Minacce e molestie alla moglie, scatta la misura cautelare

I poliziotti della Squadra mobile di Cosenza hanno dato esecuzione ad un'ordinanza di applicazione di misura cautelare personale del divieto di avvicinamento alla persona offesa emessa dal gip presso il Tribunale di Cosenza, su richiesta della locale Procura della Repubblica, a carico di B.F., 46 anni, del luogo ritenuto responsabile del reato di maltrattamenti in famiglia.

In particolare, una volta raccolta la testimonianza della donna, i poliziotti hanno avviato le indagini grazie alle quali è stato possibile ricostruire le ripetute minacce e molestie poste in essere dall’uomo verso la moglie, apostrofata con espressioni ingiuriose, vessata con condotte persecutorie e denigrata nel suo essere donna, minacciata di morte nel caso in cui si fosse ribellata, il tutto alla costante presenza dei figli e dei familiari della donna.

 

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Maltrattamenti in famiglia, misura cautelare per un 38enne

I poliziotti della Squadra mobile di Cosenza hanno eseguito un’ordinanza di applicazione della misura cautelare del divieto di avvicinamento emessa dal gip del Tribunale di Cosenza, su richiesta della locale Procura della Repubblica, a carico di un cittadino albanese, L. A., di 38 anni.  

L’uomo è ritenuto responsabile del reato di maltrattamenti in famiglia.

Dalle indagini sono emerse le ripetute minacce e molestie che il 38enne avrebbe posto in essere nei confronti dell’ex compagna.

La donna sarebbe stata seguita durante gli spostamenti ed avrebbe ricevuto anche minacce di morte.

Dal racconto della vittima è emerso, inoltre, che in seguito alla separazione avvenuta l’estate scorsa, l’ex convivente avrebbe iniziato a molestarla telefonicamente ad ogni ora del giorno e della notte anche attraverso il cellulare della figlia  di otto anni. 

Pertanto, sulla scorta dei risultati dell’indagine, l’autorità giudiziaria ha emesso l’ordinanza di custodia cautelare eseguita ieri pomeriggio.

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Maltrattamenti in famiglia, scatta la misura cautelare

I carabinieri della Stazione di Melito di Porto Salvo (RC) hanno dato esecuzione ad un'ordinanza di misura cautelare di allontanamento dalla casa familiare e divieto di avvicinamento alla persona offesa ed ai luoghi dalla stessa frequentati, emessa dal Tribunale di Reggio Calabria, su richiesta della Procura della Repubblica, nei confronti di P. P., 54enne di Roghudi (RC), marito della vittima.

Le indagini hanno preso il via in seguito alla richiesta d'intervento giunta al numero d’emergenza 112 ed alla successiva denuncia da parte della moglie, M. S., di 51 anni.

Nel corso dell’attività, i carabinieri hanno accertato numerosi episodi di violenze e maltrattamenti, che sarebbero stati perpetrati nel corso degli anni, anche nei confronti dei tre figli della coppia e culminati nell’ultimo grave episodio del 3 agosto scorso, che ha portato la vittima a richiedere l’intervento dei militari.

L’attività investigativa ha fatto emergere come le condotte violente, intimidatorie e vessatorie poste in essere dall'indagato sia ai danni della moglie che dei figli si sarebbero manifestate non solo con violenza fisica, ma anche con ingiurie, insulti ed umiliazioni quasi quotidiane.

Al 54enne, allontanato dalla casa familiare, è stato vietato di avvicinarsi alla persona offesa e a recarsi nei luoghi solitamente frequentati dalla moglie e dai figli e dovrà ora rispondere dei reati di maltrattamenti in famiglia, violenza sessuale e lesioni personali.

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Viola il divieto di avvicinarsi alla moglie, arrestato

I carabinieri della Sezione radiomobile della Compagnia di Cosenza hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal gip del Tribunale di Cosenza su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di un 34enne di nazionalità romena, responsabile di aver violato la misura cautelare del divieto di dimora nel capoluogo bruzio e del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa.

