Fitto ed il #ricostruttori tour, Venerdì 6 marzo a Vibo Valentia

In una sempre più scricchiolante Forza Italia, assume consistenza la fronda interna guidata da Raffaele Fitto. L’obiettivo dichiarato dell’ex Governatore della Puglia, è di accreditarsi come il successore di Berlusconi. Per farlo ha bisogno di alleati. Non è un caso, che da mesi, stia girando in lungo ed in largo, per la Penisola con l’obiettivo di catalizzare attorno a sé il malcontento che serpeggia nelle guarnigioni azzurre. Nel marasma generale, una delle regioni in cui la confusione regna sovrana è, neppure a dirlo, la Calabria. Nell’ex fortino di Scopelliti, non passa giorno, infatti, che i forzisti non se le diano di santa ragione. Una guerra per bande, in cui non esiste una linea di demarcazione. Non ci sono amici o alleati, perché nessuno si fida più di nessuno. I sodali di ieri, il più delle volte, sono diventati i nemici di oggi, mentre del “doman non v’è certezza”. E’ in questo contesto che, venerdì 6 marzo, accompagnato da Giuseppe Galati,” arriverà a Vibo Valentia, Raffaele Fitto. La tappa calabrese, rientra nel #ricostruttori tour, l’iniziativa con la quale l’europarlamentare azzurro vorrebbe rifondare Forza Italia.  Il tema dell’incontro che si svolgerà, alle 16, presso l’Hotel 501, sarà: "Costruiamo idee per restituire Speranza al futuro dell'Italia e dell'Europa, #Ricostruttori di Forza Italia e del Paese".

Vibo: Rapina in pieno centro

Rapina in pieno centro a Vibo Valentia dove, stamattina, alle 8,30, due malviventi incappucciati ed armati di pistola sono entrati in azione in un negozio (Splendidi Splendenti) ubicato nelle vicinanze del comando della polizia municipale. Intervenuti tempestivamente su posto, i carabinieri hanno acquisito i filmati di alcune telecamere poste all’esterno del negozio per cercare di risalire ai responsabili del gesto.

Vibo e l'antico vezzo di cambiar nome

Ho molti motivi per amare Vibo Valentia, tra cui non pochi dolci ricordi; e vi ho tenuto molte conferenze e relazioni; ed enumero dei cugini e molti amici. Insomma, Vibo è una città cui, tutto sommato, voglio bene. Ciò premesso, sorridiamo un po’ assieme. Ragazzi, quella di cambiare nome a qualcosa dev’essere proprio una mania epicorica! Non sappiamo se ai tempi del re Italo qualcuno abitasse, e con che nome, sull’alta collina ad affaccio del mare: affaccio, e torneremo. Sappiamo che i Locresi fondarono Ipponio (Ἱππώνιον), che par voler dire mercato di cavalli. Era una subcolonia autonoma, quando venne dedicato ad Olimpia lo scudo con l’iscrizione “gli Ipponiati vincitori sui Crotoniati insieme a Medmei e Locresi”; ed è forse una guerra che il mito affida alla leggenda di Eutimo. Non mi fate dilungare troppo. Verso la fine dello stesso V secolo però Ipponio e Medma si schierano, da indipendenti, contro la stessa Locri. Dopo il 356 la Confederazione dei Bruzi si scaglia contro i Greci, e Ipponio diviene Veipunium, a quanto appare da una moneta. Secondo, o forse terzo nome. Subito dopo la Seconda guerra punica, Roma vi dedusse una colonia, ed ecco il nome di Vibo colonia Valentia, che in qualche modo sa di forza, in greco Rhome/a: scusate se è poco! Strabone però continua a chiamare Ipponiate il golfo oggi di S. Eufemia. Solo Valentiam leggiamo nel Lapis Pollae. Vibonem leggiamo in Cicerone, in una lettera del 58, mentre andava in esilio. Seguirono varianti di Vibona, Bivona e altre, di cui rimane qualche traccia nella toponomastica del territorio. Vibona Balentia si legge nella Tabula Peutingeriana. Resta la memoria, e il titolo nominale, di un vescovato di Bivona, distrutto dai saraceni nel IX secolo. Fu molto tempo dopo, nel 1243, che Federico II rifondò la città e un castello, e volle il nome di Mons Leonis, Monteleone, forse dalla collina che sovrasta ad oriente. Si disse, dopo l’unità, Monteleone Calabro. Desiderosi di romanità, i fascisti locali, guidati da Luigi Razza, vollero, nel 1928, riprendere il nome di Vibo Valentia con tanto di “t”! La superstite opposizione propose Ipponio, ma, come in tutto il resto, senza successo. Un distinto signore di buona famiglia, che frequentai negli anni 1970, però amava dirmi “Ieu sugni di Muntiliuni”, per distinguersi forse dai Vibonesi di recente immigrazione. Come a Soverato diciamo “Soveratani” e “Soveratesi” con lo stesso criterio. Quanti nomi, Vibo, in tremila anni; ma sempre lì, sempre sopra l’acrocoro e l’affaccio. Ma la via Affaccio è diventata Dante Alighieri. E intanto la città, capoluogo di provincia, ha conquistato la sigla VV. Via Cassiodoro è diventata FCL: ne abbiamo detto e stradetto, e ormai la frittata è fatta. Sì, cambiare nomi è una vera mania ipponiato-monteleon-vibonese. A proposito, anch’io, dovendo scrivere dei versi in onore di fanciulla vibonese, la chiamai Iole e non con il nome vero: ci mancava pure!

