Rosarno: colpisce un carabinieri con un pugno, arrestata

Rosarno - Una 28enne di nazionalità romena è finita in manette a Rosarno con l’accusa di resistenza a pubblico ufficiale.

L’arresto è avvenuto presso una pizzeria, nella quale la donna avrebbe rifiutato di pagare alcune consumazioni.

In particolare, l’arrestata avrebbe colpito con un pugno uno dei militari intervenuto sul posto.

Accompagnata in caserma, avrebbe continuato a mantenere nei confronti dei militari comportamenti aggressivi e minacciosi. In seguito all’udienza con rito direttissimo, la donna è stata sottoposta all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.

 

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Prima picchia la compagna, poi aggredisce i carabinieri: arrestato

Ieri sera, i carabinieri della Compagnia di Cosenza hanno arrestato un 21enne del luogo, per i reati di maltrattamenti in famiglia, lesioni personali, violenza e resistenza a pubblico ufficiale.

In particolare, in seguito ad una telefonata al 112, i militari sono intervenuti per sedare una discussione tra un 47enne e l’ex moglie di quattro anni più giovane.

Dopo l’intervento dei militari, gli animi si sono placati e la donna ha lasciato l’abitazione dell’ex marito, in compagnia del nuovo compagno 21enne.

Poco dopo, però, è ritornata di corsa, con il viso sanguinante e prima di accasciarsi per terra priva di sensi ha riferito di essere stata colpita dal ragazzo, verosimilmente per gelosia.

Di lì a poco, è arrivato il 21enne, il quale ha cercato di aggredire anche l’ex marito della donna che si è rinchiuso in casa. Il giovane ha quindi cercato di sfondare la porta, prima di scagliarsi  contro i carabinieri che cercavano di fermarlo.

Nel corso della colluttazione uno dei militari è stato ferito e costretto a ricorrere alle cure mediche del vicino pronto soccorso.  

La donna è stata soccorsa e trasportata anch’essa in ospedale, dove le sono state diagnosticate lesioni gravi.

L’arrestato, su disposizione del magistrato di turno presso la Procura di Cosenza, è stato posto agli arresti domiciliari in attesa del rito direttissimo.   

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Aggrediscono e derubano un minorenne, tre giovani in manette

I poliziotti del Commissariato di Corigliano-Rossano hanno arrestato R. A., 18 anni, D. M. I. e P. M. P., entrambi 19enni, perché accusati di aver aggredito e derubato un giovane.

In particolare, l’arresto è scattata in seguito ad una segnalazione con la quale un minorenne ha denunciato di essere stato aggredito dagli indagati.

Secondo il racconto del ragazzo, i tre, dopo averlo immobilizzato, afferrandolo per le braccia e le spalle, lo avrebbero trascinato nel retro di un palazzo dove, prima di rubargli una catenina d’oro e darsi alla fuga, gli avrebbero spento delle sigarette sul collo e sul polso.

Scattato l’allarme, gli agenti hanno rintracciato R.A e D.M.I. a bordo di un motorino. Una volta fermati e sottoposti a perquisizione, i due sono stati trovati con in tasca 400 euro, ovvero la somma che secondo gli investigatori sarebbe stata ricavata dalla vendita della catenina sottratta alla vittima.

Il terzo giovane è stato, invece, intercettato mentre rincasava.

Gli arrestati, al termine delle formalità di rito, sono stati posti ai domiciliari, in attesa di essere giudicati con il rito direttissimo.

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Aggrediscono e minacciano un giornalista, arrestati

All'alba di oggi la Polizia di Stato ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari, nei confronti di due persone ritenute responsabili, in concorso tra loro, dei reati di tentata violenza privata e lesioni, tutti aggravati da metodo e finalità mafiose e diretti ad agevolare il gruppo di ‘ndrangheta dei Lanzino/Patitucci”.

In particolare, i destinatari della misura, emessa dal gip del Tribunale di Catanzaro, su richiesta della locale Direzione distrettuale antimafia, sono ritenuti gli autori dell’aggressione, perpetrata nel primo pomeriggio dello scorso 8 settembre, in via Miceli a Cosenza, nei confronti di un giornalista, il quale venne percosso e minacciato da due individui, al fine di dissuaderlo dalla pubblicazione di notizie relative a vicende giudiziarie riguardanti specifici soggetti.