L’uomo in passato si era reso responsabile di maltrattamenti ai danni della moglie, la quale era stata costretta a rivolgersi ai militari della Stazione di Cosenza Principale dopo una violenta aggressione fisica avvenuta presso il piazzale Autolinee, dove il 34enne l'aveva colpito con schiaffi e pugni al volto, tanto da causarle delle evidenti tumefazioni agli zigomi, al labbro ed alla mandibola.

Nonostante l’intervento dell’autorità giudiziaria con il primo provvedimento, il 34 enne era stato più volte controllato dai militari nel piazzale Autolinee, dove in un’occasione aveva anche cercato di avvicinarsi alla moglie che stava prendendo l’autobus per recarsi al lavoro.

I carabinieri, al fine di tutelare la donna che dopo anni di soprusi era riuscita a denunciare quanto subito, avevano da tempo incrementato i controlli sull’uomo, il quale in diverse circostanze ha dimostrato di non curarsi dei provvedimenti emessi a suo carico dal Tribunale di Cosenza.

L’arrestato dunque, espletate le formalità di rito, è stato associato presso la casa circondariale di Cosenza.

Minaccia e maltratta i genitori, 18enne finisce in manette

I carabinieri della Tenenza di Isola di Capo Rizzuto (Kr) hanno arrestato un 18enne del luogo, accusato di maltrattamenti in famiglia.

In particolare, i militari sono intervenuti in quanto il ragazzo avrebbe minacciato ed offenso ripetutamente i suoi genitori.

Il giovane, al termine delle formalità di rito, è stato tradotto nella casa circondariale di Crotone.

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Maltrattamenti in famiglia, 29enne allontanato da casa

I poliziotti della Questura di Cosenza hanno eseguito un’ordinanza di applicazione della misura dell’allontanamento dalla casa familiare e contestuale divieto di avvicinamento alla vittima, emessa dal gip presso il Tribunale della città bruzia, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di un ventinovenne ritenuto responsabile del reato di maltrattamenti in famiglia.

In particolare, in base alle indagini condotte dagli agenti della Squadra mobile, l’uomo avrebbe, ripetutamente, minacciato ed aggredito, anche in presenza dei figli minori, sia la moglie che la suocera.

 

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Sorpreso per strada con un coltello, 22enne finisce in manette

I poliziotti del Commissariato di Taurianova (Rc) hanno arrestato in flagranza di reato un 22enne di nazionalità romena, accusato di atti persecutori e porto in luogo pubblico di armi o oggetti atti ad offendere.

L'arresto è scattato in seguito alla denuncia con la quale l’ex compagna del giovane ha segnalato di essere stata maltrattata più volte, al punto da dover cambiare casa insieme ai tre figli minori.

Nonostante l'allontanamento, l’uomo avrebbe continuato a molestarla telefonicamente, minacciandola di recarsi presso la nuova abitazione e di compiere gesti inconsulti.

Il personale delle Volanti, già in allerta per la pericolosità della situazione, ha intercettato in strada l’uomo mentre si aggirava nel centro cittadino.

Trovatolo in possesso di un coltello di 29 centimetri di lunghezza, i poliziotti lo hanno arrestato in flagranza di reato e, su disposizione dell’autorità giudiziaria, lo hanno condotto nella casa circondariale di Palmi.

 

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Maltratta ed estorce denaro ai figli, arrestato

Gli uomini della Squadra mobile della Questura di Crotone hanno notificato, a R. F., 36 anni, del luogo, un'ordinanza di applicazione della misura cautelare della custodia in carcere.

Il destinatario è accusato di maltrattamenti in famiglia ed estorsione nei confronti dei figli.

Per gli investigatori, infatti, il 36enne avrebbe, in diverse occasioni, insultato, minacciato e aggredito fisicamente i figli che si rifiutavano di dargli denaro da destinare all'acquisto di droga.

L'atteggiamento minaccioso dell'uomo non sarebbe cessato, neppure in seguito al suo trasferimento in una regione del Nord Italia, dove era andato alla ricerca di lavoro.

L'uomo, infatti, avrebbe obbligato i figli a fargli delle ricariche online per svariate centinaia di euro.

 

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