Calabria: ennesima scossa di terremoto nel mar Tirreno

Ancora una scossa di terremoto nel mar Tirreno meridionale. Questa volta il sisma, rilevato dall'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, ha avuto una magnitudo ML 2.2. L'evento tellurico, registrato alle 15,17 di oggi, si è sviluppato a dieci chilometri di profondità in un tratto di mare compreso tra le coste di Diamante e Scalea.

Nella stessa zona, da alcuni giorni, la sala sismica dell'Ingv sta rilevando una discreta attività. L'ultima scossa risale a meno di due giorni fa. Martedì scorso, infatti, è stato registrato un terremoto di magnitudo ML  1.6

Calabria, Operazione Factotum: in corso di esecuzione 39 misure cautelari

Dalla prime luci dell’alba di oggi, gli  uomini della Polizia stradale di Cosenza ed i militari del Comando provinciale della Guardia di finanza di Cosenza sono attivamente impegnati nell’esecuzione di trentanove misure cautelari nei confronti di altrettante persone.

Traffico internazionale di autoveicoli di provenienza illecita, riciclaggio, ricettazione, furto, incendio, truffa, falso, usura, spaccio di sostanze stupefacenti e commercio di armi. Queste le accuse a carico delle persone coinvolte nell'operazione, chiamata "Factotum", i cui dettagli saranno illustrati nel corso di un'apposita conferenza stampa convocata per le 11 presso la Procura della Repubblica di Cosenza.

Calabria: scossa di terremoto nel mar Ionio

Un terremoto di magnitudo ML 2.9 è stato registrato dalla sala sismica dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia nel mar Ionio meridionale. La scossa è stata rilevata, alle 17,10 di oggi, ad una profondità di 10 chilometri.

L'area interessata dal sisma non è lontana dal braccio di mare in cui lo scorso 1 novembre avvenne un terremoto di magnitudo ML2.4

 

 

Terremoti, allarme dell’Istat: “In Calabria record di case vecchie e situate in zona pericolosa”

È un record negativo, che la Calabria vorrebbe proprio non avere. I dati, purtroppo, sono preoccupanti, soprattutto alla luce degli eventi sismici che si ripetono sempre con maggiore frequenza. 

Ad illustrare i numeri, che fotografano la realtà, è stato il presidente dell’Istat Giorgio Alleva che ha letto l’apposita relazione davanti alle commissioni Bilancio congiunte nel corso dell’audizione sulla manovra alla Camera. Il 9% del territorio italiano appartiene alla zona sismica 1, quella in sostanza che è più a rischio. Ma se si scende nei particolari, si scopre che per le comunità meridionali la situazione è ancora peggiore: la percentuale sale al 50% in Calabria, al 33% per  Abruzzo e tra il 20% e il 30% per Basilicata, Campania, Molise e Umbria. Sono 9 regioni su 20 non ricadono, almeno in parte, in zona 1. 

“Complessivamente – viene evidenziato nella relazione - il numero di abitazioni residenziali della zona 1 ammonta a circa il 5,6% del totale delle abitazioni italiane: si tratta di poco meno di 1,9 milioni di abitazioni, oltre la metà delle quali (52,5%) costruite prima dell’entrata in vigore della normativa antisismica (ovvero prima del 1971). Oltre il 42% di queste abitazioni è situata in Calabria, circa il 13% in Campania”. 

La rilevazione è datata 2011 e specifica che “la larga maggioranza (il 77,1%) degli edifici costruiti in questa zona prima del 1971 ha una struttura portante in muratura e solo il 13,5% in cemento armato. Inoltre, più di un quarto degli edifici della zona eretti dopo il 1970 continua ad avere la struttura portante in muratura. La porzione di territorio occupata da comuni in zona sismica 2 (la più ampia per estensione) è pari al 35,2% e include altre quattro regioni (Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna e Toscana). Vi si trovano circa il 32% delle abitazioni residenziali del Paese, per poco meno del 52% costruite prima del 1971. La quota di edifici costruiti anteriormente a questa data con struttura portante in cemento armato è del 16,2%. Sicilia e Campania sono le regioni con il maggior numero di abitazioni in zona 2 (25,2% e 20,1% rispettivamente)”. 

