Sorpreso a rubare computer nell'ospedale: arrestato dai Carabinieri

I Carabinieri della Compagnia di Vibo Valentia all’alba di oggi hanno tratto in arresto un giovane di 24  anni per il reato di furto aggravato. Il giovane, B.R., un pizzaiolo incensurato, alle 5 di stamani si sarebbe introdotto attraverso una finestra nei locali del laboratorio analisi dell’ospedale di Vibo Valentia dove avrebbe "arraffato" monitor di computer, stampanti e materiale informatico. Gli strani rumori provenienti da quell’ala della struttura sanitaria sono stati uditi da personale addetto alla vigilanza che ha subito allertato il 112. I Carabinieri del Nucleo Radiomobile giunti immediatamente sul posto a bordo di una "gazzella", hanno sorpreso  l’uomo ancora intento a caricare le apparecchiature a bordo della Fiat Panda di sua proprietà. Alla vista dei militari B.R. è salito in macchina e ha tentato la fuga ma è stato immediatamente raggiunto e bloccato dai Carabinieri. La perquisizione veicolare ha consentito di rinvenire la refurtiva che è stata recuperata e restituita a personale dell’ospedale. L’uomo, ora detenuto agli arresti domiciliari, si presenterà innanzi al magistrato nella mattinata di domani. L’arresto odierno ha consentito di assicurare alla giustizia, secondo gli inquirenti, l’autore di un furto ai danni della struttura sanitaria già in passato oggetto delle "attenzioni" da parte di malviventi.  

 

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Sanità. Scura sprezzante contro i Primari dimissionari dello "Jazzolino"

"Se fossimo alla Fiat li avrebbero licenziati tutti". Massimo Scura, Commissario per il Piano di rientro dal debito sanitario, usa parole sprezzanti nei confronti dei sedici primari dell'ospedale "Jazzolino" di Vibo Valentia che lo scorso 11 marzo hanno annunciato, con una lettera spedita al ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, la decisione di rassegnare ledimissioni dai rispettivi incarichi. Una scelta adottata in segno di protesta contro il riordino delle rete ospedaliera approntato dallo stesso Scura e che, fino al momento, ha avuto l'unico merito di essere contestato da tutte le forze politiche e dall'intera opinione pubblica calabrese. In occasione di un'intervista rilasciata durante TGR Buongiorno Regione, il Commissario ha accusato i medici protagonisti della vicenda di aver "solo creato allarme tra cittadini e pazienti". Un gesto, quello dei sanitari dello "Jazzolino" che è stato tacciato di mancanza di autenticità: "Finte dimissioni", la definizione pronunciata in trasmissione. Un assalto alle posizioni dei Primari completato dalla considerazione secondo cui il documento rivolto alla titolare del dicastero della Salute e nel quale si spiegava che la Sanità in provincia di Vibo Valentia ne usciva con le ossa rotte, sarebbe stato dettato da motivazioni politiche 

Donna morta all'ospedale di Vibo: indagato un sesto medico

Il sostituto procuratore della Repubblica di Vibo Valentia, Concettina Iannazzo, ha iscritto nel registro degli indagati un sesto medico dell'ospedale Jazzolino", oltre ai cinque che nelle scorse ore erano già stati coinvolti nella vicenda goudiziaria. L'inchiesta in oggetto punta a fare luce sul decesso, avvenuto nella tarda serata di lunedì, della 40enne Domenica Mandaradoni. Si tratta di di tre medici del Pronto Soccorso, due cardiologi in servizio presso l'Unità di Terapia intensiva, e di un rianimatore. Il medico legale Chiara Lavorato, intanto, ha eseguito l'esame autoptico ordinato dalla titolare dell'indagine. La Procura della Repubblica ha designato, tra l'altro,  un anatomo-patologo, Vannio Vercillo che contribuirà alla valutazione dei documenti sanitari relativi alle cure prestate alla vittima e dell'esito della stessa autopsia. 

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Radiologo dell'ospedale di Vibo sotto processo per la morte di un 42enne

Il giudice delle udienze preliminari del Tribunale di Vibo Valentia ha disposto il rinvio a giudizio nei confronto di un medico radiologo in servizio presso l'ospedale "Jazzolino". Il reato addebitatogli è omicidio colposo. Al centro della vicenda giudiziaria la morte di un uomo di 42 anni, Domenico Quinto Cutrullà, di Bivona, avvenuta l'11 febbraio di 5 anni fa al culmine di 40 ore drammatiche e successivamente ad un lungo intervento chirurgico compiuto al Policlinico di Germaneto. La prima udienza del processo davanti al Tribunale monocratico è fissata per il prossimo 7 luglio. Era stato l'avvocato Fabio Mirenzio, che assiste legalmente i parenti del 42enne deceduto, ad opporsi alla chiusura delle indagini da parte della Procura della Repubblica di Vibo Valentia. Secondo quanto sostenuto dalla tesi accusatoria, il medico, nonostante la diagnosi indicasse l'eventualità dell'esistenza di una dissecazione aortica, si sarebbe "indebitamente rifiutato di eseguire un esame T.C. a mezzo di contrasto, richiestogli in via d'urgenza dal Pronto soccorso dell'ospedale di Vibo".

