Gli uomini della sezione narcotici della Squadra Mobile, con il supporto dell'Unità cinofila (Floyd è il nome del cane che ha partecipato alle operazioni) e del Reparto prevenzione crimine Calabria Centrale, nella giornata di ieri, hanno portato a termine un'operazione di polizia giudiziaria diretta alla repressione del fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti nella provincia.
L'attività si è conclusa con l'arresto di un pregiudicato vibonese, Tommaso Loschiavo, di 66 anni, colto nella flagranza del reato di detenzione ai fini di spaccio di 17,6 grammi di cocaina, 4,2 grammi di hashish e oltre 1 chilo e 200 grammi di marijuana.
In particolare, nelle prime ore della mattina, gli agenti hanno effettuato una perquisizione presso l'abitazione dell' arrestato, che ha portato al rinvenimento di residui di marijuana, di un rotolo di carta gommata e di un nastro da imballaggio.
Successivamente, sempre con l'ausilio dell'unità cinofila, sono stati effettuati controlli nell'area esterna all'abitazione di Loschiavo. Nei pressi di un muro perimetrale che presentava delle bocchette di aerazione, il cane antidroga ha fiutato la presenza di sostanza stupefacente.
In una bocchetta sono stati trovati: 1 sacchetto con all'interno 21 involucri in cellophane, 20 dei quali contenenti marijuana ed uno hashish; 1 contenitore in plastica all'interno del quale erano stati riposti ulteriori 3 involucri in cellophane, all'interno dei quali era custodita sostanza stupefacente del tipo cocaina.
Sempre nei pressi della stessa abitazione, Floyd, giunto in prossimità di un immobile, ha puntato la porta d'ingresso, che era chiusa a chiave. Ritenendo che dentro potesse esserci altra sostanza stupefacente, sono stati effettuati immediati accertamenti per risalire alla proprietà dell'immobile, dai quali è emerso che era di proprietà del cognato, deceduto lo scorso giugno, ma da tempo in uso esclusivo di Loschiavo.
È stata dunque effettuata un'ulteriore perquisizione domiciliare, in seguito alla quale, all'interno di un bidone in plastica, sono stati rinvenuti numerosi involucri contenenti: hashish, marijuana e cocaina, nonché materiale vario verosimilmente utilizzato per la preparazione delle dosi da smerciare sul mercato.
Pertanto, su disposizione dell'Autorità giudiziaria, Loschiavo è stato posto a domiciliari in attesa dell'udienza di convalida.