Metro leggera, Ferrara (M5S): è possibile ridestinare il finanziamento

Anche Laura Ferrara, eurodeputata del MoVimento 5 Stelle, si inserisce nell’acceso dibattito sulla realizzazione della Metropolitana leggera Cosenza – Rende - Unical. Il suo intervento ribadisce la posizione contraria dei pentastellati sull’opera.

«Il nostro no metro è sempre più convinto – afferma l’europarlamentare – lo dicevamo all’inizio e continuiamo a sostenerlo, Cosenza e Rende non hanno bisogno di questo mega cantiere e tantomeno hanno bisogno di una metropolitana per essere collegate. La politica cittadina ha strumentalizzato il dibattito su quest’opera per fini propagandistici. Entrambi i primi cittadini dell’area urbana con il “no metro” hanno portato avanti una campagna elettorale per poi cambiare idea una volta ottenuta la poltrona desiderata. Quanto conta la volontà popolare per gli amministratori, tanto quelli comunali che regionali? – si chiede la Ferrara –. Meno che zero. Per un’opera così importante, destinata a cambiare l’assetto urbano di due comuni, sarebbe opportuno interpellare la volontà dei cittadini attraverso una consultazione popolare. Possibilità mai presa in considerazione da questa vecchia classe politica che preferisce portare avanti le trattative a stanze chiuse. Il sindaco di Cosenza, in particolare, continua a dire che l’opera si farà se la Regione accetterà le varianti e le integrazioni proposte. L’unica proposta da fare alla Regione è quella di usare i fondi per altre azioni. Lo stesso finanziamento potrebbe essere infatti destinato, conformemente al regolamento del Consiglio 1303/2013, quindi evitando la “perdita” dei fondi, a progetti di mobilità sostenibile e innovativa, quale quella ibrida o elettrica; la realizzazione di sistemi di trasporto a basso impatto ambientale; l’efficientamento e il rinnovamento del parco mezzi utilizzato. La decisione di approvazione dell’opera – ricorda la rappresentante calabrese a Bruxelles – è di cinque anni fa (settembre 2012). Con una rivalutazione dell'analisi dei costi-benefici, compresa un'analisi economica e finanziaria e una valutazione dei rischi non è difficile pensare di spostare il finanziamento verso un’idea di mobilità che rispecchi realmente e concretamente le esigenze del territorio. Troppe le criticità, soprattutto nel territorio rendese – ricorda la Ferrara – legate alla realizzazione di questa mega e inutile opera. La metropolitana porterà solo ulteriori debiti alle casse pubbliche, soprattutto quelle regionali. L’ennesima scellerata decisione che peserà sulle tasche dei cittadini».

 

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