Inoltre, “la zona sismica 3 rappresenta il 32,7% del territorio italiano ed è presente in tutte le regioni ad eccezione della Calabria, il cui territorio appartiene interamente alle prime due zone, e della Sardegna, interamente situata in zona 4. Nella zona 3 si trovano il 40,7% delle abitazioni residenziali, circa il 55% delle quali costruite anteriormente al 1971. Circa il 16% degli edifici della zona costruiti prima del 1971 ha una struttura portante in cemento armato”.

Maltempo, allerta meteo su tutta la Calabria

Quella appena iniziata sarà una settimana caratterizzata da tempo instabile, con piogge e calo delle temperature. Il primo assaggio dell'inverno arriverà a partire dalla giornata odierna.

La forte perturbazione che ha interessato il centro-nord si sta spostando verso il Sud. Dal pomeriggio di oggi sono previsti temporali su Calabria, Sicilia, Basilicata e Puglia.

La protezione civile Calabria ha, infatti, diramato un messaggio di allerta meteo a partire da questo pomeriggio e per le successive 24/36 ore.

Sull'intero territorio regionale sono previste precipitazioni a carattere di rovescio o temporale accompagnati da forti raffiche di vento.

 

'Ndrangheta: processo Kyterion 25 condanne e tre assoluzioni

Si è concluso con 25 condanne e tre assoluzioni il processo celebrato con il rito abbreviato, scaturito dall’operazione “Kyterion” (l'antico nome di Cutro). L'inchiesta, condotta dalla Dda di Catanzaro, il 28 gennaio 2015, aveva portato all'arresto di ben 37 persone.

 Condotta dai pm Vincenzo Capomolla e Domenico Guarascio, con il coordinamento del procuratore aggiunto Giovanni Bombardieri, l'inchiesta ha permesso di disarticolare  il clan Grande Aracri di Cutro.

Gli imputati erano accusati, a vario titolo, di associazione per delinquere di stampo mafioso, violazioni di leggi in materia di armi, omicidio, ricettazione, estorsioni, danneggiamenti, turbata libertà degli incanti, intestazione fittizia di beni, illecita concorrenza mediante violenza o minaccia, usura, rapina; tutte condotte aggravate dall’aver agito con metodi mafiosi.

Queste le persone condannate:

Giovanni Abramo (Cutro, 40 anni); condannato a 6 anni e 4 mesi (il Pm aveva chiesto 10 anni);

Francesco Aiello (Cutro, 59) 6 anni e 4 mesi (chiesti 10 anni);

Pasquale Arena detto “Nasca” (Isola C. Rizzuto, 59) 8 anni (chiesti 16 anni);

Giuseppe Celi (Catanzaro, 39); 8 anni (chiesti 16 anni);

Alfonso Diletto (Cutro, 49), 6 anni e 4 mesi (chiesti 16 anni);

Michele Diletto (Cutro, 30), 8 anni e 4 mesi (chiesti 12 anni);

Pasquale Diletto (Cutro, 37), condannato a 8 anni e 4 mesi (chiesti 12);

Salvatore Diletto (Cutro, 26); 6 anni e 4 mesi (chiesti 11 anni);

Francesco Gentile (Isola C. Rizzuto, 57); 8 anni e 6 mesi (chiesti 16 anni);

Salvatore Gerace (Cutro, 47); 6 anni e 4 mesi (chiesti 10 anni);

Antonio Grande Aracri (Cutro, 56); 12 anni (chiesti 18 anni);

Ernesto Grande Aracri (Cutro, 46), 24 anni (chiesto l’ergastolo);

Nicolino Grande Aracri (Cutro, 57 anni); 30 anni di reclusione (chiesto ergastolo);

Angelo Greco (S. Mauro Marchesato, 51); 24 anni (chiesto ergastolo);

Francesco Lamanna (Cutro, 55); 6 anni e 4 mesi (chiesti 18 anni);

Domenico Lazzarini (Cutro, 65), 6 anni e 4 mesi ( 10 anni);

Giuseppe Lequoque (Crotone, 72); 8 anni e 6 mesi (chiesti 16 anni);

