Commesse due rapine nel Vibonese

Un negozio che vende articoli per la casa ed un'agenzia di scommesse sono stati presi di mira nell'arco di qualche ora in provincia di Vibo Valentia. Intorno a mezzanotte e mezza, tre banditi hanno agito armati e col viso coperto e sono entrati nel centro scommesse che si trova a Vena di Jonadi. Colpito il proprietario alla testa col calcio di una pistola, i malviventi hanno preteso la consegna del denaro e sono fuggiti col bottino che ammonta a 1.500 euro. La ferita riportata nell'aggressione ha reso necessario, per l'esercente, il ricorso ai medici del Pronto Soccorso che hanno suturato la lesione applicando diversi punti.  Gli agenti della Squadra Mobile della Questura hanno avviato indagini sull'episodio. Il secondo caso si è registrato a Paravati, frazione di Mileto. In questa circostanza, su cui stanno lavorando i Carabinieri, sono stati due i delinquenti che hanno rapinato il negozio di prodotti casalinghi.

 

 

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SuperEnalotto: vinti 21 mila euro nel Vibonese

Ha puntato otto euro ne ha intascati più di 21 mila centrando un 5 al SuperEnalotto. La fortunata giocata ha avuto come teatro la rivendita "Fumo e profumo", ubicata al civico 222 di Corso Umberto I, a Mileto, in provincia di Vibo Valentia. Lo scorso anno in Calabria, nel breve arco temporale di tre giorni (fra il 10 ed il 13 gennaio) si sono registrati a Montepaone, nel Catanzarese, un 6, che ha fruttato 4,3 milioni di euro, ed un un 5 stella da 1 milione. Pochi mesi più tardi, il 16 maggio, nel Vibonese, la Dea Bendata ha fatto incassare 315 mila euro grazie ad 5+ e, poco più di una settimana dopo, il 26 maggio, a Rende, in provincia di Cosenza, un ulteriore 5+ ha garantito una vincita che superava i 250 mila euro.

Presunti maltrattamenti ad un alunno in una scuola del Vibonese: guai per 4 insegnanti

Una brutta storia con al centro un bambino di 12 anni che sarebbe stato ripetutamente isolato, umiliato e insultato. Una vicenda triste che fa riflettere su un’epoca in cui i valori sembrano smarriti, sostituiti dalla frenesia di un sistema basato sull’egoismo. È “Il Quotidiano del Sud” a focalizzare l’attenzione su quanto sarebbe accaduto nella scuola media di Mileto, dove 4 insegnanti avrebbero ricevuto l’avviso di conclusioni delle indagini. I fatti risalirebbe all’anno scolastico 2014/2015, quando per lo studente le lezioni si sarebbero trasformate in un incubo. Deriso, lasciato solo, apostrofato: situazioni pesanti per una mente giovanissima che avrebbe meritato ben altro trattamento. Il suo atteggiamento non sarebbe passato inosservato per i genitori, i quali avrebbero presentato denuncia presso la Stazione dei carabinieri. Al ragazzo sarebbe stato diagnosticato un “disturbo emotivo con tratto ansioso-depressivo reattivo a stress”. Inevitabile sarebbero stati la frequenza di un altro istituto e lo spostamento della famiglia in un’altra città. Per la cittadina della normanna si tratterebbe di un nuovo caso sorto fra le mura scolastiche. 

Incendiate le auto di una coppia di conviventi

Due Fiat Punto appartenenti ad una coppia di fidanzati, rispettivamente di 32 e 28 anni, sono state date alle fiamme. Teatro dell'episodio la frazione Paravati di Mileto.  Il fuoco ha devastato una vettura. L'acqua piovuta dal cielo copiosamente ha contribuito a spegnere il rogo. I Carabinieri, in seguito alla denuncia presentata, hanno iniziato l'attività investigativa tesa ad individuare i responsabili dell'atto doloso. 