 

  • Published in Cultura

"Vibo ed il suo futuro" al convegno del Rotary club

“Vibo ed il suo futuro”, questo il tema dell’incontro, organizzato dal Rotary Club di Vibo Valentia, presieduto da Antonello Fuscà. Alla manifestazione, moderata dal giornalista Pietro Comito, prenderanno parte i consiglieri regionali, Giuseppe Mangialavori, Vincenzo Pasqua e Nazzareno Salerno. Sarà, invece, assente per impegni istituzionali, il rappresentante del Partito democratico, a palazzo Campanella, Michele Mirabello. L’iniziativa si svolgerà, stasera alle 18,30, nei locali dell’hotel 501. "Il Rotary Club di Vibo valentia – ha detto Antonello Fuscà – da tempo ha pensato di relazionarsi con le istituzioni per cercare di contribuire al dibattito e soprattutto alla realizzazione di quei progetti destinati a superare l'attuale e precaria condizione socio economica ed occupazionale del territorio.

Sorical sospende l'acqua ai Comuni morosi. Ci sono anche Vibo, Tropea e Soverato

Sono quattro, Vibo Valentia, Tropea, Joppolo e Ricadi i Comuni del vibonese interessati alla prossima riduzione delle forniture idriche. A comunicarlo, Sorical Spa che, sul proprio sito, all’indirizzo: http://www.soricalspa.it/index.php?option=com_wrapper&Itemid=141, ha pubblicato l’elenco dei 39 comuni calabresi che, a partire dal prossimo 3 marzo, dovranno fare i conti con la diminuzione dell’erogazione dell’acqua. Il provvedimento, secondo il calendario predisposto dalla società che si occupa della gestione delle risorse idriche in Calabria, troverà attuazione in due fasi. Nella prima, che inizierà il 3 marzo, la riduzione verrà resa operativa in 20 Comuni, tra questi, anche, Vibo Valentia, Tropea e Soverato. La seconda, invece, prenderà il via il 10 marzo, ed interesserà i restanti 19 centri, tra cui Joppolo e Ricadi. La misura draconiana con la quale Sorical intende far valere i propri diritti trova origine nello stato di morosità dei Comuni che, in molti casi, pur facendo pagare l’acqua ai cittadini, non provvedono ad onorare i loro debiti nei confronti del fornitore. Una situazione che, con ogni, probabilità, a breve interesserà la gran parte degli Enti calabresi alle prese con situazioni finanziarie sempre più precarie ed ingestibili.

 

 

 

Il Calendario dei distacchi ed i Comuni Interessati

Comune

Diffida Prot.N.

