Due ragazzi arrestati per droga

Nella nottata di sabato scorso, nell’ambito di predisposti servizi dei Carabinieri, volti a reprimere il fenomeno di spaccio di sostanze stupefacenti, i militari della Stazione Carabinieri di Davoli, coadiuvati da personale della Stazione di Guardavalle e del Nucleo Operativo e Radiomobile, hanno tratto in arresto in flagranza di reato, per detenzione ai fini di spaccio, un giovane di San Sostene, I.C., 25 anni. Il giovane, nel corso di servizio incentrato su svariate perquisizioni domiciliari da parte dei Carabinieri della Compagnia di Soverato, all’esito delle attività, è stato trovato in possesso, presso la propria abitazione, di 63 grammi di marijuana, un bilancino, un coltello per il taglio, nonché la somma in contanti di 770 euro. La sostanza, rinvenuta all’interno di una busta in plastica, unitamente a tutto il materiale, è stata posta in sequestro penale. il 25enne, successivamente, è stato sottoposto agli arresti domiciliari, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. A tale attività di contrasto va aggiunto l’arresto in flagranza di reato, operato dai Carabinieri della Stazione di Guardavalle qualche giorno prima, impegnati in servizi predisposti dalla Compagnia Carabinieri nel Comune di Soverato, nei confronti di M.G., 24 anni, che è stato bloccato dai militari al rientro nel centro cittadino, presso la fermata dei autobus alla stazione ferroviaria. All’esito della perquisizione personale e domiciliare, il giovane è stato trovato in possesso di circa un chilo e mezzo di marijuana, contenuta in vari sacchetti sottovuoto, all’interno della valigia personale. Nel corso delle attività, sono stati rinvenuti materiali di imballaggio della sostanza e macchinari per il sottovuoto all’interno di una abitazione in Soverato, in affitto ed allo stesso riconducibile. Anche per il 24enne sono scattati gli arresti domiciliari, a cui tuttora è sottoposto, per il reato di traffico di sostanze stupefacenti.

 

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Sei chili di droga e un arsenale di armi trovati dai Carabinieri

I Carabinieri hanno trovato quasi sei chili di sostanze stupefacenti e numerose armi in una zona nascosta da piante e arbusti. I militari dell'Arma del Gruppo di Locri , insieme ai colleghi dello Squadrone "Cacciatori" hanno rinvenuto il materiale illecito effettuando un servizio di controllo nell'area della vallata del "Bonamico". Davanti ai loro occhi i Carabinieri di Platì si sono ritrovati una grande borsa contenente 2,7 chilogrammi di eroina, una seconda dentro cui erano stati sistemati più di 2,5 chili di canapa indiana, una terza dentro alla quale vi erano quasi 700 grammi di cocaina. Scoperti, inoltre, 500 proiettili di vario calibro, otto fucili di di differente calibro con matricola punzonata; un fucile Winchester; una pistola calibro 22; un cannocchiale ed un puntatore laser per armi ed un rilevatore satellitare Gps.

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Carabinieri arrestano 32enne per droga

I Carabinieri hanno tratto in arresto un uomo di 32 anni per il reato di produzione, traffico e detenzione illegale di sostanze stupefacenti o psicotrope, in esecuzione all’ordine per espiazione di pena detentiva in regime domiciliare emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Calabria. Luciano Legato, di Motta San Giovanni, in provincia di Reggio Calabria,  dovrà scontare la pena di 2 annie 8 mesi per fatti commessi a Reggio Calabria nel gennaio 2014.

Droga: i carabinieri controllano una scuola del Piemonte, gli studenti lanciano gli spinelli dalle finestre

Oltre 22 grammi di hashish, più di 4 grammi di marijuana e uno spinello. Questo il bilancio di un servizio di prevenzione antidroga condotto dai carabinieri in un istituto superiore di Orbassano, in provincia di Torino. All'arrivo dei militari dell'Arma e delle unità cinofile, gli studenti hanno precipitosamente abbandonato le sostanze stupefacenti che possedevano. La droga, infatti, è stata rinvenuta nei corridoi e nel cortile interno, a ridosso delle finestre delle aule.

Armi e droga: in carcere un 25enne

In seguito ad una condanna a 4 anni e 8 mesi di carcere per detenzione di armi e munizioni, e per il reato di detenzione di droga, è stato tratto in arresto Antonio Illuminato, 25 anni. Era ai domiciliari ed è stato trasferito in carcere. Il provvedimento restrittivo è stato eseguito dai Carabinieri della Stazione di Castrolibero, nel Cosentino. Considerato organico al clan Lanzino, finì in manette il 21 maggio di tre anni fa. Perquisendo la sua abitazione, furono rinvenute numerose armi, compreso un fucile kalashnikov munito di silenziatore ed una pistola 357 magnum. I Carabinieri di Cosenza trovarono, inoltre, parecchie cartucce, più di 5 mila euro in denaro contante e svariati panetti di hashish per un peso complessivo pari a 5 chilogrammi. 

