Maltrattamenti in famiglia e stalking, giovane sottoposto a misura cautelare

La Polizia di Stato ha eseguito, a carico  di un 28enne di Cosenza, la misura cautelare del divieto di avvicinamento alle persone offese ed ai luoghi dalle stesse frequentate, nonché l’obbligo di dimora nel comune di residenza con prescrizione di non allontanarsi dalla propria abitazione dalle 20 alle 8.

Nei confronti del giovane gli agenti della Squadra Mobile hanno raccolto  gravi indizi che hanno permesso di formulare l’accusa di maltrattamenti in famiglia, lesioni personali aggravate e stalking sia nei confronti del coniuge che di altri familiari.

Il provvedimento è stato emesso dal gip presso il Tribunale di Cosenza, su richiesta del pm, d’intesa con il Procuratore Capo ed il Procuratore Aggiunto.

Nel corso di una perquisizione domiciliare e veicolare è stata rinvenuta, inoltre, sostanza stupefacente del tipo marijuana per un peso complessivo di 47,50 grammi, una mazza da baseball in alluminio ed un coltello da cucina con una lama di undici centimetri.

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Perseguita l’ex moglie: arrestato

I carabinieri della Tenenza di Rosarno agli ordini del sottotenente Alfio Rapisarda e coordinati dal tenente Gabriele Lombardo, comandante della Compagnia di Gioia Tauro, in ottemperanza all’ordine di esecuzione per la carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Palmi – Ufficio Esecuzioni Penali, hanno rintracciato e tratto in arresto un quarantenne del luogo, già noto alle forze dell’ordine, poiché resosi responsabile dei reati di cui all’art. 612 – bis del c.p. (Atti persecutori) ai danni della ex moglie convivente.

I fatti risalgono al 2009  quando, a seguito della causa di separazione tra i due coniugi, il giudice aveva disposto l’affidamento del figlio alla madre e la possibilità, per il padre, di vederlo periodicamente. Le occasioni per incontrare il proprio figlio ben presto erano diventate, invece, l’opportunità per l’uomo per cercare di ritornare con la moglie. Ma ad ogni rifiuto della donna, il soggetto rispondeva con pesanti minacce, sia verbali che telefoniche. Addirittura, in alcune circostanze, l’uomo era giunto ad inviare foto di pistole al telefono cellulare della moglie, non esitando a seguirla costantemente durante i suoi spostamenti ed a contattarla ogni sera, talvolta anche in orario notturno, minacciandola di tornare insieme.

Dopo lunga attività istruttoria svolta dai carabinieri della Tenenza, quindi, l’uomo è stato riconosciuto colpevole del reato di stalking, reato per il quale dovrà scontare la pena di 1 anno e 4 mesi in regime di detenzione domiciliare presso la propria abitazione.

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Stalking nei confronti dell’ex fidanzata 52enne: 33enne posto ai domiciliari

I carabinieri della Stazione di Bovalino hanno tratto in arresto un 33enne del posto per atti persecutori nei confronti dall’ex fidanzata, una 52enne anche lei di Bovalino. Il provvedimento, emesso dal Gip del Tribunale di Locri, che ha concordato in pieno con le risultanze rapportate dall’Arma, è scaturito in esito all’attività investigativa dei Carabinieri di Bovalino. 

Il soggetto, in violazione alla misura cautelare del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla donna, a cui era sottoposto, avrebbe ingiuriato e molestato la vittima con condotte reiterate, cagionandole un perdurante e grave stato d’ansia e paura per la propria incolumità e quella dei propri familiari, tanto da costringerla ad alterare le proprie abitudini di vita. I motivi di ciò sarebbero riconducibili alla fine della relazione sentimentale tra i due. 

