Evade dai domiciliari per comprare un telefono, arrestato

I carabinieri della Compagnia di Corigliano Calabro hanno tratto in arresto un coriglianese per evasione dalla detenzione domiciliare.

Nello specifico, i militari hanno sorpreso A.D.C., di 41 anni, presso un centro commerciale del luogo, dove, ancorché detenuto ai domiciliari, si era recato per comprare un telefono cellulare.

L'uomo è stato, pertanto, condotto in caserma e tratto in arresto per il reato d'evasione e risottoposto nuovamente ai domiciliari, in attesa del processo.

 

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Fratello e sorella rapinati in casa, arrestati i presunti autori

I Carabinieri della Compagnia di Corigliano Calabro hanno arrestato tre uomini, due romeni ed un rossanese, con l’accusa di rapina aggravata in concorso e detenzione di arma comune da sparo.

In particolare, nei giorni scorsi, tre uomini dopo essersi introdotti in un’abitazione di Corigliano Scalo hanno costretto, minacciandoli con una pistola, gli abitanti, fratello e sorella, a consegnare tutti i soldi, poco più di 800 euro, in loro possesso.

I tre si sono quindi dileguati a bordo di una Ford Focus station wagon con targa straniera.

Una delle vittime è riuscita a fotografare sia i rapinatori che l’autovettura.

Il successivo intervento dei militari della Stazione di Corigliano Calabro Scalo ha permesso di rintracciare ed arrestate i due romeni a Villa San Giovanni, dove stavano cercando d'imbarcarsi per la Sicilia.

Alla vista dei militari i presunti rapinatori, M.D.M. e M.C, di 27 e 22 anni, si sono dati alla fuga, ma sono stati tempestivamente bloccati.

Il presunto complice, S.A., di 42 anni è stato, invece, arrestato nella sua abitazione ed è stato tradotto nel carcere di Castrovillari.

 

Furto di legna in area demaniale, denunciati due fratelli

Sono stati bloccati sulla strada provinciale mentre si stavano allontanando dalla zona in cui avevano rubato della legna.

Così due fratelli di Rossano già noti alle forze dell’ordine, sono stati denunciati per furto di legna in area demaniale.

In particolare, i militari della Stazione carabinieri forestale di Rossano e dell’aliquota radiomobile della Compagnia carabinieri di Rossano, dopo aver sentito il rumore di una motosega in località “Campi” di Corigliano-Rossano, hanno predisposto un apposito servizio di controllo che ha permesso d'intercettare gli indagati a bordo di un fuoristrada.

Nel mezzo, carico di legna di quercia, sono state rinvenute anche una motosega e tre torce ricaricabili.

Il fuoristrada, la legna e la motosega sono stati posti sotto sequestro.

Contestualmente, i militari hanno individuato le ceppaie appena tagliate, in un'area di proprietà della Regione Calabria, sottoposta a vincolo paesaggistico.

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Sbancamenti abusivi, denunciate due persone

Durante un controllo effettuato in località “Pricacore” nel comune di Corigliano-Rossano, i militari delle Stazioni di Oriolo e Corigliano hanno accertato la realizzazione di uno sbancamento in un terreno ubicato in una zona sottoposta a vincolo idrogeologico.

Al momento del controllo, i lavori erano in corso di realizzazione con una ruspa ed un escavatore.

L'attività, commissionata dal proprietario del terreno ed effettuata senza alcuna autorizzazione da una ditta del luogo, ha causato la formazione di due spiazzi lungo una pendice ad elevata pendenza.

Dopo aver sequestrato le due aree interessate dallo sbancamento ed i mezzi impiegati per l'esecuzione del lavoro, i militari hanno denunciato il proprietario del terreno e l’amministratore della ditta esecutrice per la realizzazione di uno sbancamento senza autorizzazione in zona sottoposta a vincolo.

 

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Mette un pitbull a guardia della cocaina, arrestato

I carabinieri della Compagnia di Corigliano hanno tratto in arresto un cinquantaseienne per detenzione di cocaina.

In particolare, i militari, dopo essersi appostati per diverso tempo fuori dall’officina dell’uomo, ubicata nello scalo coriglianese, hanno notato nel cortile un grande albero di ulivo cui era legato un pitbull.

Una volta entrati in azione, gli uomini dell'Arma hanno avviato una perquisizione nel corso della quale, nascosto nel tronco dell’ulivo, è stato rinvenuto un guanto in lattice con all’interno tre involucri di cocaina ancora grezza, del peso di circa 20 grammi.