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Marijuana in casa: arrestati due giovani muratori

Avevano in casa una bella scorta di droga, che i Carabinieri ritengono probabile volessero "piazzare" sul mercato in questo ponte dell’Immacolata, ma i militari dell'Arma sono arrivati prima. Con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio  di sostanze stupefacenti sono stati arrestatati due soggetti di Mileto L.I., di 21 anni e F.M., di 29 anni. I Carabinieri della Stazione di Mileto, unitamente a quelli dello squadrone Cacciatori di Calabria, nel corso di due perquisizioni domiciliari eseguite presso terreni e abitazioni in uso ai due soggetti hanno rinvenuto complessivamente 265 grammi di marijuana, un bilancino di precisione e materiale destinato al confezionamento dello stupefacente. I due giovani, di professione muratori, sono stati condotti presso gli uffici del Comando stazione e, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, tradotti presso le rispettive abitazioni in attesa della celebrazione dell’udienza di convalida dell’arresto.

 

Tragico incidente stradale a ridosso dello svincolo di Mileto: morto un 19enne

Un giovane di diciannove anni è morto la notte scorsa a causa delle lesioni riportate in un terribile incidente stradale verificatosi a breve distanza dallo svincolo autostradale di Mileto. La vittima, Domenico Napoli, stava viaggiando lungo l'A3 Salerno-Reggio a bordo di una Fiat Panda che, per ragioni al vaglio degli agenti della Polizia Stradale di Vibo Valentia recatisi sul luogo della tragedia, si è schiantata violentemente sul muro ai margini di una galleria. L'urto è stato tale da scaraventare il povero ragazzo, che viveva a Melicuccà, all'esterno della vettura.  La morte è stata istantanea e vano si è rivelato l'arrivo del personale sanitario del 118. Addetti Aci ed Anas hanno provveduto a recuperare gli ulteriori due veicoli interessati dal sinistro avvenuto verso l'una. 

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Anche in Calabria blitz di Forza Nuova contro l'Isis

Forza Nuova ha affisso in tutta Italia centinaia di cartelli: alcuni indicanti una 'WAR ZONE - Islamic Occupied Area", sugli ingressi delle moschee presenti nelle nostre città, altri, con il motto 'SI VIS PACEM PARA BELLUM', sui portoni delle chiese limitrofe ai centri islamici. In Calabria il blitz è stato effettuato nelle città di Lamezia Terme, Sellia e Mileto. A Lamezia i militanti forzanovisti hanno anche chiuso simbolicamente con del nastro bianco e rosso la moschea ed attaccato all’ingresso del Duomo i cartelli 'Si vis pacem para bellum'. "La nostra 'provocazione' - spiegano i rappresentanti del movimento di estrema destra - illustra i due princìpi su cui Forza Nuova costruisce la lettura della sfida legata all'ora presente: da una parte occorre archiviare definitivamente ogni pulsione buonista ed integrazionista e dichiarare senza tentennamenti che non potrà mai essere imposta in Italia una società multietnica e multiculturale; le moschee costruite nelle nostre città sono il simbolo più evidente del lassismo morale e pragmatico della politica italiana, cieca ai bisogni della sua gente e serva di strategie ed interessi stranieri. Occorre armare il pensiero e le anime contro chi vorrebbe imporci la coesistenza forzata con l'Islam, ma, anche e soprattutto, contro i 'terroristi' italiani - intellettuali, politici e uomini di 'cultura' vari - che spacciano idee integrazioniste, multiculturaliste, omogeneizzatrici di stirpi e tradizioni, usando, ed abusando, dei princìpi astratti di Accoglienza, Tolleranza e Solidarietà da sempre concretamente presenti nell’animo e nell'azione quotidiana del popolo italiano". "Dall’altra - secondo quanto esposto da Forza Nuova - occorre dare una scossa al mondo cattolico. Il popolo delle parrocchie, tuttora diffuso, che rappresenta un forte collante per l'identità italiana, deve capire che la sfida islamista si vincerà solo risvegliando e riaffermando con orgoglio la nostra antica ed invitta identità cattolica. La guerra a cui facciamo riferimento nei nostri cartelli è, quindi, in primo luogo, quella che va portata militarmente - al fianco della Russia di Putin, della Siria di Assad, di Hezbollah, del popolo curdo e delle milizie iraniane - al Daesh, direttamente sul suo territorio. Ed è anche, però, la guerra morale e culturale che dobbiamo condurre qui in Patria, per tirare fuori dai vecchi cassetti e dagli armadi ammuffiti la forza e l’orgoglio di affermare, rendere visibile e difendere senza sosta la nostra Identità Cattolica. Forza Nuova, quindi, afferma con chiarezza che nessun'altra moschea va costruita, sia per gli immediati ed evidenti rischi di sicurezza e salute pubblica, sia perché la sola presenza di una di esse segna la cessione territoriale e morale di un ulteriore pezzo della nostra terra ad un Islam che, al netto delle mille parole mielose e delle maschere pacifiste, incuba in sé il germe indissolubile dell’aggressione e della conquista in primis delle nazioni cristiane e della loro cultura in tutte le sue espressioni, anche architettoniche ed urbanistiche. La battaglia per il risveglio dell’Italia e dell’Europa è cominciata. La trincea è arrivata sulla nostra terra. Non vincerà il Daesh, non vinceranno gli utili idioti del buonismo nostrano, non vinceranno i fiancheggiatori del califfo al-Baghdadi: Israele, USA, Turchia, Arabia Saudita, Qatar, Kuwait".  "Abbiamo già iniziato a difendere la nostra terra e la nostra Fede - termina la nota trasmessa dagli esponenti di Forza Nuova Calabria - in ogni angolo della Patria.

