ha dichiarato Angelo Silvestri, Presidente dell’Associazione, presentando l’evento – continuano a stimolare il nostro stagionale impegno e ci impongono sempre nuove e più moderne aperture in direzione della necessità di assicurare il proseguio di un appuntamento estivo di tutto rispetto che la città di Pizzo avverte come il classico fiore all’occhiello.

Il sostegno dell’Amministrazione comunale ma soprattutto l’interesse degli artisti che partecipano con estrema attenzione e passione alla rassegna – ha aggiunto Angelo Silvestri – ha fatto si che l’evento diventasse sempre più competitivo ed entrasse nel taccuino-vacanza degli innumerevoli  ospiti che sono presenti sul nostro bellissimo ed accogliente litorale.

Le adesione di quest’anno, dunque, confermano l’importanza dell’iniziativa e continuano a stimolare ulteriormente l’impegno, la passione e il sacrificio di chi ha da sempre capito che questo appuntamento rappresenta un faro sempre più luminoso per gli straordinari borghi di Pizzo e dintorni.

Ventisette nastri d’inaugurazione non sono pochi – conclude con un pizzico di orgoglio Angelo Silvestri – ma servono certamente a confermare che l’interesse sui tantissimi e qualificati artisti che amano esporre le proprie opere resta sempre notevole e che Pizzo costituisce, sempre, un serio e qualificato riferimento per la Calabria che promuove la sua immagine migliore per lo sviluppo del suo territorio”.

Per Tony Bilotta, ex Presidente della Camera di Commercio di Vibo Valentia  profondo e convinto sostenitore della validità della rassegna di Estatearte, “l’idea portata avanti con tenacia, caparbietà e forte passione dall’Associazione culturale continua, tra l’altro, a valorizzare le tantissime potenzialità del  nostro territorio che rappresentano più che una speranza per lo sviluppo dell’economia, della cultura, dell’accoglienza e dell’ambiente.     

La rassegna d’arte rimarrà esposta dal 24 agosto al 1 settembre.

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Anci Giovani Calabria si appresta a eleggere il coordinatore regionale

Anci Giovani si appresta a eleggere il suo nuovo coordinatore regionale.

Ne dà notizia il presidente di Anci Calabria, Gianluca Callipo, che rende nota la convocazione dell’assemblea congressuale dell’associazione che riunisce gli amministratori locali under 35. 

L’appuntamento è fissato per lunedì 11 febbraio, all’Hotel Lamezia, ore 10.

Dopo l’insediamento dell’ufficio di presidenza, ci sarà la presentazione dei candidati, con la successiva elezione del coordinatore e del coordinamento regionale che sarà composto da 30 elementi.

Chiamati a eleggere il loro rappresentante sono tutti gli amministratori che non hanno superato il compimento del 35° anno di età al momento della loro elezione a sindaco, consigliere comunale o della nomina ad assessore. 

«Questo importante passaggio congressuale - commenta Callipo - aggiunge un altro tassello alla definizione degli organismi di Anci Calabria, che con la costituzione della rappresentanza giovanile sarà ancora più forte e incisiva nelle dinamiche decisionali a tutela delle nostre comunità»

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