Serre: temperatura in picchiata, domani arriva il gelo

Brusco calo delle temperature a partire dalle prossime ore, quando la perturbazione di origine atlantica arrivata ieri sull’Italia, inizierà a far sentire i suoi effetti sulle regioni meridionali.

Per domani, lunedì 27 novembre, la Protezione civile ha emesso un avviso di allerta gialla per rischio idrogeologico sull’Abruzzo, sul versante tirrenico, su quello ionico meridionale della Calabria e tirrenico nord orientale della Sicilia.

Dal primo pomeriggio di domani la Calabria e la Sicilia saranno interessate da venti forti settentrionali con raffiche di burrasca o burrasca forte.

La situazione peggiorerà ulteriormente nel corso della settimana,  quando una nuova perturbazioni di origine artica raggiungerà il Centro Sud ed il Nord Est della Penisola.

Sulle Serre la temperatura prevista, tra lunedì e mercoledì, oscillerà tra i -2 e gli 11 gradi

 

Serra San Bruno: uffici comunali senza riscaldamento

Continuando di questo passo, saranno costretti a presentarsi a lavoro in tenuta da sci. Per sfuggire alle temperature polari di questi giorni, non sanno più cosa inventarsi.

 Allo stato, però, le sole alleate sembrano essere le stufette elettriche. Sono le uniche che, con le loro minuscole resistenze energivore, riescono ad offrire un effimero conforto. Le piccole stufe, però, sono più adatte a far girare a mille il contatore della corrente che a stemperare l’aria ghiacciata. Nonostante la loro presenza, la temperatura degli ambienti somiglia, infatti, a quella degli igloo.

A sobbarcarsi ore di lavoro in ambienti gelati non è però una comunità di eschimesi, ma i dipendenti del comune di Serra San Bruno.

Lavoratori e impiegati stanno provando sulla loro pelle i rigori di questo rigidissimo inverno. La causa è tanto banale, quanto paradossale. Negli uffici del palazzo di piazza Tucci, i riscaldamenti non funzionano.

Con le temperature abbondantemente sotto lo zero, la situazione è facilmente immaginabile. Le condizioni lavorative sono, ovviamente, tutt’altro che invidiabili.

Con la caldaia mestamente spenta ed i caloriferi algidi l’unica speranza che rimane ai dipendenti è che l’estate arrivi presto.

Meteo, in arrivo ondata di maltempo

"L'alta pressione che ha dominato gran parte di dicembre mostra segnali di stanca ad opera di una doppia azione che porterà una dinamicità tipica dell'inverno". È quanto scrivono gli esperti del portale web 3bmeteo.com nell'evidenziare la presenza, a partire dal prossimo fine settimana, di "un vortice afro mediterraneo in risalita verso la Penisola " e la discesa di una corrente "di aria fredda sul bordo orientale dell'anticiclone russo siberiano"

Le due masse d'aria sono destinate ad entrare in collisione sul mar Mediterraneo nei primi giorni della settimana entrante.

L'incontro delle due correnti produrrà un'ondata di maltempo, soprattutto sulle parte meridionale ed insulare dela Penisola.

 Le regioni maggiormente "coinvolte saranno, a partire da lunedì sera, quelle del Sud e Isole con piogge e temporali". In un secondo momento, le "precipitazioni dovrebbero estendersi anche al Centro"  interagendo "con il richiamo di correnti più fredde dai Balcani".

Di conseguenza, la neve "cadrà sui rilievi dell'Appennino anche fin sotto i 1000 metri, se non a quote collinari tra Marche ed Abruzzo. Il Nord invece dovrebbe risultare ai margini della bassa pressione con tempo in prevalenza asciutto salvo qualche fenomeno sull'Emilia Romagna, nevoso a quote molto basse.  Il tutto sarà accompagnato da forti venti in prevalenza orientali. Tuttavia tale evoluzione dipende dalla effettiva collocazione del vortice per cui ancora, stante la distanza temporale, esiste un certo margine d'incertezza".

La situazione è in costante evoluzione, tanto che "non sono ancora da escludersi sorprese al Nord". 

  • Published in Cronaca

In arrivo un inverno freddissimo, previsti tanta neve e forti gelate

Quello che sta per arrivare sarà un inverno freddissimo, caratterizzato da piogge, abbondanti nevicate e forti gelate. Gli esperti del sito web “ilmeteo.it” che hanno elaborato le proiezioni non sembrano avere dubbi.

Le zone più colpite dovrebbero essere, ovviamente, quelle centro settentrionali. La neve, però, non dovrebbe risparmiare neppure la parte meridionale del Paese. Regioni come Campania e Puglia potrebbero essere, infatti, tra le più bersagliate nel corso della stagione più fredda dell’anno.

 Ovviamente, fanno sapere, gli studiosi: "Si tratta di proiezioni di massima, mirate a individuare le linee guida stagionali”.  Non si tratta, quindi, di una previsione vera e propria, tuttavia alcune indicazioni sembrano essere sufficientemente attendibili.

 Nel corso dei mesi invernali, infatti, pare piuttosto probabile che sulla Penisola possano abbattersi correnti di aria fredda provenienti sia da oriente che da occidente. I canali da cui dovrebbe arrivare il freddo sono, da una parte, quello francese, dall’altro quello balcanico.

 Quasi sicuramente, in diverse occasioni, il sopraggiungere di queste correnti determinerà “ nevicate a quote basse o medio basse, in particolare al centro-nord e fino alla Campania e Nord Puglia".

 Sulle rimanenti regioni meridionali, le precipitazioni dovrebbero essere meno significative, anche se le “fasi più fredde e nevose” faranno sentire i loro effetti lungo tutto l’Appennino.

 Secondo le ultime previsioni, pare che la prima vera ondata di freddo dovrebbe arrivare tra fine Novembre e la prima decade di Dicembre.

L'inverno è finito, la primavera è arrivata con un giorno d''anticipo

Non ha aspettato il 21 marzo per fare la sua comparsa. Favorita dall’anno bisestile, la primavera 2016 è arrivata, infatti, alle 5,30 di questa mattina, quando il sole ha attraversato il cosiddetto punto vernale o equinozio di primavera facendo sì che la durata del giorno fosse pari a quella della notte. L’anticipo dell’equinozio di primavera ha segnato la fine dell’inverno, che in Italia è stato il terzo più caldo, con una temperatura superiore di addirittura 1,76 gradi rispetto alla media del periodo di riferimento. La stagione più fredda dell’anno è stata particolarmente clemente anche sotto il profilo delle precipitazioni piovose diminuite, rispetto all’anno scorso, del 22%. La nuova stagione, invece, non arrivava tanto precocemente da 120 anni. L’ultima volta che la primavera aveva fatto il suo ingresso con tanto anticipo era stato, infatti, nel lontano 1896.

 

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