 

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In un terreno agricolo del Vibonese scovati armi, droga e oggetti rubati: un arresto

Sembrava essere una campagna dedicata al pascolo degli animali e alla coltivazione dell’ulivo, in realtà, secondo gli investigatori, era una vera e propria "centrale dell’illegalità". È quanto hanno accertato ieri i Carabinieri della Compagnia di Vibo Valentia con il supporto di militari dello Squadrone Cacciatori e unità cinofile del Gruppo Operativo "Calabria" nel corso di una perquisizione eseguita in un terreno agricolo sito nella frazione San Marco di Cessaniti di proprietà di Pino Fusca, di 40 anni. I Carabinieri hanno bussato alla porta dell’abitazione dell’uomo di buon ora e con lo stesso si sono recati nel terreno agricolo presso cui lo stesso possiede alcuni animali da pascolo. Le operazioni di perquisizione sono andati avanti per ore anche in considerazione della mole di armi, munizioni, droga e refurtiva che gli uomini dell’Arma hanno rinvenuto. Infatti, occultati tra anfratti, buche, cavità di alberi e stalle i Carabinieri hanno trovato di tutto: un fucile doppietta, calibro 12, marca Pietro Beretta; un fucile da caccia calibro12 marca Poli (entrambi oggetto di furto in appartamento perpetrato la scorsa estate a Briatico);  un fucile automatico, calibro 12, marca Lu-mar, con matricola abrasa; un fucile doppietta a canne mozze, calibro 16, con matricola abrasa; un caricatore per pistola calibro 22; 256 proiettili calibro 22; 51 proiettili calibro 7.65 millimetri para, marca P.S; 9 proiettili calibro 9 millimetri Luger, marca G.F.l.; 31 cartucce calibro 12 caricate a pallettoni; 236 cartucce calibro 12 caricate a pallini; 28 cartucce calibro 12 a palla unica; 78 cartucce calibro 16; 700 grammi di cocaina; 60 grammi di sostanza da taglio; due bilancini di precisione; due passamontagna; uno scanner utilizzato per la captazione delle frequenze radio. Inoltre è stata rinvenuta merce asportata in numerosi furti perpetrati all’interno di aziende, negozi, appartamenti di privati cittadini. Gli uomini dell’Arma stanno ancora catalogando tutto il materiale rinvenuto, ma solo nella serata di ieri due imprenditori e due famiglie sono state convocate e previo riconoscimento hanno potuto ricevere nuovamente i loro beni.  Le armi, occultate all’interno di un grosso fusto di plastica a sua volta nascosto tra gli arbusti, si presentavano perfettamente oleate e pronte a fare fuoco. La droga, cocaina purissima, era conservata in una busta sottovuoto: la sua immissione sul mercato, una volta tagliata, avrebbe fruttato migliaia di euro di guadagno.

 

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Condannato per armi e droga: i Carabinieri lo portano in carcere

I Carabinieri hanno arrestato un uomo di 44 anni per i reati di produzione, traffico e detenzione illeciti di sostanze stupefacenti o psicotrope, detenzione abusiva di armi e ricettazione, in esecuzione all’ordine di espiazione pena, emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Calabria. Aldo Armando Micelli, di Reggio Calabria, dovrà scontare la pena residua di 3 anni, 10 mesi e 20 giorni reclusione, per fatti commessi inella città dello Stretto tra gli anni 1996 e 1999. 

La Polizia Penitenziaria ha trovato droga in un carcere minorile

Gli agenti della Polizia Penitenziaria hanno posto sotto sequestro una busta dentro cui erano nascosti quasi 10 grammi di hashish. L'episodio, come denunciato da Damiano Bellucci e Giovanni Battista Durante, rispettivamente Segretario nazionale e Segretario generale aggiunto del Sindacato autonomo di Polizia Penitenziaria, è avvenuto all'interno del carcere minorile di Catanzaro. I tutori dell'ordine nel penitenziario, diffidenti in merito al contenuto di uno scatolo, lo hanno perquisito scoprendo la sostanza stupefacente in mezzo a capi d'abbigliamento. "Il fenomeno della droga in carcere - spiegano i due rappresentanti dell'organizzazione sindacale - è sempre ricorrente, considerato che i tossicodipendenti sono tanti e tentano, con ogni mezzo, di introdurre la droga all'interno degli istituti. E' per questo motivo che sosteniamo da sempre che non bisogna mai abbassare la guardia e dotarsi di ogni utile strumento per combattere tale fenomeno. Quello più adeguato è senz'altro l'utilizzo delle unita' cinofile ma, nonostante ciò sia previsto da anni, non in tutte le regioni l'amministrazione penitenziaria si è dotata dei cani antidroga. La Calabria è una delle regioni che ancora non ha le unita' cinofile. E' del tutto evidente - secondo il Sappe - che gli strumenti di repressione e prevenzione non devono essere gli unici, ma è necessario agire attraverso il recupero dei tossicodipendenti. C'è bisogno di progetti seri ed efficaci, rispetto ai quali bisogna necessariamente collaborare con la società esterna, con associazioni e comunità terapeutiche".

 

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