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Sulla Costa Concordia la droga delle 'ndrine?

Secondo quanto riportato dal quotidiano La Repubblica, la Costa Concordia, la nave da crociera naufragata davanti all'Isola del Giglio il 13 gennaio 2012, avrebbe trasportato droga delle ’ndrine calabresi. Due boss, intercettati dalla Guardia di Finanza nell’ambito di un’indagine sul traffico di stupefacenti tra il Sud America e l’Italia, riferendosi ad una nave sulla quale era stato imbarcato un carico di cocaina avrebbero detto che si trattava della “  stessa nave che ci ha fatto fare la figuraccia che in tutto il mondo ci ha preso per il culo”. Nei dialoghi in codice intercettati dalle Fiamme gialle la nave viene chiamata "la principessa". Una conclusione cui è giunta la Procura di Firenze, retta dal Pm Giuseppe Creazzo, titolare dell'indagine che, un mese fa, ha portato all'arresto di una ventina di 'ndranghetisti. Dall’inchiesta emergerebbe che la cocaina, una volta imbarcata nei porti di Santo Domingo, Perù, Panama e della Florida veniva nascosta tra i rifornimenti alimentari destinati ai croceristi. Un altro sistema utilizzato per portare gli stupefacenti a bordo delle navi sarebbe stato quella di collocarla in capienti borsoni che, con la complicità di alcuni membri degli equipaggi, venivano, poi, sistemati nelle cabine di "turisti", in genere coppie di calabresi incensurati. Tra le navi utilizzate dai trafficanti ci sarebbero state quelle della Costa Crociere, della Msc e della Norwegian Cruise Line. Secondo gli uomini del Gico, alle prese con decine di intercettazioni, una grossa partita di cocaina (mai trovata) sarebbe finita, all'insaputa dei comandanti e dei responsabili della compagnia di navigazione, anche sulla Costa Concordia.


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