Accanto all’albero, i carabinieri hanno notato un tronco reciso, al cui interno c'era della terra smossa.

Ritenendo vi potesse essere qualcosa nascosto, i militari hanno rimosso il terriccio, trovando un tubo in plastica, con all’interno un barattolo in vetro contenente frammenti grezzi di cocaina pura per un totale di circa 35 grammi ed un bilancino di precisione.

Una volta tratto in arresto, l’uomo, G.G., è stato tradotto presso la casa circondariale di Castrovillari, con l'accusa di detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio.

 

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Perseguita e minaccia di morte l'ex compagna, misura cautelare per un 52enne

I carabinieri della Compagnia di Corigliano Calabro hanno eseguito nei confronti di un cosentino di 52 anni, la misura cautelare del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalle parti offese.

Il provvedimento, è stato emesso dal gip presso il Tribunale di Castrovillari in seguito alle denunce presentate da una donna, a causa della "perdurante situazione di persecuzione" messa in atto dall'ex compagno.

Nel corso delle indagini, i militari della Stazione di Corigliano Scalo avrebbero "acclarato come vi fosse stata nel giro di pochi mesi una vera e propria escalation di atti vessatori ed intimidatori nei confronti della donna: dapprima l’uomo si era “limitato” a chiamarla ripetutamente e a minacciarla verbalmente, quindi era passato a pedinarla ed a compiere vere e proprie imboscate presso l’abitazione o il luogo dove lavora la denunciante. In questi ultimi casi si era accanito verbalmente oltre che contro la donna, anche nei confronti dei colleghi di lavoro, che erano diventati bersagli di insulti ed intimidazioni continue, in quanto rei, nella convinzione dell’uomo, di aiutare la donna ad allontanarsi da lui. Inoltre anche l’attuale compagno veniva fatto bersaglio di insulti e minacce di morte".

In soli sei mesi, l’uomo avrebbe inviato decine di email e messaggi intimidatori nei confronti della donna e del suo attuale compagno.

Sulla base del grave impianto accusatorio, ritenuto fondato non solo sulle scorta delle denunce presentate dalla donna, ma anche sui riscontri documentali e sulle dichiarazioni di diversi testimoni, è stata, quindi, disposta la misura cautelare del divieto di avvicinamento ai luoghi abitualmente frequentati dalla vittima e dal suo compagno, con l’obbligo di mantenere una distanza non inferiore ai 500 metri ed il divieto di comunicare con le parti offese con qualsiasi mezzo.

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Auto finisce contro un bus: 19enne perde la vita, grave il fratello più giovane

Un ragazzo, A.G., di 19 anni ha perso la vita, mentre il fratello quindicenne è rimasto gravemente ferito, in un incidente stradale avvenuto a Corigliano-Rossano.

I due fratelli stavano percorrendo una strada in contrada Santa Lucia, quando, per cause in corso d'accertamento, la loro Fiat 600 si è scontrata con un autobus di linea. 

L'impatto si è rivelato fatale per il diciannovenne, deceduto subito dopo l'arrivo dei soccorsi.

Ferito in maniera grave anche il fratello, che è stato trasportato in ospedale.

Sul posto, oltre ai sanitari del 118, sono intervenuti i carabinieri ed i vigili del fuoco.

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In auto con 260 grammi di marijuana, due insospettabili finiscono nei guai

Un trentenne, T.L., originario di Cassano allo Ionio, è finito in manette, mentre un quindicenne di nazionalità romena è stato denunciato. Per entrambi l'accusa è detenzione di sostanza stupefacente.

I due sono finiti nei guai, dopo essere incappati in un posto di controllo allestito dai carabinieri della Compagnia di Corigliano.  

In particolare, i militari, dopo aver intimato l'alt, hanno identificato i due individui che viaggiavano a bordo di un'auto; quindi, hanno effettuato una perquisizione personale e veicolare, nel corso della quale, sotto il sedile del passeggero, hanno rinvenuto una busta di cellophane con 260 grammi di marijuana.

A quel punto, per il trentenne è scattato l’arresto in flagranza di reato, per detenzione illecita di sostanza stupefacente ai fini di spaccio.

Al termine delle formalità di rito, l'uomo è stato sottoposto agli arresti domiciliari, in attesa del rito direttissimo.

Il minorenne, invece, è stato denunciato a piede libero.

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