Data e ora REDUCTIO

Stato

PAOLA

733

03/03/2015 08.00

 

SCALEA

734

03/03/2015 08.00

 

MONTEPAONE

732

03/03/2015 08.00

 

SOVERATO

737

03/03/2015 08.00

 

DIPIGNANO

727

03/03/2015 08.00

 

MARANO PRINCIPATO

730

03/03/2015 08.00

 

BELVEDERE DI SPINELLO

722

03/03/2015 08.00

 

CIRO MARINA

724

03/03/2015 08.00

 

LAMEZIA MULTISERVIZI S.P.A.

728

03/03/2015 08.00

 

SOVERIA MANNELLI

738

03/03/2015 08.00

 

LOCRI

729

03/03/2015 08.00

 

MARINA DI GIOIOSA IONICA

731

03/03/2015 08.00

SOSPESA

CONSORZIO ACQUEDOTTO VINA - PALMI

726

03/03/2015 08.00

 

SEMINARA

736

03/03/2015 08.00

 

CONDOFURI

725

03/03/2015 08.00

 

SCILLA

735

03/03/2015 08.00

 

CASTROVILLARI

723

03/03/2015 08.00

 

SPEZZANO ALBANESE

739

03/03/2015 08.00

 

TROPEA

740

03/03/2015 08.00

 

VIBO VALENTIA

741

03/03/2015 08.00

 

AMANTEA

778

10/03/2015 08.00

 

BELVEDERE MARITTIMO

779

10/03/2015 08.00

 

BIANCHI

780

10/03/2015 08.00

 

BOVA MARINA

791

10/03/2015 08.00

 

CARPANZANO

781

10/03/2015 08.00

 

CAULONIA

790

10/03/2015 08.00

 

CROPANI

793

10/03/2015 08.00

 

DAVOLI

792

10/03/2015 08.00

 

FIRMO

782

10/03/2015 08.00

 

FRANCAVILLA MARITTIMA

783

10/03/2015 08.00

 

GIOIOSA IONICA

789

10/03/2015 08.00

 

JOPPOLO

795

10/03/2015 08.00

 

MANGONE

784

10/03/2015 08.00

 

MOTTA SAN GIOVANNI

788

10/03/2015 08.00

 

OPPIDO MAMERTINA

782

10/03/2015 08.00

 

RICADI

794

10/03/2015 08.00

 

SAN FERDINANDO

782

10/03/2015 08.00

 

SAN SOSTI

785

10/03/2015 08.00

 

UMBRIATICO

796

10/03/2015 08.00

  • Published in Cronaca

Venerdì, a Vibo, la giornata di studio degli operatori dei servizi demografici

 VIBO - VALENTIA - E’ per venerdì 27 Febbraio, presso il Palazzo Santa Chiara castello normanno svevo di Vibo Valentia, che, l’associazione Anusca (Associazione nazionale uffici di stato e anagrafe), con il patrocinio del Comune di Vibo Valentia e con la collaborazione del Comitato provinciale del capoluogo, organizza una giornata di studio, in materia di stato civile, rivolta agli operatori dei servizi demografici dei comuni della provincia di Vibo Valentia. Parteciperanno all’evento: il Prefetto di Vibo Valentia, Giovanni Bruno; il Sindaco della città capoluogo di provincia, Nicola D’Agostino; il Presidente regionale Anusca Calabria, Amelia Cicirelli; il vice Domenico Linarello ed il  Presidente comitato provinciale Anusca, Pasquale Salerno.  L’incontro prevede un vasto programma il cui punto chiave ruoterà attorno al problema delle occupazioni abusive e della nuova disciplina di cui alla legge del 28 marzo 2014, n° 47, successivamente modificata nella legge n. 80, del 28 maggio 2014, che all’articolo 5 stabilisce: “chiunque occupi abusivamente un immobile senza titolo non può richiedere la residenza, né l’allacciamento a pubblici servizi in relazione all’immobile medesimo e gli atti emessi in violazione di tale divieto sono nulli a tutti gli effetti di legge”.

