Peschereccio affonda nel Vibonese, salvati tre pescatori

Durante una normale attività di vigilanza e controllo, una vedetta della guardia di finanza, grazie agli avanzatissimi sensori di bordo è riuscita ad individuare tre persone in mare alla deriva, a circa 7 miglia da Capo Vaticano, stremati e in evidente difficoltà. Una volta raggiunti e recuperati a bordo hanno dichiarato di essere membri dell'equipaggio "Maurizio I" di Gioia Tauro. I tre, visibilmente scossi ma in buone condizioni di salute, sono stati affidati alle cure mediche dei sanitari all'interno del porto di Gioia Tauro. 

L'affondamento del motopesca è stato così repentino che i tre non hanno neanche avuto il tempo di allertare i soccorsi e chiedere aiuto. solo l'intervento dei finanzieri ha evitato il peggio. 

Solo pochi giorni fa le fiamme gialle erano intervenute al largo di Diamante per trarre in salvo una famiglia alla deriva a bordo di un piccolo natante da diporto.

Spaccio di droga, due arresti

Nell’ambito di un’attività finalizzata al contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti, gli agenti del Commissariato di Gioia Tauro (Rc), unitamente alle unità cinofile della Questura di Reggio Calabria, hanno arrestato due persone colte in flagranza del reato di spaccio di sostanze stupefacenti.   

In particolare, al termine della perquisizione effettuata a casa degli arrestati, i poliziotti, grazie al fiuto del cane antidroga Casting, hanno rinvenuto 42 grammi marijuana, involucri di cellophane e un bilancino di precisione.

Inoltre, nel corso di ulteriori controlli, sono state rinvenute, occultate in borsoni da viaggio, numerose confezioni di sigarette di marca estera, tutte prive del sigillo del Monopolio di Stato.

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Rubano trattore e materiale agricolo, arrestati

Nei giorni scorsi, a Reggio Calabria e Gioia Tauro, su disposizione del gip del Tribunale reggino, i carabinieri hanno dato esecuzione a un’ordinanza d’applicazione di misura cautelare nei confronti di quattro persone, accusate di ricettazione in concorso, con l’aggravante della recidiva reiterata.

Il provvedimento giunge in seguito ad un’indagine scattata a marzo scorso, dopo che i carabinieri della Stazione di Reggio Calabria - Cannavò, hanno acquisito una denuncia contro ignoti per il furto di un trattore e di altro materiale agricolo.

Gli investigatori hanno quindi verificato alcuni dati in loro possesso, constatando che il 23 febbraio scorso, nel corso di un normale controllo del territorio, una pattuglia dell’Arma aveva fermato un furgone che trasportava un trattore le cui caratteristiche erano simili a quelle del mezzo rubato.

Nella circostanza, i militari avevano sottoposto a controllo anche un’autovettura con a bordo tre degli arrestati.

Pertanto, al termine dell’indagine è stato possibile identificare i presunti responsabili del furto.

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Operazione “Rail Verde” contro la produzione di marijuana, 16 misure cautelari

I finanzieri del Comando provinciale di Reggio Calabria, con l’ausilio di unità cinofile e la collaborazione dei  colleghi di Livorno, Olbia, e della Sezione aerea di Lamezia Terme, su delega della Procura della Repubblica di Palmi, hanno dato esecuzione a un’ordinanza di misure cautelari personali emessa dal gip del Tribunale di Palmi nei confronti di 16 persone accusate di detenzione e spaccio di marijuana.

In particolare, è stata disposta la custodia cautelare in carcere nei confronti di 12 indagati e il divieto di dimora per altri 4.

I destinatari dalla misura sono dieci italiani, residenti a Gioia Tauro, Rosarno e Palmi, un liberiano, un senegalese e quattro ghanesi, di cui uno risulta tuttora percettore di reddito di cittadinanza, che verrà immediatamente sospeso, così come previsto dalla normativa vigente.

Ai 16 indagati vengono provvisoriamente contestati, a vario titolo, i reati di produzione e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, di combustione illecita di rifiuti pericolosi, di resistenza a pubblico ufficiale, di evasione e furto.

L’operazione, denominata “Rail Verde”, ha permesso di scoprire che gli indagati avrebbero curato l'intera filiera - dalla coltivazione alla vendita - di marijuana.

L’indagine è scattata  nel giugno dell'anno scorso, quando un elicottero della guardia di finanza di Lamezia Terme ha individuato una vasta piantagione di marijuana, in un terreno demaniale del Comune di Gioia Tauro (Rc).

Una volta sul posto, i finanzieri hanno rinvenuto e sottoposto a sequestro 1.219 piante di cannabis e 14 chili d'infiorescenze, per un totale di quasi 8 quintali.

Le indagini hanno consentito di ricostruire come la piantagione fosse irrigata tramite un sistema “a goccia”, costantemente vigilata dagli indagati, uno dei quali, in particolare, si sarebbe recato giornalmente sul posto lasciando gli arresti domiciliari cui era sottoposto per altro reato.

Alcuni tra gli indagati, inconsapevoli di essere monitorati dagli investigatori, nell’imminenza dell’intervento che ha portato al sequestro, hanno tentato di dileguarsi tra i campi del “Bosco di Rosarno” mentre altri si sono dati ad una spericolata fuga fra le trazzere, a bordo di un mezzo inseguito dalle auto della guardia di finanza. Fuga terminata con un rovinoso incidente. Altri, invece, hanno provato a distruggere le piantine dando fuoco alla piantagione e costringendo i militari sul posto a mettere in sicurezza dall’incendio il terreno e le coltivazioni posti nelle adiacenze.