Antonio Maletta (Catanzaro, 37); 3 anni e 4 mesi ( chiesti 9 anni);

Francesco Mauro (Petilia P. 53); 6 anni e 4 mesi (chiesti 10 anni);

Matteo Mazzocca (Catanzaro, 30); 3 anni e 4 mesi (chiesti 9 anni);

Domenico Nicoscia (Isola C. Rizzuto, 54), 8 anni e 6 mesi (chiesti 10 anni);

Antonio Salerno (Cutro, 36); 6 anni e 4 mesi ( chiesti 10 anni);

Benedetto Giovanni Stranieri (Roma, 53); 4 anni ( chiesti 9 anni);

Lucia Stranieri (Lecce, 38); 4 anni (chiesti 8 anni);

Romolo Villirillo (Cutro, 38), 6 anni e 4 mesi (chiesti 10 anni).

 

Queste le persone assolte

 

Carmine Riillo (Isola C. R. 39); assolto (chiesti 12 anni);

Luigi Martino (Cutro, 29); assolto (chiesti 7 anni);

Dario Cristofaro (Catanzaro, 54), assolto (chiesti 8 anni);

 

Regione Calabria: pubblicato il bando "Ricerca e sviluppo"

Il dipartimento regionale Programmazione nazionale e comunitaria comunica che è stato pubblicato oggi sul Burc il bando "Ricerca e sviluppo" destinato alle imprese calabresi.

"Si compie così – informa una nota dell'ufficio stampa della giunta regionale - un altro significativo step del ciclo di iniziative, individuate dal Por Calabria 14/20, a sostegno delle realtà produttive del territorio e dei professionisti. In stretta aderenza alla tabella di marcia annunciata e condivisa con gli stakeholder e gli operatori, la Regione Calabria mette a disposizione ulteriori 15 milioni di euro per la realizzazione di progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale riferiti alle aree di innovazione della Smart Specialization (S3) da attuare anche in collaborazione con gli enti di ricerca".

"Sono complessivamente sei i bandi attivati (uno dei quali è già in valutazione) che, per un importo complessivo di 41 milioni di euro, daranno maggiore concretezza all'impegno della Regione per quanto riguarda la crescita del sistema produttivo.

"Il cambio di passo che abbiamo immaginato per questa terra - ha dichiarato il presidente della Regione Mario Oliverio - passa necessariamente attraverso il potenziamento della produttività delle imprese ed il sostegno alla ricerca scientifica e allo sviluppo tecnologico. Abbiamo messo in campo un complesso di misure che in questa fase si sostanzia attraverso la pubblicazione di sei bandi mirati che l'amministrazione mette a disposizione, all'interno di un'ideale cassetta degli attrezzi, degli imprenditori. La vera sfida che abbiamo davanti – ha concluso Oliverio - è quella dell'innovazione, un asset che costituisce il vero cuore della nuova programmazione".

 Per il bando ricerca e sviluppo le domande dovranno essere compilate e inviate tramite la procedura telematica disponibile sul sito www.regione.calabria.it/calabriaeuropa, a partire dal 60° giorno dalla pubblicazione dell'Avviso

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A Crotone convegno su "Carlo di Borbone e le riforme nel Regno delle Due Sicilie"

Anche la città di Crotone ospiterà i Borbone. Si tratta dell’incontro di studi sul tema “Carlo di Borbone e le riforme nel Regno delle Due Sicilie” voluto e organizzato dal Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio e patrocinato dal Comune di Crotone. 

Il convegno, moderato dal giornalista Antonio Oliverio, vedrà gli interventi di rito del vicesindaco e assessore comunale alla Cultura Antonella Cosentino e di Aurelio Badolati, Delegato vicario per la Calabria del Sacro Ordine Costantiniano di San Giorno.

Il tema, come annunciato, sarà ampiamente trattato dalle relazione di Antonio Savaglio, Deputato di Storia Patria per la Calabria e da Mario Caligiuri, docente di Pedagogia della comunicazione presso l’Università della Calabria.

Appuntamento, presso la sala consiliare del Municipio di Crotone in piazza della Resistenza il prossimo 5 novembre alle ore 18

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