Trovato un arsenale, tre fermi e due arresti

In esecuzione dei provvedimenti emessi dalla Dda, gli agenti della Squadra mobile ed i carabinieri del Nucleo operativo della Compagnia di Reggio Calabria hanno fermato: Gianfranco Musarella, di 39 anni ed Antonino, Giovanni ed Alessandro Marra, di 37, 34 e 30 anni.

I quattro sono accusati, a vario titolo, di estorsione, detenzione e porto illegali di armi, lesioni personali e danneggiamento mediante incendio, reati aggravati dalle modalità mafiose.

Il fermo è stato formalizzato al termine di un'indagine che ha preso l'abbrivio in seguito alla denuncia presentata da una famiglia che gestisce una pizzeria a Reggio Calabria e che sarebbe stata costretta a subire le richieste estorsive dei fratelli, Sebastiano, al momento detenuto, e Gianfranco Musarella.

Le perquisizioni effettuate in occasione dell'esecuzione dei fermi hanno portato al ritrovamento di un un vero e proprio arsenale composto da un fucile mitragliatore kalashnikov, una mitraglietta Uzi di fabbricazione israeliana, quattro fucili, due carabine e cinque pistole.

Per la detenzione delle armi é stata arrestata in flagranza di reato Pamela Domenica Barillà, di 23 anni. La donna é stata sorpresa nel casolare in cui era nascosto l'arsenale in compagnia di Giovanni Marra ed arrestata insieme a quest'ultimo.

 

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