A Vibo Cassiodoro finisce sotto la ferrovia

Stento a crederlo, ma ho visto una foto: a Vibo Valentia c’era una via Cassiodoro, e da un paio di giorni hanno levato un’intestazione per metterla a una linea ferrovia che collegava niente di meno che Vibo con Mileto, e ciò tra il 1917 e il 1965. Attenti, la via non era, prima, intitolata all’ultimo sconosciuto e pincopallino, ma a Flavio Magno Aurelio Cassiodoro Senatore, uno dei massimi nomi della storia culturale calabrese; e in qualche modo l’ultimo dei Romani e primo uomo del Medioevo; segretario e ministro di re Teodorico, prefetto del pretorio sotto i suoi successori, e, dopo la sconfitta degli Ostrogoti e ormai anziano, organizzatore di cultura nelle sue terre di Scolacio. Raccolse e fece copiare i classici, e lasciò molte opere in un bel latino già “modernus”, sia di politica sia di teologia e musica e ortografia… Insomma, una personcina importante e per la Calabria e per tutta l’Europa cristiana. A Vibo non devono avere molte notizie su questo grande del VI secolo, ovvero manco sanno chi fu, se la Giunta comunale, evidentemente composta tutta di storici insigni, ha approvato la delibera n. 153/ 2014 TOPONOMASTICA VIBO CAPOLUOGO " MODIFICA INTESTAZIONE STRADA SITUATA IN VIBO VALENTIA DENOMINATA "VIALE CASSIODORO" IN "VIALE DELLA FERROVIA CALABRO LUCANA GIA' VIALE CASSIODORO”. Seguono vaghe motivazioni relative a un incidente mortale di molti decenni fa. Così la delibera: ma la targa effettivamente affissa non fa alcun cenno al grand’uomo, nemmeno come ex! Licenziato in tronco, povero Cassiodoro: in tronco della Calabro Lucana! Tanto meno nell’intestazione compare traccia dell’incidente che, secondo il Comune, sarebbe occasione del cambio di denominazione. Mi cadono le braccia. Nessuno, in una città che fu colta, ha trovato modo di opporsi, di eccepire, di lamentarsi? Nessuno ha difeso la memoria di Cassiodoro? O, ahimè, nessuno sa chi sia stato Cassiodoro? Poi non stupitevi che la storia calabrese non la conosca nessuno, e così la storia e la cultura in genere. A questo punto, completiamo il disastro. C’è un’importante via, in Vibo, assurdamente intitolata a Dante Alighieri: ribattezziamola via degli Autobus. E anche il duomo di San Leoluca, via, chiamatela San Tassì. Per una via delle Biciclette, boh, fate voi. Ragazzi, la volete sapere una carina? La Calabro Lucana, nel progetto originario, prevedeva niente meno che il collegamento Soverato – Santa Venere, oggi Vibo Marina. Siccome si fermò a Chiaravalle, io proporrei una nuova e più realistica intitolazione dell’ex via Cassiodoro: via delle Illusioni Perdute. Una specie di Trasversale delle Serre su rotaie…

  • Published in Diorama

Vibo: Sarà Lo Schiavo il candidato a Sindaco del Pd

VIBO VALENTIA - Sarà Antonio Maria Lo Schiavo il candidato alla carica di sindaco del centrosinistra per le prossime elezioni comunali di Vibo Valentia. A decretarlo, gli elettori che hanno preso parte alle primarie svoltesi ieri. Con 2490 preferenze, pari al 48% dei votanti, Lo Schiavo l’ha spuntata sull’ex Consigliere regionale Pietro Giamborino (2075) e sull'esponente di Sinistra ecologia e libertà, Francesco Colelli (563). Un risultato che premia l’area del Pd vicina alle posizioni del deputato Bruno Censore e del Consigliere regionale Michele Mirabello. Ad uscire, ancora una volta, sconfitto è, invece, l’ex Presidente della Provincia di Vibo Valentia, Francesco De Nisi che aveva speso le sue energie a sostegno della candidatura di Pietro Giamborino.

Subscribe to this RSS feed