 

Migliaia di fedeli a Paravati, monsignor Renzo: "Natuzza uscirà purificata dalle malevolenze"

Sono arrivati, come sempre, come ogni anno, da ogni angolo d'Italia ed erano tanti: diverse migliaia di devoti che con fede partecipata si sono spinti fino a Paravati di Mileto per essere presenti alle celebrazioni organizzate in occasione del ventiduesimo anniversario dell'approdo della sacra effige raffigurante il Cuore Immacolato di Maria Rifugio delle Anime. Tutti gli occhi erano puntati sulla statua della Madonna che fu creata seguendo i precisi suggerimenti regalati da Natuzza Evolo. Un'opera disegnata e realizzata secondo le caratteristiche che la Vergine esibiva quando appariva agli occhi, al cuore ed all'anima della "Mamma" calabrese. La Santa Messa è stata celebrata da monsignor Luigi Renzo, vescovo della diocesi di Mileto che, rivolgendosi ai fedeli in occasione dell'omelia, è stato di una chiarezza esemplare nel fare il punto della situazione in merito all'iter della canonizzazione della mistica: "Speravo -ha ammesso il prelato - di potervi dare la bella notizia, sono stato a Roma alcuni giorni fa anche per questo, ma ancora non ci sono novità, è più facile vivere da santi che essere riconosciuti santi, ma non dobbiamo meravigliarci perché il riconoscimento della santità eroica ha valore universale per tutta la Chiesa". Concetti che sono stati ulteriormente esplicitati, senza nulla tralasciare, quando ha voluto ricordare gli ostacoli, frapposti dagli uomini, lungo il tragitto mondano percorso da Natuzza. Il prologo di quanto le sarebbe stato riservato anche dopo la morte ed è per uesto che la procedura seguita per consacrare la sua santità è irta e segnata da trappole lasciate da chi le ha reso complicata l'esistenza terrena. Di fronte a queste maldicenze, ha detto monsignor Renzo, bisogna attrezzarsi con un sovrappiù di pazienza perché: "Uscire purificata da qualsiasi malevolenza e dubbio è fondamentale e sarà già il primo riconoscimento della sua venerabilità, dobbiamo avere fiducia nella chiesa e certamente la nostra mistica ci sarà restituita nella sua esemplarità luminosa".

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