Sequestrata azienda zootecnica realizzata abusivamente in un’area protetta: denunciati i proprietari

I Carabinieri del Gruppo di Gioia Tauro in collaborazione con i militari del Reparto Carabinieri Parco Nazionale Aspromonte hanno denunciato due imprenditori agricoli di Platì (Rc) per invasione di terreni e abusivismo edilizio nell’area Parco.

In particolare, il servizio condotto dai militari dell’Arma s’inquadra nel più ampio servizio di controllo a largo raggio delle zone rurali aspromontane, volto al contrasto del fenomeno delle “vacche sacre”, vale a dire dei bovini lasciati pascolare senza controllo dai pastori.

Nello specifico, i carabinieri, nel corso di attività di verifica presso un’azienda zootecnica con sede a Platì di proprietà dei due e zone di pascolo ricadenti nel comune di Molochio, hanno riscontrato la realizzazione abusiva di ampliamenti delle loro stalle, invadendo un’area ricadente nel perimetro del Parco nazionale d’Aspromonte totalmente sottratta agli interventi antropici. L’intera area è stata sequestrata, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria di Locri.

Ai due imprenditori, inoltre, sono state contestate sanzioni per 13 mila euro, per numerose irregolarità rilevate nella gestione dei capi di bestiame, principalmente legate al pascolo abusivo e al mancato rispetto della normativa sui marchi auricolari che gli allevatori hanno l’obbligo di far apporre sui bovini di loro proprietà.

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Produceva marijuana in casa, con una serra alimentata da un allaccio abusivo alla rete elettrica: arrestato

I carabinieri di Plati e i colleghi dello Squadrone eliportato Cacciatori di Calabria, hanno arrestato un bracciante agricolo 25enne,  per produzione e detenzione illecita di sostanze stupefacenti e furto aggravato di energia elettrica.

In particolare, i militari, durante una perquisizione a casa dell’indagato, hanno rinvenuto una piantagione indoor composta da circa 300 piante di canapa indiana, la cui coltivazione in serra era realizzata mediante sofisticati impianti di riscaldamento ad irraggiamento, potenti lampade, trasformatori di ventilazione ed irrigazione a goccia, tutto alimentato attraverso un allaccio abusivo alla rete elettrica pubblica.

La piantagione e le attrezzature necessarie alla coltivazione sono state sequestrate e distrutte, mentre il 25enne, in seguito alla convalida dell’arresto, è stato sottoposto ai domiciliari.

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Sorpresi a cacciare in area protetta con armi clandestine, arrestati

Possesso di armi clandestine e munizioni, ricettazione, violazioni inerenti la legge quadro sulle aree protette e trasgressione delle norme per la protezione della fauna e il prelievo venatorio.

Queste le accuse con le quali, P.F., 49 anni e A.A. (23), rispettivamente di Ciminà (Rc) e Platì, sono stati arrestati dai Carabinieri in un’area del Parco nazionale d’Aspromonte.  

Gli arresti sono scattati nel corso di un servizio di controllo notturno, durante il quale i militari della Stazione di Sant'Ilario dello Ionio e dello Squadrone eliportato “Cacciatori” hanno sorpreso i due uomini in località “Antoninello”, nel comune di Ciminà, mentre erano intenti a praticare caccia di frodo.

Gli arrestati sono stati trovati in possesso di due fucili, uno dei quali risultato assemblato artigianalmente, diverse munizioni e alcuni esemplari di fauna protetta già abbattuta.

Pertanto, una volta espletate le formalità di rito, P.F. e A.A., sono stati posti ai domiciliari.

Le armi sequestrate saranno, invece, sottoposte a esame balistico per verificare se siano state usate per compiere reati.         

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Sorpresi ad annaffiare una piantagione di marijuana, zio e nipote in manette

I  Carabinieri della Compagnia di Taurianova (Rc) hanno arrestato in flagranza di reato per coltivazione illecita di sostanze stupefacenti, zio e nipote, di 41 e 28 anni.

I due, entrambi residenti a Platì, sono stati sorpresi ad annaffiare 106 piante di marijuana coltivate in località Trepitò di Molochio e Serro Lungo di Varapodio.

A fare la scoperta sono stati i Carabinieri delle locali Stazioni, con il supporto dei colleghi dello Squadrone eliportato Cacciatori di Calabria.

Le piante sono state sequestrate, mentre gli indagati sono stati rinchiusi nel carcere di Palmi.

Due piantagioni di marijuana rinvenute in una casa disabitata

Platì - I Carabinieri della Stazione di Platì (Rc) e dello Squadrone eliportato “Caccatori di Calabria” hanno rinvenuto, in un immobile disabitato, due piantagioni “indoor” costituite da circa 200 piante di canapa indiana.

Le coltivazioni erano alimentate con un impianto d’irrigazione ed un sistema di ventilazione.

Contestualmente, i militari hanno scoperto e rimosso, con il supporto di personale Enel, un impianto elettrico abusivo, collegato alla rete pubblica, che sottraeva un ingente quantitativo di energia per alimentare illegalmente i sistemi di illuminazione, ventilazione ed irrigazione.

Lo stupefacente è stato, infine, campionato e distrutto.        

In casa con un chilo di marijuana e 48 piante di canapa indiana, arrestato

I Carabinieri di Platì (Rc), con il supporto dei colleghi dello Squadrone eliportato Cacciatori “Calabria”, hanno arrestato, in flagranza di reato, C.D., 23 anni, del luogo, accusato di produzione, traffico e detenzione di sostanze stupefacenti.

In particolare, durante una perquisizione a casa del giovane, i militari hanno rinvenuto 1 kg di marijuana ed una serra domestica allestita nel seminterrato, nella quale erano state messe a dimora 48 piantine di canapa indiana.

Una volta sequestrata la droga, insieme a materiale utilizzabile per il confezionamento dello stupefacente ed a videocamere del tipo fototrappole, i carabinieri hanno arrestato Il 23enne.

Piantagione di marijuana rinvenuta nel Reggino

I carabinieri della locale Stazione, con l’ausilio dei colleghi dell’8° Nucleo elicotteri di Vibo Valentia e dello Squadrone eliportato Cacciatori di Calabria, hanno individuato, in località “Fossetta” del comune di Platì (Rc), una piantagione composta da 200 arbusti di cannabis ed un fucile da caccia calibro 12 con matricola illeggibile.

Il rinvenimento è stato effettuato nel terreno di proprietà di un 57enne del posto che è stato arrestato.

Lo stupefacente e il fucile sono stati sequestrati e saranno inviati al Ris di Messina per gli accertamenti del caso.

Su disposizione della Procura della Repubblica di Locri, l’arrestato è stato sottoposto ai domiciliari in attesa dell'udienza di convalida.

Fucile, munizioni e 30 mila euro nascosti in un ovile, in manette un 64enne

I carabinieri della Compagnia di Locri hanno arrestato un bracciante agricolo 64enne, proprietario di un terreno sul quale sono stati rinvenuti un fucile, una trentina di cartucce e trentamila euro.

In particolare, durante un rastrellamento in contrada Salice, nel comune di Platì, i militari hanno perquisito il fondo agricolo di proprietà del 64enne.

Nel corso dell'attività, in un tubo in ceramica, nascosto in un ovile, sono stati rinvenuti il fucile ed i proiettili.

Poco lontano, occultati sotto terra, i militari hanno scoperto circa 30 mila euro in banconote di vario taglio.

Per il bracciante è quindi scattato l'arresto.

Al termine delle formalità di rito, l'uomo è stato posto ai domiciliari, in attesa dell'udienza di convalida.

 

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