Le indagini hanno consentito, inoltre, di individuare il luogo di deposito, di lavorazione ed essiccazione dello stupefacente dal quale gli indagati scambiavano foto, anche selfie, via WhatsApp. Infine, sono state ricostruite decine di operazioni di spaccio tra Gioia Tauro e Livorno, effettuate anche in pieno giorno e perfino in zone frequentate da bambini.

Controlli dei carabinieri, arresti e denunce nel Reggino

Negli ultimi giorni, i carabinieri della Compagnia di Gioia Tauro, hanno posto in essere diversi controlli nell’ottica di garantire la costante attività di prevenzione e contrasto dei reati in genere: diverse le irregolarità rilevate.

In tale quadro, a Rosarno, i militari dell’Arma hanno arrestato per evasione un 26enne già sottoposto agli arresti domiciliari, in quanto non era stato trovato a casa all’atto del controllo bensì, come emerso da successive ricerche, presso altra abitazione dove sarebbe andato a prendere un caffè. Il giovane è stato sottoposto a processo con rito direttissimo, presso il Tribunale di Palmi.

Arrestato, inoltre, un 62enne per espiazione pena, condannato per ricettazione, e tradotto presso il carcere di Palmi.

A Galatro, invece, i Carabinieri, hanno dato attuazione a un ordine di esecuzione per espiazione pena emesso dalla Procura di Palmi, nei confronti di un 40enne, mentre a Maropati hanno denunciato un 69enne per ricettazione in quanto nell’ambito di un normale controllo, i militari hanno constatato la contraffazione del numero di telaio dell’autovettura, successivamente posta sotto sequestro.

A San Ferdinando è stato denunciato un 39enne per violazione dei provvedimenti di allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa, poiché a seguito di attività di accertamento è stato appurato che l’uomo nonostante fosse sottoposto alla misura cautelare disposta dal giudice, si recasse ugualmente presso l’abitazione dell’ex moglie nell’intento di prendere i figli, in violazione delle prescrizioni imposte.

Denunciati inoltre un 51enne di San Ferdinando, per usurpazione e danneggiamento di parte del terreno del vicino, e un 28enne extracomunitario per insolvenza fraudolenta poiché allontanatosi da una locale struttura ricettiva, senza aver saldato l’importo dovuto per il soggiorno.

Infine, nel corso di controlli agli esercizi pubblici, i militari dell’Arma hanno denunciato una donna 47enne per oltraggio a pubblico ufficiale dopo essersi rifiutata di esibire i documenti a seguito di un controllo di polizia condotto presso un bar del comune di Gioia Tauro.

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Beccato con due involucri di marijuana, arrestato

Una persona è stata arrestata dai poliziotti del Commissariato di Gioia Tauro (Rc), perché accusata di violazione delle leggi sugli stupefacenti e resistenza a pubblico ufficiale.

In particolare, durante una perquisizione personale, nella camicia dell’indagato sono stati rinvenuti due involucri contenenti marijuana.

Nonostante il tentativo di opporsi all’arresto, l’uomo è stato bloccato e accompagnato in Commissariato.

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Sorpreso in auto con 87 chili di cocaina, arrestato

Una pattuglia della Sezione radiomobile della Compagnia carabinieri di Gioia Tauro (Rc) ha arrestato, in flagranza di reato, un 36enne, accusato di detenzione di stupefacenti.  

I militari, impegnati in servizio notturno nei pressi del porto gioiese, hanno notato un automobilista che, alla loro vista, ha repentinamente invertito il senso di marcia. Gli uomini dell'Arma hanno, quindi, deciso di fermare il fuggitivo per sottoporlo a perquisizione.

Durante il controllo, sul sedile posteriore del veicolo, sono stati rivenuti tre borsoni con all'interno 63 panetti di cocaina, per un peso complessivo di  87 chili.

Una volta sequestrato lo stupefacente, il 36enne è stato arrestato e tradotto nel carcere di Palmi.

Il considerevole quantitativo - peraltro rinvenuto in una zona poco distante dal porto - non esclude possibili collegamenti con lo scalo merci.

 

I Nas sequestrano prodotti di carnevale e giocattoli pericolosi

I carabinieri del Nas di Reggio Calabria durante il periodo di Carnevale sono stati impegnati in numeroso ispezioni presso attività commerciali che ponevano in vendita costumi, maschere e giocattoli per bambini, allo scopo di reprimere il commercio di prodotti non certificati e quindi potenzialmente pericolosi per la salute.

I controlli, eseguiti a Reggio Calabria, Gioia Tauro e Rosarno, presso centri commerciali gestiti da persone di nazionalità cinese, hanno portato al sequestro di oltre 300 prodotti carnevaleschi (maschere, parrucche, occhiali) privi del marchio Ce, delle indicazioni sulla sicurezza per bambini e sul corretto utilizzo per evitare danni alla salute.

Complessivamente sono state elevate sanzioni per 9 mila euro a carico di quattro attività commerciali, tutte  segnalate alla Camera di commercio di Reggio Calabria per le valutazioni di competenza.

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