In particolare, la vicenda ha avuto inizio nel 2012. L’uomo, spinto dalla gelosia avrebbe vessato l’ex fidanzata con telefonate, sms e messaggi WhatsApp, al fine di controllarla, minacciandola ripetutamente di morte qualora si fosse allontanata da lui. I continui pedinamenti ed appostamenti dello stesso, violando in qualche occasione il domicilio della vittima, hanno costretto la donna a rivolgersi ai Carabinieri di Bovalino che hanno monitorato scrupolosamente il caso. L’uomo, espletate le formalità di rito, è stato condotto presso la propria abitazione in regime degli arresti domiciliari.

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Maltrattamenti in famiglia, violenza sessuale e stalking: arrestato un 39enne di Reggio Calabria

La sezione “Reati contro la persona, in danno di minori e sessuali” della locale Squadra mobile, a conclusione di serrate indagini coordinate dal Procuratore della Repubblica di Reggio Calabria, Federico Cafiero de Raho, e dal Procuratore aggiunto, Gerardo Dominijanni, lunedì 12 dicembre ha dato esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. del Tribunale di Reggio Calabria nei confronti di un 39enne, M.G., ritenuto responsabile dei reati di maltrattamenti in famiglia, violenza sessuale aggravata e stalking

Gli uomini della Squadra mobile hanno fatto luce su una tragica storia maturata nel silenzio delle mura domestiche, fatta di reiterate e perduranti vessazioni, violenze fisiche e psichiche, minacce ed ingiurie.

Le indagini sono state condotte con il massimo riserbo, per tutelare la dignità e la privacy delle persone offese da questo tipo di reati, come sempre avviene nei casi di violenza di genere, a maggior ragione quando sono coinvolte non solo le donne ma – come in questo caso – anche minori.

Infatti, ad assistere impotenti ai ripetuti, mortificanti ed insostenibili comportamenti violenti che l’uomo ha posto in essere per molti anni nei confronti di sua moglie, c’erano anche i figli minorenni della coppia, che nulla potevano contro le azioni del padre, il quale in alcuni casi è arrivato anche a malmenare i figli stessi.

Lo stato di paura e sottomissione ha portato la donna anche a dover sopportare rapporti sessuali non voluti ed a volte preternaturali.

Quando la donna ha trovato la forza di lasciare l’uomo – appartenente ad una famiglia ritenuta vicina a contesti di criminalità organizzata reggina – lo ha fatto con il timore fondato di subire un pericolo per la sua incolumità.

L’uomo non pago delle sue azioni, ha posto in essere numerose condotte persecutorie, minacce telefoniche e pedinamenti, giungendo anche a minacciarla di morte allorquando, di recente, si è recato presso la nuova abitazione presa in locazione dalla donna, danneggiandole la porta di ingresso, perché convinto – in modo infondato – che la donna in quel momento stesse intrattenendo una relazione con un altro uomo.

Le indagini hanno consentito di circostanziare ogni singolo episodio delittuoso e di acquisire gravi indizi di colpevolezza in danno di M.G., tali per cui il G.I.P. presso il Tribunale di Reggio Calabria ha emesso ordinanza di custodia cautelare in carcere, che gli uomini della Squadra mobile hanno eseguito nel pomeriggio del 12 dicembre scorso, conducendo l’indagato presso il carcere di Arghillà, dove resterà a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

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Perseguita e minaccia l'ex moglie per mesi

Al termine di specifiche indagini condotte dai Carabinieri, il Giudice delle indagini preliminari ha disposto, a carico di un uomo di 50 anni, il divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati  dalla ex moglie. La vicenda è avvenuta a Locri, in provincia di Reggio Calabria.

Secondo quanto ricostruito dai militari dell'Arma, dopo la fine della relazione sentimentale, il 50enne ha iniziato a perseguitare la donna, fatta oggetto di ingiurie e minacce reiterate. Un comportamento che ha spaventato la vittima al punto da obbligarla a modificare la sua quotidianità. La presunta condotta illecita si sarebbe protratta per sette mesi.