La tempestiva e approfondita indagine condotta dalla Squadra mobile della Questura di Cosenza, che si è avvalsa anche del capillare esame di tutti i sistemi di videosorveglianza presenti nella zona dell’aggressione, ha consentito d'individuare i presunti autori dell'aggressione.

 

Cerca di strangolare l'ex fidanzata, arrestato

Il pronto intervento degli agenti della Questura di Reggio Calabria ha permesso di mettere in salvo una donna vittima di atti persecutori e di arrestare il colpevole delle condotte vessatorie.

L’intervento è stato attivato su richiesta d’aiuto della vittima, rifugiatasi nei locali della Questura per sfuggire all’ultima aggressione dell’uomo che, in una piazza cittadina, avrebbe tentato per due volte di strangolarla. La donna, impaurita ed in lacrime, ha richiamato l’attenzione poliziotti, riferendo di essere stata aggredita e picchiata dal connazionale, entrato con lei nell’androne della Questura, dove peraltro avrebbe continuato a minacciarla.

Il cittadino georgiano è stato prontamente fermato, mentre alla donna sono state prestate le prime cure dal personale del 118.

Agli agenti, la malcapitata ha raccontato di aver avuto in passato, con l’aggressore, una breve relazione sentimentale e che l’uomo non ha mai accettato la fine del rapporto, adottando atteggiamenti persecutori nei suoi e ponendo in essere condotte aggressive ed azioni intimidatorie sfociate, infine, nel tentativo di strangolarla.

Il 38enne è stato pertanto arrestato e posto domiciliari, con l’accusa atti persecutori.

La vittima, invece, è stata trasportata presso il Grande ospedale metropolitano dove è stata curata per le ferite riportate durante l’aggressione.

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Scarcerati per il covid aggrediscono un uomo, arrestati

I carabinieri della Stazione di Oppido Mamertina (Rc) hanno arrestato Antonio Francesco Paiano,  45 anni, il figlio Rocco (18) ed i fratelli Bruno (40) e Domenico Cirillo (38).

Per tutti l’accusa è di lesioni aggravate, poiché, il 5 agosto scorso, avrebbero compiuto una violentissima aggressione nei confronti di una persona del posto, causandogli lesioni gravi, tali da richiedere il soccorso del 118.

A rendere ancora più grave la vicenda, il fatto che Antonio Francesco Paiano e Bruno Cirillo, già detenuti presso la casa circondariale di Palmi, proprio in quei giorni erano stati ammessi al beneficio degli arresti domiciliari, in virtù del provvedimento di prevenzione del contagio da coronavirus nelle carceri.

Al termine delle formalità di rito, i due sono ritornati in carcere, mentre i loro congiunti sono finiti ai domiciliari.

Medico aggredito in ospedale, arrestato 24enne

I carabinieri della Stazione di Palmi (Rc) hanno arrestato,  in esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Tribunale di Reggio Calabria, su richiesta della locale Procura della Repubblica, S. R., 24 anni, accusato di violenza e minaccia nei confronti di incaricato di pubblico servizio.

In particolare, il 12 agosto dell’anno scorso, il giovane, per futili motivi, avrebbe aggredito e minacciato un medico in servizio presso il punto di primo intervento di Palmi, causandogli lesioni che gli impedirono di continuare il servizio.

Impassibile anche a seguito dell’intervento dei carabinieri, S.R. avrebbe continuato a minacciare il personale sanitario fino a quando non venne tratto in arresto.

L’arrestato, rimarrà nella casa circondariale di Palmi, dov’ è già detenuto per altra causa.

Tenta di aggredire una suora, arrestato

Un 39enne di origini marocchine, senza fissa dimora, già noto alle forze di polizia, ha tentato di aggredire un’anziana suora.

E’ accaduto questa mattina in provincia di Crotone.

L’uomo, dopo essere stato allontanato da alcune persone accorse in aiuto della religiosa, è  stato arrestato dai militari della Compagnia di Crotone.

Il 39enne è stato infine condotto nella casa circondariale della città pitagorica, in attesa dell’udienza di convalida.

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