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Cinque medici indagati per la morte della donna all'ospedale di Vibo

La Procura della Repubblica di Vibo Valentia ha iscritto cinque medici nel registro degli indagati in relazione al decesso di Domenica Mandaradoni, la donna di 40 anni spirata nella serata di lunedì all'ospedale "Jazzolino per ragioni che sono al vaglio degli inquirenti. Il reato ipotizzato a carico dei destinatari degli avvisi di garanzia è omicidio colposo in concorso. L'esame autoptico, intanto, è stato fissato per la giornata di giovedì, un ulteriore tassello programmato dagli investigatori per fare luce sulla vicenda. 

Ennesima tragedia all’ospedale di Vibo: perde la vita una 40enne

Forti dolori all’altezza dell'addome e febbre: sono questi i sintomi presentati da una donna di 40 anni che nella tarda serata di ieri è deceduta nonostante le cure del Pronto soccorso dell’ospedale di Vibo Valentia. La signora, residente a Rombiolo, era stata trasportata in mattinata allo “Jazzolino” dopo le precedenti dimissioni, poichè non era riuscita a superare le cause del malore, forse derivante da un virus intestinale. Sulla vicenda il marito della donna vuole vederci chiaro e per questo - secondo quanto riporta l'edizione on line del Quotidiano del Sud - ha presentato denuncia alla Squadra Mobile della città capoluogo di provincia. Anche l’Asp sta procedendo per verificare la correttezza delle procedure. Ma intanto, una famiglia (la donna aveva anche due figli) è caduta improvvisamente nel tunnel della disperazione.

Situazione ospedali del Vibonese, Oliverio e Mirabello incontrano i primari dimissionari

Il presidente della Regione Mario Oliverio ha promosso e presieduto un incontro con i primari dell’ospedale di Vibo Valentia, accompagnati dal direttore generale dell’Asp Angela Caligiuri. Alla riunione erano anche presenti il presidente della Commissione Sanità Michele Mirabello ed il delegato del presidente per la Sanità Franco Pacenza. Il governatore, nell’introdurre i lavori, ha affermato: “Ritengo che l’iniziativa da voi intrapresa sia meritoria perché ha rappresentato un segnale forte ed immediato, come emblema di una sofferenza non più sopportabile nel panorama della sanità calabrese. Anche questo sarà uno dei problemi principali di cui parlerò, il prossimo 24 marzo, nell’incontro con il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin”. I primari hanno, quindi, con puntualità, evidenziato “le contraddizioni ed i veri e propri strafalcioni presenti nel Decreto di riordino della rete ospedaliera , presentato dal commissario Scura, che trovano, nella provincia di Vibo, il territorio più mortificato e dequalificato dell’intera regione, non solo in materia di posti letto ma in termini di attività soppresse, persino rispetto alle capacità presenti per il costruendo ospedale e per i presidi di Serra San Bruno e Tropea”. Mirabello ha sottolineato che “il senso della protesta è stato bene interpretato dall’opinione pubblica. Le dimissioni dei primari sono stati un gesto rilevante contro le decisioni del Commissario rispetto all’organizzazione ospedaliera della provincia di Vibo”. Mirabello ha parlato inoltre della “necessità di garantire i servizi sanitari ai cittadini, tenendo nella giusta considerazione le specialità delle tre strutture ospedaliere (Tropea, Serra e Vibo) presenti sul territorio, partendo dall’ospedale di Vibo”. Per Pacenza “la programmazione va ancorata ai dettami del Decreto legge n.70/2015 che codifica le funzioni delle diverse strutture ospedaliere. Inoltre, sia pure con gradualità, a tutte le strutture vanno assegnate le attività previste. Il primo obiettivo della programmazione sanitaria calabrese deve essere la lotta all’emigrazione sanitaria passiva ed in questa direzione vanno attivate tutte le iniziative. Il Decreto n. 30/2016 del Commissario non risponde a nessuna di queste domande”.

Sanità nel Vibonese, oggi l’incontro fra i medici dimissionari e i sindaci della Provincia

È stato convocato per oggi alle 15.30, presso il salone della Provincia di Vibo Valentia, l’incontro fra i primari dell’ospedale “Jazzolino”, che si erano dimessi in seguito alla pubblicazione del decreto n. 30/2016 del commissario ad acta per il Piano di rientro riguardante il riordino della rete ospedaliera, ed i sindaci di tutto il territorio provinciale. All’incontro sono invitati tutti i cittadini sensibili ad una tematica delicata quale quella sanitaria.

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