Aggredisce la ex e finisce in manette

Un 49enne è stato arrestato dai carabinieri a Montalto Uffugo, in provincia di Cosenza. Dopo aver messo in atto una serie di condotte persecutorie (telefonate,  messaggi e appostamenti) nei confronti della sua ex, la notte scorsa, l'uomo avrebbe aggredito la donna che stava facendo rientro nella sua abitazione.

 

La vittima è stata ricoverata presso l'ospedale di Cosenza, dove ha ricevuto le cure mediche del caso.

 

Dopo il fermo il 49enne è stato posto agli arresti domiciliari. I carabinieri hanno, inoltre, preso in custodia cautelativa alcune armi che il presunto stalker deteneva regolarmente.

 

 

 

 

Per due anni perseguita l'ex compagna: avvocato arrestato dalla Polizia

La Sezione “Reati contro la persona, in danno di minori e sessuali” della Squadra Mobile, a conclusione di serrate indagini coordinate dalla Procura della Repubblica, nella giornata di ieri ha dato esecuzione all’ordinanza di misura cautelare degli arresti domiciliari, emessa dal giudice delle indagini preliminari del Tribunale di Reggio Calabria, nei confronti di L.A.C., avvocato 44enne, indagato per stalking commesso ai danni della sua ex compagna. Le indagini, delegate dalla Procura della Repubblica alla Squadra Mobile, sono scaturite dalla denuncia sporta dalla parte offesa, la quale, dopo aver subito reiterate condotte persecutorie, si è rivolta all’Autorità Giudiziaria per denunciare continue molestie e minacce, sfociate anche in aggressioni fisiche. L’attività investigativa ha consentito di far luce, secondo gli investigatori, su comportamenti ossessivamente gelosi, condotte moleste, persecutorie e anche violente che avevano caratterizzato la relazione sentimentale della coppia, iniziata da cinque anni e finita negli ultimi mesi del 2015.  L’indagato, già durante la relazione, aveva iniziato a controllare la vita della compagna tentando anche di usare dispositivi tecnologici per localizzare i suoi spostamenti. La decisione della vittima di interrompere la relazione, riferiscono gli inquirenti, aveva accentuato ulteriormente i comportamenti persecutori dell’uomo, il quale, in più occasioni, l’aveva pedinata fin sotto casa e il luogo di lavoro, dove aveva perfino dato corso ad un’animata discussione culminata in insulti e minacce nei confronti della donna. Le condotte di stalking ascritte all’indagato si sono protratte per circa due anni fino al mese di maggio 2016.  Gli indizi acquisiti in breve tempo dagli investigatori della Polizia di Stato, sotto la direzione della Procura della Repubblica di Reggio Calabria, hanno consentito al giudice delle indagini preliminari del Tribunale di disporre l’ordinanza di misura cautelare degli arresti domiciliari che i poliziotti della Squadra Mobile hanno eseguito nel pomeriggio di ieri.

 

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Perseguita e minaccia l'ex compagna: arrestato dai Carabinieri

E' stato tratto in arresto e sottoposto al regime dei domiciliari un uomo di 40 anni accusato di stalking. Secondo quanto ricostruito dai Carabinieri, avrebbe seguito ossessivamente la donna con cui conviveva, facendola anche oggetto di pesanti minacce. Il quarantenne pretendeva che tornasse a stare con lui. L'episodio è accaduto a Strongoli, nel Crotonese. E' stata la stessa vittima a raccontare che i rapporti tra i due erano pessimi già dal 2014. Soprusi ed aggressioni erano all'ordine del giorno ed è per mettere fine a quest'incubo che ha interrotto ogni rapporto con il compagno abbandonando l'abitazione condivisa. Una scelta non accettata dall'ex convivente, che da quel momento ha dato inizio ad una condotta persecutoria ai danni della donna. Raccolta la denuncia, i Carabinieri hanno indagato appurando in tal modo il comportamento vessatorio dell'arrestato.  

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